Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico
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Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong> 89<br />
proprietà “Giardini” dal nubifragio<br />
del 9 settembre quando il torrente<br />
Morela ha scaricato un’enorme<br />
quantità di ghiaia nella campagna;<br />
c’è anche una controversia con un<br />
debitore che sostiene di aver fatto il<br />
pagamento di una rata del suo debito<br />
ancora nel 1880 direttamente a<br />
mani del Riolfatti (dalle carte della<br />
Congregazione questo non risulta,<br />
ma, dopo la testimonianza giurata<br />
di un terzo, viene accettato).<br />
Malgrado il Consiglio sia così<br />
deciso nel sostenere il suo buon<br />
diritto nei confronti del Comune,<br />
qualcosa si muove anche al suo<br />
interno: in dicembre, infatti, il preside<br />
propone al Consiglio il quesito<br />
se, “…conforme alle disposizioni<br />
del testatore G.B.Riolfatti si debba<br />
ritenere scaduto il tempo di mettere<br />
in attività la Congregazione a<br />
favore dei poveri; attesa la poca<br />
chiarezza delle disposizioni testamentarie<br />
che ammette varie interpretazioni,<br />
si delibera di invocare<br />
in proposito un parere delle autorità<br />
competenti, per poi prendere<br />
decisione”.<br />
Il Comune torna alla carica nello<br />
stesso dicembre quando la Rappresentanza<br />
non riconosce “la presente<br />
costituzione della Congregazione<br />
di Carità e tutti i bilanci<br />
fino al 1886”: il Consiglio, ancora<br />
una volta, si appella alle “Superiori<br />
Autorità” ed intanto procede sulla<br />
sua strada.<br />
Nel febbraio successivo, si compie<br />
un altro atto teso a chiarire la posizione<br />
della Congregazione, vale a<br />
dire la cessione (autorizzata dalla<br />
Luogotenenza) a Rosa Riolfatti dei<br />
crediti da lei vantati sull’eredità del<br />
fratello: si tratta di fiorini 15.267<br />
di capitale più 497 di interessi pari<br />
alla “.. tangente dotale a lei pervenuta<br />
per eredità paterna, materna,<br />
ziale e fraterna, come da inventario<br />
del rag. D.Gazzoletti; il Consiglio<br />
precisa di aver preso questa delibera,<br />
conveniente e degna, perché<br />
il Benefattore pregò che si abbiano<br />
i dovuti riguardi per la sorella e<br />
perché la Congregazione, in questi<br />
anni, ebbe qualche vantaggio nel<br />
gestire l’intero patrimonio”.<br />
In settembre il Consiglio tenta di<br />
sistemare la pendenza con il Comune<br />
per il pagamento di alcuni legati<br />
Riolfatti (l’Asilo, il Lazzaretto ed<br />
il Magazzino grani) offrendo 6.000<br />
fiorini che però vengono rifiutati<br />
sostenendo che “.. non si riconosce<br />
la Congregazione perché non sistemata<br />
giusto l’intenzione del benefico<br />
testatore e perché ancora sub<br />
lite..”: non una valutazione diversa<br />
sulla somma, quindi, ma una totale<br />
“messa in discussione” della Congregazione<br />
nel suo complesso; la<br />
Congregazione decide di depositare<br />
questa somma presso l’I.R. Giudizio<br />
di Nogaredo a disposizione<br />
del Comune.<br />
Anche la Luogotenenza (chiamata<br />
in causa, come abbiamo visto,<br />
dalla Congregazione), decide di<br />
intervenire e chiede il Resoconto<br />
del Patrimonio a partire dalla<br />
morte del Benefattore, in modo da<br />
poter giungere al “Documento di<br />
Fondazione” ed alla certificazione<br />
del Patrimonio iniziale che, come<br />
noto, doveva rimanere intangibile:<br />
questa ricognizione dà il risultato<br />
di fior. 65.186 meno un passivo di<br />
fior. 15.120.<br />
Ma intanto non si può dimenticare<br />
l’ordinaria amministrazione:<br />
la casa Giardini ha sofferto gravi<br />
danni e minaccia di cadere, bisogna<br />
autorizzare i lavori più urgenti;<br />
il lavoro di asporto della ghiaia dai<br />
campi (sempre dei Giardini) costa<br />
18 fiorini (0,50 fiorini a giornata);<br />
due fittavoli chiedono il condono<br />
del loro debito nei confronti di<br />
G.B.Riolfatti: si risponde che non<br />
è nei poteri della Congregazione,<br />
si rivolgano alla Luogotenenza di<br />
Trento (forse, in quel momento<br />
delicato, non si voleva prestare il<br />
fianco ad accuse di “favoritismi”).<br />
Nella primavera del 1890 si approva<br />
il Rendiconto dell’anno precedente<br />
che evidenzia un forte aumento<br />
delle uscite (i famosi 6.000 fiorini<br />
messi a disposizione del Comune)<br />
con un Patrimonio netto (vengono<br />
conteggiati per la prima volta i<br />
15.120 fior. di passività) pari a fior.<br />
45.948 e nell’estate, rispondendo<br />
ad una nuova serie di critiche del<br />
Comune, il Consiglio mette a verbale<br />
che “… l’attuale ordinamento<br />
della Congregazione corrisponde<br />
essenzialmente alle disposizioni<br />
del testamento di G.B. Riolfatti e<br />
perciò non trova una ragione perché<br />
abbia ad essere rinnovato. Lo<br />
Statuto, regolarmente approvato<br />
dalla Deputazione Comunale,<br />
dall’Eccelsa Giunta Provinciale e<br />
dalla I.R. Luogotenenza, soddisfa<br />
ai bisogni attuali della Congregazione;<br />
se in seguito avesse d’uopo<br />
di qualche modificazione, ciò verrà<br />
fatto, ma per ora non lo si ritiene<br />
necessario. D’altronde il Consiglio<br />
della Congregazione non è che una<br />
emanazione della Rappresentanza<br />
Comunale (in quanto i consiglieri<br />
sono nominati da essa) e la nomina<br />
del preside e del vice-preside deve<br />
rimanere quella attuale; l’ordinaria<br />
amministrazione spetta al Consiglio<br />
della Congregazione, solo<br />
un’alterazione della sostanza deve<br />
andare soggetta ad approvazione<br />
della Rappresentanza Comunale<br />
alla quale spetta la sorveglianza<br />
con la nomina dei Revisori, mentre<br />
la nomina dell’Amministratore<br />
spetta al Consiglio della Congregazione.”<br />
Come si vede, nessun<br />
cedimento ed anzi si ripete la convinzione<br />
di essere sulla strada giusta.<br />
A fine giugno muore Rosa Riolfatti<br />
destinando, come detto, un<br />
cospicuo lascito per l’Asilo che<br />
così può essere messo in funzione<br />
eliminando uno dei motivi di attrito<br />
tra Congregazione e Comune;<br />
questo decesso “libera” anche la<br />
Congregazione da alcuni vincoli:<br />
cessa, infatti, l’usufrutto sulla casa<br />
di Piazza della Fontana con tutto il<br />
suo contenuto e sul “chiesuretto”;<br />
cosa farne? Il Consiglio delibera<br />
di mettere tutto all’asta, non prima<br />
però di aver ottenuto l’approvazio-