n.72 - Hod benessere

costruiti borghi, castelli e cattedrali
che oggi lasciano stupefatto
il visitatore per la loro bellezza.
Il duomo di Melfi col magnifico
campanile di epoca normanna
e la cattedrale di
Acerenza in stile romanicogotico
di gusto francese sono
due tappe da non perdere
prima di raggiungere le Dolomiti
Lucane, così chiamate perchè
simili alle più note cugine che si
elevano più a nord.
Castelmezzano e Pietrapertosa, nel
cuore delle Dolomiti Lucane, fanno parte del
Club dei borghi più belli d'Italia. Sono due
paesi affascinanti, con le case abbarbicate tra
le rocce dalle aguzze guglie rocciose. Le
rovine del castello sovrastano l'abitato di
Pietrapertosa e regalano un panorama a
360° gradi. Per i più intrepidi c'è la possibilità
di vivere un'esperienza unica con il "Volo
dell'Angelo": un cavo d'acciaio teso tra i due
paesi consente di passare da uno all'altro nel
giro di pochi minuti sorvolando il vallone che
li divide. A Pietrapertosa e Accettura, altro
paesino delle Dolomiti Lucane, ai primi di
giugno di ogni anno si festeggiano i santi
patroni e la primavera con lo "Sposalizio
dell'Albero", il matrimonio tra un maestoso
cerro e la fronda di un agrifoglio che vengono
tagliati nei rigogliosi boschi delle vicinanze e
portati in paese trainati da robusti buoi di
razza podolica, per essere innalzati nella piazza
principale dopo che la fronda dell'agrifoglio
è stata unita al tronco del cerro. È una
festa arcaica di origine pagana che vuole
ricordare il ritorno della primavera e la rinascita
della natura dopo il grigio inverno.
P iù
a sud c'è la Val
d'Agri, dove il glorioso
passato di una valle straordinaria
che si estende per
circa 500 kmq fino a sfociare nel
Golfo di Taranto a Policoro, si
mescola oggi alla moderna
realtà del più grosso giacimento
petrolifero d'Europa. Lungo la
valle si snoda la Via Herculea,
che unisce il nord al sud della
Basilicata e che fu costruita per
collegare la città romana di
Grumentum con l'Appia a nord e la Popilia a
sud. Oltre che di oro nero la zona è ricca anche
di oro blu: più di 10.000 anni fa qui c’era un
immenso lago e tutto il territorio era sommerso.
Oggi i fiumi Bradano, Basento e Sinni con i
loro affluenti e il lago di Pertusillo creatosi dopo
la costruzione dell'enorme diga in località
Spinoso, contribuiscono a fare di questa vallata
una delle più belle della regione per la lussureggiante
e splendida vegetazione, ricca di
specie arboree di cui alcune introvabili da altre
parti e di una fauna altrettanto generosa.
T ra
i calanchi della Val d'Agri sorge
Aliano, il borgo sperduto diventato
famoso grazie al romanzo di Carlo Levi
Cristo si è fermato ad Eboli. Il paese, caratteristico
per le case in pietra che si affacciano
sul suggestivo panorama dei calanchi di
argilla bianca, è il luogo ideale per tornare
indietro nel tempo, respirare le atmosfere del
passato e ritrovare se stessi. Non resta che
mettersi a tavola, per assaporare i sapori
dimenticati di una cucina semplice ma genuina
che vanta delle vere eccellenze come i
fagioli IGP di Sarconi di cui si contano 19 varietà,
il canestrato IGP di Moliterno, i peperoni
cruschi, il pane di Matera dalla tipica forma a
cresta di gallo, i latticini.
Senza dimenticare i vini: la
Basilicata conta una DOCG
(Aglianico del Vulture
Superiore) e quattro DOC
(Aglianico del Vulture, Terre
dell'Alta Val d'Agri, Matera e
Grottino di Roccanova).
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