06.06.2013 Views

Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico

Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico

Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong> 93<br />

l’erogazione di nuovi mutui perché<br />

“non ci sono soldi in cassa”. Intanto<br />

il Resoconto viene trasmesso al<br />

Comune perché “.. voglia concorrere<br />

alla spesa maggiore dell’entrata<br />

pel mantenimento dei poveri”<br />

chiedendo che venga versato<br />

il reddito della Fondazione “Santo<br />

Monte” spettante a Villa per ripianare<br />

la perdita.<br />

I risultati della revisione si vedono<br />

per tutto l’anno seguente: la lista dei<br />

“sussidiati” viene rivista con varie<br />

diminuzioni (i sussidi giornalieri<br />

passano da f.0,30 a 0,20, da 0,20 a<br />

0,15 e da 0,15 a 0,10) e le richieste<br />

straordinarie vengono quasi tutte<br />

respinte o rimandate. Si accettano<br />

le spese “una tantum” che alleggeriscono<br />

il bilancio futuro, come<br />

quelle per pagare l’emigrazione in<br />

America o il trasferimento a Salisburgo,<br />

presso parenti, di poveri<br />

“sussidiati”. Si lesina anche sulle<br />

spese di manutenzione degli stabili<br />

come quando gli affittuari dei<br />

Giardini chiedono un aumento per<br />

i lavori di sgombero della ghiaia si<br />

risponde picche: o così o lasciare<br />

perdere il lavoro.<br />

Intanto procedono gli atti per giungere<br />

alla definitiva sistemazione<br />

legale della Congregazione: a<br />

seguito di una fitta corrispondenza a<br />

più voci (Congregazione, Comune,<br />

Luogotenenza di Trento, Sezione di<br />

Finanza di Innsbruck), l’Amministratore<br />

viene incaricato di preparare<br />

un “prospetto dettagliato” di tutti<br />

i capitali di proprietà della Congregazione,<br />

“..per ognuno segnalando<br />

quali documenti ne comprovino<br />

la garanzia e quali manchino. Lo<br />

stesso Amministratore dovrà anche<br />

preparare un prospetto dettagliato<br />

di tutti i cambiamenti avvenuti<br />

nella sostanza di G.B.Riolfatti,<br />

come risulta dal testamento e fino<br />

al momento presente”.<br />

Nel corso del 1895, la Congregazione<br />

assume anche un segretario:<br />

si tratta di Giovan Battista Marzani<br />

che riceve uno stipendio annuo di<br />

fiorini 30.<br />

Ad ottobre del 1896 arriva finalmente<br />

il Decreto Capitanale che<br />

autorizza la Costituzione della<br />

Fondazione dr. Riolfatti (Congregazione<br />

di Carità): si può dunque<br />

approntare quanto prima l’abbozzo<br />

del Documento di Fondazione.<br />

Lo statuto e l’atto costitutivo del<br />

1897<br />

Nel 1897 si conclude dunque il travagliato<br />

percorso di “sistemazione<br />

delle carte” della Congregazione:<br />

superati i dissidi con il Comune,<br />

corrette più volte le bozze di Statuto<br />

inviate alla Luogotenenza di Trento<br />

e da questa fatte controllare alla<br />

Sezione di Intendenza di Finanza<br />

di Innsbruck, si arriva finalmente a<br />

stendere - il 17 novembre del 1897<br />

– il “Documento di Fondazione”<br />

ed il nuovo Statuto, che firmato da<br />

tutti i membri del Consiglio, viene<br />

trasmesso alla Rappresentanza<br />

Comunale ed alla Luogotenenza,<br />

certi – questa volta – dell’approvazione.<br />

Lo Statuto non porta modifiche –<br />

se non marginali e formali – a quello<br />

iniziale, mentre più importante<br />

(e sostanzioso) è il Documento di<br />

Fondazione che in premessa riporta<br />

quasi per intero il Testamento<br />

Riolfatti ed i suoi vari legati, ma<br />

anche la precisazione di altri capitali<br />

che erano pervenuti alla Congregazione:<br />

le due famose “obbligazioni” da<br />

100 Fiorini ciascuna, donate da<br />

don Zortea nel 1883<br />

50 Fiorini lasciati da don Antonio<br />

Miori (cappellano a Villa per molti<br />

anni) con il suo testamento del<br />

16/04/1887<br />

1.000 Fiorini che Pedrotti Tomaso<br />

di Villa aveva lasciato (con testamento<br />

del 6/8/1855) al Comune<br />

perché venissero destinati “.. ai<br />

poveri oppure a l’ospitale di Villa<br />

colla condizione che sia giutato i<br />

miei parenti se ne avesse di bisogno”:<br />

il Comune – correttamente-<br />

aveva individuato nella Congregazione<br />

l’ente che poteva dar corso<br />

all’intenzione del Pedrotti.<br />

Ma il Documento di Fondazione è<br />

molto preciso (anzi pignolo, potremo<br />

dire, se non sapessimo che<br />

dietro ad ogni riga c’è la “longa<br />

manus” della Luogotenenza e<br />

dell’Intendenza di Finanza), nella<br />

individuazione del “Patrimonio<br />

di Fondazione” cioè quella parte<br />

“intangibile” dei lasciti che non<br />

potranno mai venire alienati senza<br />

l’autorizzazione delle “Superiori<br />

Autorità”.<br />

Ecco dunque come viene esposto<br />

sinteticamente (ma nel Documento

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!