Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico
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Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong> 1<strong>13</strong><br />
XIj. Che non si presti più<br />
dell’ordinario senza licenza…<br />
etcc…<br />
Xij Si ordina che non si possi prestar<br />
più di quello che è stato ordinato<br />
a qual si voglia persona fuor<br />
che quello che si crescerà di tempo<br />
in tempo dalli detti deputati il che<br />
non faranno senza consenso delli<br />
detti Ill.i Sig.i conti che saranno a<br />
quel tempo. E quando sarà decretato<br />
di imprestar maggior somma<br />
sia notata a libro dal masaro e scrivano.<br />
E quando il massaro passerà<br />
la detta somma paghi il doppio<br />
dell’escesso.<br />
Commento<br />
Non si può prestare a nessuna<br />
persona più di quanto stabilito.<br />
Il limite massimo di prestito può<br />
essere innalzato dai deputati, ma<br />
solo con il consenso dei conti<br />
Lodron e deve essere registrato<br />
nei libri dal massaro e dallo scrivano.<br />
Se il massaro supererà quel<br />
limite, pagherà come multa il doppio<br />
dell’eccedenza.<br />
XIIj. Che un de deputati<br />
sottoscriva le partite<br />
dell’impresto<br />
XIIj Se ordina che ogni giorno che<br />
se presterà finita l’imprestanza il<br />
deputato che sarà sia tenuto sottoscriversi<br />
all’ultima partita nel libro<br />
del massaro….<br />
Io (N. nome…) fui presente al<br />
soprascritto impresto cominciando<br />
a la prima partita fino all’ultima<br />
del medesimo di che sono in tutto<br />
<strong>n°</strong> ….. e di somma di fiorini ….<br />
troni… E non sapendo scrivere che<br />
vi facci un segno a suo arbitrio.<br />
Commento<br />
Alla fine di ogni giorno di attività,<br />
il deputato apporrà la sua firma<br />
nel libro del massaro in calce<br />
all’ultima operazione effettuata,<br />
con tute le specificazioni indicate.<br />
Se non sa scrivere, farà un segno a<br />
suo gusto.<br />
XIIIj. In qual caso il massaro<br />
vecchio sarà tenuto a restare<br />
al servitio del monte finito il suo<br />
offitio<br />
XIIIj Se ordina che lassando il<br />
massaro vecchio le cose del monte<br />
maneggiate da lui intricate in<br />
modo che si giudichi che ne possa<br />
nascere inconveniente et danno<br />
del monte et che il novo massaro<br />
suo successore non possa ne<br />
debbi stricarle che in tal caso sia<br />
obbligato il detto massaro vecchio<br />
restar per coagiunto nella amministratione<br />
tanto che le cose restino<br />
stricate in quel modo che lui le<br />
pigliò. Come riscuotere, ristituire<br />
li pegni, farli vendere, saldar le<br />
partite et consegnando di settimana<br />
in settimana li danari alli novi<br />
deputati, il che fatto sia liberato et<br />
fattagli fede del suo bon servire<br />
autentica delli deputati constituiti<br />
dalli Ill.i Sig.ri Conti.<br />
Commento<br />
Se un massaro al termine del suo<br />
mandato lascia le cose ingarbugliate,<br />
deve rimanere in servizio<br />
accanto al nuovo massaro, fino<br />
che non saranno chiarite tutte le<br />
faccende. Solo allora sarà libero e<br />
riceverà l’attestato di buon servizio<br />
dai deputati.<br />
XV. Che s’instituisca una<br />
compagnia del monte<br />
XV S’ordina che s’habbi cura instituita<br />
la compagnia del monte o sia<br />
frataglia che ognuno possi entrare<br />
in essa pagando come s’ordinerà<br />
della qual utilità si paghino il massaro<br />
scrivano et stimatore quando<br />
non si potrà aver per amor d’Idio o<br />
altro modo come è hora e sarà ordinato<br />
e se n’avanza vada a benefitio<br />
del monte.<br />
Commento<br />
Si istituisca una confraternita,<br />
o “frataglia”, chiamata “Compagnia<br />
del Monte”, nella quale<br />
ognuno può entrare pagando la<br />
quota stabilita. La “Compagnia”<br />
provvederà a pagare il massaro, lo<br />
scrivano e lo stimatore, se questi<br />
servizi non saranno svolti gratuitamente.<br />
XVj. Che i presenti capitoli si<br />
possano crescere e sminuire<br />
XVj Se determina che li predetti<br />
capitoli si possa crescere e sminuire<br />
a benefitio et utilità del monte<br />
col solito consiglio e con participatione<br />
consenso e volontà delli<br />
prefati Ill.i Sig.i Conti e suoi successori.<br />
Eccettuato il settimo capitolo<br />
determinato per la stabilità del<br />
capitale del monte, il quale da nessuna<br />
persona di qualsivoglia qualità<br />
si possa alterare in nessun modo.<br />
Commento<br />
Si stabilisce che tutte le regole fin<br />
qui scritte possano essere modificate<br />
dal consiglio, dietro parere<br />
favorevole dei conti Lodron. Non<br />
si può però in nessun modo modificare<br />
la settima regola (capitolo),<br />
quella che vieta nella maniera più<br />
assoluta, di intaccare (diminuire)<br />
il capitale del Monte.<br />
[Conferma del regolamento]<br />
Doppo la morte dell’Ill.e Sig.r Conte<br />
Niccolò di Lodron sign. di Castel<br />
novo et della Ill.e Sig.a Madalena<br />
Bagarotta contessa di Lodron Sig.a<br />
di Castellano come governatrice<br />
in loco delli Ill.i Sig.i conti suoi<br />
figliuoli, essendo stati riconosciuti<br />
i soprascritti capitoli dall’Ill.e Sig.r<br />
Conte Gasparo filiuolo del prefato<br />
Ill.e Sig.r Conte Niccolò et in nome<br />
delli Ill.i Sig.r Conte Niccolò et<br />
Sig.r Conte Christoforo figliuoli già<br />
dell’Ill.e Sig.r Conte Paris fratello<br />
del Signor Conte Gasparo et parimenti<br />
riconosciuti dalli Ill.i Sig.r<br />
Conte Felice et Sig.r Conte Antonio<br />
di Lodrone per buoni et accettabili<br />
gli hanno di commune consenso<br />
approvati, et confirmati.<br />
Commento<br />
Dopo la morte del conte Niccolò e<br />
della contessa Madalena Bagarota,<br />
il regolamento è stato riconosciuto<br />
e approvato anche dai loro<br />
successori.