Progetto “Legger&benessere” - Azienda ULSS 8
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Anno 2010<br />
AZIENDA <strong>ULSS</strong> N°8 – ASOLO (TV)<br />
SERVIZIO EDUCAZIONE<br />
E PROMOZIONE DELLA SALUTE<br />
Legger&Benessere<br />
Una salute di libri<br />
L’esperienza dell’<strong>Azienda</strong> Ulss n° 8 e dell’ACP Asolo
Legger&<br />
Legger&Benessere<br />
Una salute di libri<br />
Benessere
Parole ad alta voce di Livio Vianello<br />
Perchè ogni volta che sentiamo la voce di una mamma (o di un papà, o di una<br />
maestra, o...) nella forma di parole che legge (o raccontano, o cantano o cantilenano)<br />
al suo bambino (o alla sua bambina, o al vecchio padre, o ai propri<br />
alunni) ci emozioniamo? Credo perchè come aveva alla fine capito il Piccolo<br />
Principe “é la sua” voce e, come ci ricorda Bruno Tognolini, “è la voce migliore<br />
del mondo, quella che l’ha chiamato nell’umano: ma che ora ha raddoppiato<br />
la sua forza, perchè ha trovato l’accordo armonioso con la voce scritta e zitta<br />
di quel libro”, e ci fa sentire ancora una volta nel cerchio degli uomini, quelli<br />
che stavano un tempo nella grotta di Altamira, come quelli che ora discutono<br />
intorno ad un importante tavolo ovale.<br />
Rita Valentino Merletti ha scritto…<br />
Livio Vianello, lettore<br />
Leggere ad un bambino vuol dire trasmettere insieme alla storia prescelta,<br />
un proprio modo di essere e di sentire. Ed è proprio l’autenticità dei sentire<br />
a rendere questa semplice azione efficace e indimenticabile, a creare la relazione,<br />
a legare l’esperienza ad un momento di comunicazione intensa e<br />
affettiva, a generare il desiderio di ripeterla. Naturalmente, sotto il profilo<br />
pedagogico, dalla lettura ad alta voce scaturiscono molti e specifici benefici,<br />
documentati dalla letteratura scientifica sull’argomento: ampliamento del<br />
vocabolario, sviluppo delle capacità di ascolto, dilatazione dei tempi di attenzione,<br />
consolidamento del pensiero narrativo e molto altro ancora. I risultati<br />
più interessanti e di più ampio respiro scaturiscono tuttavia dal grado<br />
di coinvolgimento dell’adulto, dalla cura, dall’interesse e dalla passione che<br />
pone non solo nel momento della lettura, ma in tutto quanto ha a che fare<br />
con l’atto del leggere: la scelta dei libri, la scelta di leggere ogni giorno, la scelta<br />
di spegnere la televisione e privilegiare il tempo quieto, lento, ininterrotto<br />
della lettura, la scelta di impegnarsi a coinvolgere il bambino in un’attività<br />
meno scintillante e meno facile di tante altre, la scelta di cominciare molto<br />
presto e di perseverare...Non è facile, ma se queste scelte sono consapevoli i<br />
risultati sono straordinari e i benefici possono riverberarsi per tutto il corso<br />
della vita.<br />
Parla, canta, sorridi al tuo bambino,<br />
fin da quando viene al mondo:<br />
la tua voce lo accarezza, lo conforta, lo circonda.<br />
Ripeti per lui filastrocche e parole.<br />
Aspetta, con calma, che lui ti risponda.<br />
Con libri illustrati spalancagli un mondo:<br />
viaggia con lui, tra parole e colori,<br />
trasforma il suo mondo in piccole storie:<br />
fagli capire, con gesti e parole,<br />
la tenerezza dell’ essere insieme.<br />
Parla, canta, sorridi al tuo bambino.<br />
Leggigli i libri che ama di più.<br />
Le storie che ascolta lo portano in volo,<br />
gli danno parole che non conosceva,<br />
gli mettono in fuga i mostri più cupi,<br />
rispondono quiete a mille perché.<br />
Leggi ogni giorno una storia al tuo bambino.<br />
Digli così quanto bene gli vuoi,<br />
fagli un regalo che dura per sempre.<br />
Rita Valentino Merletti<br />
www.regione.piemonte.it/natiperleggere<br />
6 7
INDICE<br />
Parole ad alta voce di Livio Vianello<br />
Rita Valentino Merletti ha scritto…<br />
PREMESSA<br />
<strong>Progetto</strong> “Legger&benessere, una salute di libri”:<br />
l’esperienza dell’<strong>Azienda</strong> Ulss n° 8 e dell’ACP Asolo.<br />
Caterina<br />
<strong>Progetto</strong> di ricerca sulla valutazione dell’efficacia<br />
della lettura ad alta voce sullo sviluppo linguistico di bambini<br />
INTRODUZIONE<br />
CARATTERISTICHE DELLA RICERCA<br />
Fasi della ricerca<br />
Francesco<br />
CAPITOLO 1 – FASE INIZIALE A 6 MESI<br />
1.1 Analisi descrittive del campione di partenza ai 6 mesi<br />
CAPITOLO 2 - RILEVAZIONI AI 3 ANNI<br />
2.1 Campione di riferimento<br />
2.2 Presentazione di alcuni dati raccolti<br />
Martina<br />
CAPITOLO 3 - RILEVAZIONE A 5 ANNI<br />
3.1 Analisi della completezza e qualità dei dati ai 5 anni<br />
3.2 Analisi descrittive delle variabili considerate<br />
3.3 Categorizzazione delle variabili<br />
3.4 Analisi descrittiva di confronto delle due popolazioni<br />
(gruppo controllo e gruppo intervento)<br />
3.5 Analisi descrittiva di confronto delle risposte ai test delle due popolazioni<br />
(gruppo controllo e gruppo intervento)<br />
3.6 Analisi statistica bivariata dei test Rustioni, Peabody e ricerca lettere<br />
3.7 Analisi longitudinale su alcune variabili di interesse<br />
Michele<br />
Marco<br />
ALCUNE CONSIDERAZIONI<br />
COSA CI RESTA<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
APPENDICE<br />
6<br />
11<br />
13<br />
14<br />
15<br />
21<br />
23<br />
27<br />
35<br />
37<br />
71<br />
73<br />
74<br />
75<br />
76<br />
80<br />
9
PREMESSA<br />
<strong>Progetto</strong> “Legger&<strong>benessere”</strong>:<br />
l’esperienza dell’<strong>Azienda</strong> Ulss n° 8 e dell’ACP Asolo.<br />
La presente ricerca racconta il percorso fatto fino a oggi nell’<strong>Azienda</strong> Ulss n°<br />
8, un percorso di interventi di professionisti per sensibilizzare e promuovere<br />
l’abitudine della lettura e, in particolare, di quella ad alta voce ai bambini e alle<br />
bambine fin dalla tenera età. La collaborazione tra il Servizio per l’Educazione<br />
e la Promozione alla Salute dell’<strong>Azienda</strong> Ulss n° 8 (Asolo, TV) e l’Associazione<br />
Culturale Pediatri Asolo, è iniziata nel 2005 con l’adesione al <strong>Progetto</strong> nazionale<br />
“Nati per Leggere”. Questa esperienza si può raccontare perché la pazienza,<br />
l’adesione e la collaborazione da parte dei genitori, dei bambini e delle bambine<br />
della ricerca sono stati notevoli. Senza di loro tutto questo non poteva essere<br />
scritto e narrato, a tutti loro va il più prezioso ringraziamento.<br />
Gruppo di lavoro<br />
Il direttore generale<br />
Dott. Renato Mason<br />
Cagnin Rita*, Giacobbi Luca*, Melloni Massimo*, Montini Camilla^, Sanzovo<br />
Manuela*, Toffol Giacomo^. Avossa Francesco °, Bassani Mara °, Marchesan<br />
Maria °, Schievano Elena °, Visentin Cristiana °, *Servizio Educazione e Promozione<br />
della Salute - <strong>Azienda</strong> Ulss n° 8 – Asolo – Regione Veneto. ^ Associazione<br />
Culturale Pediatri Asolo. ° Ser – Servizio Epidemiologico Regionale.<br />
I pediatri e le pediatre<br />
Bonato Giustina, Bonin Patrizia, Callegari Miriana, Celia Giovanna, Chiavelli<br />
Goffredo, Faion Natalina, Finco Mirella, Gaiotti Patrizia, Gobbi Patrizia, Mastroprimiano<br />
Silvana, Montini Camilla, Orlandi Alberto, Pietrobon Ferruccio,<br />
Scala Renata, Seminara Maria Elena, Todesco Laura, Toffol Giacomo, Zini Alessandro,<br />
Zuccolo Anna Maria, Zuccolo Luisa.<br />
11
Caterina<br />
“<br />
Oggi la giornata di Caterina inizia in maniera un po’ differente, non<br />
andrà direttamente alla scuola materna, bensì farà visita all’ambulatorio<br />
della sua pediatra. L’ambiente e l’esperienza già sono conosciute, ma stamattina<br />
c’è qualcosa di diverso ancora: non incontrerà la solita dottoressa<br />
per la “classica visita”, ma ad attenderla ci sarà uno psicologo, che stando<br />
a quanto le han detto, le farà fare dei giochi, degli indovinelli. Caterina ha<br />
5 anni ed è alle prese con qualcosa di nuovo, vuole credere a quanto le han<br />
detto, ma prova comunque un po’ di timore. Tuttavia si fa coraggio e si<br />
siede sulla seggiolina posta davanti a un tavolino, dall’altra parte ci sta<br />
questo che le han detto essere un dottore. Si comincia.<br />
Il primo esame non riguarda le orecchie, ma la comprensione linguistica:<br />
Caterina individua una serie di figure che corrispondono alla frase che<br />
le viene letta. Il secondo intervento non prevede il controllo della vista, a<br />
Caterina vien chiesto di ricopiare alcuni “segni” che assomigliano a delle<br />
lettere, lo psicologo valuta l’appropriatezza di alcuni prerequisiti per la<br />
scrittura. In seguito non le viene misurato il numero relativo alla sua<br />
temperatura, ma le si chiede di ripetere alcuni numeri a memoria (span<br />
di memoria a breve termine) e poi di ricercare alcune lettere conosciute<br />
in mezzo a delle altre (prerequisito per la lettura e indice di abilità attentive).<br />
Infine non le viene controllata la gola, ma viene indagato il suo<br />
vocabolario, ad ogni termine corrisponde una sola figura corretta, Caterina<br />
prova ad indovinarla.<br />
Ecco che Caterina ha completato brillantemente l’”esame”, e per questa<br />
fatica riceve un bel premio: libri da leggere, album e pennarelli!<br />
Lo psicologo saluta e si complimenta con Caterina, la quale, realizzando<br />
che la “visita” è realmente terminata esclama: “ma allora tu non sei un<br />
Dottore!”.<br />
… MOMENTI DI UNA RICERCA SU E CON BAMBINE E BAMBINI .<br />
“<br />
Luca Giacobbi<br />
13
<strong>Progetto</strong> di ricerca sulla valutazione dell’efficacia<br />
della lettura ad alta voce sullo sviluppo linguistico di bambini<br />
INTRODUZIONE<br />
La collaborazione tra il Servizio Educazione e Promozione della Salute e l’Associazione<br />
Pediatri Asolo, volta alla realizzazione di un progetto di promozione<br />
della lettura ad alta voce ai bambini da parte dei loro genitori nell’<strong>Azienda</strong> Ulss<br />
n°8, è iniziata nel 2002 e si è realizzata tramite l’adesione al progetto nazionale<br />
“Nati per Leggere”. L’<strong>Azienda</strong> Ulss n°8 ha aderito all’iniziativa italiana e, in<br />
modo particolare, il Servizio Educazione e Promozione della Salute si è fatto promotore<br />
e coordinatore delle iniziative concordate con i pediatri rivolte ai genitori<br />
dei bambini nei primi anni di vita (0-6 anni).<br />
L’abitudine di leggere ai propri figli può essere considerata un investimento nel<br />
futuro, la cui rilevanza dipende dal background familiare, formato da tre tipi di<br />
risorse: risorse umane (capacità cognitive, livello di studio, stato socio economico,<br />
capacità di linguaggio), risorse sociali (tipologia e numero di rapporti sociali,<br />
frequenza attività associative, aspettative, conoscenza) e risorse economiche. Gli<br />
studi riportano che, anche in assenza di condizioni di svantaggio sociale, la capacità<br />
di leggere è talmente importante nella vita dei primi anni del bambino che<br />
l’esperienza dell’apprendere la lettura segna il destino della carriera scolastica, è<br />
