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Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico

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88<br />

A conclusione di questo periodo<br />

della Congregazione “banca”,<br />

riportiamo lo sviluppo del patrimonio<br />

negli anni 1885–1886–1887,<br />

che dimostra come l’amministrazione<br />

persegua il fine statutario<br />

di “mantenere ed eventualmente<br />

aumentare il patrimonio” con una<br />

consistenza costante degli stabili e<br />

mobili e le maggiori entrate annuali<br />

“parcheggiate” temporaneamente<br />

in “Libretti Cassa di Risparmio”<br />

e poi impiegate in operazioni di<br />

prestito. Possiamo anche notare<br />

che in quegli anni il Bilancio della<br />

Congregazione (entrate ed uscite)<br />

era nettamente superiore a quello<br />

del Comune di Villa.<br />

Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong><br />

1885-FIOR. 1886-FIOR. 1887-FIOR.<br />

Patrimonio alla fine dell’anno precedente 63.729 62.610 63.379<br />

Entrate dell’anno 3.547 5.149 4.809<br />

Uscite dell’anno 4.666 4.380 3.458<br />

Patrimonio alla fine dell’anno in corso 62.610 63.379 64.730<br />

Dettaglio Voci principali del patrimonio:<br />

- Capitali pubblici istituti di credito 2.<strong>13</strong>3 2.<strong>13</strong>3 2.493<br />

- Capitali ipotecari e chirografari a prestito 41.292 41.062 43.259<br />

- Libretti Cassa di Risparmio 4.045 699<br />

- Stabili <strong>13</strong>.435 <strong>13</strong>.435 <strong>13</strong>.435<br />

Il dissidio con il Comune (1888<br />

– 1891)<br />

Nel maggio del 1888 si tengono le<br />

elezioni comunali che danno risultati<br />

inattesi: della vecchia giunta<br />

comunale viene rieletto solo Silvio<br />

Marzani (che ora passa a guidare<br />

la minoranza), mentre escono di<br />

scena (per il momento) il barone<br />

Francesco de Moll, il dr. Enrico<br />

Scrinzi (senior) e Domenico Sandonà<br />

(progettista ed impresario<br />

edile onnipresente in tutte le attività<br />

dei lavori pubblici del Comune).<br />

Capocomune è nominato Federico<br />

Ambrosi (commerciante di granaglie<br />

e corame, ma anche il maggior<br />

contribuente del Comune), mentre<br />

nella Rappresentanza compaiono<br />

Quirino Fedrigolli (ex segretario<br />

comunale) e Nicolò Bertagnolli.<br />

Che il “passaggio di consegne”<br />

non sia indolore, lo dimostrano<br />

subito due episodi: la nomina del<br />

nuovo segretario comunale nella<br />

persona del fratello del neo-sindaco<br />

(Eugenio, maestro di posta<br />

e capo dei pompieri), che viene<br />

duramente, ma invano, contestata<br />

da Silvio Marzani, mentre subito<br />

dopo l’ex-sindaco viene messo in<br />

“stato d’accusa” per alcune spese<br />

non regolarmente approvate dalla<br />

Rappresentanza e richiesto di versare<br />

alle casse comunali fiorini 88;<br />

è certamente un episodio doloroso<br />

per Silvio Marzani che da quel<br />

momento si ritira sempre più dalla<br />

vita del Comune (ritornerà vice-<br />

sindaco con le elezioni del 1891),<br />

preso d’altra parte, dagli impegni<br />

professionali (era proprietario della<br />

farmacia) e anche da problemi<br />

familiari (era rimasto vedovo con<br />

tre bambini in tenera età), ma che<br />

continuerà ad operare attivamente<br />

per la Congregazione in qualità di<br />

Amministratore.<br />

Nel Consiglio della Congregazione<br />

entra, di diritto come vice-presidente,<br />

il nuovo sindaco, ma tutti<br />

gli altri Consiglieri rimangono in<br />

carica in quanto il loro mandato è<br />

triennale e sono appena stati rinnovati;<br />

inevitabile quindi che le “diatribe”<br />

politiche si trasportino anche<br />

nella Congregazione che viene<br />

vista dalla nuova Giunta, come un<br />

“centro di potere” alternativo, se<br />

non antagonista.<br />

Non può stupire, dunque, che il<br />

Comune decida di dare alle stampe<br />

e distribuire (in 50 copie) il testamento<br />

di G.B.Riolfatti per dimostrare<br />

che le volontà del donatore<br />

non sono state rispettate ma,<br />

soprattutto, la “dipendenza totale”<br />

della Congregazione dal Comune.<br />

Il 9 novembre di quell’anno, il Consiglio<br />

della Congregazione viene<br />

informato dal presidente di aver<br />

ricevuto una lettera del Capocomune<br />

che non intende intervenire<br />

alla seduta perché “.. non può riconoscere<br />

la presente costituzione di<br />

questa pia fondazione, che è in<br />

aperta contraddizione alle dispo-<br />

sizioni testamentarie del benemerito<br />

fondatore”. Il Consiglio però<br />

non si piega ed anzi delibera di<br />

presentare alla I.R. Luogotenenza<br />

di Trento la nota del Capocomune<br />

insieme alla copia dello Statuto e<br />

copia del testamento del fondatore<br />

, per invocare una sentenza in proposito.<br />

Ma nemmeno il Comune demorde:<br />

chiede il testamento originale Riolfatti<br />

nonché l’inventario e la ventilazione<br />

ereditaria (cioè la suddivisione<br />

delle proprietà tra i vari eredi):<br />

la Congregazione risponde che si<br />

rivolga all’I.R. Giudizio di Nogaredo,<br />

dove questi documenti sono<br />

depositati e poi, non riconoscendo<br />

giustificata la protesta del Capocomune,<br />

delibera di continuare con<br />

l’ordinaria attività, affrontando<br />

il problema dei danni causati alla

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