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trasporti cumulativi per fare in modo che in ogni casa ci fosse almeno un pezzo di pane.
La richiesta di trebbiatura e di molitura fu così intensa che, per sopperire a tutte le
esigenze, per un certo tempo vennero istituiti turni di lavoro continuativi per cui, sia alla
trebbiatrice sia all'interno del mulino, si lavorava anche di notte alla fioca luce di lumini
ad olio oppure a petrolio, unici strumenti disponibili a quel tempo.
La trebbiatura del grano effettuata a Monteggio con l'acqua dell'Orba rimase a lungo
impressa nella mente e nel cuore della gente tanto che, quand'ero già grandicello, sovente
capitava sentire persone più adulte di me parlare ancora di quei tempi drammatici e di
quell'iniziativa così intelligente.
Però la guerra fu talmente di lunga durata, aspra e logorante sotto ogni aspetto che,
malgrado gli accorgimenti adottati, ad un certo momento prese a mancare proprio tutto,
carbone compreso, per cui il dilemma che si presentava era quello di ridurre
drasticamente il traffico ferroviario, unico servizio di trasporto valido, poiché la
motorizzazione era ancora in fase sperimentale, oppure sospendere l'attività degli
stabilimenti adibiti a produzione bellica. Ma come poteva ciò essere possibile, con il
nemico che aveva sfondato le linee italiane a Caporetto e già puntava al cuore della
pianura Veneto-Lombarda?
In una cosi drammatica situazione a qualcuno venne in mente che il legno di ulivo
produce fuoco e calore quasi simile a quello del carbone di miniera. La posta in gioco era
troppo alta e quindi, seppur con il cuore in gola, venne fatta la grande scelta.
Così, mentre sul Piave i soldati italiani contrattaccavano il nemico, in Liguria di Ponente,
si lavorava giorno e notte con la scure per abbattere quegli ulivi monumentali che l'uomo
non aveva mai osato toccare. Fu così che, sotto i colpi della scure, soltanto in quella Terra,
caddero ben 600.000 e più maestosi alberi di ulivo.
Quanto sopra a documentare come quella crisi del carbone ci sia stata veramente e quanto
essa fu davvero grave alla quale poi, stando a ciò che risulta, venne fatto fronte con
accorgimenti diversificati.
A Monteggio, per esempio, come si è visto fu trebbiato il grano con l'acqua del torrente
mentre le industrie belliche, vennero fatte funzionare abbattendo piante di ulivo, forse
millenarie e di valore inestimabile.
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