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2<br />
Verso Capua<br />
...rotto il colmo sull'ansa, con un salto,<br />
il Volturno calò, giallo, <strong>la</strong> sua<br />
piena tra gli scopeti, <strong>la</strong> disperse<br />
nelle crete. Laggiù si profi<strong>la</strong>va<br />
mobile sulle siepi un postiglione,<br />
e apparì su cavalli,<br />
in una scia di polvere e sonagli.<br />
Si arrestò pochi istanti, l'equipaggio<br />
dava scosse, d'attorno volitavano<br />
farfalle minutissime. Un furtivo<br />
raggio incendiò di colpo il sughereto<br />
scotennato, a fatica ripartiva<br />
<strong>la</strong> vettura: e tu in fondo che agitavi<br />
lungamente una sciarpa, <strong>la</strong> bandiera<br />
stel<strong>la</strong>ta!, e il fiume ingordo s'insabbiava.<br />
Eugenio Montale
La picco<strong>la</strong> cittadina di Terra di Lavoro, abbracciata dal Volturno,<br />
vanta un prestigioso primato: essere <strong>la</strong> cul<strong>la</strong> del<strong>la</strong> lingua italiana<br />
É a Capua che nel X secolo, e precisamente nel 960, che si ha <strong>la</strong> prima testimonianza scritta<br />
in volgare, <strong>la</strong> famosa Carta di Capua, detta anche "P<strong>la</strong>cito Capuano", che è dagli storici considerata<br />
il documento che ha sancito <strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong> lingua italiana. Ma il linguaggio non è solo<br />
quello delle 'belle lettere', comunicare è diventata un'arte che vede <strong>la</strong> letteratura attorniarsi di<br />
altrettanti validi strumenti: il cinema, il teatro, l'arte visiva e quel<strong>la</strong> multimediale, <strong>la</strong> musica e<br />
tutte le sue declinazioni, l'architettura e <strong>la</strong> scultura.<br />
Dal 2005 il festival Capua: Il luogo del<strong>la</strong> Lingua pone l'accento sui "linguaggi". Nel penultimo<br />
week-end di maggio, <strong>la</strong> letteratura viene letta, spettaco<strong>la</strong>rizzata, coniugata alle immagini e ai<br />
suoni, dando vita ad una poliedricità di linguaggi, che non poteva non essere celebrata a<br />
Capua, uno dei luoghi simbolo del linguaggio che prima di ogni altro ci appartiene, <strong>la</strong> lingua<br />
italiana.<br />
Una quattro giorni all'insegna delle arti, quel<strong>la</strong> che coinvolge <strong>la</strong> città di Capua, nel penultimo<br />
weekend di maggio. Quest'anno <strong>la</strong> rassegna culturale, giunta al<strong>la</strong> sua quinta edizione, ha raggiunto<br />
un importante traguardo, essere inserita negli appuntamenti per i "Viaggi" del<strong>la</strong> programmazione<br />
2009 dell'Assessorato al Turismo e Beni Culturali del<strong>la</strong> Regione<br />
Campania, precisamente nel "Viaggio nel<strong>la</strong> storia: Il Maggio dei monumenti 2009 in<br />
Campania". "Capua: il Luogo del<strong>la</strong> Lingua" promossa dall'EPT di Caserta, con <strong>la</strong> direzione<br />
artistica di Giuseppe Bellone, vede <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di numerose associazioni culturali,<br />
musicali, cinematografiche e teatrali del territorio, come <strong>Architempo</strong>, Terra di Cinema,<br />
Opere, e il patrocinio del Comune di Capua.<br />
Cortili, monumenti, pa<strong>la</strong>zzi storici, il Museo Campano fanno da scenario all'edizione 2009 di<br />
"Capua: Il luogo del<strong>la</strong> lingua". Capua aprirà, oltre ai tesori d'arte più conosciuti, anche luoghi<br />
meno noti ma ugualmente preziosi, in cui il visitatore/turista vivrà <strong>la</strong> città attraverso suggestivi<br />
percorsi drammatizzati e assisterà ad emozionanti momenti teatrali, readings dal<strong>la</strong> viva<br />
voce degli scrittori, spettacoli musicali dove interpreti di valore renderanno omaggio alle tradizioni<br />
del territorio, mostre d'arte e di fotografia.<br />
Cultura, letteratura, teatro, musica, arte, gastronomia si fonderanno per dare vita ad un<br />
unico grande spettacolo dal vivo, ambientato nel<strong>la</strong> cornice di una città d'arte come Capua,<br />
facilmente percorribile a piedi, che si trasformerà in un accogliente salotto all'aperto, dove<br />
pubblico e artisti potranno avvicinarsi in assoluta libertà. Elio Pecora, Matteo De Simone,<br />
Lucio Saviani, Federico e Domenico Zampaglione, Enzo Battarra, Aldo Masullo, Iaia<br />
Forte, Carlo D'Amicis, Dario Vergasso<strong>la</strong>, Loredana Frescura, Pao<strong>la</strong> Turci, Angelo<br />
Callipo, i Coristi del Teatro di San Carlo, Giorgio Vasta, Antonio Pascale, Massimo<br />
Cacciapuoti, Davide Vargas, Anna Pozzuoli, Valerio Aprea, Francesco Piccolo, sono<br />
solo alcuni dei nomi dei poeti, scrittori, attori, filosofi, intellettuali e musicisti che saranno ospiti<br />
dell'edizione 2009 che si terrà a Capua dal 21 al 24 maggio.<br />
3<br />
Capua il Luogo del<strong>la</strong> Lingua
Anteprima Festival<br />
sabato 16 maggio<br />
Ore 18.30 MUSEO CAMPANO Sa<strong>la</strong> delle Matres Matutae<br />
Inaugurazione del<strong>la</strong> personale di Anna Pozzuoli<br />
EMOZIONI, MEMORIA, RICORDI<br />
"…Anna Pozzuoli trova <strong>la</strong> sua sintesi sul confine che<br />
separa i mondi: quello del<strong>la</strong> vecchia forma dell'umano in<br />
cui l'esperienza sensibile era l'unica possibile e quel<strong>la</strong><br />
legata al<strong>la</strong> virtualità, e di converso al<strong>la</strong> sua attualizzazione,<br />
del flusso elettronico delle tecno scienze e del<strong>la</strong><br />
immanenza comunicativa. Le sue sculture instal<strong>la</strong>tive<br />
sono, non a caso, sintesi di una sedimentazione millenaria<br />
del<strong>la</strong> tecnica scultorea appartenendo, dall'altro<br />
<strong>la</strong>to, già al<strong>la</strong> ricerca formale del<strong>la</strong> figurazione del terzo<br />
millennio".<br />
Massimo Sgroi<br />
"….Instal<strong>la</strong>re, dunque, un'opera d'arte contemporanea<br />
nelle sale tra le principali del museo Campano, quelle<br />
abitate dalle importanti statue tufacee delle madri campane<br />
- Matres Matutae del VI-I sec. a.c. - significa tuffarsi<br />
nel cuore del problema e intraprendere, appunto,<br />
delle scelte. E' quanto ha fatto l'artista capuana d'adozione,<br />
Anna Pozzuoli, che ha guardato alle Matres -<br />
situate tutte ai margini delle sale come a segnarne il<br />
perimetro e come 'a guardia' di tutto quanto accada in<br />
quegli spazi - attraverso dei filtri e delle cornici: i filtri<br />
di un bosco di "Lingue" che, come vessilli del 'bosco' del<br />
linguaggio, svettano un pò beffarde e provocatorie a<br />
ricordare <strong>la</strong> centralità di un potenziale inesauribile di<br />
energia, e le cornici di cubi metallici, "Dadi" trasparenti<br />
e allo stesso tempo saturi e costrittivi che si attraversano<br />
fisicamente e con lo sguardo sempre e solo in re<strong>la</strong>zione<br />
al<strong>la</strong> presenza vigile delle pietre antiche".<br />
Gaia Salvatori<br />
4
Il linguaggio del<strong>la</strong> poesia tra arte, documentari, filosofia e musica<br />
giovedi 21 maggio<br />
Ore 19.30 PALAZZO LANZA<br />
Inaugurazione del<strong>la</strong> mostra collettiva<br />
LA SCRITTURA DELL'ARTE<br />
Curata dal critico Enzo Battarra<br />
La mostra è strutturata in due sezioni: <strong>la</strong> prima formata da testimonianze<br />
di artisti storici che hanno utilizzato nelle loro opere <strong>la</strong><br />
scrittura, <strong>la</strong> seconda è formata da opere di artisti del territorio<br />
invitati a realizzare per l'occasione un intervento pittorico sul<br />
tema del<strong>la</strong> famosa "Carta di Capua" o "P<strong>la</strong>cito capuano".<br />
Ore 20.00 PALAZZO LANZA<br />
LA SCRITTURA IMMAGINATA<br />
Matteo De Simone psicoanalista, coordinatore<br />
Commissione Cultura Associazione<br />
Italiana di Psicoanalisi (A.I.Psi.) Presidente<br />
sezione romana dell'International<br />
Association For Art and Psychology incontra<br />
il poeta Elio Pecora autore di "La scrittura<br />
immaginata" (Ed. Guida)<br />
Può l'empatia essere un metodo? Credendo fermamente,<br />
dopo Ro<strong>la</strong>nd Barthes, nel piacere del<br />
testo Elio Pecora, lungo un quarantennio, s'è fatto<br />
