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escursioni Trecentosessantagradi s.r.l. Via Brigata Sassari, 22 07020 Palau (OT) Tel. 0789/708565 Fax 0789/706191 www.360gradi.it info@360gradi.it Piacevolmente sorpresi, quasi incantati, da ciò che offre l’interno della Sardegna. 122 SARDEGNA TREK 4X4 NON E’ UNA GITA, NE’ UN RADUNO 4X4, NE’ UN RITROVO PER GLI AMANTI DEL- L’ESTREMO. È UNA VACANZA-AVVENTU- RA TUTTA ITALIANA IN FUORISTRADA, CHE TAGLIA, SU CIRCA 1.000 KM DI STRADE STERRATE, LA SARDEGNA DAL NORD-EST AL SUD-OVEST. Gallura, Barbagia, Sarcidano, Marmilla, Sulcis-Iglesiente, Campidano: nomi magici di una terra fiabesca. Una terra che tutti forse conoscono: la Sardegna. Naturalmente non parliamo delle coste, delle spiagge dorate e del mare trasparente di una Sardegna sin troppo nota e frequentata. Stiamo parlando di un segreto, ma a portata di mano, stiamo parlando del cuore dell’Isola: aspro, sfuggente, struggente. Stiamo parlando di quei luoghi sotto i cui cieli mutevoli è ancora possibile perdersi, inseguendo i profumi della macchia, cercando l’ombra dei lecci secolari, su altopiani sconfinati di sugherete rade, per le mille e mille strade di secoli di pastorizia, tracciate e ritracciate, dipanate come fili di una matassa aggrovigliata. Luoghi dove ancora si incontrano le “pinnette”, i ricoveri dei pastori o gli ovili di pietre e tronchi di ginepro accatastati. Luoghi dove è possibile fermarsi e guardare un orizzonte cosparso di inquietanti e silenziosi custodi che ci guardano, i nuraghi. Sugli altopiani la civiltà nuragica si è conservata intatta per secoli, per millenni, perché intatto è rimasto l’ambiente che l’ha prodotta: rocce scabre, alberi dalle forme torturate, lande deserte e assolate e nuraghi, tombe di giganti, santuari, templi a pozzo, dolmen, villaggi, capanne. Ma l’Isola non è un museo, pur possedendo una tra le più belle collezioni archeologiche del mondo: il suo cuore è fatto di suggestioni, di silenzi, di profumi, di luce: chi ha inventato la Sardegna? Per scoprirlo occorre tuffarsi in quel cuore antico e autentico lungo strade impervie e poco frequentate. Un’auto qualunque non basta, un fuoristrada è il solo mezzo che permette, con tutte le cautele e le accortezze del caso (verrebbe da dire “in punta di ruote”) di fare una simile avventura. L’ITINERARIO È una lunga cavalcata attraverso la Sardegna, dal Nord-Est al Sud-Ovest che tocca alcune delle zone più impervie, selvagge e belle dell’Isola. Il viaggio è rivolto a chi possiede un fuoristrada. I 4x4 affronteranno dolci sterrati, antichi sentieri dei carbonai, pietraie, viottoli ricavati nella macchia dell’interno, ripide salite, discese, passaggi divertenti e impegnativi, sabbia...fango... Ma sempre nel pieno rispetto della natura e delle proprietà altrui. Le tappe sono comunque semplici, alla portata anche dei meno esperti della guida off-road. Le auto non corrono alcun rischio, riportano soltanto qualche graffio nei passaggi più stretti tra la vegetazione. Il punto di partenza è il Porto di Olbia, dove verranno consegnati ai partecipanti i gadgets e il road-book turistico. Dopo l’appello, si parte per scalata del Monte Limbara, la vetta più alta della Gallura. Proseguendo verso Sud, attraversando gli spettacolari Monti di “Alà dei Sardi” raggiungeremo Buddusò. Dalla Gallura alla Barbagia, seguendo un percorso di estrema bellezza naturalistica, entreremo nel Supramonte di Orgosolo, territorio tanto bello quanto selvaggio. Si incomincia a notare il cambiamento della vegetazione intorno a noi e dopo aver attraversato meravigliosi boschi arriveremo per il pranzo da un vecchio amico, pastore DOC. Il pranzo, cucinato alla... sua maniera, sarà davvero ottimo e molte saranno le prelibatezze servite, come la “pecora in cappotto” e la ricotta fresca con miele. Dopo un pomeriggio di divertente fuoristrada, pernotteremo a Fonni. Il mattino seguente, attraverseremo