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18<br />

3) le ulcere neuropatiche<br />

4) le ulcere dermo-reumatiche.<br />

Sinteticamente possiamo ricordare che:<br />

1) Le ulcere da pressione o da decubito sono causate<br />

dall’azione combinata del fattore pressione-forze di<br />

trazione-sfregamento-umidità-immobilità-atonia.<br />

2) Le lesioni vascolari comprendono: ulcere arteriose,<br />

ulcere venose, ulcere miste. Vi sono poi, in<br />

tale capitolo, delle lesioni più rare in quanto rappresentano<br />

solo una ridotta casistica nel panorama<br />

complessivo delle lesioni vascolari, quali le ulcere<br />

linfatiche (complicanze di quadri linfedematosi), le<br />

ulcere vasculitiche, le ulcere angiodisplasiche.<br />

3) Le ulcere neuropatiche, di interesse soprattutto<br />

nel piede diabetico, comprendono: l’ipercheratosi<br />

(definita su un piede diabetico già lesione<br />

preulcerativa, Bekler) e l’ulcera neuropatica in<br />

quanto tale. Ulcere neuropatiche possono essere<br />

di natura iatrogena (p.e. per una lesione del nervo<br />

afferente in un intervento di ernia discale a livello<br />

L5-S1, L4-L5) o presentarsi in età geriatrica per una<br />

neuropatia sentiva secondaria ad altre patologie croniche.<br />

Neuropatiche sono inoltre le ulcere alcoliche,<br />

nella tabe dorsale, nella siringomielia, ecc.<br />

4) Le ulcere dermo-reumatiche si manifestano<br />

in corso di connettiviti come nella sclerodermia,<br />

artrite, LES, o in vasculiti come nella PAN, Porpora<br />

reumatoide di Schonlein-Henoch, Leucocitoclasica,<br />

o nel pioderma gangrenoso, ecc.<br />

A queste si aggiungono le ulcere microangiopatiche<br />

(infiammatorie, vasocclusive, primitive come<br />

l’ulcera ipertensiva di Martorell o secondarie); le<br />

ulcere ematologiche (policitemia, trombocitosi,<br />

sferocitosi, sindrome anticorpi antifosfolipidi,<br />

crioglobulinemia, coagulopatie, talassemie,<br />

Marchiafava-Micheli, leucemie, ecc.); le ulcere<br />

chimiche-fisiche (ulcera post-scleroterapica, da<br />

ustioni, radiazioni, congelamenti, chemioterapia,<br />

ecc.); le ulcere neoplastiche (sarcoma di Kaposi,<br />

angiosarcoma, carcinoma basocellulare e<br />

squamocellulare, melanoma, linfomi, ecc.); le ulcere<br />

infettive (erisipela, fascite necrotizzante, ectima,<br />

micosi profonde, lebbra, leishmaniosi, infezioni<br />

micobatteriche, herpes gangrenoso, AIDS, favo<br />

o antrace, linforeticolosi benigna, ecc.); le ulcere<br />

metaboliche (oltre al diabete mellito ricordiamo<br />

gotta, deficit prolidasi, deficit zinco, iperuricemie,<br />

ecc.); le ulcere gastro-enteropatiche e quelle da<br />

malattie genetiche.<br />

I principali quattro grossi capitoli delle ulcere cutanee<br />

di interesse podologico verranno descritti nei<br />

paragrafi che seguono, non <strong>prima</strong> di soffermarci<br />

sull’importanza dell’organo cutaneo e sulle sue funzioni<br />

<strong>prima</strong>rie nell’ottica della prevenzione, della<br />

cura e dell’etiopatogenesi di tali patologie.<br />

2.2. L’importanza della cute<br />

Nonostante l’esiguità del suo spessore, la cute ha un<br />

ruolo fondamentale nel proteggere l’organismo umano<br />

dall’ambiente esterno. Infatti essa funge da protezione<br />

meccanica (tramite il pannicolo adiposo posto sotto<br />

le prominenze ossee), ha la funzione di barriera e di<br />

mantenimento dell’omeostasi termica (grazie alla ricca<br />

vascolarizzazione del sottocute), svolge, inoltre, la funzione<br />

sensoria, immunologica (sorveglianza contro le<br />

infezioni), di deposito e di sintesi, la funzione escretiva<br />

e quella di provvedere al mantenimento dell’omeostasi<br />

pressoria (grazie al pannicolo adiposo ed alla ricca<br />

vascolarizzazione).<br />

La funzione di barriera provvede anche a trattenere l’acqua<br />

ed a mantenere l’idratazione cutanea. L’alterazione<br />

di questa funzione si riscontra in varie malattie della<br />

pelle in cui si rileva un aumento della perdita di acqua<br />

transepidermica (TEWL), una diminuzione delle proprietà<br />

di legare acqua e una riduzione di lipidi di superficie,<br />

in particolare i ceramidi. I risultati degli studi clinici<br />

suggeriscono che questi deficit possono essere affrontati<br />

attraverso l’uso giudizioso di idratanti a base di Urea<br />

(10%) ed Acido lattico (4%), che hanno dimostrato di<br />

migliorare l’idratazione della pelle, di ridurre la sensibilità<br />

alla irritazione e di ripristinare l’integrità dello strato<br />

corneo (Lebwohl). L’idratante andrebbe applicato su<br />

cute asciutta dopo il bagno o la doccia per mantenere<br />

l’acqua assorbita dalla cute durante la toiletta.<br />

Una medicazione deve dunque simulare il più possibile<br />

le funzioni della cute almeno per quanto concerne la funzione<br />

di barriera, omeostasi termica e pressoria.<br />

La cute è formata da:<br />

• epidermide, la più superficiale e composta da tessuto<br />

epiteliale completamente priva di vasi sanguiferi,<br />

• derma ed ipoderma, più profondi e composti di tessuto<br />

connettivale riccamente capillarizzato.<br />

L’epidermide è completamente priva di vasi sanguigni;<br />

le sostanze nutritizie le giungono dai capillari del derma<br />

sottostante, diffondendo nei liquidi interstiziali accolti in<br />

seno all’esteso sistema di spazi intercellulari dello strato<br />

malpighiano.<br />

L’epidermide si divide in quattro strati cellulari, che partendo<br />

dal più profondo al più superficiale sono:<br />

• malpighiano (strato basale o germinativo e spinoso)<br />

con cellule in continua replicazione per sostituire quelle<br />

quelle perse man mano dagli strati superiori;<br />

• granuloso le cui cellule risultano ricche di granuli<br />

contenenti cheratoialina o eleidina, precursore della<br />

cheratina; strato assente in corrispondenza delle mucose<br />

e particolarmente sviluppato alla pianta dei piedi e al<br />

palmo delle mani;<br />

• lucido, in cui i nuclei delle cellule diventano atrofici,<br />

l’attività cellulare si va esaurendo; è presente solo nel<br />

palmo della mano e nella pianta del piede;<br />

• corneo, le cui cellule hanno perso il nucleo e sono

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