cronista delle sue molte letture, per quotidiani, settimanali,<br />
riviste. Sul<strong>la</strong> strada di poeti - come Solmi,<br />
Caproni, Zanzotto - si è posto davanti a libri di narrativa<br />
e di poesia, e a libri che riflettevano sul<strong>la</strong> letteratura,<br />
come un viaggiatore che cerca un piacere<br />
dell'immaginazione e una crescita interiore e che racconta<br />
quel suo traversamento perché il lettore per suo tramite lo compia.<br />
In questa raccolta di scritti critici, estranei a scuole e a ideologie, s'incontra<br />
un gruppo folto di prosatori e di poeti, da Virginia Wolf ad Arbasino,<br />
da Montale a Bellezza, e di autori trascurati o dimenticati come Bazlen<br />
e Wilcock che, proprio come Barthes auspicava, tornano vivi e presenti<br />
nell'unica vita che gli spetta: quel<strong>la</strong> fantastica e letteraria.<br />
5
Ore 21.30 PALAZZO LANZA<br />
International Association for Art and Psychology<br />
presenta<br />
MA NON SAREMO CHE NOI STESSI ANCORA<br />
film documentario, (Italia 2009, 50')<br />
Per <strong>la</strong> prima volta un video-reading dedicato interamente a Sandro<br />
Penna, uno dei maggiori poeti italiani del Novecento. Scoperto da<br />
Umberto Saba, amico di Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Eugenio<br />
Montale, è stato figura fondamentale del<strong>la</strong> letteratura contemporanea<br />
non solo italiana, ma mondiale. Attori, poeti, scrittori, psicoanalisti,<br />
artisti, docenti universitari e giovani universitari raccontano <strong>la</strong> sua storia<br />
attraverso le sue stesse parole, <strong>la</strong> sua arte.<br />
idea e progetto di: Matteo De Simone, Sara De Simone<br />
Regia: Sara De Simone<br />
Montaggio: Omar Barchetta<br />
Musiche originali: Ludovico Griguoli e Manuele Gianserra<br />
Voci narranti: Toni Servillo, Anna Buonaiuto<br />
6<br />
con:<br />
Sonia Bergamasco, Ninni<br />
Bruschetta, Tania Coleti, Roberto<br />
De Francesco, Iaia Forte, Luigi Lo<br />
Cascio, Pierluigi Tortora (attori)<br />
Antonel<strong>la</strong> Anedda, Cesare<br />
Cuscianna, Maria Grazia<br />
Ca<strong>la</strong>ndrone, Paolo Febbraio,<br />
Bianca Maria Fabrotta, Giorgio<br />
Manacorda, Franco Marcoaldi,<br />
Renzo Paris, Elio Pecora,<br />
Eugenio Tescione, Antonio<br />
Veneziani, Valentino Zeichen<br />
(poeti)<br />
Alessandro Baldacci (docente di<br />
Letteratura Italiana al<strong>la</strong> Potsdam<br />
Universitat) Alfonso Be<strong>la</strong>rdinelli<br />
(critico letterario) Francesca<br />
Bernardini (docente di Letteratura<br />
Italiana Moderna e Contemporanea<br />
a La Sapienza, Roma) C<strong>la</strong>udia<br />
Mazzeschi (docente di psicologia<br />
dinamica - Università di Perugia)<br />
Arianna Punzi (docente di Filologia<br />
Romanza a La Sapienza, Roma)<br />
Maria Serena Sapegno (docente di<br />
Letteratura Italiana e Studi di Genere<br />
a La Sapienza, Roma) Lucio<br />
Saviani (docente di Estetica a La<br />
Sapienza, Roma) Monica Cristina<br />
Storini (docente di Letteratura<br />
Italiana a La Sapienza, Roma) Fabio<br />
Troncarelli (docente di Paleografia,<br />
Università del<strong>la</strong> Tuscia)<br />
Anna Negri (regista) Antonio<br />
Pascale, Francesco Piccolo (scrittori)<br />
Giovanni Tariello (pittore)<br />
Enzo Battarra (critico d'arte) Luigi<br />
Maccioni (psicoanalista)<br />
Giuseppe Bellone, Gabriel<strong>la</strong><br />
D'Angelo (operatori culturali) Olga<br />
Campofreda, Giulia Ferri,<br />
Ludovico Griguoli, Federica<br />
Maggio, Andrea Ma<strong>la</strong>gamba,<br />
Riccardo Montesi, Matteo Pace,<br />
Francesca Rinaldi, Enrico Vicinelli<br />
Polucci (studenti de La Sapienza)
Il linguaggio del<strong>la</strong> poesia tra arte, documentari, filosofia e musica<br />
Ore 22.30 PALAZZO LANZA<br />
FILOSOFIA E MUSICA<br />
Reading/musicale tratto dal libro<br />
”Ermeneutica e scrittura”di Lucio Saviani (Aliberti).<br />
Interventi di Lucio Saviani e Domenico Zampaglione<br />
Interventi musicali di Federico Zampaglione leader dei Tiromancino<br />
Ermeneutica e scrittura, l'ultimo libro di Lucio Saviani, è oggetto da diversi<br />
mesi di numerosi dibattiti, dialoghi, presentazioni, seminari e tavole<br />
rotonde. Lucio Saviani è uno degli esponenti di maggior rilievo dell'ermeneutica<br />
in Italia e i suoi libri sono tradotti in Europa e in America.<br />
La sua ricerca filosofica spesso prende corpo in col<strong>la</strong>borazioni con<br />
artisti e scrittori, a partire da Pasquale Panel<strong>la</strong>, passando per Luigi<br />
Lo Cascio, Margaret Mazzantini, Studio Azzurro. Lucio Saviani presenta<br />
il libro a Pa<strong>la</strong>zzo Lanza di Capua proponendo un dialogo su<br />
filosofia e musica tra lui, Federico Zampaglione dei Tiromancino e<br />
Domenico Zampaglione, filosofo, padre di Federico e autore di<br />
molti testi dei Tiromancino. Il "trio" filosofico-musicale, con<br />
Federico che esegue molti brani dal suo repertorio, è stato ospite<br />
in diverse università italiane e ai Festival di Filosofia di Roma e<br />
di Teramo.<br />
conduce gli incontri<br />
Matteo De Simone psicoanalista<br />
7
Ore 11.00 LICEO "SALVATORE PIZZI" - CAPUA<br />
Gli studenti del Liceo “Salvatore Pizzi” guidato dal preside Enrico Carafa<br />
coordinati dal<strong>la</strong> professoressa referente del progetto Io<strong>la</strong>nda Esposito incontrano<br />
LOREDANA FRESCURA<br />
autrice del libro “Se ti fermi ti innamori” (Fanucci)<br />
Il Libro: Perugia-Senigallia-Spagna. Una geografia inconsueta per <strong>la</strong> storia di due giovani che<br />
non si innamorano. Adele si è trasferita da Perugia a Senigallia con <strong>la</strong> sua famiglia, dove David<br />
vive da sempre e sogna <strong>la</strong> Spagna. Adele è sempre alle prese con i destini del mondo e con <strong>la</strong><br />
domanda che un giorno le ha fatto un partigiano: cosa sognano i giovani oggi? David non vuole<br />
somigliare a suo padre, che lo ha <strong>la</strong>sciato solo per andare a curare i bambini in Africa, ama gli<br />
alberi e ha una domanda tutta sua, al<strong>la</strong> quale vuole rispondere: chi sono io? Adele, pigra, si<br />
sente spesso so<strong>la</strong> anche se i suoi amici <strong>la</strong> considerano una giusta. David ama prendere <strong>la</strong> moto<br />
e partire sentendo <strong>la</strong> strada fin sulle mani e vincendo nel<strong>la</strong> corsa <strong>la</strong> sua solitudine. Questi due<br />
ragazzi così diversi non si conoscono tra loro, ma tutti e due sono amici di Pao<strong>la</strong>. E Forse Pao<strong>la</strong><br />
fa parte del loro destino, dei fili che si intrecciano e formano il tessuto del<strong>la</strong> vita. E quando<br />
ognuno di loro capirà che è meglio fermarsi per ascoltare il vento e per capire come proseguire<br />
il viaggio, arriverà l'incanto di un cuore finalmente in grado di amare e di non sentirsi più solo.<br />
Una toccante storia di amore e di amicizia.<br />
A seguire Premiazione del concorso letterario<br />
STORIE DA RAGAZZI<br />
Terza edizione per gli studenti delle scuole superiori<br />
L'Associazione Culturale <strong>Architempo</strong> in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Libreria Guida Capua ha bandito<br />
per l'anno sco<strong>la</strong>stico 2008/09, <strong>la</strong> terza edizione del Concorso letterario "Storie da Ragazzi" per<br />
gli studenti delle Scuole Superiori che hanno aderito al progetto lettura. Il racconto è un genere<br />
letterario che risponde all'urgenza di raccontare e spiegare il mondo di oggi nel<strong>la</strong> sua complessa<br />
contraddittorietà, fatta di re<strong>la</strong>zioni, interre<strong>la</strong>zioni, zone di ombra e conflitti. Sicuramente un<br />
genere congeniale per sua struttura al mondo adolescenziale. La giuria, composta da addetti ai<br />
<strong>la</strong>vori, proc<strong>la</strong>merà i tre finalisti, mentre al pubblico spetterà decretare il vincitore finale.<br />
8<br />
La scuo<strong>la</strong> incontra gli autori<br />
venerdì 22 maggio
Il linguaggio dell’approfondimento<br />
Ore 11,00 AULA MAGNA FACOLTA' DI ECONOMIA del<strong>la</strong> S.U.N. CAPUA<br />
QUALE NUOVA CITTÀ?<br />