in grado di determinare il modo di considerare il sapere in generale, il modo di<br />
concepirsi come persona e di influenzare il suo futuro di adulto. Nei bambini di<br />
3 anni l’incapacità di mantenere l’attenzione per un adeguato periodo di tempo<br />
genera difficoltà nella comprensione di un testo di immagini o di un breve<br />
racconto (narrazioni con immagini o senza immagini). L’incapacità e le grandi<br />
difficoltà di comprendere la lettura di un testo scritto all’ingresso della scuola<br />
dell’obbligo (6 anni circa) sono causa di disagio che porta frustrazioni e riduzione<br />
dell’autostima e contribuisce ad aumentare il rischio di abbandono scolastico<br />
(studi riportano che 1 bambino su 5 ha difficoltà di apprendimento scolastico).<br />
Numerosi studi hanno evidenziato come gli interventi di promozione alla lettura<br />
determinino un incremento del tempo dedicato alla lettura da parte delle famiglie<br />
coinvolte con proporzionale aumento dello sviluppo delle capacità lingui-<br />
stiche dei bambini. Tutto si traduce in un miglioramento delle performances<br />
scolastiche dei bambini.<br />
Gli interventi di promozione alla lettura che sono stati implementati con questo<br />
progetto si propongono di ridurre nei bambini dell’età scolare: il rischio di scarsa<br />
autostima, di frustrazioni personali e, conseguentemente, di difficoltà a leggere e<br />
a scrivere; inoltre si propone di limitare l’insuccesso scolastico con conseguente<br />
aumento dell’abbandono scolastico, di problemi di comportamento e dei livelli<br />
di violenza nelle comunità. Infine, non essendoci attualmente in Italia alcuno<br />
studio di valutazione dell’efficacia di questi interventi sulle capacità linguistiche<br />
dei bambini e sulle loro performances scolastiche, è stato inserito nel progetto<br />
anche uno studio con tali obiettivi: aumentare nei genitori l’attitudine a leggere<br />
ai propri figli fin dai primi mesi di vita; aumentare la frequentazione da parte dei<br />
bambini e degli adulti delle biblioteche e ludoteche del territorio dell’Ulss n°8;<br />
realizzare uno studio-ricerca coinvolgendo i genitori ed i bambini dai 6 mesi di<br />
vita ai 5 anni.<br />
CARATTERISTICHE DELLA RICERCA<br />
Fasi della ricerca<br />
• Progettazione ed esecuzione del progetto di ricerca periodo 2003-2005:<br />
Scrittura e condivisione del protocollo; validazione del test di valutazione del<br />
linguaggio; acquisizione di strumentazione per l’esecuzione del test (Peabody<br />
Picture Vocabulary Test - Revised) ai bambini di 3 anni; esecuzione della ricerca;<br />
inserimento ed elaborazione questionari, interviste, test.<br />
• Tempi dell’intervento:<br />
- periodo Marzo-Dicembre 2002: realizzazione di un corso di formazione per<br />
pediatri e per gli operatori interessati (educatori, bibliotecari, operatori sanitari)<br />
volto a far comprendere l’iniziativa e la sua finalità; acquisizione dei materiali<br />
informativi per la pubblicizzazione dell’iniziativa (pieghevoli, depliant, segnalibri,<br />
cataloghi, libri); distribuzione dei suindicati materiali; allestimento di punti<br />
informativi; pubblicizzazione del progetto su quotidiani e riviste; intervista televisiva;<br />
- periodo 2003-2005: predisposizione della documentazione per l’avvio dello<br />
studio (interviste e questionario); incontri di lavoro con gli operatori, i pediatri<br />
14 15
e i referenti delle biblioteche; progettazione ed avvio dello studio; effettuazione<br />
dello studio; caricamento dei dati; elaborazione dei dati (questionario ed interviste);<br />
progettazione dell’applicazione dei test (Peabody Picture Vocabulary Test<br />
- Revised); esecuzione del test ai bambini dell’età di 3 anni;<br />
- anno 2006: completamento dell’inserimento su supporto informatico dei dati<br />
relativi ai questionari e alle interviste presentate ai genitori dei bambini partecipanti<br />
alla ricerca al bilancio di salute dei 36 mesi, programmazione e successive<br />
elaborazioni e analisi dei dati raccolti nel corso della prima triennalità del progetto<br />
(questionari, interviste, test Peabody), standardizzazione dei dati ottenuti<br />
tramite la somministrazione del test Peabody ai bambini partecipanti alla ricerca<br />
al compimento dei 3 anni (ricerca delle norme di riferimento);<br />
- periodo 2007-2009: somministrazione di una batteria di test di valutazione dei<br />
prerequisiti dell’apprendimento ai bambini partecipanti alla ricerca al raggiungimento<br />
dell’età di 5 anni, elaborazioni ed analisi dei dati raccolti, organizzazione<br />
di eventi informativi relativamente ai 6 anni della ricerca a tutti i partecipanti.<br />
• Indicatori di verifica:<br />
- aumento del numero di genitori che leggono libri ai loro figli dai 0 ai 36 mesi<br />
rispetto al dato iniziale; migliore capacità di ascolto e aumento dei tempi di attenzione<br />
da parte dei bambini interessati dallo studio osservazionale;<br />
- incremento delle performances rispetto ai test somministrati.<br />
• Obiettivo della ricerca:<br />
Tra le funzioni linguistiche che la lettura ad alta voce favorisce si è scelto di<br />
concentrare l’attenzione sulla variabile relativa alla comprensione lessicale, ossia<br />
l’ampiezza del vocabolario. Ci siamo posti la seguente domanda: una frequenza<br />
maggiore di lettura ad alta voce, da parte del genitore, può influire sullo sviluppo del<br />
linguaggio dei bambini e, in particolare, sulla loro abilità di comprensione lessicale,<br />
ossia sul numero di parole che ciascun bambino comprende?<br />
• La struttura della ricerca:<br />
Il disegno di ricerca è un Trial clinico randomizzato a clusters su un campione<br />
iniziale di 570 bambini, distribuiti tra 20 pediatri collaboranti al progetto. In<br />
maniera casuale sono stati formati all’interno del campione totale due gruppi:<br />
un gruppo sperimentale costituito da 8 pediatri dell’Ulss n°8, che ha sottoposto<br />
a intervento attivo di promozione alla lettura le famiglie dei bambini arruolati<br />
nella ricerca; e un gruppo di controllo costituito da 8 pediatri dell’Ulss n°8 e 4<br />
pediatri dell’Ulss n°3. L’intervento si verifica in ambulatorio pediatrico a ogni<br />
bilancio di salute (6, 9, 12, 24, 36 mesi) e consiste nella sollecitazione alla lettura<br />
ad alta voce dei genitori al bambino e ai 6, 24, 36 mesi nel dono di un libretto<br />
da parte del pediatra ad ogni bambino del gruppo sperimentale.<br />
Al compimento dei tre anni (range previsto 3 anni – 3 anni e 2 mesi) è stata<br />
effettuata una prima valutazione delle capacità linguistiche dei bambini, in particolare<br />
della comprensione lessicale attraverso la somministrazione del Peabody<br />
(la seconda valutazione è avvenuta quando i bambini raggiungevano un’età media<br />
di circa 5 anni ). Ognuno di loro, in conclusione del test, veniva premiato<br />
con i doni di un libro e un lecca-lecca offerto dall’Ulss in cambio della loro<br />
gentile collaborazione.<br />
Dopo la descrizione degli strumenti utilizzati presentiamo:<br />
- analisi descrittive del campione di partenza (6 mesi);<br />
- risultati preliminari, relativi alla prima valutazione, emersi dalle analisi effettuate<br />
sui punteggi ottenuti dai bambini al test, anche in relazione ad alcune<br />
risposte fornite dai genitori al questionario e all’intervista espletati al momento<br />
del bilancio di salute ai 3 anni;<br />
- risultati finali relativi alla rilevazione a 5 anni.<br />
• Strumenti utilizzati<br />
- Alle tappe dei 6 - 24 - 36 mesi sono state raccolte tramite questionari ed interviste<br />
delle informazioni sulle famiglie. Sono state analizzate le condizioni economiche,<br />
il livello culturale ed il livello di socializzazione della famiglia, l’abitudine<br />
alla lettura ad alta voce.<br />
Il questionario, auto compilato dal o dai genitori che accompagnavano nello studio<br />
medico il bambino per il bilancio di salute, comprendeva domande volte<br />
ad indagare alcune caratteristiche demografiche, socio economiche e culturali<br />
della famiglia: luogo di origine dei genitori, composizione della famiglia, livello<br />
scolastico e professione, abitudine alla lettura di quotidiani e libri dei genitori,<br />
abitudine all’uso della televisione, presenza o meno di una rete di sostegno informale<br />
(amici, parenti), modalità e tempi di addormentamento del bambino.<br />
- L’intervista è stata effettuata direttamente dai pediatri durante il bilancio di<br />
salute, utilizzando lo schema di domande dello studio BABAR (Before and After<br />
Books and Reading: valutazione prima e dopo l’uso di strategie di promozione<br />
della lettura), abitualmente utilizzato in tutti gli studi sull’efficacia del progetto<br />
Nati per leggere in Italia.<br />
16 17
Lo strumento utilizzato per misurare l’ampiezza del vocabolario è stato il Peabody<br />
Picture Vocabulary Test - Revised (PPVT-R) (Stella, Pizzoli e Tressoldi, 2000),<br />
che richiede al bambino di riconoscere tra le quattro figure di ciascuna tavola<br />
presentata quella corrispondente al termine pronunciato dallo sperimentatore.<br />
Nella valutazione eseguita a 5 anni di età dei bambini si è proposta una batteria<br />
valutativa che ha indagato diversi prerequisiti per apprendimenti di tipo scolastico.<br />
La scelta delle prove è stata effettuata in collaborazione con esperti (Prof. Benelli<br />
Beatrice) tenendo in considerazione la moltitudine di variabili coinvolte nei<br />
prerequisiti per gli apprendimenti di tipo scolastico e la ristrettezza del tempo<br />
(30/40 minuti) a disposizione per valutare i bambini. La batteria è così articolata:<br />
1. Prova di valutazione della comprensione linguistica (Rustioni et al.): il test è<br />
mirato a rilevare ciò che ci si aspetta che un bambino comprenda ad una certa<br />
fascia d’età. La prova valuta la comprensione linguistica, in particolare la<br />
competenza morfosintattica. Il soggetto esaminato deve riuscire ad indicare<br />
la figura corrispondente all’enunciato letto dal somministratore, in seguito<br />
alla realizzazione di un a necessaria operazione inferenziale e linguistica di<br />
analisi dei dati contestuali e verbali, relativi alle parole presentate e alla comprensione<br />
dei modificatori del significato frasale quale avverbi, congiunzioni<br />
e preposizioni.<br />
2. Prova dei semicerchi (da PRCR 2, di Cornoldi et al.): la prova valuta due<br />
prerequisiti per l’apprendimento delle abilità di letto-scrittura, la memoria<br />
visiva e la coordinazione visuo-motoria. Al bambino viene chiesto di riprodurre<br />
su carta due serie di segni orientati in vari modi diversi.<br />
3. Prova di ricerca di 2 lettere (B, L) (da PRCR-2, di Cornoldi et al.): in questa<br />
prova vieni richiesto il coinvolgimento di più abilità quali la discriminazione<br />
e ricerca visiva, il processamento da sinistra a destra (orientamento spaziale),<br />
la memoria a breve termine e una particolare tipologia di attenzione: l’attenzione<br />
sostenuta. Al bambino viene chiesto di ricercare contemporaneamente<br />
