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n.72 - Hod benessere

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20<br />

HOOODD 72<br />

messa in pastella “rigorosamente intera”, secondo<br />

l’usanza della nostra vallata, e poi fritta.<br />

È squisita per il palato!<br />

Mangiando la borragine si può incorrere<br />

in problemi di tossicità?<br />

No, in cucina si utilizzano solo le foglie, che<br />

sono assolutamente sicure in fatto di commestibilità.<br />

È comunque indispensabile cuocerle<br />

perché sono sgradevolissime da consumare<br />

crude. Ad ogni modo la quantità che<br />

si ritrova in ogni singola portata è sempre<br />

piuttosto contenuta, del resto l’esagerare con<br />

qualsiasi alimento può diventare fonte di<br />

inconvenienti.<br />

Sappiamo invece dall’esperienza contadina<br />

che i fiori non si sono mai mangiati , ma sono<br />

talmente belli che si prestano benissimo per<br />

la decorazione delle nostre pietanze.<br />

Che abbinamento di vini suggerisce?<br />

La nostra cantina mette a disposizione vini<br />

provenienti da tutta Italia e dal mondo intero,<br />

ma da sempre prediligo proporre i vini liguri, in<br />

particolare del Tigullio, che sono in continua<br />

crescita qualitativa. Per ravioli e pansoti conditi<br />

con salse chiare, di noci o nocciole, è di regola<br />

un vino bianco, meglio se fornito di una certa<br />

struttura alcolica e di una semi-aromaticità, a<br />

supporto del carattere deciso dei piatti, per<br />

esempio un Vermentino Colli di Luni o un<br />

Cimixa (bianco Golfo del Tigullio-Portofino).<br />

Ai ravioli cu tuccu si deve sicuramente<br />

accompagnare un rosso di media struttura,<br />

come quello della Val di Vara, o ancora dei<br />

vitigni Golfo del Tigullio-Portofino.<br />

Mentre per la foglia di borragine fritta è perfetta<br />

una Bianchetta genovese, meno alcolica<br />

ma più acida da sgrassarne l’untuosità.<br />

Il segreto dell’impiego della borragine in<br />

questi piatti semplici ma di alta laboriosità<br />

artigianale riesce dunque ad essere salvaguardato<br />

grazie a tanta passione e sacrificio<br />

tramandati da generazioni.... va da sè la conformazione<br />

naturale delle nostre terre, chiuse<br />

in valli strette e anguste che hanno permesso<br />

un conservatorismo regionale esclusivo e<br />

antichissimo di saperi, che fortunatamente<br />

qualcuno continua a tradurre in sapori.<br />

Perché rinunciarvi?<br />

La trattoria La BrÍnca si trova nel primo<br />

entroterra della Riviera ligure di levante, nella<br />

frazione di Campo di Ne, a 8 km (circa<br />

10/15 minuti) dall’uscita autostradale di<br />

Lavagna. Se volete iniziare a scoprirla, andate<br />

a buttare un occhio al sito www.labrinca.it<br />

LA BRINCA<br />

Trattoria Caneva con fùndego da vin<br />

Via Campo di Ne, 58 - Ne (Genova)<br />

Tel. 0185 337480 - labrinca@labrinca.it

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