Incontro con il filosofo Aldo Masullo in occasione dell'uscita del volume<br />
“Napoli siccome immobile” (Guida editore).<br />
Saluti del Preside del<strong>la</strong> Facoltà Prof. Vincenzo Maggioni<br />
Introducono:<br />
Lucio Saviani - filosofo<br />
Francesco Pisanti - urbanista<br />
Bruno Saviani - architetto<br />
Domenico De Cristofaro - architetto<br />
Evento organizzato e promosso in col<strong>la</strong>borazione con<br />
Associazione Monumedia Ricerca e sviluppo<br />
Architetti, ricreate le città è il titolo di un articolo<br />
di Aldo Masullo pubblicato sul Mattino di qualche<br />
mese fa. Il filosofo interviene sul tema di città,<br />
paesaggio e ambiente quale spazio vitale dell'uomo<br />
contemporaneo, il paesaggio italiano, come<br />
dovunque in Europa e nel mondo, - spiega il filosofo<br />
- è dal<strong>la</strong> sua crescente plurietnicità forzato a<br />
modificarsi. Per l'architettura <strong>la</strong> sfida oggi è <strong>la</strong> trasformazione<br />
delle nostre città da affol<strong>la</strong>ti<br />
"ambienti" multietnici in creativi "mondi" interetnici.<br />
Sul<strong>la</strong> considerazione di fatto dei lunghi tempi necessari alle amministrazioni per varare<br />
nuovi strumenti urbanistici e <strong>la</strong> continua trasformazione delle città ad opera di interventi di<br />
progetto puntuali e limitati al soddisfacimento di requisiti tecnici e dimensionali, in occasione<br />
del<strong>la</strong> pubblicazione del suo nuovo libro, Napoli siccome immobile Guida editore, il filosofo è<br />
invitato a dare un contributo al<strong>la</strong> definizione degli obiettivi dell'architettura contemporanea,<br />
rivolto ad una p<strong>la</strong>tea di progettisti dello spazio urbano e abitanti del<strong>la</strong> "città continua". Il peggior<br />
nemico dell'Architettura moderna è l'idea di spazio considerato semplicemente nei termini<br />
delle esigenze tecnico- economiche, indifferente al problema del luogo. 1983- Vittorio<br />
Gregotti.Il Libro: "Una riflessione a freddo e lontana dai c<strong>la</strong>mori del circuito mass-mediatico<br />
sulle ragioni storiche che negli ultimi cinque secoli hanno determinato ritardi e arretratezze<br />
di Napoli, fino al<strong>la</strong> drammatica crisi dei rifiuti, ma anche sulle opportunità di ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> città<br />
nel mondo globalizzato e con il ritrovato ruolo strategico del Mediterraneo".<br />
9
Ore 17.30 PALAZZO LANZA<br />
In col<strong>la</strong>borazione con l'Istituto Politeia e C.r.e.s.o.<br />
(Centro di Ricerca sull'Ermeneutica Simbolica dell'Opera d'arte) e Comune di Capua<br />
CULTURA E DEMOCRAZIA<br />
Tavo<strong>la</strong> Rotonda sul<strong>la</strong> valorizzazione del patrimonio artistico e culturale<br />
Curatore dell'incontro sarà il professor Antimo Cesaro<br />
(Facoltà di Studi politici del<strong>la</strong> Seconda Università degli Studi di Napoli)<br />
Interviene il prof. Paolo Bellini (Università degli Studi dell'Insurbia)<br />
Segue cocktail<br />
Ore 21.00 PALAZZO LANZA<br />
Reading/musicale<br />
IAIA FORTE<br />
in "Maledetto nei secoli dei secoli l'amore"<br />
di Carlo D`Amicis (Manni Editore)<br />
Solo fuori piove forte sul<strong>la</strong> strada e prima di dormire penso solo che (una volta, forse in sogno)<br />
forse ti vorrei tanto rivedere.Ci si può assumere <strong>la</strong> responsabilità del<strong>la</strong> morte di un uomo, dopo<br />
aver rifiutato quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sua esistenza? È quanto accade a Lady Mora, <strong>la</strong> spregiudicata chiromante<br />
protagonista di questo racconto, quando - unica parente rimasta in vita - è chiamata a decidere il<br />
destino di un cugino entrato in coma. Anni prima, fuggì il suo amore.<br />
Oggi, lo abbandonerà di nuovo?<br />
Iaia Forte ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo studiando danza e recitando in un<br />
gruppo di teatro sperimentale. Nel 1989, dopo essersi diplomata al Centro Sperimentale di<br />
Cinematografia, ha debuttato in teatro con "Add'a passà a nuttata" diretta da Leo De Bernardinis<br />
mentre l'anno seguente ha esordito sul grande schermo con "Libera" di Pappi Corsicato e ha vinto il<br />
Nastro d'Argento come migliore attrice protagonista per "L'una e l'altra" di Maurizio Nichetti. Tra i<br />
vari film interpretati troviamo "I buchi neri" (1995), "I Vesuviani" (1997) e "Chimera" (2001) di<br />
Corsicato, "Piccoli orrori" (1994) e "Appassionate" (1999) di Tonino De Bernardi, "Rasoi" (1993, trasposizione<br />
cinematografica dell'omonima pièce teatrale, da lei interpretata anche sul palcoscenico) e<br />
"Teatro di guerra" (1998) di Mario Martone. In teatro oltre ad aver <strong>la</strong>vorato con lo stesso Martone,<br />
ha recitato Shakespeare e Cechov diretta da Carlo Cecchi.<br />
Carlo D'Amicis è nato a Taranto nel 1964. Il suo ultimo romanzo<br />
“La guerra dei cafoni” (minimum fax) è stato finalista al Premio Strega 2008<br />
10
Il linguaggio tra letteratura e teatro<br />
Ore 22.30 PALAZZO LANZA<br />
Musica e parole<br />
DARIO VERGASSOLA<br />
in “Spar<strong>la</strong> con me”<br />
Dopo i successi televisivi di "Par<strong>la</strong> con me" Dario Vergasso<strong>la</strong> ritorna<br />
in teatro presentando al pubblico i momenti più esi<strong>la</strong>ranti dei<br />
suoi tanti incontri nel salotto di Serena Dandini, ripercorre a<br />
ritroso <strong>la</strong> strada segnata dal calore degli amici del bar, <strong>la</strong> non<br />
semplice re<strong>la</strong>zione familiare con l'impertinente suocera, <strong>la</strong><br />
movida davanti all'unico bancomat di La Spezia, i suoi ricordi<br />
di bambino quando sognava di poter divenire un moderno<br />
Robin Hood, di quando gli fu rega<strong>la</strong>to il vestito da Zorro in<br />
occasione del suo ventiseiesimo compleanno. Ma più di tutto<br />
viene messo in scena l'esi<strong>la</strong>rante sconcerto di chi si rende<br />
conto che solo una risata potrà seppellire <strong>la</strong> vacuità, il silicone<br />
e il sorriso a trentadue denti.<br />
11<br />
conduce gli incontri Marilena Lucente scrittrice
sabato 23 maggio<br />
Ore 18.00 CHIESA DEI S.S. RUFO E CARPONIO<br />
Reading musicale Angelo Callipo in<br />
SULLO STESSO PIANO<br />
musiche e lettere di Giuseppe Martucci<br />
Nel centenario del<strong>la</strong> morte del compositore capuano Giuseppe Martucci (1856-1909) un reading<br />
musicale in cui si alternano le lettere scritte dal compositore, interpretate dall'attore<br />
Angelo Callipo, e le composizioni per pianoforte composte dallo stesso Martucci.<br />
Evento realizzato in col<strong>la</strong>borazione con l'Accademia Musicale Umberto Giordano<br />
Ore 19.30 PALAZZO LANZA<br />
Incontro con lo scrittore<br />
GIORGIO VASTA<br />
autore de "Il tempo materiale" Minimum fax<br />
Il Libro - Nel 1978, in una Palermo preistorica e selvaggia, tre ragazzini pieni di passione e<br />
ideologia si affacciano al mondo per <strong>la</strong> prima volta. Tra loro c'è<br />
Nimbo - precoce, impaziente, ferino - che<br />
attraversa il geroglifico del<strong>la</strong> città convinto<br />
di essere un eletto. Da Palermo,<br />
Nimbo e i suoi amici sentono il vento di<br />
Roma nell'annus horribilis del<strong>la</strong> storia<br />
repubblicana - le Brigate Rosse e il sequestro<br />
Moro - e, disgustati dal provincialismo<br />
senza scampo dell'Italia, si scol<strong>la</strong>no<br />
lentamente dal<strong>la</strong> realtà fondando una loro<br />
cellu<strong>la</strong> terrorista. Per Nimbo è l'inizio di<br />
una discesa notturna che porterà lui e il<br />
suo gruppo a progettare attentati con una<br />
disperante lucidità, riproducendo in sca<strong>la</strong><br />
tutto il peso tragico di quegli anni. Il tempo<br />
materiale è un romanzo crudele e commovente,<br />
che fotografa il nostro paese nell'attimo<br />
in cui perse definitivamente l'innocenza; il racconto<br />
di una generazione che, nell'incessante rie<strong>la</strong>borare<br />
<strong>la</strong> propria esperienza, ha sempre rinviato il<br />
momento del dolore. Perché il tempo materiale è<br />
anche il tempo mancante, quello in cui si sarebbe<br />
dovuto amare, e non lo si è fatto.<br />
