Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico
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familiare all’aperto, delimitata dalla quinta prospettica<br />
dell’architettura sullo sfondo a destra guardando. L’anonimo<br />
pittore adotta una precisione descrittiva soffermandosi<br />
in particolare sulle tonalità sobrie dei volti<br />
e degli abiti, armonicamente riproposte nella tavolozza<br />
d’insieme ed accentuate per contrasto dalla fresca<br />
vegetazione e dalla luce tersa e cristallina del cielo che<br />
inonda la campitura; diversamente dosata negli impasti,<br />
essa conferma una ricerca naturalistica in sintonia<br />
con le gamme cromatiche talora ravvivate da riflessi<br />
cangianti.<br />
Il bozzetto dell’opera, un olio su tela di cm 37,5 x 27,<br />
a lungo conservato in una casa privata di Villa Lagarina,<br />
per il tramite di un antiquario roveretano è recente-<br />
Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong><br />
mente entrato in possesso di un collezionista monzese.<br />
Sul retro dell’opera, al margine superiore sinistro della<br />
cornice, si legge la seguente dedica a lapis: «Al Santese<br />
Giuseppe Galvagnini / nel giorno del suo Matrimonio<br />
(19-1-903) / Il Direttore del Coro Don Giacomo Giordani<br />
/ di Pedersano·», a ricordo del dono nuziale fatto<br />
al massaro.<br />
Tra il modello e l’opera finita non si riscontrano sostanziali<br />
differenze compositive, fatta salva l’aggiunta della<br />
campitura nera che occupa la parte inferiore della tela e<br />
reca l’iscrizione dei donatori.<br />
Bibl.: inesistente<br />
Elisabetta G. Rizzioli