due grafemi maiuscoli (“B” e “L”) tra una lista di lettere alfabetiche e di<br />
segnarle ogni volta che le incontra.<br />
4. Prova MBT verbale: SPAN di cifre in avanti e indietro (da BVN 5-11, di<br />
Bisiacchi et Al.): la ripetizione di cifre in avanti e indietro è una prova classica<br />
del magazzino di memoria a breve termine (span) per materiale verbale.<br />
Per questo tipo di prestazione è critico il coinvolgimento della componente<br />
uditivo-articolatoria, sia per la sua funzione di magazzino fonologico sia per<br />
quella di mantenimento dell’informazione.<br />
5. Peabody Picture Vocabulary Test (Stella et Al.). Il PPVT-R è destinato principalmente<br />
a misurare il vocabolario ricettivo (uditivo) per la lingua italiana<br />
del soggetto. E’un test di apprendimento poiché mostra l’estensione dell’acquisizione<br />
del vocabolario italiano. Fornisce una stima veloce di uno dei<br />
maggiori aspetti delle abilità verbali che i soggetti utilizzano in un determinato<br />
ambiente. Il soggetto deve individuare la figura corretta tra le quattro<br />
proposte ad ogni tavola in base al vocabolo letto dal somministratore.<br />
FLOWCHART DELLA RICERCA<br />
18 19
Francesco<br />
Francesco è un bambino ricco e generoso. Infatti ha moltissime cose<br />
dentro di lui, una mente viva, vitale e vivace e vuole far partecipi<br />
tutte le persone che gli stanno attorno delle sue mille idee.<br />
Per ogni disegno che gli viene posto sotto gli occhi sa inventare una<br />
storia, a ogni numero pronunciato dice i successivi, ogni figura che<br />
vede gli stimola il ricordo di una sua esperienza…<br />
insomma, a dar retta a lui ci avremmo impiegato una giornata intera!<br />
Alla fine, ricevuti i regali, ha sentito il bisogno di iniziare immediatamente<br />
il suo nuovo album con un disegno per me…<br />
grazie Francesco!<br />
“““<br />
Manuela Sanzovo<br />
21
CAPITOLO 1<br />
FASE INIZIALE A 6 MESI<br />
1.1 ANALISI DESCRITTIVE DEL CAMPIONE DI PARTENZA AI 6 MESI<br />
Il campione arruolato all’inizio della ricerca dai 20 pediatri era costituito da<br />
574 bambini, di cui il 49% maschi e il 50% femmine (1% dato mancante) (cfr.<br />
Tabella 1).<br />
Tabella 1 - Variabile sesso di appartenenza<br />
M F NR TOTALE<br />
283 286 5 574<br />
49% 50% 1% 100%<br />
Dai questionari compilati dai genitori risulta che il titolo di studio della maggioranza<br />
dei genitori è il diploma di scuola media inferiore: per il 42% delle madri<br />
e il 35% dei padri; segue il diploma di scuola media superiore, conseguito dal<br />
25% delle madri e il 33% dei padri (cfr. Tabelle 2 e 3).<br />
23
Nessuno<br />
(< 5 anni)<br />
Elementare<br />
(5 anni)<br />
Tabella 2 – Variabile titolo di studio della madre<br />
Medie<br />
(8 anni)<br />
Diploma tecnico<br />
(11 anni)<br />
Maturità<br />
(13 anni)<br />
Laurea NR TOTALE<br />
0 5 241 94 143 44 47 574<br />
0% 1% 42% 16% 25% 8% 8% 100%<br />
Nessuno<br />
(
CAPITOLO 2<br />
RILEVAZIONI AI 3 ANNI<br />
2.1 CAMPIONE DI RIFERIMENTO<br />
• Erano ancora seguiti 354 bambini (perso il 18%)<br />
• Intervento: 175<br />
• Controllo: 179<br />
2.2 PRESENTAZIONE DI ALCUNI DATI RACCOLTI<br />
In questa sezione vengono considerati i dati raccolti alla rilevazione dei tre anni<br />
attraverso intervista e questionario somministrati ai genitori e il test peabody con<br />
cui si è valutato il vocabolario del bambino.<br />
Alcuni di essi descrivono le caratteristiche del campione in riferimento alle variabili<br />
indagate con gli strumenti utilizzati. Altri valutano la possibile relazione di<br />
alcune variabili con la prestazione del bambino al test somministrato.<br />
Di seguito si propongono le analisi ritenute più indicative, per ulteriori approfondimenti<br />
si rimanda in appendice.<br />
Punteggio test e pediatri<br />
Nella tabella sottostante (Tab. 1) viene rappresentata la distribuzione dei punteggi<br />
medi ottenuti dai bambini al Peabody Picture Vocabulary Test - Revised<br />
(PPVT-R) (Stella, Pizzoli e Tressoldi, 2000) per ogni singolo pediatra, e come si<br />
può osservare non si rilevano differenze significative.<br />
Tabella 1 Punteggio medio del Peabody test per pediatra<br />
27
Punteggio Peabody & lingua parlata in casa<br />
Il test somministrato richiede il riconoscimento da parte dei bambini di vocaboli<br />
propri della lingua italiana; nella relazione tra i punteggi al test e le indicazione<br />
forniteci dai genitori riguardo il tipo di linguaggio utilizzato in casa emerge evidenza<br />
di un’attesa relazione. (tab. 2 – fig. 1)<br />
Classe punteggio<br />
Peabody<br />
Tabella 2 - Peabody test e lingua parlata in famiglia<br />
Lingua parlata in casa e Peabody Test<br />
Lingua parlata in casa Totale<br />
Frequenza<br />
Non Dialetto Solo L.Straniera<br />
% di Riga<br />
% di Colonna<br />
Risponde<br />
Italiano<br />
0<br />
4<br />
5<br />
3 12<br />
0.00 33.33 41.67 25.00<br />
0.00 2.25 2.94 9.38<br />
da 65 a 73 1<br />
63 45<br />
17 126<br />
0.79 50.00 35.71 13.49<br />
50.00 35.39 26.47 53.13<br />
da 74 a 80 1<br />
65 55<br />
10 131<br />
0.76 49.62 41.98 7.63<br />
50.00 36.52 32.35 31.25<br />
da 81 a 105 0<br />
46 65<br />
2 113<br />
0.00 40.71 57.52 1.77<br />
0.00 25.84 38.24 6.25<br />
Total 2 178 170 32 382<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 4 18.4599 0.0010<br />
Comparisons significant at the 0.05 level are indicated by ***.<br />
linguaT<br />
Comparison<br />
Difference<br />
Between<br />
Means<br />
Simultaneous<br />
95% Confidence<br />
Limits<br />
Solo Italiano - Dialetto 2.1505 0.4987 3.8023 ***<br />
Solo Italiano - L.Straniera 6.3574 3.2966 9.4181 ***<br />
Dialetto - L.Straniera 4.2069 1.1580 7.2558 ***<br />
La variabile “Lingua parlata in casa” risulta essere significativa a livello statistico<br />
nell’influenzare il risultato al test di vocabolario. Nel grafico sottostante viene<br />
raffigurata la distribuzione percentuale relativamente alla lingua parlata in famiglia<br />
all’interno delle tre classi di punteggio.<br />
Figura 1 Proporzione della lingua parlata in famiglia all’interno del gruppo di peabody test<br />
28 29
Descrizione frequenza biblioteca genitori<br />
Figura 2 Distribuzione percentuale relativamente alla risposta alla domanda “Frequenta una<br />
biblioteca?” all’interno delle tre classi di punteggio<br />
La variabile “Frequenta una biblioteca?” non ha influenza diretta nelle prestazioni<br />
al test, come si nota osservando il grafico. Per approfondimenti si veda in<br />
appendice.<br />
Frequenza al nido – descrizione<br />
Figura 3 Punti Peabody Test e Asilo nido<br />
La variabile “Vostro figlio frequenta o ha frequentato l’asilo nido?” non ha influenza<br />
diretta nelle prestazioni al test, come si nota osservando il grafico (Cfr. appendice).<br />
Figura 4 Peabody test e domanda “Che cosa fa per aiutare suo figlio ad addormentarsi la sera? (nomina<br />
leggere: sì, non nomina leggere: no)”<br />
I bambini nella cui famiglia si usa la lettura come modalità di addormentamento<br />
rappresentano la percentuale più alta nella classe di punteggio al test più elevata.<br />
I bambini nella cui famiglia non si usa la lettura sono in percentuale più alta<br />
nella classe che ottiene punteggi più bassi.<br />
Figura 5 - Peabody test e domanda “Quanti giorni alla settimana legge libri per bambini?”<br />
30 31
I bambini e le bambine le cui famiglie leggono loro ad alta voce con una frequenza<br />
maggiore (almeno 4 volte alla settimana) dimostrano di possedere un vocabolario<br />
ricettivo più ampio rispetto ai bambini esposti a lettura ad alta voce meno frequentemente.<br />
L’abitudine alla lettura ad alta voce da parte dei genitori è discretamente<br />
presente già a sei mesi di età nella popolazione da noi seguita. Circa il 20% dei<br />
genitori infatti afferma di leggere già con costanza ai propri figli di sei mesi, contro<br />
circa il 60% che non lo ha ancora mai fatto.<br />
Analizzando separatamente solo questi ultimi e confrontando i due gruppi di famiglie<br />
si evidenzia un’efficacia dell’intervento di promozione alla lettura da parte dei<br />
pediatri. Scompaiono infatti completamente nel gruppo sottoposto all’ intervento<br />
di promozione i non lettori, ed aumentano percentualmente i lettori costanti.<br />
Tabella 3: frequenza di lettura ad alta voce a tre anni nei due gruppi intervento e controllo, nelle sole<br />
famiglie che non leggevano all’età di sei mesi.<br />
Intervento Controllo<br />
Non lettore 5 (4.6%)<br />
Lettore occasionale 41 (43.1%) 43 (39.8%)<br />
Lettore costante 47 (49.5%) 39 (36.1%)<br />
Dato mancante 7 (7.4%) 21 (19.4%)<br />
Figura 6: frequenza di lettura ad alta voce a tre anni nei due gruppi intervento e controllo, nelle sole<br />
famiglie che non leggevano all’età di sei mesi.<br />
intervento<br />
controllo<br />
non lettore lettore occasionale lettore costante<br />
lettura dei genitori<br />
Confrontando nella stessa popolazione i risultati del test peabody in rapporto<br />
alla frequenza di lettura, si passa da una mediana di 70 a 76 e 78 andando dai<br />
“non lettori” ai lettori occasionali (meno di 6 giorni alla settimana) ai lettori<br />
costanti (6 o 7 giorni alla settimana)<br />
Figura 7: distribuzione dei punteggi del test Peabody a tre anni di età nelle famiglie che non leggevano<br />
all’età di sei mesi.<br />
32 33
Martina<br />
Martina ha 5 anni e 3 accompagnatori.<br />
Eh già, arriva in un assolato pomeriggio estivo con mamma, nonna<br />
e fratellone… chissà quali aspettative si sarà creata nella sua testolina,<br />
se per questo incontro si mobilita mezza famiglia!<br />
Iniziamo con la prima prova e ben 8 occhi puntati sulla protagonista<br />
(anche i miei, di necessità). Con tutti questi fari addosso la<br />
concentrazione e la serenità della piccola sono messe a dura prova:<br />
qualche tentativo di suggerimento bloccato sul nascere, i commenti<br />
lodevoli sulle risposte esatte o quelli critici sulle risposte errate,<br />
non le permettono di dimostrare realmente le sue doti e divertirsi in<br />
questo strano appuntamento dal pediatra. Prendo la decisione di far<br />
sgomberare un po’ la stanza e l’animo di Martina e, con maggiore<br />
leggerezza, assaporiamo assieme alla mamma la meritata vittoria<br />
di un album, pennarelli e libretti da leggere.<br />
“““<br />
Manuela Sanzovo<br />
35
CAPITOLO 3<br />
RILEVAZIONE A 5 ANNI<br />
3.1 ANALISI DELLA COMPLETEZZA E QUALITÀ DEI DATI AI 5 ANNI<br />
Il progetto “Legger&Benessere” nella fase del 2° follow-up ha coinvolto 310<br />
bambine e bambini di 5 anni di età. Rispetto al 1° follow-up, il campione si è<br />
ridotto a seguito della rinuncia per vari motivi di alcuni pediatri coinvolti nel<br />
progetto. Ciò nonostante si è mantenuta una equilibrata distribuzione dei bambini<br />
nei due gruppi – gruppo di controllo e gruppo di intervento -, come si vede<br />
dalla tabella seguente.<br />
Gruppo N %<br />
Controllo 151 48,7<br />
Intervento 159 51,3<br />
TOTALE 310 100<br />
3.2 ANALISI DESCRITTIVE DELLE VARIABILI CONSIDERATE<br />