per intero tutto il Massiccio del Gennargentu. Spettacolare ed incredibile il paesaggio: a tratti rigoglioso, a tratti spoglio e desertico. Viaggeremo per diverso tempo in quota (circa 1.400 metri slm) tra animali di tutti i generi allo stato brado, fino ad arrivare nel cuore della Sardegna: Funtana Raminosa. Da qui, attraverso una meravigliosa foresta, paesaggio fiabesco davvero unico, giungeremo nel Sarcidano. Da questo momento inizia un percorso fuoristradistico divertente e a tratti impegnativo. Fango...tantissimo fango, e poi boschi e pianori e colline. Proseguendo ancora verso Sud, ci addentriamo nel Sulcis-Iglesiente, territorio ricco di vecchie miniere, alcune abbandonate, altre meravigliosamente ristrutturate, l’avveniristico (per gli anni ‘20) deposito minerario di Porto Flavia (patrimonio mondiale), le “Domus de Janas” (le case delle fate), Nuraghi, ecc... Possibilità di visitare Sant’Antioco, l’Isola di San Pietro, gli stagni di Tatralias, la Necropoli di Montessu, il “Parco Geominerario” e molto altro... L’avventura finirà in uno dei posti più belli e ricchi di storia del Sud-Ovest: Piscinas di Ingurtosu, dove le stupende dune di sabbia che si affacciano sul mare ci faranno scoprire l’unicità e la bellezza del luogo. Un programma per chi ama davvero il 4x4, la natura e la buona tavola. Infatti oltre a tutto quanto descritto, SARDEGNA TREK è anche un appuntamento importante con l’enogastronomia dell’Isola, un vero e proprio tour de force della buona cucina e del buon bere. Particolare cura è stata rivolta alla selezione degli Agriturismo, Ristoranti ed Hotels (tutti di categoria superiore) in cui si fa tappa. L’Organizzazione è composta da tre persone esperte di guida off-road e da tre vetture: l’auto apripista, un’auto al centro della colonna e l’auto scopa. Le impressioni di tutti quanti hanno partecipato al SARDEGNA TREK 4X4 sono positive ed entusiastiche, la Stampa specializzata e non, ha dedicato molto spazio a questo progetto esaltandone l’unicità e la perfetta organizzazione, e ciò mi da l’entusiasmo per continuare a proporre SARDEGNA TREK 4X4, LA PIU’ BELLA AVVENTURA ITALIANA IN 4X4. (Steno) Domus de Janas, Montessu SARDEGNA TREK 4X4 è proposto nei periodi di Natale (5 gg.), Capodanno (9 giorni) e il ponte del 25 Aprile – 1° Maggio (8 gg.). Su richiesta Giugno e Settembre con la presenza minima di 15 persone. Gola Gorroppu 123
ITINERARI De candia, terrazza del Bastione di S. Remy e interno del locale 124 DI G IULIA F ONNESU CAGLIARI: I LOCALI NELLA ROCCIA Cagliari città bianca si staglia accecante sul blu cobalto del suo mare, degli stagni, delle saline infinite. Città pigra, assonnata, lascia raccontare il suo passato alle pietre centenarie che, strato su strato, l’hanno formata. Secoli di storia nei locali che negli ultimi anni sono stati rimessi a nuovo, ristrutturati e restituiti a nuova vita: la città rinasce e si fa bella del suo trascorso, l’antico ora a Cagliari fa tendenza. Dalle cisterne fenice scavate nel tufo per la raccolta e l’incanalazione dell’acqua, riconoscibili per la forma a bottiglia, allargate e collegate fra loro in epoca romana per l’approvvigionamento idrico dell’area cagliaritana, ai passaggi segreti scavati nella roccia in periodo sabaudo, alle grandi cave di calcare riutilizzate durante la seconda guerra mondiale come rifugi antiaerei. Gli spazi scavati nella roccia sono tantissimi, nei quartieri storici di Castello, Marina e Stampace, i lavori di sterro e recupero lunghi e difficoltosi, ma il risultato è affascinante. Lo sanno bene i nuovi pionieri del by night, che abbandonano le tradizionali formule di ristorazione e bar per osare accostamenti insoliti fra antico e ultramoderno. Le problematiche sono tante: i costi di restauro, i permessi da parte della sovrintendenza, la lotta all’umidità, alle perdite, alle muffe; la manutenzione deve essere costante e precisa e i costi sono elevati, ma