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SCARICA IL VOLUME SU LESIONI CUTANEE ... - prima pagina

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22<br />

tico da 15 anni, settantenne, fumatore, con arteriopatia<br />

obliterante e diabete scompensato) e poi necrotica<br />

(slough), secca, grigia, superficiale e ben aderente,<br />

a margini delimitati rispetto alla cute circostante. A<br />

volte si assiste alla comparsa di piccole ulcere alla<br />

periferia della lesione primitiva, tipo “satellitosi”, con<br />

possibile confluenza. Nella foto in basso, vediamo<br />

lo stesso caso di arteriopatia obliterante su soggetto<br />

diabetico già esposto nella foto precedente. Si vede<br />

un’altra lesione ischemica al quinto dito laterale ed<br />

interdigitale, con onicolisi. La lesione preulcerativa è<br />

stata di natura micotica per scarsa attenzione ad asciugare<br />

fra le dita: la ragade interdigitale conseguente, ha<br />

innescato un processo irreversibile trasformando un<br />

piede ipossico in un piede ischemico, per le maggiori<br />

richieste ematiche resesi necessarie per poter attivare e<br />

sostenere la riparazione tissutale.<br />

L’ulcera non si produce quando i meccanismi di<br />

compenso arteriolare e capillare al deficit irrorativo<br />

riescono ad assicurare un flusso sufficiente per il metabolismo<br />

basale. Il perdurare della situazione ischemica<br />

o il suo peggioramento o l’intervento di condizioni<br />

che improvvisamente ne determinano un precipitoso<br />

aggravamento (trauma, microtrauma, lesione, infiammazione,<br />

infezione, etc.), finiscono per compromettere<br />

in maniera irrimediabile il precario equilibrio<br />

emodinamico microcircolatorio. D’altra parte gli stessi<br />

meccanismi compensatori, innescati per compensare<br />

la situazione ischemica, finiscono per instaurare un<br />

furto ematico locale dall’area ipossica verso aree limitrofe.<br />

Infatti l’apertura di circoli collaterali, possibile<br />

laddove è assicurata una risposta miogenica parietale,<br />

nelle aree ischemiche può peggiorare ulteriormente il<br />

quadro.<br />

La vasoparalisi arteriolare indotta da metaboliti prodotti<br />

dai tessuti ischemici annulla la capacità contrattile<br />

parietale (vasomotion) ultima ed esigua spinta<br />

emocinetica verso i microvasi. Inoltre il comportamento<br />

funzionale di questi ultimi, compromessi dalla<br />

cronica ipossia, non facilita gli scambi ematotissutali.<br />

Ulcera ischemica: quadro clinico diagnostico<br />

Segni e sintomi di interesse podologico<br />

• Cute secca, lucida, sottile, atrofica (per l’assenza<br />

dello strato lipidico sottocutaneo), assenza di attività<br />

dei bulbi piliferi, unghie spesse e sclerotiche a<br />

conformazione irregolare e crescita lenta<br />

• Polsi arteriosi periferici assenti o deboli<br />

• Pallore all’elevazione (ritardato riempimento<br />

venoso)<br />

• Arrossamento dell’arto pendente<br />

• Facile stancabilità nella deambulazione,<br />

claudicatio intermittens<br />

• Ipotermia acrale con senso di freddo al piede<br />

• Bruciore alle dita<br />

• Crisi vasomotorie (II stadio)<br />

• Dolore a riposo e notturno (III stadio) (nel diabetico<br />

neuropatico il sintomo dolore può essere<br />

ridotto o assente)<br />

• Comparsa di lesioni trofiche (IV stadio)<br />

• Fissurazioni interdigitali ed ulcere di grandezza<br />

variabile solitamente di piccole dimensioni<br />

• Forma a stampo<br />

• Margini netti<br />

• Fondo poco o niente essudante, necrotico emorragico<br />

• Gangrena<br />

• Localizzazione solitamente in posizione acrale,<br />

apicalmente alle dita o sul dorso, sulla parte esterna<br />

del piede in zona perimalleolare, a volte sulla<br />

regione anteriore della gamba<br />

• Un trauma anche lieve o microtrauma, un banale<br />

evento infettivo locale ne causa spesso l’origine<br />

• Tessuto perilesionale di colore rosso porpora<br />

o bluastro più o meno edematoso associato alla<br />

alterata permeabilità capillare ed alla prolungata<br />

posizione declive dell’arto per ridurne il dolore<br />

• Molto dolente soprattutto di notte, esacerbato<br />

dalle manovre di cruentazione

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