L’analisi descrittiva delle variabili di interesse è stata condotta considerando tutti<br />
i bambini, indipendentemente dal gruppo di appartenenza.<br />
Per ciascuna variabile viene riportata la tabella di frequenza: per ogni modalità<br />
della variabile in esame sono indicate la frequenza assoluta (N) e la frequenza<br />
percentuale (%). Le righe delle tabelle sono state ordinate per numerosità decrescente.<br />
Le variabili demografiche rilevate sono: il sesso del bambino e la lingua<br />
parlata in famiglia.<br />
Sesso N %<br />
Femmine 162 52,3<br />
Maschi 148 47,7<br />
TOTALE 310 100<br />
Lingua parlata in famiglia N %<br />
Italiano/dialetto 133 42,9<br />
Italiano 129 41,6<br />
Dialetto 26 8,4<br />
Italiano/straniero 16 5,2<br />
Straniero 4 1,3<br />
Mancante 2 0,6<br />
TOTALE 310 100<br />
37
Le variabili che riguardano la scolarizzazione del bambino sono la variabile nido<br />
e la variabile scuolaMaterna:<br />
- nido: è uguale a ‘Sì’ se il bambino ha frequentato l’asilo nido (indipendentemente<br />
da quando l’ha iniziato), ‘No’ altrimenti.<br />
- scuolaMaterna: è uguale a ‘Sì’ se il bambino frequenta la scuola materna<br />
(indipendentemente da quando l’ha iniziata), ‘No’ altrimenti.<br />
Asilo nido N %<br />
No 226 72,9<br />
Sì 76 24,5<br />
Mancante 8 2,6<br />
TOTALE 310 100<br />
Quindi circa il 25% dei bambini osservati ha frequentato l’asilo nido.<br />
Scuola materna N %<br />
Sì 304 98,1<br />
Mancante 6 1,9<br />
TOTALE 310 100<br />
Le variabili sui componenti della famiglia del bambino che sono state prese in<br />
considerazione sono: la variabile che indica la presenza o meno di fratelli (distinguendo<br />
anche tra fratelli maggiori e fratelli minori), il titolo di studio del padre<br />
e quello della madre, la professione del padre e quella della madre.<br />
Situazione fratelli N %<br />
Solo fratelli maggiori 153 49,4<br />
Solo fratelli minori 69 22,3<br />
Nessun fratello 51 16,5<br />
Sia maggiori che minori 36 11,6<br />
Mancante 1 0,3<br />
TOTALE 310 100<br />
Titolo di studio del padre N %<br />
Medie 152 49<br />
Superiori 124 40<br />
Laurea 28 9<br />
Mancante 4 1,3<br />
Elementari 2 0,6<br />
TOTALE 310 100<br />
Titolo di studio della madre N %<br />
Superiori 158 51<br />
Medie 122 39,4<br />
Laurea 27 8,7<br />
Mancante 2 0,6<br />
Elementari 1 0,3<br />
TOTALE 310 100<br />
Categoria Professione del padre N %<br />
Operaio 131 42,3<br />
Libero professionista 75 24,2<br />
Impiegato 49 15,8<br />
Altro 17 5,5<br />
Autista/Camionista 15 4,8<br />
Medico/Veterinario/Infermiere/Farmacista 7 2,3<br />
Mancante 6 1,9<br />
Dirigente 4 1,3<br />
Insegnante 3 1<br />
Agricoltore/Allevatore 3 1<br />
TOTALE 310 100<br />
Categoria Professione della madre N %<br />
Casalinga 111 35,8<br />
Impiegata 59 19<br />
Operaia 50 16,1<br />
Insegnante 21 6,8<br />
Libera professionista 19 6,1<br />
Medico/Infermiera/Farmacista 17 5,5<br />
Altro 16 5,2<br />
Commessa 8 2,6<br />
Addetta all’assistenza 6 1,9<br />
Mancante 3 1<br />
TOTALE 310 100<br />
38 39
In questa analisi si sono indagate anche le attitudini alla lettura sia del padre sia<br />
della madre, separatamente, rilevando le seguenti variabili:<br />
Numero libri letti<br />
dal padre ultimo anno<br />
N %<br />
1
Risultato<br />
TEST Ricerca Lettere<br />
N %<br />
1°Classe 96 31,0<br />
2°Classe 103 33,2<br />
3°Classe 111 35,8<br />
TOTALE 310 100<br />
c) Test Peabody: i punteggi (punteggio grezzo) ottenuti al test Peabody sono stati<br />
raggruppati in 3 classi:<br />
1° classe: punteggi da 0 a 61 compresi<br />
2° classe: punteggi da 62 a 75 compresi<br />
3° classe: punteggi da 76 a 114 compresi.<br />
Risultato<br />
TEST PEABODY<br />
N %<br />
1°Classe 108 34,8<br />
2°Classe 95 30,6<br />
3°Classe 107 34,5<br />
TOTALE 310 100<br />
3.4 ANALISI DESCRITTIVA DI CONFRONTO DELLE DUE POPOLAZIONI<br />
(GRUPPO CONTROLLO E GRUPPO INTERVENTO)<br />
Prima di procedere alle analisi relative alla valutazione delle differenze sui punteggi<br />
dei test nelle due popolazione di analisi (gruppo intervento e gruppo controllo),<br />
si è cercato di verificare la confrontabilità delle due popolazioni per quanto<br />
riguarda le variabili demografiche considerando anche la lingua parlata, le variabili<br />
sui componenti della famiglia e le variabili relative alle attitudine familiari<br />
rispetto alla lettura. Per tale analisi si sono applicati i test statistici Chi-quadrato<br />
per le variabili qualitative, mentre per le variabili quantitative il confronto è stato<br />
fatto sulla media delle popolazioni applicando il T-Test.<br />
La percentuale riportata sotto alla frequenza è una percentuale di colonna (la<br />
distribuzione della variabile all’interno del gruppo).<br />
Variabili demografiche<br />
Per quanto riguarda la distribuzione per sesso, si può notare che nei due gruppi<br />
i maschi e le femmine sono equamente distribuiti, anche dal punto di vista statistico<br />
non si hanno infatti differenze significative (p=0.64)<br />
Sesso Controllo Intervento Totale<br />
M 70 78 148<br />
46.36 49.06<br />
F 81 81 162<br />
53.64 50.94<br />
Total 151 159 310<br />
Il gruppo di intervento risulta essere più ‘grande’ come età media rispetto al<br />
gruppo di controllo e tale differenza risulta essere significativa (p
Variabili sui componenti della famiglia:<br />
L’analisi è stata inoltre condotta sulle variabili relative al nucleo familiare del<br />
bambino, considerando quindi il titolo di studio dei genitori, la professione e la<br />
composizione della famiglia.<br />
Dal punto di vista della presenza di fratelli in famiglia, risultano esserci più bambini<br />
con ‘Solo fratelli maggiori’ nel gruppo di intervento e più bambini con<br />
‘Solo fratelli minori’ nel gruppo di controllo, risultando in termini statistici una<br />
differenza significativa (p=0.044).<br />
Numero Fratelli Controllo Intervento Tot<br />
Mancante 1 0 1<br />
0.66 0<br />
Nessun fratello 26 25 51<br />
17.22 15.72<br />
Sia maggiori<br />
18 18 36<br />
che minori<br />
11.92 11.32<br />
Solo fratelli<br />
maggiori<br />
63 90 153<br />
41.72 56.6<br />
Solo fratelli minori 43 26 69<br />
28.48 16.35<br />
Total 151 159 310<br />
Non risultano esserci differenze dal punto di vista dell’istruzione del padre nei<br />
due gruppi, le madri invece sembrano avere un livello di istruzione più elevato<br />
nel gruppo dei controlli (p=0.0001)<br />
Istruzione Padre Istruzione Madre<br />
Controllo Intervento Totale Controllo Intervento Totale<br />
Elementari 2 0 2 0 1 1<br />
1.33 0 0 0.64<br />
Laurea 17 11 28 17 10 27<br />
11.33 7.05 11.26 6.37<br />
Medie 67 85 152 41 81 122<br />
44.67 54.49 27.15 51.59<br />
Superiori 64 60 124 93 65 158<br />
42.67 38.46 61.59 41.4<br />
Total 150 156 306 151 157 308<br />
I padri di entrambi i gruppi lavorano principalmente come operai o liberi professionisti.<br />
Professione Padre Gruppo Total<br />
Controllo Intervento<br />
1-Libero professionista 43 32 75<br />
28.48 20.13<br />
2-Medico/Veterinario/Infermiere/<br />
Farmacista<br />
3 4 7<br />
1.99 2.52<br />
3-Dirigente 3 1 4<br />
1.99 0.63<br />
4-Impiegato 29 20 49<br />
19.21 12.58<br />
5-Insegnante 1 2 3<br />
0.66 1.26<br />
6-Operaio 54 77 131<br />
35.76 48.43<br />
7-Autista/Camionista 9 6 15<br />
5.96 3.77<br />
8-Agricoltore/Allevatore 2 1 3<br />
1.32 0.63<br />
9-Altro 5 12 17<br />
3.31 7.55<br />
99-Mancante 2 4 6<br />
1.32 2.52<br />
Total 151 159 310<br />
44 45
Le madri invece sono soprattutto casalinghe nel gruppo di intervento, mentre<br />
ci sono più impiegate nel gruppo di controllo, queste differenze non risultano<br />
comunque statisticamente significative (p=0.12).<br />
Professione Madre Gruppo Total<br />
Controllo Intervento<br />
1-Libera professionista 13 6 19<br />
8.61 3.77<br />
2-Medico/Infermiera/Farmacista 10 7 17<br />
6.62 4.4<br />
3-Casalinga 44 67 111<br />
29.14 42.14<br />
4-Impiegata 34 25 59<br />
22.52 15.72<br />
5-Insegnante 13 8 21<br />
8.61 5.03<br />
6-Operaia 21 29 50<br />
13.91 18.24<br />
7-Addetta all’assistenza 3 3 6<br />
1.99 1.89<br />
8-Commessa 2 6 8<br />
1.32 3.77<br />
9-Altro 9 7 16<br />
5.96 4.4<br />
99-Mancante 2 1 3<br />
1.32 0.63<br />
Total 151 159 310<br />
Variabili sulle attitudini alla lettura:<br />
Per quanto riguarda le attitudini familiari alla lettura sono state analizzate le<br />
variabili relative alla quantità di libri letti dalla madre e dal padre, alla presenza<br />
di libri per bambini in casa e alla frequenza di lettura dei libri per bambino durante<br />
la settimana. Non ci sono differenze tra i due gruppi nella propensione alla<br />
lettura da parte dei genitori (p=0.46):<br />
Libri letti<br />
dal padre<br />
Controllo Intervento Total<br />
>=12 7 5 12<br />
4.64 3.14<br />
4
Controllo Intervento Total<br />
1-Si 112 119 231<br />
74.17 74.84<br />
2-No 33 38 71<br />
21.85 23.9<br />
9-NR 6 2 8<br />
3.97 1.26<br />
Total 151 159 310<br />
La quantità di libri per bambino presenti in casa risulta essere differente nei due<br />
gruppi (p=0.014), vengono riportati numeri più elevati nel gruppo di controllo:<br />
Quantità di libri<br />
per bambino in casa<br />
Gruppo Total<br />
Controllo Intervento<br />
. 0 1 1<br />
0 0.63<br />
0-14 24 50 74<br />
15.89 31.45<br />
15-24 49 39 88<br />
32.45 24.53<br />
25-49 38 39 77<br />
25.17 24.53<br />
50 e + 40 30 70<br />
26.49 18.87<br />
Total 151 159 310<br />
La frequenza di lettura di libri per bambino durante la settimana non risulta<br />
essere diversa nei due gruppi (p=0.32).<br />
Quanti giorni<br />
la settimana<br />
Controllo Intervento Total<br />
0,1,2 33 47 80<br />
22.45 30.13<br />
3,4 57 55 112<br />
38.78 35.26<br />
5,6,7 57 54 111<br />
38.78 34.62<br />
Total 147 156 303<br />
Frequency Missing = 7<br />
3.5 ANALISI DESCRITTIVA DI CONFRONTO DELLE RISPOSTE AI<br />
TEST DELLE DUE POPOLAZIONI (GRUPPO CONTROLLO E GRUPPO<br />
INTERVENTO)<br />
Per verificare l’eventuale differenza nelle risposte ai test dei due gruppi si è utilizzato<br />
il Chi- quadrato. Al test di comprensione linguistica (Rustioni) risultano<br />
nettamente più elevati i punteggi nel gruppo di intervento, anche se le differenze<br />
non raggiungono la significatività statistica.<br />
48 49
Rustioni Punteggio Gruppo Total<br />
Controllo Intervento<br />
1°Classe-Insufficienti e scarsi 13 10 23<br />
8.61 6.29<br />
2°Classe-Medio basso 38 27 65<br />
25.17 16.98<br />
3°Classe-Medio Alto 46 55 101<br />
30.46 34.59<br />
4°Classe-Buono e molto buono 54 67 121<br />
35.76 42.14<br />
Total 151 159 310<br />
Il test “ricerca lettere BL” non rileva differenze statisticamente significative nelle<br />
risposte dei due gruppi come si può notare dal grafico di seguito.<br />
Ricercalettere Gruppo Total<br />
Controllo Intervento<br />
Missing 0 1 1<br />
0 0.63<br />
1°Classe 46 49 95<br />
30.46 30.82<br />
2°Classe 48 55 103<br />
31.79 34.59<br />
3°Classe 57 54 111<br />
37.75 33.96<br />
Total 151 159 310<br />
Risultano esserci differenze statisticamente significative (p=0.009) nelle risposte<br />
