Isola Nera 1/26 Febbraio 2006 - Il Dialogo

- Oltre ogni immaginazione!
- Gli chiesi cosa intendesse dire e rispose categorico: "Ho dei motivi che m'impediscono di
sposarmi, perciò dobbiamo separarci". Gli dissi rassegnata: "Non ti ho chiesto di sposarmi né ho
intenzione di chiedertelo. Rimaniamo così." Rispose: "No, è una situazione poco corretta. Ti
troveresti un giorno sola, vecchia, senza risorse né diritti. Dobbiamo assolutamente lasciarci".
- Che individuo strano. All'apparenza buono, ma egoista e furbacchione.
- Comunque sia se ne andò ed io mi ritrovai ancora una volta sola, con la prospettiva della fame.
- Mi dispiace proprio.
- Vissi altre esperienze amare, come lei può ben immaginare, finché venni a conoscenza di una
nuova legge secondo la quale alla divorziata per la prima volta poteva venir concessa una
pensione e anch'io potevo beneficiarne.
- Grazie a Dio!
- Certo non era sufficiente. Ma ero abituata agli stenti. Inoltre mi intendevo di taglio e cucito e
questo mi permise d'integrare le mie entrate, così da allontanare l'angoscia della fame o di
degradarmi nelle strade.
- Siamo finalmente giunti in terra sicura.
- Grazie a Dio, ma son giunta pure all'attuale mio vero problema!
- Un altro problema?!
- Sì, compreso in una sola parola: solitudine.
- Solitudine?
- Niente marito, nè figli, nè un amante e neppure un amico. Giorno e notte prigioniera di un
piccolo appartamento, esclusa da qua lsiasi svago. Mi capita a volte di trascorrere anche un mese
senza scambiare una sola parola con qualcuno, sempre triste, inquieta, accigliata. A volte mi pare
d'impazzire e d'essere vicina al suicidio.
- Ma no! Ha sopportato con coraggio prove ben più amare di questa. Iddio le farà incontrare un
galantuomo.
- Non mi parli di galantuomini. Un vedovo con due figli mi ha chiesto di sposarlo, ma l'ho respinto
senza esitare. Non ho più fiducia in nessuno. Un secondo divorzio significherebbe perder la
pensione che è il mio unico capitale.
- Ma il padre di due bimbi avrebbe senza dubbio cura di una moglie di cui ha bisogno.
- Odio l'idea del matrimonio che per me significa un domani incerto e una fame certa.
- Ci ripensi...
- Impossibile. Tutto fuorché il matrimonio. Non me la sento d'affrontare di nuovo una simile
esperienza.
- Come crede allora di salvarsi dalla solitudine?
- Questo è il problema!
- Ma lei rifiuta la soluzione conveniente!
- Tutto fuorché il matrimonio!
L'uomo meditò un attimo, poi chiese:
- Che ne dice d'incontrarci?
- Sarebbe un onore per me.
L'uomo sorrise e mentre sorrideva lasciò libera la sua fantasia. Ella con molta semplicità lo invitava
ad esserle amico e nello stesso tempo lo rassicurava che non gli avrebbe mai chiesto di sposarla.
Non era uno stupido e gli andava pure l'idea di una nuova avventura. Perché no? L'importante era
che fosse bella come la sua voce. Ma era proprio vero il suo racconto? Forse sì, tutto è possibile! O
forse era inventato di sana pianta o almeno in parte? Si sa che il cinema scatena l'immaginazione
nelle donne. Forse... forse... Ma se sarà bella come la sua voce, allora le offrirà un'esperienza nuova
da aggiungere alle altre, con in più qualche dolcezza anche se finirà nell'amarezza da cui niente
scampa su questa terra. E sorrise ancora mentre tamburellava con le dita sul sottomano della
scrivania.
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