12
Il linguaggio tra letteratura e musica<br />
Ore 20.30 PALAZZO LANZA<br />
CONCORSO BOOKTRAILERS PER CAPUA<br />
IL LUOGO DELLA LINGUA<br />
Premiazione e proiezione dei booktrailers ispirati al romanzo di Giorgio Vasta<br />
"Il tempo materiale" e premiazione dei vincitori in col<strong>la</strong>borazione con Minimum fax ,<br />
<strong>Architempo</strong> e Terra di Cinema.<br />
Ore 21.30 PALAZZO LANZA<br />
Presentazione del libro<br />
CON TE ACCANTO<br />
di Pao<strong>la</strong> Turci e Eugenia Romanelli<br />
Il Libro - A volte sono gli incontri più casuali e fortuiti a raccontare ciò<br />
che noi siamo. Accade a tutti prima o poi. A Dora e Adele succede<br />
nel reparto di rianimazione di un ospedale. Adele veglia il fidanzato<br />
Andrea, in coma dopo un incidente. Dora è immobilizzata nel<br />
letto accanto. In quel<strong>la</strong> stanza asettica, satura di silenzi, dolore,<br />
viavai di medici e parenti, le due donne capiscono di essere l'una<br />
necessaria all'altra "come un regalo inaspettato". Nasce un'intesa<br />
imprevista, fatta di sguardi e di piccoli gesti, un'amicizia<br />
nutrita non solo dal<strong>la</strong> sofferenza che le accomuna<br />
nel presente ma da quel<strong>la</strong> che<br />
emerge dal passato di entrambe, testimoniata<br />
dalle cicatrici indelebili sul<br />
volto di Adele e nel cuore di Dora. Le<br />
due donne forti, determinate, libere,<br />
eppure tremendamente fragili, si par<strong>la</strong>no<br />
come non hanno mai fatto prima.<br />
Imparano a conoscere prima di tutto se stesse<br />
e ognuna, a suo modo, ritroverà <strong>la</strong> forza di ricominciare.<br />
Adele rimette ordine nei suoi pensieri e nel<strong>la</strong> sua<br />
vita grazie al<strong>la</strong> tenacia del<strong>la</strong> sua nuova amica. Dora<br />
impara giorno dopo giorno a par<strong>la</strong>re, a mangiare, a fidarsi<br />
degli uomini e dell'amore.<br />
13
PAOLA TURCI UMPLUGGED<br />
Il suo esordio musicale è datato 1986 anno in cui partecipa al Festival di Sanremo con il brano<br />
L'uomo di ieri che <strong>la</strong> cantante inserirà nel suo disco d'esordio 'Ragazza so<strong>la</strong> ragazza blu'. Vince<br />
il primo posto nel<strong>la</strong> sezione emergenti del 39° Festival di Sanremo, e nel 1991 assieme ai<br />
Tazenda si guadagna <strong>la</strong> vittoria al Cantagiro, contemporaneamente duetta con Riccardo<br />
Cocciante in E mi arriva il mare. Col<strong>la</strong>bora con i grandi del<strong>la</strong> musica italiana, da Vasco Rossi a<br />
Luca Carboni. Con 'Oltre le nuvole' si aggiudica il Disco di p<strong>la</strong>tino. Nel 2007 si esibisce dal vivo<br />
assieme ai colleghi Max Gazzè e Marina Rei nel tour chiamato Di comune accordo, mentre<br />
assieme al ballerino Giorgio Rossi ha col<strong>la</strong>borato ad uno spettacolo denominato Cielo - voce<br />
danzante e corpo sonoro, dove le melodie di Pao<strong>la</strong> Turci vengono trasmesse in gesto e movimento<br />
dal danzatore. Nel febbraio del 2009 pubblica presso <strong>la</strong> casa editrice Rizzoli il romanzo<br />
Con te accanto, scritto insieme a Eugenia Romanelli. E' un'amara e vivida storia di due donne<br />
che inizialmente non si conoscono ma che pian piano, tra i letti d'ospedale e fra i vari dolori,<br />
arriveranno ad essere unite più che mai. Nel mese di<br />
maggio è prevista l'uscita del suo prossimo <strong>la</strong>voro<br />
discografico.<br />
14<br />
Ore 22.00 PALAZZO LANZA<br />
Ore 23.30 PALAZZO LANZA<br />
BOOKPARTY<br />
dal P<strong>la</strong>cito Capuano a Facebook<br />
Una vera e propria festa dei linguaggi ai<br />
ritmi incalzanti di dj Iguana<br />
conduce gli incontri<br />
Barbara Rossi Prudente<br />
regista e sceneggiatrice
Il maggio dei monumenti a Capua<br />
domenica 24 maggio<br />
Ore 10.00 / 11.15 / 12.30 CASTELLO DI CARLO V<br />
PERCORSI DELLA MEMORIA AL CASTELLO DI CARLO V<br />
a cura del<strong>la</strong> compagnia teatrale La Mansarda<br />
Percorso drammatizzato, su testi di Marco Pa<strong>la</strong>sciano, al patrimonio storico-culturale del<strong>la</strong><br />
città, attraverso <strong>la</strong> storia dei personaggi del<strong>la</strong> città di Capua come Pier delle Vigne, Ettore<br />
Fieramosca e sua sorel<strong>la</strong> Porzia, Pulcinel<strong>la</strong> maschera inventata dal "capuano Silvio Fiorillo",<br />
Ferdinando Pa<strong>la</strong>sciano, Giuseppe Martucci, le donne vittime del Sacco di Capua ad opera di<br />
Cesare Borgia. Gli spettatori ascolteranno dal<strong>la</strong> viva voce dei personaggi/attori il senso del<br />
loro mondo, dei loro sentimenti, del<strong>la</strong> loro e nostra storia.<br />
Dalle ore 10.00 alle 18.00 CENTRO STORICO<br />
LE SCUOLE SCOPRONO LA CITTÀ<br />
Caccia al tesoro tra i monumenti<br />
E' l'occasione aperta a tutti gli studenti delle scuole superiori di Capua per scoprire i tesori del<strong>la</strong><br />
città divertendosi, al<strong>la</strong> ricerca di tracce e indizi, passeggiando tra le vie e le piazze del centro<br />
storico e risolvendo quesiti e indovinelli che par<strong>la</strong>no di arte e di storia. L'evento nasce dal progetto<br />
Creativamente, del Liceo Salvatore Pizzi di Capua, coordinato dalle professoresse<br />
referenti del progetto Loredana Reale e Ange<strong>la</strong> Montanaro, in col<strong>la</strong>borazione con Opere<br />
servizi culturali avanzati.<br />
Storico dell'Arte referente: Rita Fusco<br />
15
16<br />
ore 16.00 CENTRO STORICO<br />
CAPUA: LE STORIE DELLA STORIA<br />
Itinerario insolito del<strong>la</strong> città<br />
e dei suoi monumenti<br />
Un percorso nel centro storico di Capua al<strong>la</strong> scoperta di pa<strong>la</strong>zzi e giardini,<br />
chiese e conventi, castelli e caserme cercando, tra le evidenze<br />
architettoniche e non solo, il "linguaggio" del<strong>la</strong> città del passato che si<br />
fa presente. L'itinerario comprende una visita ai monumenti dando<br />
voce non solo al<strong>la</strong> STORIA, ma anche alle "storie";<br />
quelle degli uomini che l'hanno abitata e vi<br />
hanno trascorso <strong>la</strong> loro vita, ignota ai più, da<br />
artigiani, soldati, contadini, frati e monache,<br />
donne del popolo e streghe…Interrogando fonti<br />
"minori", di solito dimenticate o trascurate,<br />
come gli Atti dei tribunali <strong>la</strong>ici e ecclesiastici,<br />
viene al<strong>la</strong> luce un universo certo non presente<br />
nel<strong>la</strong> storia ufficiale, e un microcosmo di un<br />
"mondo perduto" verso il quale non si può non<br />
provare una qualche forma di nostalgia.<br />
Ideazione<br />
Anna So<strong>la</strong>ri, Giuseppe Bellone<br />
Ricerche storiche Anna So<strong>la</strong>ri<br />
Fonti Rosolino Chillemi, Francesco<br />
Ciocio<strong>la</strong>, Antonio Martone, Felice<br />
Provvisto, Carlo Raso estratte<br />
dalle varie annate del<strong>la</strong> rivista<br />
“Capys”<br />
In col<strong>la</strong>borazione con:<br />
OPERE servizi culturali avanzati<br />
Piazza dei Giudici “Un omicidio a Piazza dei Giudici” Piazzetta de Renzis (ex Chiesa S. Giovanni dei Nobiluomini )<br />
“Un processo per stregoneria” Chiesa dell’Annunziata “Enrichetta Caracciolo, monaca all’Annunziata di Capua”<br />
Castello delle Pietre, Reale Sa<strong>la</strong> d’Armi (ex S.Giovanni delle Monache), Chiesa di S. Angelo in Audoaldis, Chiesa del<strong>la</strong><br />
Maddalena “Gioventù bruciata in Terra di Lavoro” Pa<strong>la</strong>zzo Lanza “I Francesi a Capua e il cav. Biase Lanza”<br />
Chiesa S. Michele a Corte “Canzoni a dispetto, Lettere d’amore” Chiesa S. Salvatore a Corte “Due storie d’amore”<br />
Ritiro di S. Gabriele “La regina Maria Amalia in visita alle suore di S. Gabriele” Museo Campano<br />
“Alfonso e Lucrezia” Duomo “Una festa del<strong>la</strong> candelora molto turbolenta”
Il maggio dei monumenti a Capua<br />
Dalle ore 10.00 alle 19.00 CHIOSTRO DELL'ANNUNZIATA<br />
IL LINGUAGGIO DEL GUSTO<br />
Le aziende vinicole casertane e le case editrici campane<br />
incontrano il territorio<br />
Il viaggio sensoriale sulle tracce del linguaggio toccherà domenica 24<br />
maggio anche il Gusto. Al<strong>la</strong> scoperta dei sapori del<strong>la</strong> nostra cultura enogastronomica<br />
