Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico
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Mario e Flavio Zandonai<br />
I fratelli Flavio e Mario<br />
ZANDONAI<br />
“immigrati” da Pedersano<br />
dati anagrafiCi:<br />
Flavio, nato a Pedersano il 10 maggio<br />
1927. Sposato con Rosetta, dal<br />
matrimonio nascono tre figli: Corrado,<br />
Emma e Carlo;<br />
Mario, nato a Pedersano il 18<br />
maggio 1930. Sposato con Maria<br />
Luigia, hanno due figli: Stefano e<br />
Riccardo<br />
La vita dei fratelli Zandonai è simile<br />
a quella di tanti loro coetanei.<br />
La guerra appena terminata aveva<br />
lasciato i suoi segni: morti, dispersi<br />
e tanta, tanta, troppa miseria. La<br />
fame anche a Pedersano la faceva<br />
da padrona in tutte le case, tanto<br />
Famiglie e attività economiche<br />
di un tempo a Villa Lagarina<br />
Sandro Giordani<br />
che molte famiglie decidevano di<br />
lasciare il paese natìo per emigrare<br />
nel mondo in cerca di miglior fortuna.<br />
Alla famiglia di Vigilio Zandonai,<br />
il padre, non era toccata una<br />
sorte migliore: la campagna rendeva<br />
sempre meno, i prodotti della<br />
terra erano del tutto insufficienti a<br />
sfamare la numerosa famiglia composta<br />
dai genitori, quattro fratelli e<br />
una sorella.<br />
La vita diventava ancora più dura<br />
quando le colture venivano colpite<br />
dalla “tempesta”, eventi che potevano<br />
susseguirsi anche più volte<br />
nella stessa stagione: in quei casi<br />
sulla famiglia si abbatteva una vera<br />
e propria disgrazia.<br />
Mario va ad abitare a Nogaredo e<br />
svolge per dieci anni, dal 1945 al<br />
1955 il mestiere del “calier” (calzolaio)<br />
prima a Rovereto e poi a<br />
Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong><br />
Trento sempre dallo stesso datore<br />
di lavoro, senza peraltro ricavare<br />
utili sufficienti per condurre una<br />
vita un po’ più dignitosa. Molti<br />
anni più tardi si accorse anche di<br />
non essere stato “messo in regola”,<br />
di conseguenza gli vennero a<br />
mancare i contributi previdenziali,<br />
come a molti altri lavoratori dipendenti.<br />
Flavio ricorda quando la mamma lo<br />
mandava in cooperativa a prendere<br />
un quarto di litro di olio di semi<br />
(quello di oliva costava troppo), e<br />
quella quantità doveva bastare per<br />
tutta la numerosa famiglia!<br />
Mario decide di cambiare mestiere,<br />
nel 1955 prende in affitto per alcuni<br />
anni la bottega del “ragionier”<br />
a Pedersano (Zandonai Adriano);<br />
ricorda che il valore complessivo<br />
contenuto nel negozio al momento<br />
del prelievo era di sole 18 mila lire.<br />
Nell’immediato dopoguerra, Flavio,<br />
da parte sua, decide di cercare<br />
lavoro all’estero; dopo una serie<br />
di rocambolesche peripezie espatria<br />
clandestinamente in Austria e<br />
dal confine del Brennero percorre<br />
a piedi tutti i 38 km. che lo separano<br />
da Innsbruck. Flavio ricorda<br />
che per raggiungere la capitale del<br />
Tirolo aveva percorso i sentieri che<br />
seguivano la valle per evitare di<br />
essere sorpreso e rispedito in Italia.<br />
Era autunno inoltrato, nel mese di<br />
novembre il freddo incominciava a<br />
farsi sentire, ma la voglia di lavorare<br />
e l’entusiasmo gli davano la<br />
forza per affrontare anche le situazioni<br />
più difficili. Nonostante l’approssimarsi<br />
dell’inverno, il lavoro<br />
in edilizia era ancora quello che<br />
dava maggiori possibilità di occupazione,<br />
quindi Flavio si dichiara<br />
carpentiere e, pur non avendo mai<br />
fatto tale mestiere, viene assunto e