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IL GRANDE DISASTRO<br />

Castelloncielo - Molare - Monteggio - La Rebba - Da Venanzio<br />

Il Ponte di S. Paolo - Il Borgo di Ovada - Oltre il Borgo<br />

Così dopo avere rivolto un breve sguardo al nostro passato veniamo a trovarci<br />

proprio ora a ridosso del tempo in cui avvenne il crollo della diga di Molare.<br />

Giorno 13 Agosto 1935. Eravamo nel pieno di una Stagione molto calda e particolarmente<br />

siccitosa. I piccoli corsi d'acqua erano tutti in secca e molte delle sorgenti spontanee, da<br />

tempo, non donavano più la loro linfa vitale.<br />

Eccezion fatta per Ovada Centro che era dotata di un pregevole Acquedotto il quale<br />

captava nel territorio della "Vergiana" in quel di Molare, altrove, nei concentrici abitati<br />

come nei casolari sparsi di campagna, una siccità così prolungata provocava una sorta di<br />

insostenibile disagio perché, oltre al fabbisogno d'acqua per i nuclei familiari, vi era da<br />

provvedere a dissetare tutto il bestiame allevato ovunque numeroso.<br />

Accadeva perciò che molte persone provenienti anche da lontano, munite di carro ed<br />

animali da tiro, ricorrendo all'uso di recipienti più svariati si recassero all'Orba di Molare,<br />

di Monteggio, della Rebba, dei Carlini ed altrove a rifornirsi d'acqua per fare fronte alle<br />

necessità più impellenti.<br />

A quei tempi non vi era inquinamento e pertanto l'acqua dell'Orba, salvo piccoli<br />

accorgimenti, poteva essere utilizzata anche per i normali usi di cucina.<br />

Ancora a proposito di quell'insolita crisi idrica ben altre cose ci sarebbero da dire, ma una<br />

per tutte, mi limito a citare il caso della diga di Molare la quale, capace di ben 18.000.000<br />

di metri cubi d'acqua, proprio a motivo della prolungata assenza di precipitazioni<br />

atmosferiche aveva talmente abbassato il proprio livello da indurre la Direzione Aziendale<br />

a programmare un drastico taglio alla produzione di energia elettrica.<br />

Qui in appresso una parziale veduta dell'invaso di Molare in un momento di equilibrato<br />

rapporto tra acqua accumulata e consumo giornalmente avviato, tramite apposita condotta<br />

forzata, alle turbine della sottostante Centrale Idroelettrica.<br />

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