nel<strong>la</strong> suggestiva cornice del chiostro dell'Annunziata. Tra<br />
vini e degustazioni verrà allestita una mostra mercato del libro delle più<br />
interessanti realtà editoriali campane. Nell'arco dell'intera giornata le<br />
case editrici campane presentano i loro autori, accompagnati da reading<br />
e momenti musicali ad opera di attori e musicisti casertani. Gli eventi letterari<br />
sono curati dal<strong>la</strong> giornalista Marinel<strong>la</strong> Carotenuto. Ad essi si<br />
alterneranno gli interventi del sommelier Nando Papa che racconterà,<br />
attraverso wine testing, i vini del territorio presenti.<br />
Le case editrici: Ancora del Mediterraneo, Aperia, Casertamusica, Centoautori,<br />
Colonnese, Compagnia dei Trovatori, Guida, Kairos, Lavieri, Marotta e Cafiero,<br />
Me<strong>la</strong>grana, Pironti, Scrittura & Scritture, Spartaco, Spring.<br />
Evento curato, realizzato e promosso dal'associazione <strong>Architempo</strong><br />
Dalle ore 10.00 alle 19.00 CENTRO STORICO<br />
CAPUA CITTÁ D’ARTE<br />
mostra collettiva per i negozi del centro<br />
In occasione del<strong>la</strong> pubblicazione del volume "Documenta Artis. Lo stato dell'arte<br />
in provincia di Caserta", guida a 200 artisti tra pittori, fotografi, scultori di Terra di<br />
Lavoro, realizzato dal Comune di Capua e Arte Vinciguerra, arricchito da testi<br />
critici di Carlo R. Sciascia e Stanis<strong>la</strong>o Femiano, verrà allestita nelle vetrine dei<br />
negozi del centro una collettiva di artisti rappresentativi dell' "ars casertana",<br />
in col<strong>la</strong>borazione con Associazione Commercianti Capuani.<br />
Il curatore Giovanni Vinciguerra<br />
Gli artisti Aldo Apuleo, Nico<strong>la</strong> Badia, Giuseppe Barberi, Franco Basile, Luigi Brandi, Carlo<br />
Capone, Alba Cappel<strong>la</strong>, Gianfranco Carbone, Antonio Carrello, Arturo Casanova, Alfonso<br />
Coppo<strong>la</strong>, Vincenzo Del Mese, Giuseppe De Michele, Aldo Diano, Gennaro Di Giovannantonio,<br />
Robert Di Lillo, Alessandro Di Lucca, Mimmo Fabozzi, Annamaria Ferrara, Mauro Fiore, Maria<br />
Gagliardi, Sergio Gioielli, Antonio Guarino, Luigi Guarino, Rosa Guarino, Carme<strong>la</strong> Infante, Nico<strong>la</strong><br />
Iosca, Giovanni Leuci, Chiara Machetti, Rosolena Maresca, Mario Pennone, Elpidio Oliva, Gianni<br />
Parisi, Pascal, Angelo Ranieri, Felice Re, Mario Rossetti, Giuseppe Rossi, Pao<strong>la</strong> Rossi, Titti<br />
Russo, Bruno Sannino, Anna Scopetta, Maria Rosaria So<strong>la</strong>ri, Irma Tra sacco, Giuseppe Vaccaio,<br />
Giovanni Valdelli, Paolo Ventriglia, Davide Vescovi, Ada Vinciguerra<br />
17
Ore 18.00 CHIESA DEI S.S. RUFO E CARPONIO<br />
Il Linguaggio nel<strong>la</strong> canzone c<strong>la</strong>ssica napoletana<br />
Ensemble Vocale del Teatro San Carlo e<br />
I CANTORI NEAPOLITANI in<br />
SUONI ED ECHI DI NAPOLI<br />
Il concerto traccia un percorso musicale e culturale dei vari periodi del<strong>la</strong><br />
musica c<strong>la</strong>ssica, attraverso i luoghi emblematici napoletani come i vicoli , <strong>la</strong><br />
chiesa, il teatro, i salotti. Il programma (tranne per i brani religiosi ) è interamente<br />
in vernacolo, dal più antico al più conosciuto e par<strong>la</strong>to, e dimostra<br />
l'interesse avuto dai grandi compositori per <strong>la</strong> "lengua napulitana" nelle<br />
varie epoche. Attraverso <strong>la</strong> Musica <strong>la</strong> Napoli colta è in felice connubio con <strong>la</strong><br />
Napoli popo<strong>la</strong>re, grazie ad autori come: F. Durante, G. Donizetti, S.<br />
Mercadante, L. Ricci, J. Napoli, M. Pi<strong>la</strong>ti che come tanti altri hanno legato <strong>la</strong><br />
canzone napoletana c<strong>la</strong>ssica al<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> musica.<br />
(Programma e<strong>la</strong>borato da Ange<strong>la</strong> Cantiello)<br />
Soprani: Ange<strong>la</strong> Cantiello, Pao<strong>la</strong> Tedesco<br />
Contralti: Antonietta Bellone, Giuseppina Acierno<br />
Tenori: Alessandro Lualdi, Giuseppe Armando Valentino<br />
Bassi: Antonio De Lisio, Luigi Toma<br />
Pianoforte: Roberto Moreschi<br />
Direttore: Carlo Morelli<br />
SUONI DI NAPOLI<br />
...nei vicoli<br />
G. Gorzanis:<br />
Vil<strong>la</strong>nelle - 'Sta vecchia canaruta<br />
Anonimo: Canzoni antiche<br />
Trippole Trappole (duetto)<br />
Anonimo: Canzoni antiche<br />
La ricciulel<strong>la</strong> (terzetto)<br />
J.Napoli: Grida di venditori<br />
napoletani, Venditrice di castagne,<br />
Venditore di gelse ge<strong>la</strong>te, Venditrice<br />
di fichi secchi, Venditore di fave<br />
…in chiesa<br />
F. Durante: Magnificat (inizio)<br />
…in teatro<br />
L.Ricci:<br />
da "La festa di Piedigrotta"<br />
Viene ccà nun fa cchiù Zeza<br />
(tarantel<strong>la</strong>)<br />
…nei salotti<br />
S. Mercadante: Lo Marenaro<br />
G.Donizetti: Lu trademiento<br />
S. Mercadante: La Rosa<br />
G. Donizetti: Me voglio fa' na casa<br />
18<br />
Programma<br />
ECHI DI NAPOLI<br />
M. Pi<strong>la</strong>ti: da<br />
"Otto canzoni su vecchi testi popo<strong>la</strong>ri"<br />
'O Vico, Divuzzione<br />
Canzoni C<strong>la</strong>ssiche<br />
G. Capurro - E. Di Capua<br />
A. Mazzocchi 'O Sole mio<br />
V. Russo - E. Di Capua<br />
A. Mazzocchi I' te vurria vasà<br />
S. Di Giacomo - P.M. Costa<br />
Luna Nova<br />
P.Turco - L. Denza<br />
Funiculì Funiculà
Il luogo del<strong>la</strong> lingua, <strong>la</strong> lingua del luogo<br />
Ore 19.30 PALAZZO LANZA<br />
Si apre con un'attenzione partico<strong>la</strong>re al territorio e al<strong>la</strong> casertanità, l'ultima serata<br />
del festival che, nascendo dal<strong>la</strong> celebrazione di Capua come cul<strong>la</strong> del<strong>la</strong> lingua italiana<br />
intende celebrare Terra di Lavoro non solo come luogo da raccontare, ma anche<br />
come terra da vedere, osservare e progettare.<br />
IL LUOGO DELLA LINGUA, LA LINGUA DEL LUOGO<br />
Raffaele Cutillo incontra<br />
Antonio Pascale autore di “Ritorno al<strong>la</strong> città distratta” (Einaudi) e<br />
Davide Vargas autore di “Racconti di qui” (Pironti)<br />
interlocutori di uno scambio di idee, opinioni, e perché no,<br />
sogni e fantasie su un territorio da annusare, toccare, vivere<br />
Ritorno al<strong>la</strong> città distratta - A Caserta, dove sono finite le sigarette di contrabbando che gli<br />
immigrati vendevano agli angoli delle strade? A Caserta, il commercio delle sigarette è stato<br />
sostituito con quello del<strong>la</strong> droga. A Caserta <strong>la</strong> spaccio del<strong>la</strong> cocaina ha cambiato <strong>la</strong> struttura<br />
antropologica del<strong>la</strong> camorra, che via via ha avviato e consolidato un sistema di spaccio in franchising<br />
coinvolgendo nell'affare buone fette di popo<strong>la</strong>zione. A Caserta <strong>la</strong> camorra ha affittato<br />
parecchie ville ai militari del<strong>la</strong> Nato che adesso chiedono protezione. Caserta è stata sommersa<br />
dai rifiuti. A Caserta si ristrutturano i locali al<strong>la</strong> maniera neo borbonica perché sono tutti convinti<br />
di avere un antenato nobile. A Caserta, stranamente, avvengono delle cose che accadono<br />
anche in alcune città francesi o tedesche.<br />
Racconti di qui - Un uomo cammina su un marciapiedi in una controra asso<strong>la</strong>ta. L'uomo è<br />
attratto dal<strong>la</strong> strada. Le crepe, le cicche, i tappi di bottiglie ingoiati come fossili, i dislivelli del<br />
cammino, <strong>la</strong> ragnate<strong>la</strong> come di vetro fratturato che si apre nell'asfalto. Dove sta andando? In<br />
nessun luogo, non c'è più un luogo vero dove quell'uomo possa andare, perché lui sta andando<br />
qui. È cosi che si muove il protagonista dei "Racconti di qui", un uomo risucchiato dal mondo e<br />
convinto che prestando più attenzione alle cose esse finiranno per rive<strong>la</strong>rgli il loro segreto [...]<br />
e le racconta come se narrasse <strong>la</strong> vita di un personaggio fatto di asfalto, cemento, fogne, pontili,<br />
