n.72 - Hod benessere

NOME: LINUM USITATISSIMUM FAMIGLIA: LINACEAE
36 Sfumature
DR. PAOLO TEDALDI di Lino
HHOOODDD 72
Q uesta
pianta proviene dal Caucaso e
come dice il nome scientifico - Linum usitatissimum
- grazie ai suoi molteplici
impieghi ha avuto da sempre larga diffusione.
Con il lino gli antichi Egizi avvolgevano le mummie,
i Greci tessevano con la fibra le vele delle
navi e i Romani le reti per la caccia e la pesca.
Della sua simbologia legata alla luce e al sole
troviamo tuttora traccia in Francia, dove la cotta
del prete e dei chierichetti, rigorosamente fatta di lino, si chiama aure (alba).
I semi
I semi
Proprietà e azioni
di lino non dovrebbero mai mancare in casa, posseggono infatti molteplici proprietà medicinali.
Contengono il 6% di mucillagine e il 30% di trigliceridi ricchi di acidi grassi polinsaturi, acido
oleico e linoleico, tutte proprietà che garantiscono un effetto antiossidante e antinvecchiamento.
In fitoterapia
di lino sono sempre stati utilizzati (per macerazione in acqua) come rinfrescanti e
sfiammanti intestinali, in caso di stipsi, colite o infiammazioni delle vie urinarie.
La sera versate un cucchiaino di semi in un bicchiere d’acqua, filtrate il mattino seguente e
bevete a digiuno: agirà sia come disinfiammante e lassativo sia per i reumatismi, l’artrite e il
catarro bronchiale. E se doveste dimenticarvi di mettere i semi a mollo, potete bollirli per pochi
minuti, filtrarli e berli. Con acqua e olio di lino si preparano invece i clisteri.
Una polenta di lino… per guarire
Diffusissime anche le “polentine” di lino. Si ottengono facendo bollire la farina di semi
nell’acqua fino a quando raggiunge la consistenza di una polenta, quindi si versa su un
canovaccio. Per via del calore, la mucillagine attraversa i pori della pelle e scioglie il
catarro. È efficace sul petto e, volendo, sulla schiena (attenzione però alle scottature!), e
va tenuta fino a quando si raffredda.
U n
In cosmesi
valido aiuto antinvecchiamento può venire dall’uso dell’olio di lino per via interna, che
si è aggiunto alla tradizione che un tempo prevedeva l’impiego dell’olio solo per diluire i
colori. Andrebbe preso un cucchiaino la mattina, anche se il sapore non è dei migliori.
L’importante è che l’olio provenga da coltivazioni biologiche e da spremitura a freddo.
Per uso esterno invece, un trattamento delicato per il viso consiste nel passare un batuffolo di
cotone bagnato di acqua di rose mescolato con un po’ di olio di semi di lino.