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n.72 - Hod benessere

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30<br />

HOOODDD 72<br />

Armenia<br />

SERVIZIO A CURA DI MARIO NEGRI<br />

Tsavuht danem, “Lasciami sopportare il tuo<br />

dolore”. Così l’Armenia, gioiello paesaggistico<br />

e culturale incastonato fra terre senza pace<br />

e ricche di contraddizioni, ti accoglie e sembra veramente<br />

riuscire a liberarci con la sua bellezza e tranquillità<br />

dei nostri affanni occidentali.<br />

Paese antico e ospitale, con il cuore del sud del mondo<br />

e la voglia di riscatto economico e sociale del nord<br />

evoluto, cerca di aprirsi sempre con più entusiasmo<br />

al turismo. E dal 1991, l’anno dell’Indipendenza,<br />

nonostante il susseguirsi di eventi destabilizzanti<br />

(crisi economica, deficit energetici, terremoti e guerre) è in fase di continua ripresa, soprattutto per la<br />

tenacia della sua gente.<br />

Si arriva facilmente in Armenia, con un<br />

visto ottenibile anche all’ingresso del<br />

paese. E la si scopre facilmente grazie<br />

all’efficiente ricettività alberghiera, di Bed &<br />

Breakfast, e al fatto che il paese non è molto<br />

vasto e ben servito dagli economici marshrutka<br />

(o per i più pigri, taxi ed agenzie di viaggio<br />

locali). Un buon itinerario, che sveli oltre ai<br />

luoghi anche l’anima della sua “gens“ deve<br />

comprendere la capitale Yerevan e successivamente<br />

i grandiosi monasteri, alcuni dei quali<br />

annoverati tra i patrimoni dell’Unesco, che<br />

costellano il territorio armeno e sembrano<br />

quasi presidiarlo come una terra benedetta. E<br />

forse sì, questa è veramente una terra santa,<br />

un piccolo paradiso terrestre dove è possibile<br />

sentire ancora la terra sussurrare delle voci<br />

della natura, vedere l’unica striscia di asfalto<br />

che può essere chiamata strada servire come<br />

pista di atterraggio a grandi rapaci ancora<br />

padroni di questi spazi, o essere usata come<br />

sentiero di transumanza da immense greggi di<br />

pecore, mucche, cavalli ed asini che, come in<br />

uno scenario biblico, sembrano dirigersi verso<br />

la salvezza, verso il monte Ararat e la sua Arca.<br />

É così naturale il legame in questo dolcissimo<br />

paese tra tradizione e modernità, che la speranza<br />

è che turismo e globalizzazione non<br />

intacchino una società che riesce ancora ad<br />

essere così armonica.<br />

Nonostante l’evidente differenza con il resto<br />

del paese, Yerevan mantiene un aspetto<br />

piacevolmente provinciale con le belle e<br />

maestose piazze circondate da importanti e

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