l’impatto è di gran charme. Sorseggiare un the verde sdraiati sulla cuscineria marocchina, all’interno di un’enorme cisterna fenicia perfettamente conservata (Karel). Perdersi nei meandri del Caffè Sotto la Torre, passando dalle stanze di una chiesa del cinquecento, al livello di una corte medievale, all’imboccatura di una cisterna romana. Rilassarsi nelle stalle dell’antico Palazzo Boyle, leggendo passi di un testo del 1937 che racconta la vita del cantore Alberto de Candia, riportati sul menu del wine bar. Il De Candia wine and spirits sceglie un arredamento anni 30, essenziale e raffinato: grandi divani in velluto color carta da zucchero, realizzati su misura per il locale, tavoli scuri, massicci, macchina per il caffè Faema, cassa dècor; alle pareti le tele visionarie di Lorenzo Stea. Linee discrete che si accostano con garbo al tufo vivo delle pareti e alle grandi arcate di mattoni. I bagni sono interamente scavati nella roccia. Di fronte alla grande vetrina una micro terrazza con tavolini in ferro battuto, con stufe fungo per godere il tramonto anche d’inverno. La linea dei divani torna nei modernissimi lounge in ecopelle rossa sulla grande terrazza del Bastione, di fronte al locale: accostati a sedie e tavolini di plastica bianca dalle linee sixties, contrastano piacevolmente con i lampioni liberty. Sul lato opposto del bianco quadrilatero stessi divani, ma neri, accostati a tavolini con piano in vetro di un verde acidissimo. E poi amache come vele per dondolarsi in tanti, grandi gazebo laccati, lampadari in vetro soffiato, rosso sangue. È il Caffè degli Spiriti, ultima novità in fatto di nightlife Cagliaritana, assoluto successo di presenze e incassi per l’estate 2005: geniale intuizione dei fratelli Raggio, che di nightlife e luoghi d’incontro cool se ne intendono. Caffè di giorno, pizzeria la sera, american bar e dj-set frequentatissimo la notte. In una decina di metri quadri c’è lo spazio per il bancone, lunghissimo, con bottiglieria che ricopre tutta la parete fronte ingresso. Al centro del bancone è la consolle, dove i dj cagliaritani fanno a gara per far vibrare la loro musica. Poi una stanza tutta nera, dove mangiare una dark pizza, seduti su seggioline assolutamente sixties. Sulla terrazza i gazebo laccati di nero, illuminati da grandi lampadari rossi, in vetro soffiato, sono chiusi e riscaldati durante l’inverno. Alla fine di via dei Genovesi, nel cuore di Castello, a partire dalle otto di sera un enorme uomo nero, elegantissimo, sta di fronte a un portale illuminato da faretti alogeni: alle sue spalle è il Predalush, locale molto frequentato dai cagliaritani modaioli, ma anche dedicato a reading di poesia e serate sperimentali. Totalmente scavato nella roccia, è geniale fusione fra forme rinascimentali e ricerche architettoniche contemporanee, sonorità soft e cucina fusion. L’ambiente lounge è completamente bianco, con luci dal basso (Guzzini) e faretti sugli archi (Zumtobel), a sottolineare lo sviluppo longitudinale della stanza. L’arredamento è essenziale, con tavolini bassi, divanetti rosso fuoco e bianco ghiaccio. Solo alcuni pezzi di design (Philippe Stark, un grande divano firmato Cappellini, le plastiche Kartell) colorano l’ambiente. Il Caffe Libarium, di fronte alla meravigliosa terrazza panoramica del bastione di Santa Croce, è ormai un’istituzione a Cagliari. Dalla prima colazione all’aperitivo delle otto cagliaritani e non amano godere lo splendido panorama vista mare. Sicuramente il più romantico tramonto della città. All’interno del locale, nello spazio lounge (aperto solo d’inverno), una cisterna perfettamente conservata custodisce due grosse palle di granito, rinvenute durante i lavori di sterro. Da sempre conosciutissimo fra i cagliaritani il caffè in stile francese ha varcato il mare nei romanzi noir Ritual cafè Caffè degli Spiriti, interno 125
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