al test Peabody , le differenze maggiori si hanno nella 2° e 3° classe:<br />
Peabody Gruppo Total<br />
Controllo Intervento<br />
1°Classe 57 51 108<br />
37.75 32.08<br />
2°Classe 34 61 95<br />
22.52 38.36<br />
3°Classe 60 47 107<br />
39.74 29.56<br />
Total 151 159 310<br />
3.6 ANALISI STATISTICA BIVARIATA DEI TEST RUSTIONI, PEABODY E<br />
RICERCA LETTERE<br />
Si è condotta un’analisi bivariata per verificare eventuali associazioni tra i punteggi<br />
ai test Rustioni, Peabody e Ricerca lettere e alcune caratteristiche del bambino<br />
o del contesto in cui vive. Per valutare l’associazione si è applicata il test<br />
Chi-quadrato per variabili qualitative e l’analisi della varianza per variabili quantitative.<br />
Si riportano oltre alle numerosità le percentuali di riga, ovvero la distribuzione<br />
delle classi dei test rispetto alle modalità della variabile in studio.<br />
50 51
Analisi Test Rustioni<br />
Le caratteristiche demografiche del bambino come sesso ed età non influiscono<br />
sulle risposte al test Rustioni. Anche se, come si riporta nella tabelle e nel grafico<br />
seguente, nelle femmine la percentuale di punteggi buoni o molto buoni sono<br />
più elevate rispetto ai maschi, tali differenze non sono statisticamente significative<br />
(p=0.25).<br />
Sesso Rustioni in classi Total<br />
1°Classe-<br />
Insufficienti e<br />
scarsi<br />
2°Classe-Medio<br />
basso<br />
3°Classe-<br />
Medio alto<br />
4°Classe-Buono<br />
e molto buono<br />
1-M 15 33 48 52 148<br />
10.14 22.3 32.43 35.14<br />
2-F 8 32 53 69 162<br />
4.94 19.75 32.72 42.59<br />
Total 23 65 101 121 310<br />
Si può notare invece come ci sia un più elevato numero di risposte corrette nei<br />
bambini in cui la lingua parlata in famiglia è esclusivamente o principalmente<br />
l’italiano:<br />
La distribuzione percentuale del punteggio del test Rustioni in base alla quantità<br />
di libri letti dal padre e dalla madre dei bambini non ha andamenti molto diversi<br />
classificando per quantità di libri letti, le percentuali di risposte nelle classi alte<br />
sono comunque elevate.<br />
52 53<br />
Quantità<br />
libri letti<br />
Libri<br />
letti da:<br />
1°Classe-<br />
Insufficienti<br />
e scarsi<br />
2°Classe-<br />
Medio basso<br />
3°Classe-<br />
Medio Alto<br />
4°Classe-<br />
Buono<br />
e molto buono<br />
>=12 Padre 8.33 16.67 25 50<br />
Madre 7.14 25 28.57 39.29<br />
4
primaria?’, presenta una percentuale più elevata di risposte nelle classi alte, come<br />
se l’attenzione maggiore da parte dei genitori favorisse la capacità dei bambini<br />
nel rispondere correttamente.<br />
1°Classe-<br />
Insufficienti e scarsi<br />
Rustioni in classi Total<br />
2°Classe-<br />
Medio basso<br />
3°Classe-<br />
Medio Alto<br />
4°Classe-<br />
Buono e molto<br />
buono<br />
1-Si 15 44 76 96 231<br />
6.49 19.05 32.9 41.56<br />
2-No 6 17 24 24 71<br />
8.45 23.94 33.8 33.8<br />
9-NR 2 4 1 1 8<br />
25 50 12.5 12.5<br />
Total 23 65 101 121 310<br />
Tale ipotesi sembra essere confermata anche dalla domanda sulla quantità di<br />
giorni la settimana in cui i genitori leggono libri ai bambini, come si vede dalla<br />
tabella di seguito, la lettura più frequente è infatti maggiormente associata<br />
(p=0.004) a risultati migliori al test.<br />
Quanti giorni la<br />
settimana<br />
1°Classe-<br />
Insufficienti e scarsi<br />
2°Classe-<br />
Medio basso<br />
Rustioni Total<br />
54 55<br />
3°Classe-<br />
Medio alto<br />
4°Classe-<br />
Buono e molto<br />
buono<br />
0,1,2 11 19 23 27 80<br />
13.75 23.75 28.75 33.75<br />
3,4 5 31 43 33 112<br />
4.46 27.68 38.39 29.46<br />
5,6,7 7 15 34 55 111<br />
6.31 13.51 30.63 49.55<br />
Total 23 65 100 115 303<br />
Frequency Missing = 7
Analisi Test Peabody<br />
Anche per quanto riguarda il test Peabody, i dati rilevati non evidenziano un’associazione<br />
tra le variabili demografiche come sesso ed età e il punteggio finale.<br />
Come si può notare dalla tabella che si riporta di seguito la distribuzione del<br />
punteggio nei maschi e nelle femmine non presenta differenze significative.<br />
Sesso Classi Peabody Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
1-M 47 48 53 148<br />
31.76 32.43 35.81<br />
2-F 61 47 54 162<br />
37.65 29.01 33.33<br />
Total 108 95 107 310<br />
A differenza invece di quanto emerso con il test Rustioni, non ci sono differenze<br />
significative nelle risposte al test se si considera la lingua parlata in famiglia.<br />
Lingua Parlata Classi Peabody Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
Italiano 42 38 49 129<br />
32.56 29.46 37.98<br />
Italiano/dialetto 43 45 45 133<br />
32.33 33.83 33.83<br />
Dialetto 9 9 8 26<br />
34.62 34.62 30.77<br />
Italiano/straniero 10 2 4 16<br />
62.5 12.5 25<br />
Straniero 4 0 0 4<br />
100 0 0<br />
NR 0 1 1 2<br />
0 50 50<br />
Total 108 95 107 310<br />
La quantità di libri letti dai genitori risulta in generale non associato al risultato<br />
del test Peabody, anche se, come si riporta nella seconda tabella di seguito,<br />
l’intervento della madre ovvero la lettura frequente da parte sua sembra essere<br />
importante nella capacità di risposta al test dei bambini. L’associazione tra Peabody<br />
e quantità di libri letti dalla madre è al limite della significatività statistica<br />
(p=0.062).<br />
Libri Padre Classi Peabody Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
>=12 2 6 4 12<br />
16.67 50 33.33<br />
4
Classi Peabody Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
1-Si 73 69 89 231<br />
31.6 29.87 38.53<br />
2-No 32 24 15 71<br />
45.07 33.8 21.13<br />
Total 105 93 104 302<br />
Ancora una volta si evidenzia che la lettura frequente di libri ad alta voce durante<br />
la settimana è associata (p=0.033) a risultati migliori al test.<br />
Classi Peabody Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
0,1,2 34 25 21 80<br />
42.5 31.25 26.25<br />
3,4 40 38 34 112<br />
35.71 33.93 30.36<br />
5,6,7 30 30 51 111<br />
27.03 27.03 45.95<br />
Total 104 93 106 303<br />
Frequency Missing = 7<br />
58 59
Analisi Test Ricerca Lettere<br />
Il test ricerca Lettere rispetto agli altri due test risulta maggiormente associato<br />
alle variabili demografiche caratterizzanti il bambino rispetto alle variabili relative<br />
al contesto o all’attenzione dei genitori verso i figli. I maschi rispondo meglio<br />
al test rispetto alle femmine (p=0.0029)<br />
Sesso Classi Ricerca Lettere Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
1-M 32 53 63 148<br />
21.62 35.81 42.57<br />
2-F 63 50 48 161<br />
39.13 31.06 29.81<br />
Total 95 103 111 309<br />
Risulta esserci invece un’associazione inversa con l’età dei bambini, se si confrontano<br />
infatti le età medie nelle varie classi, si hanno bambini in media più grandi<br />
(si parla comunque sempre di bambini di 5 anni) nelle classi più basse del test<br />
(p=0.0029)<br />
Classi ricerca Lettere N Età media del bambino<br />
2°Classe 103 5.439806<br />
3°Classe 111 5.402703<br />
1°Classe 95 5.463158<br />
Nelle risposte a questo test non sembra invece influire in alcun modo la lingua<br />
parlata in famiglia.<br />
Lingua Parlata Classi Ricerca Lettere Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
1-Italiano 37 44 48 129<br />
28.68 34.11 37.21<br />
2-Italiano/dialetto 47 38 47 132<br />
35.61 28.79 35.61<br />
3-Dialetto 6 13 7 26<br />
23.08 50 26.92<br />
4-Italiano/straniero<br />
3 6 7 16<br />
18.75 37.5 43.75<br />
Total 93 101 109 303<br />
La quantità di libri letti dai genitori risulta in generale non associato al risultato<br />
del test ricerca lettere, come si riporta nelle tabella di seguito i dati presentano<br />
comunque percentuali elevate di risposte corrette.<br />
Libri Padre Classi Ricerca Lettere Total<br />
1°Classe 2°Classe 3°Classe<br />
>=12 3 5 4 12<br />
25 41.67 33.33<br />
4
Come si può vedere dai grafici riportati di seguito la distribuzione delle risposte<br />
nel gruppo di bambini i cui genitori dichiarano di fare qualcosa che potrà essere<br />
utile nella scuola primaria è del tutto sovrapponibile a quella in cui i genitori<br />
rispondono negativamente. Le risposte al test ricerca lettere non sono quindi<br />
associate all’attenzione dei genitori rispetto al futuro dei bambini.<br />
Anche la lettura frequente di libri durante la settimana non sembra influire positivamente<br />
nelle risposte al test ricerca lettere. Il grafico di seguito esprime la percentuale<br />
delle risposte nelle 3 classi del test in funzione della quantità di giorni<br />
durante la settimana in cui il genitore legge un libro al suo bambino.<br />
3.7 ANALISI LONGITUDINALE SU ALCUNE VARIABILI DI INTERESSE<br />
E’ stata condotta un’analisi longitudinale sulla variabile relativa alla frequenza<br />
dell’asilo nido. Considerando ciascun singolo archivio, in caso di dato mancante<br />
per la variabile in esame, si è provveduto ad esaminare l’archivio dei dati relativi<br />
alla rilevazione dello step precedente per vedere se era possibile recuperare informazioni<br />
su quella variabile.<br />
rilevazione a 6 mesi<br />
Asilo nido N %<br />
No 176 56,8<br />
mancante 112 36,1<br />
Sì 22 7,1<br />
TOTALE 310 100<br />
rilevazione a 24 mesi<br />
Asilo nido N %<br />
No 208 67,1<br />
Sì 52 16,8<br />
mancante 50 16,1<br />
TOTALE 310 100<br />
rilevazione a 36 mesi<br />
Asilo nido N %<br />
No 203 65,5<br />
Sì 71 22,9<br />
mancante 36 11,6<br />
TOTALE 310 100<br />
Di seguito vengono riportate tre tabelle di sintesi con la distribuzione solo dei<br />
bambini che hanno frequentato l’asilo nido. Le ultime due tabelle sono ottenute<br />
escludendo dall’analisi i record in cui risultavano mancanti i valori relativi a tutte<br />
e tre le variabili in esame, e “stratificando” in base alla modalità assunta dalla<br />
variabile asilo nido rilevata a 6 mesi.<br />
62 63
Asilo nido-<br />
Asilo nido-<br />
Asilo nido-<br />
n° bambini<br />
rilevazione a 6 mesi rilevazione a 24 mesi rilevazione a 36 mesi<br />
mancante mancante Sì 4<br />
mancante No Sì 4<br />
mancante Sì Sì 7<br />
No mancante Sì 4<br />
No No Sì 8<br />
No Sì No 2<br />
No Sì Sì 25<br />
Sì No No 3<br />
Sì No Sì 1<br />
Sì Sì Sì 18<br />
Asilo nido - rilevazione a 6 mesi: No<br />
Asilo nido - rilevazione a 36 mesi<br />
Asilo nido-<br />
No Sì totale<br />
rilevazione a 24 mesi n° bambini n° bambini n° bambini<br />
No 8 8<br />
Sì 2 25 27<br />
totale 2 33 35<br />
Asilo nido - rilevazione a 6 mesi: Sì<br />
Asilo nido -rilevazione a 36 mesi<br />
Asilo nido-<br />
No Sì totale<br />
rilevazione a 24 mesi n°bambini n°bambini n°bambini<br />
No 3 1 4<br />
Sì 18 18<br />
totale 3 19 22<br />
Da queste tabelle si può dedurre quanto segue:<br />
- numero di bambini che hanno iniziato presto l’asilo nido e l’hanno continuato:<br />
18, pari al 24% circa (=(18/76)*100)<br />
- numero di bambini che hanno iniziato presto l’asilo nido ma non l’hanno continuato:<br />
3, pari al 4% circa (=(3/76)*100)<br />
- numero di bambini che hanno iniziato tardi l’asilo nido: 8, pari all’11% circa<br />