facciate, crepe, discariche, buche, piazze, sabbie, vie, vicoli, mare: inseguendo nel<strong>la</strong> fisionomia<br />
delle cose ferite che gridano quel<strong>la</strong> verità che le fisionomie umane ammutolite o complici<br />
tacciono.<br />
19
20<br />
Ore 20.30 PALAZZO LANZA<br />
I CORTI DI TERRA DI CINEMA<br />
Proiezione dei cortometraggi in gara e premiazione<br />
Evento realizzato in col<strong>la</strong>borazione con<br />
associazione Terra di Cinema curato da Gaetano Ippolito<br />
Dopo il successo del<strong>la</strong> V Edizione, grazie anche al contributo del film documentario di Barbara<br />
Rossi Prudente, La bambina deve prendere aria per <strong>la</strong> sezione "Cinema e Territori DOC", il<br />
SUESSOLA FILM FESTIVAL cambia pelle e si trasforma in TERRA di CINEMA, fondendosi con<br />
Capua Il Luogo del<strong>la</strong> Lingua. Ciò arricchisce il festival capuano di un ulteriore viaggio nei<br />
Linguaggi, attraverso il mezzo cinematografico al<strong>la</strong> scoperta delle risorse del territorio nel<strong>la</strong> sua<br />
concretezza geografica e nel<strong>la</strong> sua dimensione interiore, una singo<strong>la</strong>re esplorazione dei <strong>la</strong>ti<br />
oscuri dell'anima. Lo spirito del festival è diventare un <strong>la</strong>boratorio all'interno del quale formare<br />
e <strong>la</strong>nciare i talenti impegnati nell'universo dell'audiovisivo. "Talenti e Territori", questa <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />
chiave del<strong>la</strong> edizione 2009 del festival.<br />
L'organizzazione, oltre a promuovere un bando annuale per un concorso internazionale del cortometraggio,<br />
destinato agli autori emergenti che si evidenzino per una partico<strong>la</strong>re attenzione al<br />
linguaggio delle immagini, approfondisce il mezzo documentaristico riservando ai film documentari<br />
sempre maggiore spazio, con presentazioni, proiezioni e dibattiti durante l'arco dell'anno.<br />
L'evento è organizzato in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA.<br />
I corti sono stati selezionati dal<strong>la</strong> Giuria di<br />
Terra di Cinema composta da: Pappi<br />
Corsicato (Regista); Lamberto<br />
Lambertini (Regista); Jan Michelini<br />
(Aiuto regia); Tonino Di Ronza<br />
(Scenografo); Maurizio Gemma<br />
(Direttore Film Commission Regione<br />
Campania); Rocco Marra (Direttore del<strong>la</strong><br />
fotografia); Maximilien Gobiet (fonico);<br />
Vincenzo Lombardi (Direttore responsabile<br />
SET); Giusy Marchetta; Valentina<br />
Viscione; Luca Gatta; Gerardo Gatta;<br />
Ester Piazza;
Il luogo del<strong>la</strong> lingua, <strong>la</strong> lingua del luogo<br />
Da Lunedì 18 a sabato 23 maggio<br />
Spettacolo teatrale<br />
ALLEGRO TEATRALE<br />
scritto da Francesco Piccolo<br />
diretto e interpretato da Valerio Aprea<br />
Esperimento teatrale affidato al<strong>la</strong> bravura dell'attore<br />
Valerio Aprea, scritto da un altro casertano doc<br />
Francesco Piccolo, autore, ma anche noto sceneggiatore<br />
per il cinema e <strong>la</strong> televisione (sue sono le sceneggiature<br />
di "My name is Tanino", "Paz!", " Il caimano", "Caos<br />
calmo" e "Giorni e nuvole") che concluderà il festival<br />
conduce gli incontri Raffaele Cutillo architetto<br />
Saletta degli eventi Libreria Guida Capua dalle ore 17.00 alle ore 19.00<br />
CAPUA: IL LUOGO DELLA LINGUA LAB<br />
Si svolgerà il <strong>la</strong>boratorio di scrittura creativa “Scrivere di Cinema” condotto dal<strong>la</strong> scrittrice Marilena<br />
Lucente, dal<strong>la</strong> regista e sceneggiatrice Barbara Rossi Prudente e dallo scrittore Giorgio Vasta.<br />
Da Sabato 16 a domenica 24 maggio<br />
TERRA DI LAVORO LEGGE<br />
Ore 22.30 PALAZZO LANZA<br />
In col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Società Fotografica Casertana, durante tutto il festival,<br />
i fotografi associati saranno impegnati a ritrarre personalità del mondo culturale, istituzionale,<br />
politico di Terra di Lavoro, ospiti del festival e semplici fruitori immorta<strong>la</strong>ti nell'atto del<strong>la</strong> lettura.<br />
Tutto il materiale servirà al<strong>la</strong> realizzazione di un catalogo e di un video<br />
che saranno presentati successivamente<br />
21
Museo Campano<br />
Aperto al pubblico nel 1874, si artico<strong>la</strong> in 32 sale espositive<br />
ed ha <strong>la</strong> sua sede nel rinascimentale Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Antignano. Qui soggiornarono Alfonso il Magnanimo,<br />
Carlo di Borbone e Carlo V. Poi fu sede del Governatore.<br />
Di grande interesse il portale scolpito nel tufo di piperno<br />
con le insegne nobiliari degli Antignano: è tra i più significativi<br />
portali rinascimentali di gusto cata<strong>la</strong>no presenti in<br />
Campania. Di rilievo anche lo scalone. Il Museo è suddiviso<br />
nei settori archeologico, medievale, moderno, pinacoteca<br />
e biblioteca. Nel<strong>la</strong> sezione archeologica (che va dal VI<br />
secolo a.C. al II secolo d.C.) sono esposti vasi, terracotte,<br />
monete, sarcofagi figurati, antichità etrusche, greche ed<br />
egizie, affreschi e mosaici. Di partico<strong>la</strong>re interesse sono <strong>la</strong><br />
Sa<strong>la</strong> Mommsen (con <strong>la</strong> ricca raccolta di <strong>la</strong>pidi ed epigrafi)<br />
e <strong>la</strong> famosa sa<strong>la</strong> delle Matres Matutae: circa 200 statue<br />
votive di tufo grigio scoperte nel 1845 in un santuario<br />
dedicato al<strong>la</strong> dea del<strong>la</strong> fecondità e databili dal VI secolo<br />
a.C.; donne sedute con in braccio bambini in fasce disposti<br />
simmetricamente per due, quattro, sei bambini.<br />
Appaiono disposte intorno alle parti del Museo, come lo<br />
erano allora in quelle del tempio. Inoltre, il Museo ospita<br />
un'interessante collezione di piatti con pesci, unica al<br />
mondo per <strong>la</strong> varietà dei pezzi, e le famose terrecotte<br />
offerte come ex voto nei santuari capuani. Nel<strong>la</strong> sezione<br />
medievale sono esposte sculture federiciane e bizantine<br />
con sarcofagi e sculture, tra le quali quelle di Pier delle<br />
Vigne, Taddeo da Sessa e Federico II, Capua Fidelis e<br />
Giove. La pinacoteca, invece, raccoglie una pregevole<br />
sezione di pittura napoletana del '400 e '500, tra cui un<br />
raro dipinto su tavo<strong>la</strong> di ivarini ed un trittico cuspidato del<br />
Palermitano. La biblioteca, infine, oltre a 50.000 volumi,<br />
raccoglie 3067 manoscritti, 10 incunaboli, 187 cinquecentine<br />
e mille pergamene di età longobarda, sveva e normanna<br />
molto utili per <strong>la</strong> ricostruzione storica, politica e<br />
culturale dell'identità campana. Tra i manoscritti, quelli di<br />
Vanvitelli e Garibaldi.<br />
22
Pa<strong>la</strong>zzo Lanza<br />
L'edificio è di impianto quattrocentesco, anche se ha subìto un completo restauro al<strong>la</strong> fine<br />
del 700. Al seicento sono da riferire i balconi con mensole a figure leonine e mostruose,<br />
con ricche ringhiere, analoghe alle ornamentazioni tipiche del<strong>la</strong> Sicilia orientale, terra da<br />
cui <strong>la</strong> famiglia Lanza proviene. Al secondo periodo, invece, è da riferirsi <strong>la</strong> zona centrale<br />
del pa<strong>la</strong>zzo, che presenta due fornici archivoltati (di cui uno solo corrisponde all'accesso<br />
dell'edificio). L'alto androne voltato a botte introduce in un vasto cortile dove sono visibili<br />
una vasca centrale ed altri elementi <strong>la</strong>pidei di spoglio. Dal cortile si accede, attraverso<br />
un portale archivoltato recante lo stemma marmoreo del<strong>la</strong> famiglia, al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> ad una<br />
rampa che affaccia sullo stesso. Più all'interno si scorge una vera da pozzo e si accede<br />
poi al giardino retrostante, leggermente sopraelevato.<br />
Nello splendido cortile di Pa<strong>la</strong>zzo Lanza, nel centro storico di Capua ci sono il caffè ristorante<br />
Ex Libris, <strong>la</strong> Libreria Guida Capua. Libreria, caffetteria , ristorante, spazio espositivo,<br />
book bar, Bed and Breakfast, contenitore di eventi e musica. In quelle che un tempo<br />
