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lescenziale, rafforzato dal mondo d’oggi, se non ci si predispone<br />
a vivere intensamente forti legami sentimentali,<br />
parentali, di amicizia e quindi anche alla possibile sofferenza<br />
che deriva da rotture e perdite di questi legami. Questo equilibrio<br />
tra tendenze e dinamiche opposte, come fonte del<br />
<strong>benessere</strong>, è per noi talvolta difficile da comprendere, mentre<br />
è chiarissimo nella cultura cinese antica che vede la compresenza<br />
di due polarità opposte, chiamate yin e yang, all’interno<br />
del medesimo processo. Quindi non solo yin e yang non sono<br />
due realtà che si escludono nella contrapposizione, ma l’uno è<br />
la radice dell’altro e l’uno è dentro l’altro: anche quando lo yang<br />
è al massimo, al suo interno c’è lo yin e viceversa. La salute è<br />
quindi data dall’equilibrio di polarità opposte.<br />
Ma, a ben vedere, anche i greci antichi la pensavano così. Per<br />
Nathaniel Russell,<br />
“Skatecup”.<br />
Ippocrate e Galeno, i due padri della medicina greca, la salute era eucrasìa e la malattia discrasìa,<br />
buona e cattiva mescolanza di diverse componenti vitali fondamentali da loro definite<br />
“umori”. E sia i greci che i cinesi antichi pensavano che l’umore e i sentimenti dipendessero<br />
strettamente dalla salute dell’organismo e dai comportamenti che la persona mette in campo.<br />
I greci praticavano questa cura di sé tramite un insieme di regole e comportamenti - alimentari,<br />
fisici, psichici - chiamato diaita. I cinesi perseguivano lo stesso approccio chiamandolo yangshen,<br />
nutrizione della vita. Entrambi davano un grande rilievo alla regolazione delle emozioni<br />
tramite la meditazione, che i greci antichi chiamavano meléte, che significa “ho cura di me”.<br />
Ho trattato questi argomenti, facendo emergere una storia molto diversa da quella che ci hanno<br />
raccontato per due secoli, in un libro (Bottaccioli F., Filosofia per la medicina. Medicina per la<br />
filosofia. Grecia e Cina a confronto, Tecniche Nuove, Milano 2010) la cui lettura consiglio a chi<br />
volesse approfondire lo studio della sapienza antica in tema di salute fisica e psichica, rintracciando<br />
la trama unitaria che univa, nelle differenze, oriente e occidente.<br />
È<br />
La psicologia, fin dal suo sorgere come scienza autonoma, con Sigmund Freud, ha messo<br />
in luce l’importanza delle prime esperienze di vita nel plasmare la modalità di regolazione<br />
delle emozioni, e quindi le possibili patologie psichiatriche da adulto. In anni più recen-<br />
vero ti, studiosi come John Bowlby (biologo e psicanalista 1907-1990), hanno appro-<br />
che chi fondito lo studio dei legami che si formano tra il bambino e la madre e la<br />
tende alla famiglia nel suo insieme arrivando a tipizzare diversi “stili di attaccamento”,<br />
depressione ha che formeranno la base per lo stile di regolazione delle emozioni che quel<br />
dei conflitti da bambino userà non solo nell’infanzia, ma anche quando sarà adulto.<br />
risolvere con il geni- Per esempio, un bambino che ha avuto nei primi anni di vita una<br />
tore di sesso opposto? relazione con la propria madre e con la propria famiglia caratte-<br />
E che la sua condizione è rizzata da insicurezza, instabilità emotiva, da negazione delle<br />
stata causata, magari fin emozioni oppure da reazioni esagerate ad eventi negativi, da<br />
da piccolo, da un gravi difficoltà della coppia genitoriale oppure da abbandoni, ten-<br />
grosso dolore o derà a costruire una modalità di regolazione delle emozioni e quindi<br />
torto subito e dello stress molto insicura, che, nella definizione di Bowlby, può essere<br />
vissuto in evitante o ansioso-resistente. Nel primo caso, il bambino (e una volta adul-<br />
totale isoto) tenderà ad evitare gli eventi stressanti e la modalità principale di regolamenlazione<br />
delle emozioni sarà la negazione del problema, la chiusura in se stesso.<br />
to... Nel secondo caso, invece, lo stile emozionale, detto anche ambivalente, sarà centrato<br />
sull’ansia di coinvolgere gli altri sviluppando atteggiamenti ambivalenti di tipo conflittuale<br />
che possono alternare chiusura in se stessi e rabbia verso gli altri.<br />
HOOD 777222<br />
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