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Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico

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Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong> 157<br />

essere ancora nello stesso ordine<br />

è perché padre Bruno Marzani,<br />

appartenente ad una delle due famiglie<br />

Marzani non nostre parenti che<br />

c’erano e ci sono ancora a Villa<br />

Lagarina - anche le famiglie Marzani<br />

erano una serie - aveva insegnato<br />

ai miei fratelli più grandi ad<br />

organizzarli come una vera biblioteca<br />

catalogandoli ed assegnando<br />

loro una collocazione precisa nei<br />

ripiani A, B e C nello scaffale più a<br />

sinistra ed A1, B1 e C1 in quello di<br />

centro ed il catalogo di quei libri è<br />

anch’esso ancora lì.<br />

Poi Padre Bruno era partito e per<br />

lunghi anni non aveva più fatto<br />

sapere niente di se.<br />

Nei ripiani A e A1 si trova la “Biblioteca<br />

dei miei ragazzi” edita da Salani:<br />

A, 1:Il fanciullo che venne dal<br />

mare; A, 2: La piccola pantofola<br />

d’argento; A, 3: Otto giorni in una<br />

soffitta; A, 4: L’erede di Ferrala<br />

e avanti, avanti fino al numero 96<br />

della collana, che non so fino a che<br />

numero sia arrivata prima di essere<br />

chiusa, ma non credo molto oltre.<br />

Per molto tempo penso di aver<br />

saputo a memoria e nell’ordine giusto<br />

molti più titoli di quanti sono<br />

riuscita a citarne adesso.<br />

Naturalmente qualche raro libro si<br />

è perduto: ricordo con rimpianto un<br />

bel libro fotografico intitolato “Il<br />

Padre Bruno Marzani<br />

sole dipinge” ed un altro che tra le<br />

varie illustrazioni rappresentava le<br />

rondini in autunno in procinto di<br />

partire con dei fazzolettoni stretti<br />

intorno al capo e molte lacrime di<br />

nostalgia. Le rondini erano di casa<br />

da noi. C’erano molti nidi tra usati<br />

ed in disuso sul loggiato settecentesco<br />

del primo piano nel cortile<br />

principale della casa e noi seguivamo<br />

con molta attenzione la vita<br />

delle rondini: l’arrivo in primavera,<br />

la nascita dei rondinini, la partenza.<br />

Quando a scuola ho dovuto leggere<br />

la poesia “X Agosto” di Giovanni<br />

Pascoli 3 ai versi: “…Tornava una<br />

rondine al tetto:/ l’uccisero: cadde<br />

tra spini:/ ella aveva nel becco un<br />

insetto:/ la cena dei suoi rondinini.//<br />

Ora è là, come in croce, che tende/<br />

quel verme a quel cielo lontano;/ e il<br />

suo nido è nell’ombra, che attende,/<br />

che pigola sempre più piano. …”<br />

mi sono chiesta con ansia a quante<br />

delle nostre rondini fosse successo<br />

qualcosa di simile e cercavo di<br />

consolarmi pensando ai tanti rondinini<br />

giulivi e ben nutriti dalle loro<br />

mamme che ancora c’erano nei nidi.<br />

C1, 17: “Incompreso”. Un padre<br />

vedovo con due bambini ama di<br />

più il più piccolo, che sente più<br />

delicato e fragile. Ma in un gioco<br />

pericoloso, a cavalcioni su un<br />

ramo sporgente su un laghetto del<br />

giardino del padre, i due bambini<br />

cadono: il piccolo non si fa male,<br />

il grande morirà. Un piccolo eroe<br />

simpatico che ama tutti generosamente<br />

senza essere capito e per di<br />

più colpito dalla sfortuna.<br />

Un messaggio ben duro per dei<br />

bambini, un primo invito a prepararsi<br />

alla forca caudina della crescita,<br />

ma molto negativo secondo me.<br />

C, 20: “Piccole donne”. Una<br />

mamma con il marito in guerra e<br />

quattro figlie accudite anche dalla<br />

cara cameriera Anna. Al di là del<br />

muro del loro giardino un ragazzo<br />

solo, Laurie. In quell’epoca al di<br />

là del muro del nostro giardino la<br />

baronessa Bice Moll ha ospitato mi<br />

3 In Myricae di Giovanni Pascoli, di cui ricorre<br />

quest’anno il centesimo anniversario della<br />

morte (1855-1912)<br />

Il posto delle rondini<br />

pare per due anni il pronipote Gibi<br />

che andava a scuola al Fontana a<br />

Rovereto. Naturalmente nella mia<br />

fantasia le quattro sorelle, Meg, Jo,<br />

Beth a Amy eravamo noi e Laurie<br />

era Gibi. Ma non c’era tra noi così<br />

tanta amicizia, del resto Gibi era<br />

maggiore anche delle mie sorelle<br />

più grandi, seduceva invece con la<br />

sua gentilezza le anziane dame del<br />

paese. Mi pare sia stata la signora<br />

Anna Castellini in Libera, madre<br />

del chirurgo Donatello a tessere<br />

le sue lodi per essere stata sorretta<br />

da lui mente risaliva per la piazza<br />

Humphrey e Miles sul ramo che si<br />

spezzerà

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