erano le stalle del pa<strong>la</strong>zzo, gli ambienti di <strong>la</strong>voro, il <strong>la</strong>vatoio, dopo un attento restauro, è<br />
possibile perdersi tra le pagine di un libro, ascoltare musica, sorseggiare vino circondati<br />
da opere d’arte, scoprire sapori e prendere parte ad incontri con <strong>la</strong> letteratura, col cinema<br />
d’autore, <strong>la</strong> poesia ed il teatro.<br />
Castello di Carlo V<br />
Opera imponente, <strong>la</strong> cui costruzione fu promossa dallo stesso imperatore Carlo V, in visita<br />
a Capua il 23 marzo 1536, durante il Viceregno di Don Pedro de Toledo. Fu eretto tra<br />
il 1542 ed il 1552 su progetto dell’architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya (lo stesso<br />
di Castel Sant’Elmo a Napoli) e dell’ingegnere capuano Ambrogio Attendolo. Con <strong>la</strong> complessa<br />
cinta di mura bastionata rappresenta uno dei più importanti centri fortificati del<strong>la</strong><br />
Campania. Presenta un impianto quadrato con bastioni <strong>la</strong>nceo<strong>la</strong>ti sui vertici, occupa una<br />
superfice di 8500 mq ed è circondato da un profondo fossato e da bocche traditorie. Per<br />
molto tempo è stato sede del Governatore e poteva ospitare 1000 uomini. All’interno dei<br />
bastioni, con pareti scarpate e orecchioni e galitte, vi erano casamatte per il deposito<br />
delle polveri da sparo, oggi trasformate in sa<strong>la</strong> riunione, Museo delle macchine per <strong>la</strong> produzione<br />
di cartucce, cappel<strong>la</strong>, Sa<strong>la</strong> dei cannoni. A livello del<strong>la</strong> corte vi sono una sa<strong>la</strong> esposizioni,<br />
un’altra cappel<strong>la</strong> (cinquecentesca), sale per cassule e sa<strong>la</strong> convegni. Nei sotterranei<br />
intercomunicanti, invece, vi era il deposito delle armi. Nel 1848 i Borbone destinarono<br />
parte del<strong>la</strong> fabbrica a prigione per detenuti politici: 9 ambienti coperti a volte, con<br />
otto feritoie per <strong>la</strong> luce. Una <strong>la</strong>pide ricorda il generale francese Boisgerard ucciso durante<br />
i fatti d’arme del 1799. Nonostante <strong>la</strong> sua monumentale bellezza e i reperti che conserva,<br />
non è aperto al pubblico ed è visitabile solo in rare occasioni, perché inserito nell’area<br />
del Pirotecnico ed è di proprietà del demanio militare.<br />
23<br />
i luoghi del festival
Complesso di S. Maria delle Dame monache<br />
Seconda Università di Napoli<br />
Facoltà di Economia Aziendale<br />
Il monastero fu edificato dall'Abate cassinese Aligerno,<br />
dopo che nel 949 i Saraceni distrussero l'altro di tal nome<br />
in Raviscanina. Era fuori le mura delle città e a sua difesa<br />
si elevava a oriente una torre, di cui si vedono i ruderi nell'adiacente<br />
giardino. Celebre per l'antichità e per il fasto in<br />
cui vivevano le monache, appartenenti tutte all'alta aristocrazia.<br />
Fu soppresso dai Francesi nel 1812 e venne<br />
successivamente trasformato in caserma (Fieramosca).<br />
La chiesa era annessa al cenobio che nel XII secolo venne<br />
inserito dagli Svevi nel<strong>la</strong> cinta muraria unitamente al convento<br />
di San Benedetto. Essendo l'antica chiesa nell'interno<br />
del convento fu rifatta nel XVII secolo. Consacrata agli<br />
inizi del 1700, <strong>la</strong> chiesa, un monumento insigne dell'arte<br />
barocca meridionale, fu <strong>completa</strong>ta negli stucchi solo<br />
dopo <strong>la</strong> metà del secolo. Unica chiesa capuana a cinque<br />
navate, fu definita dal Granata "una tra le chiese più belle<br />
del Regno" per le sue dimensioni , per <strong>la</strong> festosità degli<br />
stucchi e per l'armonia dei volumi. La facciata presenta un<br />
ingresso curvilineo a tre fornici e <strong>la</strong> pianta è caratterizzata<br />
da due grandi absidi <strong>la</strong>terali ed una terza abside che<br />
conclude il profondo coro. Attualmente dopo un attento<br />
restauro è sede del<strong>la</strong> Facoltà di Economia del<strong>la</strong> Seconda<br />
Università degli Studi di Napoli.<br />
24
Chiesa dei Santi Rufo e Carponio<br />
È una delle chiese capuane di fondazione longobarda, forse databile al<strong>la</strong> prima metà<br />
dell’XI secolo, periodo a cui si fa risalire <strong>la</strong> struttura, a tre navate absidate, separate<br />
da colonne antiche. Più tardi, in età normanna, fu data ai Benedettini che costruirono<br />
il campanile, addossato al<strong>la</strong> facciata, e le absidi sul <strong>la</strong>to sinistro, tuttora recanti<br />
affreschi frammentari del XII secolo. Affreschi successivi si vedono in altre parti del<strong>la</strong><br />
struttura.<br />
Chiesa e Chiostro dell’Annunziata<br />
Fu fondata sul finire del XIII secolo con annesso ospedale e monastero, cui fu collegata<br />
con un cavalcavia, tuttora esistente. Ricostruita dal 1538 circa nelle forme rinascimentali<br />
tuttora visibili all’esterno, utilizzando pietre dell’anfiteatro campano, e<br />
dotata poi di una cupo<strong>la</strong>, tradizionalmente attribuita a Domenico Fontana, ebbe ai<br />
primi del Seicento il soffitto ligneo (in parte rifatto dopo <strong>la</strong> seconda guerra mondiale)<br />
con tele di Filippo Vitale, e subì un paio di restauri durante il XVIII secolo.<br />
Piazza dei Giudici<br />
La denominazione deriva dai Magistrati o Judices del<strong>la</strong> città che risiedevano nel pa<strong>la</strong>zzo,<br />
attualmente sede dell’amministrazione comunale.<br />
La piazza presenta una configurazione rego<strong>la</strong>re e ben proporzionata, e costituisce il<br />
simbolo di tutta <strong>la</strong> città. Essa abbraccia, con una sequenza continua, il Pa<strong>la</strong>zzo di<br />
Giustizia (Governativo), <strong>la</strong> Chiesa di Sant’Eligio con <strong>la</strong> Porta omonima, il Seggio dei<br />
Giudici, <strong>la</strong> Loggia ed il Pa<strong>la</strong>zzo dell’Udienza.<br />
25<br />
i luoghi del festival
Capua è una città che accoglie il cittadino e il visitatore con le cupole<br />
delle sue chiese, con <strong>la</strong> cerchia dei suoi bastioni, con il suo grande fossato<br />
verde e l'ampia curva del fiume Volturno, con i suoi giardini, i suoi<br />
monumenti, le sue fontane. È <strong>la</strong> città fortezza ideale di Federico II e di<br />
Carlo V, difesa e "Porta del Sud" fino all'Unità d'Italia, luogo strategico<br />
per <strong>la</strong> salvaguardia del Regno di Napoli.Storicamente Capua, antica<br />
capitale del<strong>la</strong> Campania, secondo Cicerone nel I secolo a.C. fu, tra le<br />
città italiche, seconda solo a Roma. Egli <strong>la</strong> definisce, infatti, "altera<br />
Roma" ("seconda Roma"), e come Roma aveva un proprio Senato da<br />
cui l'acronimo S.P.Q.C. (Senatus Populusque Capuanum) ancora<br />
impresso sul<strong>la</strong> facciata del pa<strong>la</strong>zzo municipale, antica sede del<strong>la</strong> Corte<br />
di Giustizia. Tito Livio descrive <strong>la</strong> Capua del IV secolo a.C. come <strong>la</strong> più<br />
grande e ricca città d'Italia, estesa su 200 ettari di terreno. La città di<br />
Capua, da sempre caratterizzata da un carattere ribelle e combattivo,<br />
è famosa nel mondo per i suoi Ozi, storicamente noti per essere stati<br />
<strong>la</strong> causa principale del<strong>la</strong> sconfitta del condottiero cartaginese Annibale, che nell'antica Capua,<br />
ambiziosa ed emu<strong>la</strong> del<strong>la</strong> capitale, trovò rifugio nel 211 a.C. opo due stagioni vissute nel<strong>la</strong> lussureggiante<br />
città campana, Annibale e il suo esercito persero le loro energie belliche, travolti<br />
ed immersi nei piaceri e nel benessere.Ma l'animo combattivo del popolo capuano non fu sopito,<br />
tanto che circa 150 anni dopo, Spartaco, schiavo forte e carismatico, seppe riunire intorno<br />
a sé un numeroso esercito di g<strong>la</strong>diatori disertori e schiavi, quasi 120.000 combattenti, che<br />
diedero vita al<strong>la</strong> rivolta più pericolosa che Roma dovette affrontare. Il suo intento era quello<br />
