Diapositiva 1 - sito di diego gulizia
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Similitu<strong>di</strong>ni e <strong>di</strong>fferenze tra le due opere<br />
Ma Gesù ha reso questo gesto il più sacro. Perché non c’è nulla <strong>di</strong> più sacro del<br />
con<strong>di</strong>videre il pane, meglio: del con<strong>di</strong>videre un’esistenza, la vita; più a fondo<br />
ancora: del fare della propria vita un dono spezzato nella quoti<strong>di</strong>anità per gli altri.<br />
La donna, la cameriera che accompagna l’oste, probabilmente l’ostessa, non<br />
compare nella prima versione. Se il pittore ha aggiunto quest’altro personaggio<br />
vuol <strong>di</strong>re che vuole sottolineare un particolare aspetto dell’episo<strong>di</strong>o e cioè, che non<br />
per tutti l’incontro con Cristo acquista un significato importante. L’oste, in una<br />
qualche maniera risulta coinvolto della presenza <strong>di</strong> Cristo, sebbene non per il suo<br />
valore rivelatore. La donna, invece, non è coinvolta per niente, attente alle sue<br />
faccende, svolge il suo compito quoti<strong>di</strong>ano, quello <strong>di</strong> servire e portare i cibi in<br />
tavola ed il resto non le interessa.<br />
Caravaggio con questi due personaggi sottolinea il comportamento delle persone<br />
che sono fuori della Chiesa, <strong>di</strong> chi se ne interessa senza coglierne il messaggio<br />
evangelico e <strong>di</strong> chi non se ne interessa affatto.