(=(8/76)*100).<br />
Inoltre, anche sulla variabile relativa alla frequenza della scuola materna è stata<br />
condotta un’analisi longitudinale, seguendo la stessa procedura sopra descritta<br />
per il recupero dei dati mancanti.<br />
rilevazione a 36 mesi<br />
Scuola Materna N %<br />
Sì 165 53,2<br />
No 97 31,3<br />
mancante 48 15,5<br />
TOTALE 310 100<br />
rilevazione a 5 anni<br />
Scuola Materna N %<br />
Sì 303 97,8<br />
mancante 6 1,9<br />
No 1 0,3<br />
TOTALE 310 100<br />
Di seguito vengono riportate le tabelle di sintesi con la distribuzione solo dei<br />
bambini che hanno frequentato la scuola materna; nell’ultima tabella sono esclusi<br />
i dati mancanti.<br />
Scuola materna-<br />
Scuola materna-<br />
n° bambini<br />
rilevazione a 36 mesi<br />
rilevazione a 5 anni<br />
mancante Sì 47<br />
No Sì 92<br />
Sì No 1<br />
Sì Sì 164<br />
Scuola materna -rilevazione a 5 anni<br />
Scuola materna -<br />
No Sì totale<br />
rilevazione a 36 mesi n°bambini n°bambini n°bambini<br />
No 92 92<br />
Sì 1 164 165<br />
totale 1 256 257<br />
Osservando tali tabelle possiamo affermare che più della metà dei bambini (il<br />
54% circa, dato da (164/304)*100) che hanno frequentato la scuola materna<br />
l’ha iniziata presto.<br />
64 65
Analisi bivariata tra punteggi di ciascun test e scolarizzazione<br />
Si è condotta un’analisi per verificare l’eventuale associazione tra l’aver frequentato<br />
l’asilo nido e il punteggio raggiunto in ciascun test effettuato sui bambini.<br />
Test di Rustioni<br />
L’analisi ha portato a concludere che c’è differenza tra i risultati dei soggetti che<br />
hanno frequentato l’asilo nido e quelli che non l’hanno frequentato. La differenza<br />
tuttavia non raggiunge la significatività statistica (il p-value del test statistico<br />
chi-quadrato è 0.33).<br />
Rustioni Classi nido Total<br />
0 1<br />
1°Classe-Insufficienti e scarsi 20 2 22<br />
8,85 2,63<br />
2°Classe-Medio basso 47 16 63<br />
20,8 21,05<br />
3°Classe-Medio Alto 73 25 98<br />
32,3 32,89<br />
4°Classe-Buono e molto buono 86 33 119<br />
38,05 43,42<br />
Total 226 76 302<br />
Frequency Missing = 8<br />
Ricerca Lettere BL<br />
Si può affermare che non c’è evidenza statistica di una associazione tra l’aver frequentato<br />
l’asilo nido ed il risultato del test RicercaLettereBL (il p-value del test<br />
statistico chi-quadrato è 0.91).<br />
Ricerca Lettere classi Nido Total<br />
0 1<br />
1°Classe 68 25 93<br />
30,22 32,89<br />
2°Classe 76 25 101<br />
33,78 32,89<br />
3°Classe 81 26 107<br />
36 34,21<br />
Total 225 76 301<br />
Frequency Missing = 8<br />
Test Peabody<br />
Non possiamo del tutto escludere che ci sia una qualche associazione tra l’aver<br />
frequentato l’asilo nido ed il risultato del test Peabody (il p-value del test statistico<br />
chi-quadrato è 0.069).<br />
Dalla tabella di contingenza sotto riportata notiamo infatti che quasi la metà<br />
dei bambini che hanno frequentato l’asilo nido ha ottenuto punteggi alti al test<br />
Peabody.<br />
Peabody classi nido Total<br />
0 1<br />
1°Classe 83 22 105<br />
36,73 28,95<br />
2°Classe 72 19 91<br />
31,86 25<br />
3°Classe 71 35 106<br />
31,42 46,05<br />
Total 226 76 302<br />
Frequency Missing = 8<br />
per il gruppo di controllo:<br />
66 67<br />
rilevazione<br />
a 24 mesi<br />
rilevazione a 5 anni Total<br />
0,1,2 3,4 5,6,7<br />
0,1,2 6 7 1 14<br />
42,86 50 7,14<br />
3,4 9 9 2 20<br />
45 45 10<br />
5,6,7 8 16 37 61<br />
13,11 26,2 60,66<br />
Total 23 32 40 95<br />
Frequency Missing = 56
per il gruppo di intervento:<br />
rilevazione<br />
a 24 mesi<br />
rilevazione a 5 anni Total<br />
0,1,2 3,4 5,6,7<br />
0,1,2 17 5 7 29<br />
58,62 17,24 24,14<br />
3,4 5 12 9 26<br />
19,23 46,15 34,62<br />
5,6,7 12 31 33 76<br />
15,79 40,79 43,42<br />
Total 34 48 49 131<br />
Frequency Missing = 28<br />
Si può attribuire la diminuzione della frequenza associata alla classe (5,6,7) della<br />
variabile categoria giorni di lettura alla settimana ai genitori dei bambini appartenenti<br />
al gruppo di intervento.<br />
68 69
Michele<br />
“ Michele ha cinque anni e arriva nell’ambulatorio del suo pediatra<br />
con lo sguardo basso e il viso serio serio. Da dietro le gambe della<br />
mamma lancia qualche sguardo al mondo, mosso dalla curiosità.<br />
Ma la paura è superiore e manda avanti la mamma, imbarazzata.<br />
È evidente fin dall’inizio che preferirebbe essere altrove e che non<br />
sarà così scontata la sua partecipazione alle prove proposte. Nonostante<br />
senza camice, in una stanza diversa da quella delle solite<br />
visite, con fogli e penne sopra il tavolo, Michele si arrocca in braccio<br />
alla sua mamma voltandomi le spalle; raramente mi guarda, sempre<br />
da sotto, e appena incontra il mio sguardo estraneo subito si gira<br />
e si aggrappa ancor più forte alla sua ancora.<br />
La mamma fa dei tentativi di mediazione, ma il figlio non si lascia<br />
convincere. Con l’ultima carta dei regali alla fine delle prove, nasce<br />
un barlume di speranza di iniziare la prima prova, ma poco dopo<br />
tutto si trasforma in un pianto disperato che sancisce la fine dell’incontro.<br />
Un’occasione mancata per Michele per sperimentare la piacevolezza<br />
di incontrare persone nuove, di scoprire se stesso e il mondo<br />
giocando, ma soprattutto di potersi fidare e affidare agli adulti.<br />
“<br />
Manuela Sanzovo<br />
71
Marco<br />
“ …arriva Marco. E’ un altro bambino che aiuterà la realizzazione<br />
dello studio del progetto “legger&<strong>benessere”</strong>. Tutto è predisposto per<br />
l’applicazione e la somministrazione delle prove.<br />
Terminato il lavoro riceve il suo premio e soddisfatto mostra i trofei<br />
alla mamma la cui espressione forse lascia delle perplessità, delle<br />
curiosità, dei dubbi. “Ma allora come è andato?”, lo psicologo risponde<br />
“….”, “ Mio figlio è apposto?!?!?!?”.<br />
Probabilmente Marco non ha bisogno di farsi spiegare che la sua<br />
persona non è misurabile attraverso alcune prove psicoattitudinali<br />
che valutano alcuni prerequisiti per un corretto apprendimento di<br />
abilità scolastiche, la sua mamma desidera saperne un po’ di più e<br />
sentirsi rasserenata che va tutto bene.<br />
“Signora, Marco ha svolto brillantemente le prove, ha un vocabolario<br />
ricco, un’adeguata comprensione e dimostra di avere già delle<br />
strategie di memorizzazione” … “ma anche se così non fosse sarebbe<br />
“apposto” lo stesso, perché è comunque un bambino”. Lo psicologo<br />
non salutò la mamma con queste parole, strizzò l’occhio al bambino<br />
e a voce alta gli consigliò di continuare a chiedere alla mamma di<br />
farsi leggere dei libri perché condividere la lettura di un libro<br />
“fa stare bene” entrambi.<br />
“<br />
Luca Giacobbi<br />
73
ALCUNE CONSIDERAZIONI<br />
La ricerca presentata ha avuto una durata di 5 anni, ha indagato la promozione<br />
della lettura ad alta voce e alcune variabili ad essa correlate. L’elaborazione e<br />
l’analisi dei dati raccolti hanno permesso di confermare anche nella realtà italiana<br />
alcune indicazioni già consolidate da ricerche internazionali.<br />
I risultati ottenuti indicano che lo sviluppo del vocabolario è direttamente favorito<br />
da una frequente lettura ad alta voce da parte dei genitori: i bambini che, per<br />
la maggior parte dei giorni della settimana, hanno la possibilità di condividere<br />
con i genitori la magia di un libro insieme, ricevono in dono una ricca valigia di<br />
parole. Sono bambini e bambine più stimolati e quindi più competenti al test,<br />
poiché in possesso di un maggior numero di vocaboli.<br />
Inoltre i dati ci suggeriscono che l’arricchimento non riguarda solo la quantità di<br />
vocaboli acquisiti ma anche una generale competenza linguistica in particolare<br />
di tipo morfo-sintattica, i bambini che ascoltano libri letti riescono a comprendere<br />
maggiormente i significati veicolati dal linguaggio verbale.<br />
Il loro repertorio è arricchito rispetto ai bambini cui non viene letto: i bambini<br />
e le bambine che hanno occasioni di ascoltare letture ampliano il proprio bagaglio<br />
di conoscenze anche relativamente ad aspetti linguistici quali preposizioni,<br />
articoli, connettori che sono utili per la comprensione e la produzione del linguaggio<br />
verbale. Capire e farsi capire sono abilità che favoriscono sviluppo di<br />
sicurezza e autonomia nei bambini al momento dell’entrata nel mondo sociale e<br />
relazionale (asilo nido, scuola dell’infanzia, amici, gruppi sportivi, …).<br />
Si può rilevare che l’utilizzo del linguaggio italiano in casa predispone i bambini<br />
ad un’acquisizione di vocaboli italiani numericamente più ricca. Allo stesso<br />
modo, un altro dato significativo è l’influenza positiva dell’incoraggiamento ricevuto<br />
dai genitori sulla loro abitudine e costanza di lettura ad alta voce ai figli;<br />
e, visto che essa va ad influire sulle abilità linguistiche dei bambini, incitiamo i<br />
pediatri a proseguire sulla strada della promozione della lettura ad alta voce, perché<br />
“funziona”! Si sono ottenute delle conferme di quanto affermato da ricerche<br />
in altri paesi: leggere fa bene al bambino, al genitore, alla relazione.<br />
Leggere è una scelta, un’opportunità; ogni qualvolta che si legge a se stessi o ad<br />
un/una bambino/a si sceglie di muoversi verso qualcosa che potrebbe essere un<br />
valore: il benessere nostro o del/la bambino/a.<br />
In conclusione, se tutti i numeri presentati si trasformassero in parole, a coloro<br />
che hanno partecipato a questo progetto pensando che sia “troppo presto” per<br />
leggere ad un bambino di pochi mesi di vita esse suggerirebbero di rivalutare la<br />
propria opinione; a quelli che già sostenevano l’importanza della lettura, direbbero<br />
di proseguire con entusiasmo, fiducia e speranza su questa strada.<br />
Una salute di libri a tutti!<br />
Cosa ci resta?<br />
Giacomo Toffol<br />
Rita Cagnin<br />
Manuela Sanzovo<br />
Luca Giacobbi<br />
Arrivati alla fine di questo percorso di ricerca che cosa ci resta?<br />
La consapevolezza di aver concluso una “storia” che è durata più di cinque<br />
anni.<br />
L’aver toccato con mano attraverso un lavoro paziente e oggettivo che la lettura<br />
“fa Bene” ai bambini (e anche ai grandi).<br />
L’aver coinvolto tante persone bambine, bambini, i loro genitori, operatori<br />
sanitari, pediatri, psicologi, educatori, docenti universitari, statistici ecc.<br />
L’aver visto che anche se la ricerca si connotava come una struttura complessa<br />
grazie al lavoro di tutte quelle persone che sono state citate prima anche<br />
un servizio di un’<strong>ULSS</strong>, se sostenuto dalla sua direzione generale, può portare<br />
a termine un impegno.<br />
Massimo Melloni<br />
74 75
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promotion in primary care pediatrics: can we make a difference? Pediatrics, Apr;<br />
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Myth, and a Case Study. Early Childhood Educ J , 35, 383-385.<br />
