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12<br />

Oltre alla classificazione clinica delle lesioni ulcerative,<br />

l’iconografia, i suggerimenti della terapeutica<br />

podologica, in questo lavoro abbiamo inserito anche<br />

brevi accenni alla rispettiva etiopatologia e fisiopatologia.<br />

Rimandiamo comunque chi voglia approfondire<br />

alla bibliografia. Siamo lieti ovviamente di accettare<br />

tutti i suggerimenti che vorrete segnalarci ed ogni<br />

osservazione che riterrete possa essere utile a migliorare<br />

il lavoro nella prossima edizione. Potrete spedire<br />

ogni vostra considerazioni, integrazione, commento o<br />

annotazione via email a: podologia@mclink.it<br />

1.1. Il ruolo del podologo<br />

Ricordiamo che a regolare il profilo professionale<br />

della figura del podologo vi è la legge 666 del 1994, e<br />

sue modifiche ed integrazioni, in cui se ne individua la<br />

figura professionale col seguente profilo:<br />

1) Il podologo è l’operatore sanitario che in possesso<br />

del titolo abilitante tratta direttamente, nel rispetto della<br />

normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede,<br />

con metodi incruenti, ortesici ed idromassoterapici, le<br />

callosità, le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite,<br />

nonché il piede doloroso.<br />

2) Il podologo, su prescrizione medica, previene e svolge<br />

la medicazione delle ulcerazioni, delle verruche del<br />

piede e comunque assiste, anche ai fini dell’educazione<br />

sanitaria, i soggetti portatori di malattie a rischio.<br />

3) Il podologo individua e segnala al medico le<br />

sospette condizioni patologiche che richiedono<br />

un approfondimento diagnostico o un intervento<br />

terapeutico. [...]<br />

Il podologo dunque ha un’ampia autonomia professionale<br />

che gli permette di “trattare direttamente” molti<br />

deficit funzionali e patologici del piede (doloroso) e<br />

quindi dell'arto inferiore. Grazie al riequilibrio della<br />

dinamica deambulatoria, infatti, i vantaggi conseguiti<br />

a livello podalico si possono manifestare anche a livello<br />

delle grandi articolazioni della gamba, del cingolo<br />

pelvico e del rachide per le interazioni posturali.<br />

Quest’autonomia aumenta la responsabilità professionale<br />

ed obbliga ad avere un rapporto sinergico ed integrato<br />

col medico curante e le figure specialistiche.<br />

Il piede non può essere trattato senza conoscere la<br />

condizione fisiopatologica del paziente: fondamentale<br />

a riguardo è l’Anamnesi fisiologica, familiare, patologica<br />

remota e prossima. Nell’Anamnesi patologica<br />

prossima importante è l’esame obiettivo e l’attenta<br />

valutazione eziopatogenetica del sintomo dolore.<br />

L’esame obiettivo podologico è l’insieme delle manovre<br />

diagnostiche effettuate dal podologo per verificare<br />

la presenza dei segni (o sintomi obiettivi) indicativi di<br />

una deviazione dalla condizione di normalità fisiologica.<br />

L’Esame obiettivo si distingue nell’Esame Locale<br />

degli arti inferiori e nell’Esame Biomeccanico.<br />

L’Esame obiettivo locale considera:<br />

• alterazioni di interesse vascolare e linfatico;<br />

• stato della cute e degli annessi;<br />

• ipercheratosi;<br />

• alterazioni di interesse dermatologico;<br />

• alterazioni di interesse ortopedico;<br />

• alterazioni di interesse neurologico;<br />

• alterazioni di interesse reumatologico;<br />

• alterazioni di interesse posturologico;<br />

• processi infiammatori e/o processi infettivi;<br />

• fissurazioni, macerazioni, piaghe ed ulcere.<br />

L’Esame Biomeccanico è basato fondamentalmente<br />

sulla conoscenza dell’anatomia e della meccanica<br />

dell’apparato locomotore e si suddivide in tre parti:<br />

• esame biomeccanico proprio delle articolazioni;<br />

• esame podoscopico, podografico, posturografico;<br />

• analisi della deambulazione.<br />

L’Esame Biomeccanico viene effettuato solitamente<br />

attraverso test strumentali che vanno seguiti<br />

da refertazione podologica, tramite: podoscopio,<br />

podobarometro, posturometro, Walkable Balance (per<br />

valutare l’eterometria funzionale o la dismetria), gait<br />

analysis, Formetric (foto).<br />

Altri test di interesse podologico vanno effettuati<br />

all’occorrenza e si servono del Doppler x misurare<br />

l’indice di Winsor, dell’Ossimetro per valutare l’ossimmetria<br />

transcutanea (TcPO2). Inoltre il podologo<br />

deve essere in grado di effettuare, in caso di esigenza,<br />

la valutazione della pressione arteriosa sistemica ed il<br />

test della glicemia.<br />

1.1.1. Ruolo nel border line<br />

Nella descrizione del ruolo del podologo non possiamo<br />

dimenticare la possibilità che un paziente ulcerato possa<br />

non essere valutato tale all’Esame Obiettivo.<br />

Ciò accade quando, ad esempio, una ipercheratosi<br />

dovesse occludere alla vista un mal perforante plantare<br />

in un piede diabetico neuropatico insensibile. Ma<br />

dobbiamo considerare anche il caso in cui un paziente<br />

chiedesse aiuto ad un podologo <strong>prima</strong> ancora che ad un<br />

medico in caso di lesione acuta o ulcerativa.<br />

In tal caso non possiamo rifiutare l’assistenza e spedire il<br />

paziente alle attenzioni del medico, che potrebbe vederlo<br />

dopo diversi giorni. Questa azione sarebbe infatti<br />

contestabile relativamente all’ambito della responsabilità<br />

professionale e del codice deontologico formulato<br />

dalle nostre Associazioni. Sta infatti al podologo, in<br />

attesa della visita medica o <strong>prima</strong> di inviarlo al medico,<br />

completare tutte le valutazioni (Anamnesi, Esame<br />

Obiettivo), completare la cartella clinica podologica,<br />

evidenziare al paziente la natura della patologia in atto,<br />

affidargli una terapia podologica per iscritto, assicurandosi<br />

che egli/ella ed i suoi familiari abbiano ben capito<br />

problema, terapia e necessità di dover incontrare un<br />

medico. E’ possibile inoltre fissare per il paziente un<br />

appuntamento a breve o a brevissimo termine, o dopo

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