Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico
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<strong>13</strong>2<br />
Mario mentre pota le sue viti<br />
sivamente anche degli uffici della<br />
Regia Posta) e aprono insieme un<br />
grande negozio nel centro storico<br />
del paese. Tutt’ora in un locale<br />
prosegue l’attività commerciale,<br />
mentre nell’altro ha trovato sede il<br />
gruppo ANA.<br />
In quegli anni i negozi di frutta<br />
e verdura dei Zandonai e del<br />
Mariano si “allearono” per vendere<br />
le angurie alla fontana durante<br />
i festeggiamenti della Madonna,<br />
mentre altri rivenditori provenienti<br />
da fuori paese si posizionavano in<br />
altri posti della piazza.<br />
La licenza di vendita comprendeva<br />
una moltitudine di merci, le più<br />
svariate e inimmaginabili come:<br />
frutta e verdura, articoli casalinghi,<br />
bulloneria, vernici, colori, ma perfino<br />
pesce, bombole gas, vetreria e<br />
altre merci ancora.<br />
Il grande negozio si dimostrò<br />
troppo ristretto per i numerosi<br />
articoli posti in vendita e per l’aumento<br />
della clientela tanto che nel<br />
1970 Flavio d’intesa con il fratello<br />
decide di separare la licenza<br />
come pure l’attività commerciale.<br />
Viene eretta una parete creando<br />
due negozi: uno di Flavio con gli<br />
articoli casalinghi, la bulloneria,<br />
bombole gas, ecc; l’altro di Mario<br />
con la frutta e verdura, fioreria,<br />
pesce, vetreria, ecc.<br />
Ma anche questa soluzione si<br />
dimostrò del tutto insufficiente,<br />
nel 1973 Flavio si costruisce una<br />
nuova casa in via Negrelli, (oggi<br />
via Mario Sandonà) dove insedia<br />
anche il nuovo negozio.<br />
Flavio prosegue l’attività per alcuni<br />
anni, poi va in pensione, dedicandosi<br />
alla sua passione di sempre:<br />
il gioco delle bocce, e coltivando<br />
l’orto di casa, lasciando il<br />
testimone della gestione al figlio<br />
Corrado che tiene aperto il negozio<br />
fino al 2008.<br />
Recentemente i locali sono stati<br />
affittati ad un’ attività di pizzeria<br />
d’asporto.<br />
Anche Mario con Luisa prosegue<br />
per qualche tempo la gestione del<br />
negozio di piazza G.B.Riolfatti,<br />
in seguito lascia la conduzione<br />
dell’attività al figlio Riccardo, a<br />
sua volta aiutato dalla moglie Valeria.<br />
Il negozio risulta essere una delle<br />
attività più vecchie del centro storico<br />
del paese; in tempi di grave<br />
crisi economica come quello che<br />
stiamo attraversando, i problemi<br />
si fanno sentire inevitabilmente<br />
anche nel settore del commercio<br />
e gravano particolarmente sui<br />
piccoli negozi. Inoltre la concorrenza<br />
dei supermercati, presenti<br />
anche a Villa Lagarina si fa sempre<br />
più”spietata”.<br />
L’attività del piccolo negozio di<br />
frutta e verdura risulta quindi essere<br />
un piccolo miracolo nel panorama<br />
commerciale di Villa Lagarina<br />
e siccome i miracoli sono difficili<br />
da fare, una ragione vi deve pur<br />
essere se l’attività commerciale di<br />
Riccardo e Valeria prosegue ancora<br />
ai giorni nostri.<br />
Le risposte possono essere molteplici:<br />
- la prima, ovvia, è dovuta all’amore<br />
e all’attaccamento che quotidianamente<br />
viene profuso da<br />
Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong><br />
Riccardo e Valeria nel svolgere il<br />
loro lavoro;<br />
- in secondo luogo il vantaggio<br />
della gestione famigliare, senza<br />
dipendenti e oneri di affitto;<br />
- in terzo luogo e probabilmente<br />
l’aspetto più vantaggioso, consiste<br />
nella vendita di frutta e verdura<br />
anche di propria produzione.<br />
Tutti questi fattori fanno del piccolo<br />
negozio di frutta e verdura,<br />
situato nel centro storico del paese,<br />
un punto di riferimento per molta<br />
clientela che preferisce fare una<br />
spesa di qualità in un ambiente<br />
dove il rapporto umano è rimasto<br />
ancora fiduciario e a dimensione<br />
familiare.<br />
Mario, oltre a coltivare la campagna<br />
insieme alla moglie Luisa, è un<br />
appassionato cacciatore, la sua specialità<br />
venatoria preferita è quella<br />
a “capanno” dedicata “all’uccellagione<br />
di passaggio“.<br />
Per finire non posso non ricordare<br />
quell’aspetto di cui Mario va particolarmente<br />
orgoglioso: la sua collezione<br />
di antichi strumenti agricoli,<br />
passione che cura e in alcuni<br />
casi recupera con lavoro certosino.<br />
Chi ha la fortuna di visitare casa<br />
sua, ad iniziare dal cortile, per<br />
proseguire poi nel seminterrato e<br />
nella “stube”, troverà un autentico<br />
museo dell’agricoltura, alcuni<br />
pezzi sono dei veri cimeli; l’ospite<br />
sarà sempre accolto con cordialità<br />
e senso di amicizia, sentimenti<br />
oggi assai rari da riscontrare.<br />
Per suggellare nuove e antiche<br />
amicizie, Mario ha l’abitudine di<br />
mettere sul grande tavolo della<br />
“stube” il bottiglione del vino di<br />
sua produzione, che risulta essere<br />
sempre apprezzato per la qualità<br />
e genuinità. Il bicchiere vuoto è<br />
segno che il vino è stato ben degustato<br />
dall’ospite e come insegna la<br />
tradizione tirolese, sarà premura<br />
di Mario riempirlo all’istante: gli<br />
ospiti non potranno lasciare casa<br />
sua non prima di averlo assaggiato,<br />
anche se astemi.