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book distribution in a clinic-based literacy intervention program. Clin Pediatr<br />
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of Primary Care Interventions: The Case of Reach Out and Read, Academic<br />
Pediatrics 2009;9:40–6.<br />
• Lonigan, C. J., Burgess, S. R., Anthony, J. L. (2000). Development of emergent<br />
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emergency department. Pediatr Emerg Care 2001 Feb;17(1):19-21.<br />
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• Parker S, Greer S, Zuckerman B Double jeopardy: the impact of poverty on<br />
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• Pasquale Causa, Stefania Manetti, Evidenze degli effetti della promozione della<br />
lettura nelle cure primarie, Quaderni acp 2003; vol X n° 6: 42-46.<br />
• Ronfani L., Sila A., Malgaroli G.,Causa P.,Manetti S. La promozione della lettura<br />
ad alta voce in Italia. Valutazione dell’efficacia del progetto Nati per Leggere,<br />
Quaderni acp 2006; 13(5): 187-194.<br />
• Sanders L.M., Federico S, Klass P. Literacy and child health. A systematic review,<br />
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follow-up study, Pediatrics 2010;125 e459-66.<br />
• Cornoldi et al., PRCR 2, Ed. Giunti O.S. Firenze, (1992)<br />
• Bisiacchi et al., BVN 5-11, Ed. Erickson Trento, (2005)<br />
• Rustioni, Metz e Lancaster, Prove di Valutazione della Comprensione Linguistica,<br />
Ed. Giunti O.S. Firenze, (1985)<br />
76 77
• Lloyd M. Dunn - PhD Leota - M. Dunn, P.P.V.T.-R. Peabody Picture Vocabulary<br />
Test – Revised. Adattamento italiano e standardizzazione a cura di: Giacomo<br />
Stella, Claudia Pizzioli, Patrizio E. Tressoldi, Omega Ed. (2000).<br />
Libri sulla letteratura per ragazzi e sul rapporto libri/bambini<br />
• T.Buongiorno, Dizionario della letteratura per ragazzi, Fabbri Editore 2001<br />
• E. Catarsi, Leggere le figure, Il libro nell’asilo nido, Edizioni del Cerro 1999<br />
• E.Catarsi (a cura di), Lettura e narrazione nell’asilo nido, Edizioni Junior 2001<br />
• R.Denti, B.Pitzorno, D.Ziliotto, 100 Libri. Salani, Firenze, 1999<br />
• E.Detti, La lettura e i suoi “nemici“, La Nuova Italia, Firenze 1987<br />
• D. Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli, Milano 1993<br />
• B.Pitzorno, Storia delle mie storie, Pratiche Editrice, Parma 1995<br />
• E.Handler Spitz, Libri con le figure, INFANZIE, Mondadori 2001<br />
• R.Valentino Merletti, Leggere ad alta voce, Mondadori, Infanzie (III ed. 2000)<br />
• R.Valentino Merletti, Raccontar storie, Mondadori Infanzie, Milano (II ed.<br />
2002)<br />
• R.Valentino Merletti, Libri e lettura da 0 a 6 anni, Mondadori, Infanzie-Strumenti<br />
2001<br />
Si segnalano inoltre alcuni articoli pubblicati di recente sulle<br />
principali riviste di letteratura per ragazzi che trattano argomenti<br />
relativi ai libri per i bambini tra 0 e 5 anni.<br />
• AA.VV. IL LIBRO CHIEDE ASILO, numero monografico dedicato al libro<br />
per i bambini tra 0 e 5 anni di LIBER, n. 53, 2002<br />
• Agnoli A. LA BIBLIOTECA PER I PIU’ PICCOLI in “SFOGLIALIBRO”<br />
dic. 2002<br />
• Blezza Picherle S., DI FRONTE ALLE FIGURE in “IL PEPEVERDE” n.11,<br />
2002<br />
• Blezza Picherle S., IL FASCINO DELLA NARRATIVA A COLORI, in “IL<br />
PEPEVERDE” n.19. 2004<br />
• Cardarello R. I LIBRI PER I PICCOLI in “SFOGLIALIBRO” dic. 2002<br />
• Meacci M.L. RITMI E TEMPI DEL LIBRO: CONSIGLI PER PROPORRE<br />
I LIBRI PIU’ADATTI A 6 MESI A 2 ANNI in “Quaderni ACP” n.2, 2002<br />
(anche in “LIBER” n.53, 2002)<br />
• Salviati C.I. BEBE’ in BIBLIOTECA in “SFOGLIALIBRO” dic. 2002<br />
• Valentino Merletti R. IL PICTURE BOOK QUESTO SCONOSCIUTO in<br />
“LIBER” n.61, 2004<br />
Sul progetto nazionale NATI PER LEGGERE si vedano inoltre:<br />
• AIB NOTIZIE: numero monografico dedicato a NATI PER LEGGERE, n.09<br />
ottobre 2004<br />
• Benati N., Malgaroli G. NATI PER LEGGERE:UNA CONVERGENZA IN-<br />
TERNAZIONALE in “SFOGLIALIBRO” dic.2002<br />
• Biasini G., Merletti R., IL PUNTO su NATI PER LEGGERE, in “LIBER”,<br />
n.59 Luglio-Settembre 2003 (disponibile on line all’indirizzo www.regione.piemonte/natiperleggere.it,<br />
sezione approfondimenti)<br />
• Causa P., LA LETTURA AD ALTA VOCE, LO SVILUPPO DELLE COM-<br />
PETENZE CHE COSTITUISCONO LA CAPACITA’ DI LEGGERE in<br />
“MEDICO E BAMBINO” n.9, 2002<br />
• Causa P., Manetti S., LA PROMOZIONE DELLA LETTURA DURANTE<br />
LE VISITE DI CONTROLLO in “QUADERNI ACP” n.2, 2002<br />
• Cerasoli G. PERCHE’ LEGGERE AI BAMBINI AD ALTA VOCE in “QUA-<br />
DERNI ACP” n.7, 2000<br />
• Fedele S. (a cura di) NATI PER LEGGERE: intervista a Perri Klass, pediatra e<br />
responsabile del progetto “Reach Out and Read” in “MEDICO E BAMBINO”<br />
5/2001<br />
• Paladin L. (a cura di) NATI PER LEGGERE A BRESCIA. La lettura ai bambini<br />
in tenera età. Atti del convegno del 4-5 ottobre 2002, Provincia di Brescia,<br />
Assessorato alla Cultura, Ufficio Biblioteche. Interventi di: Giancarlo Biasini,<br />
Nives Benati, Perri Klass, Giovanna Malgaroli, Alessandro Savoldi, Luigi Paladin,<br />
Guido Petter, RitaValentino Merletti, Franco Parlavecchio, Giacomo Pagani.<br />
• Sila A. EDUCAZIONE PRECOCE E SVILUPPO UMANO in “QUADER-<br />
NI ACP” 11(4) 2004 (disponibile on-line all’indirizzo )<br />
78 79
APPENDICE<br />
La successiva tabella i riporta i punteggi ottenuti dal test somministrato ai bambini<br />
e relativa professione della madre.(tab 8)<br />
Peabody test e professione della madre<br />
classe<br />
Table of classe by ProfessioneMadre<br />
Professione Madre<br />
Frequency Disoccu- Operaio Agricoltore/ impiegato/ Titolare Inse- Total<br />
Row Pct pato/<br />
Artigiano dipendente impresa gnante/<br />
Col Pct Studente<br />
i.c.<br />
Libero<br />
/Casalinga<br />
prof.<br />
da 65 a 73 57 25 6 26 3 8 125<br />
45.60 20.00 4.80 20.80 2.40 6.40<br />
42.54 40.98 35.29 25.74 21.43 21.05<br />
da 74 a 80 47 21 5 34 8 16 131<br />
35.88 16.03 3.82 25.95 6.11 12.21<br />
35.07 34.43 29.41 33.66 57.14 42.11<br />
da 81 a 105 30 15 6 41 3 14 109<br />
27.52 13.76 5.50 37.61 2.75 12.84<br />
22.39 24.59 35.29 40.59 21.43 36.84<br />
Total 134 61 17 101 14 38 365<br />
Frequency Missing = 17<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 10 18.9009 0.0415<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
impiegato/<br />
dipendente i.c.<br />
impiegato/<br />
dipendente i.c.<br />
impiegato/<br />
dipendente i.c.<br />
impiegato/<br />
dipendente i.c.<br />
Titolare<br />
impresa<br />
Titolare<br />
impresa<br />
Titolare<br />
impresa<br />
Agricoltore/<br />
Artigiano<br />
Agricoltore/<br />
Artigiano<br />
Disoccupato/<br />
Studente<br />
/Casalinga<br />
Comparisons significant at the 0.05 level are indicated by ***.<br />
Professione Madre<br />
Comparison<br />
Difference<br />
Between Means<br />
Simultaneous 95%<br />
Confidence Limits<br />
- impiegato/<br />
dipendente i.c.<br />
0.4341 -3.1431 4.0112<br />
- Titolare<br />
impresa<br />
0.9737 -4.9029 6.8503<br />
- Agricoltore/<br />
Artigiano<br />
1.1207 -4.3639 6.6053<br />
- Disoccupato/<br />
Studente<br />
/Casalinga<br />
3.6155 0.1609 7.0701 ***<br />
- Operaio 3.6540 -0.2305 7.5386<br />
- Titolare<br />
impresa<br />
0.5396 -4.8209 5.9001<br />
- Agricoltore/<br />
Artigiano<br />
0.6867 -4.2409 5.6143<br />
- Disoccupato/<br />
Studente<br />
/Casalinga<br />
3.1814 0.7045 5.6583 ***<br />
- Operaio 3.2199 0.1720 6.2679 ***<br />
- Agricoltore/<br />
Artigiano<br />
0.1471 -6.6367 6.9308<br />
- Disoccupato/<br />
Studente<br />
/Casalinga<br />
2.6418 -2.6377 7.9213<br />
- Operaio 2.6803 -2.8900 8.2507<br />
- Disoccupato/<br />
Studente<br />
/Casalinga<br />
2.4947 -2.3447 7.3341<br />
- Operaio 2.5333 -2.6218 7.6884<br />
- Operaio 0.0385 -2.8647 2.9418<br />
80 81
Peabody test e professione del padre<br />
Table of classe by ProfessionePadre<br />
classe Professione Padre<br />
Frequency<br />
Row Pct<br />
Col Pct<br />
da 65 a<br />
73<br />
da 74 a<br />
80<br />
da 81 a<br />
105<br />
Disoccupato<br />
/<br />
Studente/<br />
Casalinga<br />
1<br />
0.81<br />
50.00<br />
0<br />
0.00 0.00<br />
1<br />
0.92<br />
50.00<br />
Operaio Agricoltore/Artigiano<br />
53<br />
43.09<br />
46.09<br />
36<br />
28.13<br />
31.30<br />
26<br />
23.85<br />
22.61<br />
17<br />
13.82<br />
26.98<br />
24<br />
18.75<br />
38.10<br />
22<br />
20.18<br />
34.92<br />
impiegato/dipendente<br />
i.c.<br />
34<br />
27.64<br />
34.34<br />
32<br />
25.00<br />
32.32<br />
33<br />
30.28<br />
33.33<br />
Titolare<br />
impresa<br />
10<br />
8.13<br />
25.64<br />
18<br />
14.06<br />
46.15<br />
11<br />
10.09<br />
28.21<br />
Insegnante/Libero<br />
prof.<br />
8<br />
6.50<br />
19.05<br />
18<br />
14.06<br />
42.86<br />
16<br />
14.68<br />
38.10<br />
Total<br />
Total 2 115 63 99 39 42 360<br />
Frequency Missing = 22<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 10 17.2315 0.0694<br />
123<br />
128<br />
109<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Insegnante/<br />
Libero prof.<br />
Agricoltore/ArtigianoAgricoltore/ArtigianoAgricoltore/ArtigianoAgricoltore/Artigiano<br />
Comparisons significant at the 0.05 level are indicated by ***.<br />
Professione Padre<br />
Comparison<br />
82 83<br />
Difference<br />
Between<br />
Means<br />
Simultaneous 95% Confidence<br />
Limits<br />
- Agricoltore/Artigiano<br />
1.3492 -2.4290 5.1274<br />
- Titolare impresa 1.4579 -2.7597 5.6755<br />
- impiegato/dipendente<br />
i.c.<br />
2.2294 -1.2632 5.7220<br />
- Disoccupato/Studente/Casalinga<br />
3.2143 -10.5125 16.9410<br />
- Operaio 4.2273 0.8079 7.6468 ***<br />
- Titolare impresa 0.1087 -3.7557 3.9730<br />
- impiegato/dipendente<br />
i.c.<br />
0.8802 -2.1765 3.9369<br />
- Disoccupato/Studente/Casalinga<br />
1.8651 -11.7573 15.4874<br />
- Operaio 2.8781 -0.0947 5.8510<br />
Titolare impresa - impiegato/dipendente<br />
i.c.<br />
0.7716 -2.8141 4.3572<br />
Titolare impresa - Disoccupato/Studente/Casalinga<br />
1.7564 -11.9943 15.5071<br />
Titolare impresa - Operaio 2.7695 -0.7450 6.2839<br />
impiegato/dipendente<br />
i.c.<br />
impiegato/dipendente<br />
i.c.<br />
Disoccupato/Studente/Casalinga<br />
- Disoccupato/Studente/Casalinga<br />
0.9848 -12.5611 14.5308<br />
- Operaio 1.9979 -0.6024 4.5982<br />
- Operaio 1.0130 -12.5142 14.5403
Peabody test e biblioteca frequentata dalla famiglia<br />
Table of classe by biblioteca<br />
classe biblioteca<br />
Frequency<br />
Row Pct<br />
Col Pct<br />
da 65 a 73 48<br />
38.10<br />
33.57<br />
da 74 a 80 46<br />
35.11<br />
32.17<br />
da 81 a 105 49<br />
43.75<br />
34.27<br />
sì no Total<br />
78<br />
61.90<br />
34.51<br />
85<br />
64.89<br />
37.61<br />
63<br />
56.25<br />
27.88<br />
Total 143 226 369<br />
Frequency Missing = 13<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 1.9319 0.3806<br />
Peabody test e biblioteca frequentata dalla madre<br />
Table of classe by BibliotecaMadre<br />
classe BibliotecaMadre<br />
Frequency Row Pct<br />