di risalire <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> con il suo esercito e di oltrepassare le Alpi, in modo da rendere <strong>la</strong> libertà<br />
a tutti gli schiavi dell'impero.Nell'841 i Saraceni distrussero <strong>la</strong> città di Capua e i sopravvissuti<br />
si rifugiarono in quello che era il suo porto fluviale, Casilinum, l'attuale Capua, dove ricostruirono<br />
<strong>la</strong> città; nell'856, infatti, in seguito al<strong>la</strong> distruzione di Sicopoli, grazie al conte longobardo<br />
Landone I fondarono "Capua Nova" a ricordo del<strong>la</strong> vecchia. Nel X secolo Capua divenne<br />
contea e principato longobardo, ed è in quegli anni, precisamente nel 960, che si ha proprio<br />
a Capua <strong>la</strong> prima testimonianza scritta in volgare, <strong>la</strong> famosa "Carta di Capua", altrimenti<br />
detta "P<strong>la</strong>cito di Arechi", considerata come il documento che ha sancito <strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong> lingua<br />
italiana.Nel 1062, poi, Capua divenne principato normanno e ancora città fortezza sveva,<br />
27<br />
<strong>la</strong> città di Capua, <strong>la</strong> sua storia
angioina, aragonese e dei viceré spagnoli. Ma soprattutto<br />
fu <strong>la</strong> città turrita di Federico II, che in essa volle rivivere le<br />
glorie dell'antica Capua, e che al suo fianco chiamò come<br />
cancelliere il capuano Pier delle Vigne, di cui apprezzava<br />
l'eloquio dotto e <strong>la</strong> capacità di scrivere coniugando le situazioni<br />
più complicate con le conoscenze giuridiche. In breve<br />
tempo Pier delle Vigne si affermò in tutti gli ambienti<br />
diventando insigne poeta, diplomatico, ministro di Corte;<br />
utilizzato nelle missioni diplomatiche più delicate, raggiunse<br />
<strong>la</strong> carica di Logoteta del Regno di Sicilia. La città di<br />
Capua nel tempo continuò <strong>la</strong> sua ascesa divenendo fortezza<br />
dell'imperatore Carlo V e vicecapitale del Viceregno<br />
spagnolo. Fu, inoltre, città prediletta dai pontefici che, da<br />
Giovanni VIII a Onorio II, vi tennero ben nove Concili. È<br />
tristemente famoso il Sacco di Capua, perpetrato dai francesi<br />
dell'Aubigny e del duca Valentino, Cesare Borgia, ai<br />
danni del<strong>la</strong> città il 24 luglio del 1501. Egli tramò il tradimento<br />
contro Capua: i francesi prima si fecero introdurre<br />
in città promettendo <strong>la</strong> pace e poi compirono <strong>la</strong> strage,<br />
uccidendo circa cinquemi<strong>la</strong> capuani.Il 13 febbraio 1503 in<br />
un campo neutrale tra Andria e Corato, si svolse lo scontro<br />
cavalleresco noto come Disfida di Barletta. In quell'anno il<br />
dominio del Regno di Napoli era retto dai francesi, ma gli<br />
spagnoli già avanzavano in terra di Puglia per occuparne il<br />
posto e, a tal fine, si erano asserragliati a Barletta. I francesi<br />
che, a seguito di uno scontro con gli spagnoli, furono<br />
fatti prigionieri, durante un banchetto offesero il valore dei<br />
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cavalieri italiani. Si gettò così il guanto del<strong>la</strong> sfida che avrebbe tolto <strong>la</strong> macchia che gravava<br />
sull'onore italiano; questo fu raccolto da un gruppo di 13 cavalieri venuti da diversi<br />
paesi d'Italia e guidati da Ettore Fieramosca, valente cavaliere capuano al servizio di<br />
Prospero e Fabrizio Colonna. Dopo aver solennemente giurato di combattere fino allo stremo,<br />
i 13 italiani affrontarono altrettanti cavalieri francesi guidati da La Motte. La tenzone<br />
durò dall'alba al<strong>la</strong> notte, quando tornarono vittoriosi a Barletta gli italiani. Questa straordinaria<br />
impresa eroica, consegnata al<strong>la</strong> storia dalle pagine del romanzo "Ettore Fieramosca<br />
ossia <strong>la</strong> Disfida di Barletta" di Massimo d'Azeglio nell'800, sottolinea ancora una volta il<br />
coraggio e <strong>la</strong> caparbietà del popolo capuano.Dal punto di vista architettonico e artistico, si<br />
possono ancora oggi ammirare tra le mura del<strong>la</strong> città elementi di spoglio dell'epoca romana<br />
e monumenti straordinari che vanno dal Medioevo all'Ottocento: torri, castelli, caserme<br />
e fortificazioni, cattedrali, chiese e conventi, pa<strong>la</strong>zzi patrizi, porte monumentali, ponti,<br />
pozzi, 15 fontane e musei ricchi di opere d'arte (sarcofagi, ceramiche, dipinti, affreschi,<br />
monete, pergamene, sculture, statue lignee e bassorilievi); tra queste, le celebri Matres<br />
Matutae, oltre 150 statue in tufo grigio rinvenute in una favissa del VI secolo a.C., che rappresentano<br />
<strong>la</strong> più preziosa testimonianza dell'arte e del<strong>la</strong> religione popo<strong>la</strong>re<br />
campana.Capua ha inoltre dato i natali a illustri personaggi, oltre al poeta Pier Delle Vigne,<br />
notaio e consigliere di Federico II, e ad Ettore Fieramosca, l'eroe del<strong>la</strong> Disfida di Barletta,<br />
anche a Silvio Fiorillo da Capua commediografo, che fu il primo a portare ufficialmente in<br />
scena <strong>la</strong> figura di Pulcinel<strong>la</strong>, nel<strong>la</strong> sua commedia intito<strong>la</strong>ta: "La Lucil<strong>la</strong> costante, con le ridicole<br />
disfide e prodezze di Pulcinel<strong>la</strong>", e ancora al pontefice Onorio I, ai musicisti Giuseppe<br />
Martucci e Andrea De Simone, e al medico Ferdinando Pa<strong>la</strong>sciano, precursore del<strong>la</strong> Croce<br />
Rossa. Capua, inoltre, è il luogo dove fu stipu<strong>la</strong>to il Trattato di Casa<strong>la</strong>nza il 20 Maggio del<br />
1815, tra Austriaci e Napoletani, che pose fine al decennio napoleonico nel Regno che era<br />
stato di Ferdinando. Per mezzo di esso gli alleati Austriaci furono in grado di riconsegnare<br />
lo Stato al Borbone, spodestando definitivamente Gioacchino Murat.<br />
29<br />
<strong>la</strong> città di Capua, <strong>la</strong> sua storia
Col<strong>la</strong>borazioni e ringraziamenti<br />
Hanno col<strong>la</strong>borato:<br />
Marinel<strong>la</strong> Carotenuto, Anna So<strong>la</strong>ri, Mariateresa Lanza, Gaetano Ippolito,<br />
Nando Papa, Francesco Massarelli, Nino Scano, Maria Miche<strong>la</strong> Formisano<br />
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Grafica:<br />
Laura Elia, Gaetano Cucciardi, Carlo Raucci<br />
Sito web:<br />
Fausto Napolitano<br />
Stampa:<br />
Diaconia. Stampa e commerciale<br />
Santa Maria a Vico<br />
Si ringraziano per le location:<br />
Carmine Antropoli (sindaco di Capua)<br />
S.E. Mons. Bruno Schettino (Arcivescovo di Capua)<br />
Prof. Vincenzo Maggioni (Preside Facoltà di Economia del<strong>la</strong> Sun)<br />
La famiglia Lanza<br />
Col. Paolo Mazzocchetti (Comandante Stabilimento Militare Pirotecnico)<br />
Amm.ne Provinciale di Caserta e i dipendenti del Museo Campano<br />
Don Gianni Branco<br />
Don Mimì di Salvia<br />
prof. Francesco Ciocio<strong>la</strong> (Dir. Biblioteca Arcivescovile)<br />
Per <strong>la</strong> disponibilità:<br />
Antimo Cesaro, Matteo De Simone, Marilena Lucente,<br />
Barbara Rossi Prudente, Raffaele Cutillo, Gabriel<strong>la</strong> D’Angelo
Organizzazione<br />
Ente Provinciale per il Turismo<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Reale 81100 Caserta<br />
tel. 0823 550011<br />
fax 0823 326300<br />
enturismo.caserta@virgilio.it<br />
Direzione artistica<br />
Giuseppe Bellone<br />
Cell. 3389993220<br />
direzione@illuogodel<strong>la</strong>linguafestival.com<br />
Segreteria organizzativa<br />
Cinzia Di Donato, Fiorel<strong>la</strong> Federici, Maria Grazia Balzanel<strong>la</strong><br />
c.so Gran Priorato di Malta, 25 – 81043 Capua (CE)<br />
Tel/fax 0823.622924<br />
www.illuogodel<strong>la</strong>linguafestival.com<br />
info@illuogodel<strong>la</strong>linguafestival.com<br />
Ufficio stampa<br />
Silveria Conte<br />
Cell. 347.0482981<br />
ufficiostampa@illuogodel<strong>la</strong>linguafestival.com<br />
Visite guidate ai monumenti<br />
C<strong>la</strong>udio Iannotta<br />
Cell. 339.5725909<br />
Tel/fax 0823.622924<br />
info@illuogodel<strong>la</strong>linguafestival.com<br />
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