Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico
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124<br />
<strong>13</strong>. Misura da Braccio nuova e forbice<br />
14. Banco di peccia e panca pure di<br />
peccia per lavoro del Perito<br />
15. Cassetti di peccia con entrovi<br />
quattro candellieri di legno<br />
all’antica e vari ferri per uso<br />
diverso nonche alcuni per fornimento<br />
di fenestra<br />
16. Una cassa di noce con tre serradure<br />
rotte<br />
17. Una cassa di ferro con serradura<br />
a doppia chiave e lucchetto per<br />
denari e preziosi<br />
18. Armadio di noce con varj cassetti<br />
nell’interno ed avente due<br />
scuri a chiave, si trova custodito<br />
nella Cancelleria Comunale di<br />
Villa come da annessa ricevuta<br />
19. Pesarollo di ferro<br />
20. Due quadri uno rotto lacero, e<br />
l’altro in buono stato, quest’ultimo<br />
trovasi custodito in Canonica<br />
Parrocchiale come da<br />
annaloga ricevuta qui unita<br />
21. Baldacchino di tella vecchio<br />
antico per uso dell’altare del<br />
Corpus Domini<br />
22. Coperta seta, due altre fiorite,<br />
tovaja tutto vecchio antico, per<br />
uso dell’altare ut supra<br />
23. Tavolone per porre sull’altare<br />
preddetto<br />
24. Sparangolato di peccia servibile<br />
per lo steccato avanti il Monte<br />
al tempo dell’incanto<br />
25. N° 8 otto armadi di peccia<br />
aventi N° 29 scuri per collocarvi<br />
i pegni di vestiti e biancheria<br />
26. Diversi scaffali pur di peccia<br />
per pegni ed alcuni pezzi d’assi<br />
volanti<br />
27. Timbro del Monte<br />
Tra i documenti c’è anche la<br />
ricevuta, firmata dal parroco,<br />
del “quadro della Deposizione”<br />
Il secondo inventario che si redige<br />
riguarda i documenti conservati.<br />
Tra di essi, accanto al vecchio statuto<br />
del Santo Monte del Cinquecento<br />
e al nuovo del 1848, e accanto<br />
a 6 contratti di prestito di capitali,<br />
c’è anche la ricevuta del 1854, di<br />
cui abbiamo parlato in precedenza,<br />
con la quale il parroco don Slanzi<br />
dichiara di aver ricevuto in consegna<br />
il “quadro” della deposizione<br />
di Cristo. Si tratta del bell’affresco<br />
che è visibile ancor’oggi sotto il<br />
piccolo porticato della chiesa di<br />
Villa.<br />
Prospetto degli atti che il cessante<br />
Amministratore del Monte di<br />
Pietà di Villa consegna all’entrante<br />
Amministratore soscritto […]<br />
Lorenzo Riolfatti di Villa<br />
1. Copia del vecchio Statuto pel<br />
regolamento della fondazione<br />
ed Amministrazione, nonché<br />
vari protocolli della Direzione<br />
di quei tempi in apposito libro<br />
con suggello allo spago.<br />
2. Nuovo Statuto consistente<br />
nell’atto ufficiale 30 luglio<br />
1848 ed approvazione 10 settembre<br />
1848 N° 2393.<br />
3. Preliminare ed ordine giudiziale<br />
8 luglio 1847 per provvisa<br />
della Cassa, Stuffa etc …<br />
4. Ordine capitanale 4 luglio 1850<br />
N° 6023 perché siano dati prospetti<br />
statistici.<br />
5. Permesso al Signor Marzani di<br />
[…] una colonna d’aria sopra<br />
la Casa del Monte 22 maggio<br />
1851.<br />
6. Ricevuta dei […] aprile 1854<br />
del R.mo Parroco Don Slanzi<br />
del quadro rappresentante<br />
la deposizione dalla Croce del<br />
Redentore che è di proprietà del<br />
Monte.<br />
7. Ricevuta del Comune di Villa<br />
dei 31 ottobre 1860 pella<br />
custodia nella sua Cancelleria<br />
dell’Armadio di Noce del<br />
Monte.<br />
(sintesi redazionale) 8-<strong>13</strong> “Istrumenti”<br />
(contratti) di mutui con<br />
diverse persone: con Riolfatti<br />
Giacomo di Patone del 1849, con<br />
Giuseppe Festi di Nomi del 1851<br />
e poi con Vinotti Alessandro di<br />
Nomi; coi figli di Michele Calliari<br />
di Castellano del 1851 per<br />
fiorini 307; con Merighi Guerrino<br />
di Pomarolo del 1853 per fiorini<br />
216; con Antonio Frapporti fu Gio<br />
Batta di Patone del 1853 e poi con<br />
Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong><br />
i figli per fiorini 144; con Andrea<br />
Maistri di Aldeno del 1857 per<br />
fiorini 384.<br />
Villa 31 ottobre 1860<br />
C Galvagni<br />
1889, nella corsa a nuovo<br />
amministratore Gio Batta<br />
Marzani la spunta su Fedrigolli<br />
junior, ma deve offrire una<br />
garanzia di 500 fiorini<br />
Il 12 luglio 1889 Quirino Fedrigolli<br />
muore. Il 14 luglio il capocomune<br />
Federico Ambrosi dà disposizione<br />
che “il Pio Monte resti chiuso fino<br />
ad ulteriori disposizioni”.<br />
Il 15 settembre i rappresentanti dei<br />
6 Comuni fondatori del Monte si<br />
ritrovano nell’ufficio del Comune<br />
di Villa, “avanti il Consiglio speciale<br />
del Pio Monte”, formato, secondo<br />
il § 4 dello Statuto (del 1848),<br />
dal capocomune e dal I consigliere<br />
di Villa, rispettivamente Federico<br />
Ambrosi e Domenico Baldo.<br />
Per Villa (3 quote, 3 voti) è presente<br />
anche Quirino Baroni; per Nogaredo<br />
(3 quote, 3 voti) il capocomune<br />
Domenico Bettini, Davide Dallago<br />
e Gio Batta Pizzini; per Pedersano<br />
(3 quote,3 voti) il capocomune<br />
Romano (Francesco) Zandonai,<br />
Fortunato Roberti e Luigi Baldessarelli;<br />
per Brancolino (1 quota,<br />
1 voto) Francesco Marzadro; per<br />
Noarna (1 quota, 1 voto) Gio Batta<br />
Festi; per Sasso (1 quota, un voto)<br />
Bortolo Maffei.<br />
Due i punti all’ordine del giorno:<br />
1. nomina dell’amministratore del<br />
Pio Monte in sostituzione del<br />
defunto Fedrigolli;<br />
2. deliberazione riguardo il Patrimonio<br />
del Pio Monte.<br />
(Ma poi si tratta anche un’altra<br />
questione).<br />
Si esamina per primo il punto<br />
2: “I signori Delegati deliberano<br />
di lasciare alla fondazione del Pio<br />
Monte fiorini 8.000 / otto mila /<br />
qual fondo fisso intangibile e dividere<br />
il superfluo in proporzione.<br />
In quanto all’impiego dei denari