Col Pct<br />
da 65 a 73 44<br />
34.92<br />
32.59<br />
da 74 a 80 45<br />
34.35<br />
33.33<br />
da 81 a 105 46<br />
41.44<br />
34.07<br />
126<br />
131<br />
112<br />
sì no Total<br />
82<br />
65.08<br />
35.19<br />
86<br />
65.65<br />
36.91<br />
65<br />
58.56<br />
27.90<br />
Total 135 233 368<br />
Frequency Missing = 14<br />
126<br />
131<br />
111<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 1.5572 0.4590<br />
Peabody test e biblioteca frequentata dal padre<br />
classe<br />
Table of classe by Biblioteca Padre<br />
Biblioteca Padre<br />
Frequency Row Pct<br />
Col Pct<br />
sì no Total<br />
da 65 a 73 30<br />
94<br />
124<br />
24.19<br />
75.81<br />
37.50<br />
32.98<br />
da 74 a 80 26<br />
105<br />
131<br />
19.85<br />
80.15<br />
32.50<br />
36.84<br />
da 81 a 105 24<br />
86<br />
110<br />
21.82<br />
78.18<br />
30.00<br />
30.18<br />
Total 80 285 365<br />
Frequency Missing = 17<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 0.7040 0.7033<br />
84 85
Peabody test e Asilo Nido<br />
Table of classe by AsiloNido<br />
classe Asilo Nido<br />
Frequency Row Pct<br />
Col Pct<br />
da 65 a 73 91<br />
75.83<br />
34.60<br />
da 74 a 80 97<br />
76.98<br />
36.88<br />
da 81 a 105 75<br />
69.44<br />
28.52<br />
0 1 Total<br />
29<br />
24.17<br />
31.87<br />
29<br />
23.02<br />
31.87<br />
33<br />
30.56<br />
36.26<br />
Total 263 91 354<br />
Frequency Missing = 28<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 1.9563 0.3760<br />
Peabody test e numero di fratelli maggiori<br />
classe<br />
Table of classe by Fratelli Maggiori<br />
Fratelli Maggiori (FratelliMaggiori)<br />
Frequency Nessun fratello 1 fratello Più di 1 Total<br />
Row Pct<br />
Col Pct<br />
maggiore fratello<br />
da 65 a 73 33<br />
63<br />
19<br />
115<br />
28.70<br />
54.78<br />
16.52<br />
25.78<br />
36.84<br />
47.50<br />
da 74 a 80 46<br />
60<br />
12<br />
118<br />
38.98<br />
50.85<br />
10.17<br />
35.94<br />
35.09<br />
30.00<br />
da 81 a 105 49<br />
48<br />
9<br />
106<br />
46.23<br />
45.28<br />
8.49<br />
38.28<br />
28.07<br />
22.50<br />
Total 128 171 40 339<br />
Frequency Missing = 43<br />
120<br />
126<br />
108<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 4 8.9768 0.0617<br />
WARNING: 11% of the data are missing.<br />
Comparisons significant at the 0.05 level are indicated by ***.<br />
Fratelli Maggiori<br />
Comparison<br />
Nessun fratello - 1 fratello<br />
maggiore<br />
Nessun fratello - Più di 1<br />
fratello<br />
Difference Between<br />
Means<br />
Simultaneous 95%<br />
Confidence Limits<br />
1.7420 -0.1026 3.5866<br />
2.4734 -0.3854 5.3323<br />
1 fratello maggiore - Nessun fratello -1.7420 -3.5866 0.1026<br />
1 fratello maggiore - Più di 1<br />
fratello<br />
0.7314 -2.0405 3.5034<br />
Più di 1 fratello - Nessun fratello -2.4734 -5.3323 0.3854<br />
Più di 1 fratello - 1 fratello<br />
maggiore<br />
-0.7314 -3.5034 2.0405<br />
Peabody test e con chi sta il bambino se la madre lavora<br />
classe<br />
Table of classe by con_chi_sta<br />
con_chi_sta<br />
Frequency Row Genitori Nonni/ Baby sitter Nido Altro Total<br />
Pct Col Pct<br />
Altri parenti<br />
da 65 a 73 16 49 3 14 4 86<br />
18.60 56.98 3.49 27.27 16.28 4.65 44.44<br />
32.65 31.21<br />
25.45<br />
da 74 a 80 16 58 4 17 4 99<br />
16.16 58.59 4.04 36.36 17.17 4.04 44.44<br />
32.65 36.94<br />
30.91<br />
da 81 a 105 17 50 4 24 1 96<br />
17.71 52.08 4.17 36.36 25.00 1.04 11.11<br />
34.69 31.85<br />
43.64<br />
Total 49 157 11 55 9 281<br />
Frequency Missing = 101<br />
86 87
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 8 5.0120 0.7563<br />
Table of classe by con_chi_sta<br />
classe con_chi_sta<br />
Frequency<br />
Row Pct<br />
Col Pct<br />
da 65 a 73 72<br />
83.72<br />
31.86<br />
da 74 a 80 82<br />
82.83<br />
36.28<br />
da 81 a 105 72<br />
75.00<br />
31.86<br />
Altre persone Nido Total<br />
14<br />
16.28<br />
25.45<br />
17<br />
17.17<br />
30.91<br />
24<br />
25.00<br />
43.64<br />
Total 226 55 281<br />
Frequency Missing = 101<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 2.7515 0.2527<br />
86<br />
99<br />
96<br />
Professione della madre e con chi sta il bambino se la madre lavora<br />
Professione<br />
Madre<br />
Table of Professione Madre by con_chi_sta<br />
con_chi_sta<br />
Frequency<br />
Genitori Nonni/ Baby Nido Altro Total<br />
Row Pct<br />
Altri sitter<br />
Col Pct<br />
parenti<br />
mancante/errato 3 60.00 0 2 0 0 0 5<br />
3.30 0.00 0.00 40.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00<br />
1.25<br />
0.00<br />
Disoccupato/ 73 51.77 15 42 3 7 1 141<br />
Studente 80.22 10.64 29.79 2.13 4.96 0.71<br />
/Casalinga<br />
28.85 26.25 23.08 12.73 9.09<br />
Operaio 5 14 29 2 12 3 65<br />
7.69 21.54 44.62 3.08 18.46 4.62<br />
5.49 26.92 18.13 15.38 21.82 27.27<br />
Agricoltore/ 4 4 7 0 2 0 17<br />
Artigiano 23.53 23.53 41.18 0.00 0.00 11.76 0.00<br />
4.40 7.69 4.38<br />
3.64 0.00<br />
impiegato/ 3 11 56 4 23 4 101<br />
dipendente i.c. 2.97 10.89 55.45 3.96 22.77 3.96<br />
3.30 21.15 35.00 30.77 41.82 36.36<br />
Titolare impresa 0 1 7 1 4 1 14<br />
0.00 7.14 1.92 50.00 7.14 7.69 28.57 7.14<br />
0.00<br />
4.38<br />
7.27 9.09<br />
Insegnante/ 3 7 17 3 7 2 39<br />
Libero prof. 7.69 17.95 43.59 7.69 17.95 5.13<br />
3.30 13.46 10.63 23.08 12.73 18.18<br />
Total 91 52 160 13 55 11 382<br />
88 89
Asilo nido e con chi sta il bambino se la madre lavora<br />
Table of Asilo Nido by con_chi_sta<br />
AsiloNido con_chi_sta<br />
Frequency<br />
Row Pct<br />
Col Pct<br />
16 100.00<br />
17.58<br />
0 70<br />
25.45<br />
76.92<br />
1 5<br />
5.49 5.49<br />
Genitori Nonni/<br />
Altri<br />
parenti<br />
0<br />
0.00 0.00<br />
43 15.64<br />
82.69<br />
9<br />
9.89<br />
17.31<br />
0<br />
0.00 0.00<br />
139 50.55<br />
86.88<br />
21<br />
23.08<br />
13.13<br />
Baby<br />
sitter<br />
0<br />
0.00 0.00<br />
11<br />
4.00<br />
84.62<br />
2<br />
2.20<br />
15.38<br />
Nido Altro Total<br />
0<br />
0.00 0.00<br />
5<br />
1.82 9.09<br />
50<br />
54.95<br />
90.91<br />
0<br />
0.00<br />
0.00<br />
7<br />
2.55<br />
63.64<br />
4<br />
4.40<br />
36.36<br />
Total 91 52 160 13 55 11 382<br />
Peabody test e domanda 2<br />
Domanda 2: Che cosa fa per aiutare il bambino ad addormentarsi la sera: nomina<br />
leggere?<br />
Table of classe by Dom2<br />
classe Dom2<br />
Frequency Row Pct Col Pct No Sì Total<br />
da 65 a 73 72<br />
38<br />
110<br />
65.45<br />
34.55<br />
37.11<br />
27.94<br />
da 74 a 80 67<br />
51<br />
118<br />
56.78<br />
43.22<br />
34.54<br />
37.50<br />
da 81 a 105 55<br />
47<br />
102<br />
53.92<br />
46.08<br />
28.35<br />
34.56<br />
Total 194<br />
Frequency Missing = 52<br />
136 330<br />
16<br />
275<br />
91<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 3.2113 0.2008<br />
WARNING: 14% of the data are missing.<br />
Peabody test e domanda 4<br />
Domanda 4: Ha mai letto al bambino un libro?<br />
classe<br />
Table of classe by Dom4<br />
Dom4<br />
Frequency Row Pct<br />
Col Pct<br />
No Sì Total<br />
da 65 a 73 15<br />
102<br />
117<br />
12.82<br />
87.18<br />
38.46<br />
32.90<br />
da 74 a 80 16<br />
109<br />
125<br />
12.80<br />
87.20<br />
41.03<br />
35.16<br />
da 81 a 105 8<br />
99<br />
107<br />
7.48<br />
92.52<br />
20.51<br />
31.94<br />
Total 39 310 349<br />
Frequency Missing = 33<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 2 2.1261 0.3454<br />
90 91
92<br />
Figura 6 Peabody test e domanda 4<br />
Domanda 5: Quanti libri ha in tutto?<br />
Tabella 21 Peabody test e domanda 5<br />
Table of classe by Dom5<br />
classe Dom5<br />
Frequency Row<br />
Pct Col Pct<br />
da 65 a 73 3<br />
2.70<br />
100.00<br />
da 74 a 80 0<br />
0.00<br />
0.00<br />
da 81 a 105 0<br />
0.00<br />
0.00<br />
no sì 10 sì=>20 sì=>5 Total<br />
14<br />
12.61 46.67<br />
10<br />
8.13 33.33<br />
6<br />
5.61 20.00<br />
36<br />
32.43<br />
35.64<br />
35<br />
28.46<br />
34.65<br />
30<br />
28.04<br />
29.70<br />
48<br />
43.24 28.92<br />
59<br />
47.97 35.54<br />
59<br />
55.14 35.54<br />
10<br />
9.01<br />
24.39<br />
19 15.45<br />
46.34<br />
12 11.21<br />
29.27<br />
Total 3 30 101 166 41 341<br />
Frequency Missing = 41<br />
111<br />
123<br />
107<br />
Statistic DF Value Prob<br />
Chi-Square 8 13.4962 0.0959<br />
WARNING: 11% of the data are missing.
INTERVISTA<br />
Codice intervistatore _______________ Data intervista __________________<br />
Data nascita bambino ______________ N° visite di controllo ultimi 12 mesi in<br />
questo amb. ______________________________________________________<br />
Intervistato ❏ madre ❏ padre ❏ altro ____________________________<br />
Sesso del bambino ❏ maschio ❏ femmina<br />
Peso alla nascita ❏ < 1500 g ❏ da 1500 a < 2500 g ❏ > 2500 g<br />
Grave compromissione neuropsichica: ❏ no ❏ si:<br />
descrivi _________________________________________________________<br />
(include Down, paralisi cerebrale grave, cecità, sordità; non include ritardo semplice<br />
della parola/linguaggio, PCI lieve, compromissione dei movimenti fini)<br />
_______________________________________________________________<br />
Per le domande 1-3: se l’intervistato dà solo una o due risposte, con prontezza<br />
chiedi: “C’è qualcos’altro?” per farne elencare 3. Se è vago (es: “Giochiamo”) con<br />
prontezza chiedi “Cosa fate quando giocate insieme?”<br />
1. Quali sono le cose che preferisce fare con (nome bambino) in questi giorni?<br />
❏ si (nomina “leggere” o “libro”) ❏ no (non nomina “leggere” o “libro”)<br />
2. Che cosa fa per aiutare (nome bambino) ad addormentarsi la sera?<br />
❏ si (nomina “leggere” o “libro”) ❏ no (non nomina “leggere” o “libro”)<br />
3. C’è qualcosa che fa adesso con (nome bambino) e che pensa lo/la potrà aiutare<br />
ad avere successo quando andrà alla scuola elementare ?<br />
❏ si (nomina “leggere” o “libro”) ❏ no (non nomina “leggere” o “libro”)<br />
4. Ha mai letto a (nome bambino) libri per bambini? O le sembra troppo piccolo?<br />
❏ si ❏ no (se no salta alla domanda 7)<br />
5. Ricorda il nome di qualche libro per bambini che ha a casa e che legge a (nome<br />
bambino)? Dopo che il genitore elenca alcuni libri chiedi: Quanti libri da leggere a<br />
(nome bambino) ha in tutto a casa? Segna il numero _______________________<br />
6. Quanti giorni alla settimana legge libri per bambini a (nome bambino)?<br />
N° giorni ______________________________________________________<br />
7. Fino a che classe ha frequentato la madre? Scrivi ________________________<br />
8. Fino a che classe ha frequentato il padre? Scrivi _________________________<br />
9. Che lingua parlate abitualmente in casa? Scrivi _________________________<br />
10. Qualche medico l’ha mai incoraggiata/o a leggere a voce alta a suo figlio?<br />
❏ si ❏ no<br />
11. N° fratelli maggiori ________ 12. N° fratelli minori ________<br />
13. Età madre alla prima gravidanza inferiore o uguale a 18 anni? ❏ si ❏ no<br />
14. Famiglia monoparentale ❏ si ❏ no<br />
94 95
Legger&<br />
Benessere<br />
96 97