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Quaderno Borgoantico n° 13 - associazione Borgoantico

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Quaderni del <strong>Borgoantico</strong> <strong>13</strong> 101<br />

Oggi, col senno di poi, possiamo<br />

essere meno pessimisti di lui<br />

sugli anni che si sono succeduti<br />

alla sua morte e misurare il grande<br />

progresso che le generazioni successive<br />

hanno compiuto, non solo<br />

sotto l’aspetto economico (importantissimo<br />

per liberare gran parte<br />

della popolazione dalla povertà se<br />

non dalla miseria), ma anche sotto<br />

quello sociale, dell’istruzione,<br />

dell’assistenza alla malattia ed alla<br />

povertà e, cosa non indifferente, dei<br />

rapporti sociali, dell’eguaglianza e<br />

della libertà, del trattamento della<br />

donna e dei bambini, in una parola<br />

del vivere di ogni giorno.<br />

Non ci deve essere dunque nessuna<br />

“nostalgia” per quei tempi che solo<br />

nel mito, nei ricordi sbiaditi, possono<br />

sembrarci circondati da un’aura<br />

rosata: l’ordine, la tranquillità, la<br />

pace sociale, anche la tanto spesso<br />

decantata “solidarietà” dei vicini<br />

e dei paesani, abbiamo visto di<br />

quante sofferenze fossero conditi e<br />

sostenuti.<br />

Cosa resta dunque? Credo l’immagine<br />

di alcune “figure” che speriamo<br />

di aver portato in luce: da un<br />

lato le forti personalità del tempo<br />

come il sindaco Francesco de Moll<br />

(che rimarrà fedelissimo dell’Austria<br />

fino alla fine), il suo vice, il<br />

farmacista Silvio Marzani (che<br />

invece verrà rinchiuso dall’Austria<br />

a Katzenau come sospetto filoitaliano),<br />

i due fratelli Ambrosi,<br />

(Federico, il sindaco, commerciante<br />

di granaglie ed Eugenio, il capo<br />

dell’ufficio postale, ma anche capo<br />

dei pompieri e segretario della<br />

Società di Abbellimento), forse<br />

“ribelli o rivoluzionari” per il partito<br />

avverso, ma che troviamo sempre<br />

in prima fila sia nella politica<br />

che nelle attività sociali, con una<br />

grande voglia di fare per il bene<br />

del paese e poi i decani ed i cappellani<br />

(o cooperatori come veni-<br />

vano chiamati) che non avevano<br />

paura di “sporcarsi le mani” nella<br />

gestione del denaro che vivevano<br />

come impegno di garanzia per tutta<br />

la comunità, ma soprattutto e prima<br />

di tutto Gio Batta Riolfatti, con il<br />

suo grande sogno che partendo da<br />

tante piccole e grandi iniziative che<br />

guardavano alle esigenze primarie<br />

(assistenza ai poveri ed anziani,<br />

istruzione e lavoro), voleva costruire<br />

a poco a poco un paese migliore.<br />

E vicino a questi “grandi” vogliamo<br />

però ricordare insieme a voi i<br />

tanti “senza nome e senza storia”<br />

che abbiamo incontrato nelle vecchie<br />

pagine dei verbali, nelle lettere<br />

disperate, nelle “suppliche”,<br />

nei referti dei medici, nelle carte<br />

della burocrazia che appiattisce in<br />

numeri e formule le lacrime ed i<br />

patimenti: a tutti costoro è dedicato<br />

questo lavoro che vuole essere un<br />

piccolo monito a far sì che la relativa<br />

ricchezza dei nostri giorni non<br />

ci faccia mai dimenticare da dove<br />

veniamo.<br />

Bibliografia<br />

Come già detto sopra, i documenti<br />

originali relativi sia al testamento<br />

di G.B. Riolfatti che alla nascita<br />

ed alla vita della Congregazione di<br />

Carità da lui fondata, sono custoditi<br />

presso l’Archivio Storico del<br />

Comune di Villa Lagarina: ancora<br />

una volta voglio qui ringraziare<br />

l’Amministrazione Comunale,<br />

nella persona del sindaco Alessio<br />

Manica e del curatore dell’archivio<br />

Roberto Adami, per la cortesia e<br />

l’aiuto concessomi.<br />

Per quanto riguarda i testi relativi<br />

al periodo in esame (fine Ottocento<br />

ed inizi del Novecento), tra i moltissimi<br />

esistenti vorrei ricordare e<br />

consigliare a chi vuole approfondire<br />

l’argomento i seguenti tito-<br />

li, reperibili presso la Biblioteca<br />

Comunale di Villa Lagarina:<br />

Adami, R.:L’opera Romani di<br />

Nomi e l’assistenza e la beneficienza<br />

in Destra Adige, Nomi 2006<br />

Bortoli, B. – Grandi, C.: Un secolo<br />

di legislazione assistenziale nel<br />

Trentino 1814-1914, Rovereto<br />

1983<br />

Canavero, A. – Moioli, A.: De<br />

Gasperi e il Trentino ,Trento 1985<br />

Garbari, M.- Leonardi, A.: Storia<br />

del Trentino-Vol V-L’Età contemporanea<br />

(Bologna)<br />

Girardi,L.:Beneficienza e assistenza<br />

pubblica a Rovereto dal 1811 al<br />

1918, Rovereto, 1999<br />

Leonardi, A.: Depressione e Risorgimento<br />

Trentino 1866-1914<br />

,Roma 1971<br />

Monteleone, R.: Il movimento<br />

socialista nel Trentino 1894-1914<br />

, Roma, 1971<br />

Zaninelli, S.: Un’agricoltura di<br />

Montagna nell’800 ,Trento 1978<br />

Va ancora ricordato che in quel<br />

periodo nel Trentino venivano<br />

stampati 3 quotidiani (espressione<br />

dei tre principali movimenti politici<br />

del tempo: liberale, socialista e<br />

cattolico-popolare) e vari periodici:<br />

sono tutti consultabili (su microfilm)<br />

presso la Biblioteca Civica di<br />

Rovereto e costituiscono una preziosa,<br />

importante e spesso anche<br />

gustosa fonte di informazioni sulla<br />

politica, economia e cronaca quotidiana<br />

delle nostre comunità in quegli<br />

anni di grandi trasformazioni.<br />

E per ultimo (ma non meno importante,<br />

come dicono gli inglesi) un<br />

caldo ringraziamento a mia moglie<br />

Lia (primo attento “correttore di<br />

bozze” ma soprattutto prodiga di<br />

suggerimenti e consigli) ed agli<br />

amici di <strong>Borgoantico</strong> (in particolare<br />

Sandro Giordani, Roberto Adami e<br />

Antonio Passerini), indispensabili<br />

per fare “arrivare in porto” questo<br />

lavoro.

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