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La sala di controllo della Centrale nazionale d'allarme (CENAL)

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18 casanova Novembre 2011 sanitas troesch<br />

Sulla cresta dell’onda<br />

Intervista a Ernst Thomke<br />

È possibile conciliare improvvisazione ed eco-<br />

nomia? «Eccome»: lo <strong>di</strong>ce un uomo che con il<br />

suo talento per l’improvvisazione contribuisce<br />

a forgiare il panorama dell’impren<strong>di</strong>toria svizzera<br />

e che, nonostante la sua notevole fama <strong>di</strong><br />

esperto in situazioni <strong>di</strong> emergenza, non ha mai<br />

perso il contatto con la realtà. Durante una<br />

pausa nella sua circumnavigazione del globo in<br />

barca a vela, abbiamo fatto visita al dottor Ernst<br />

Thomke, 72 anni, nella sua residenza svizzera. In<br />

un’intervista esclusiva al pioniere <strong>della</strong> Swatch e<br />

alla moglie abbiamo scoperto quale ruolo abbiano<br />

il caso, l’autonomia del pensiero e il coraggio<br />

nel successo <strong>di</strong> quest’uomo fuori dal comune.<br />

Dottor Thomke, che cos’è per lei<br />

l’improvvisazione?<br />

«Improvvisazione significa per me creare liberamente<br />

in base a una determinata situazione. Per<br />

esempio, quando è necessario licenziare il personale,<br />

si è costretti ad agire in modo piuttosto rapido.<br />

L’importante è osare un passo coraggioso in base alle<br />

proprie conoscenze e secondo coscienza, come un<br />

chirurgo in <strong>sala</strong> operatoria».<br />

Nella sua carriera è passato dalla meccanica alla<br />

me<strong>di</strong>cina fino al top management. Nella vita ha<br />

vissuto momenti in cui l’improvvisazione ha<br />

assunto un ruolo determinante?<br />

«<strong>La</strong> mia vita è stata ricca <strong>di</strong> eventi casuali. Da questo<br />

punto <strong>di</strong> vista tutta la mia storia è contrassegnata da<br />

continui momenti <strong>di</strong> improvvisazione (sorride e<br />

guarda sua moglie che si è seduta con una tazza <strong>di</strong><br />

caffè sulla panca accanto al camino). Terminato<br />

l’appren<strong>di</strong>stato in orologeria, non ne ho più voluto<br />

sapere <strong>di</strong> questo settore. Mi de<strong>di</strong>cai quin<strong>di</strong> allo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> chimica e fisica, completato il quale iniziai<br />

abbastanza casualmente a lavorare come biochimico<br />

al centro tumori <strong>di</strong> Berna. Ancora giovane, <strong>di</strong>venni<br />

sanitas troesch Novembre 2011 casanova 19<br />

responsabile <strong>della</strong> filiale svizzera del gruppo farmaceutico<br />

Beecham, ancora una volta per caso. Un altro passo importante<br />

<strong>della</strong> mia vita lo debbo ad un episo<strong>di</strong>o quasi assurdo: dopo aver<br />

perso da 20 anni ogni contatto con il settore dell’orologeria, il mio<br />

vecchio maestro orologiaio mi propose <strong>di</strong> ritornare alla Manufacture<br />

Horlogère Suisse ETA. Dopo una certa titubanza accettai e <strong>di</strong>venni<br />

<strong>di</strong>rettore generale dell’azienda in cui un tempo avevo iniziato il mio<br />

appren<strong>di</strong>stato».<br />

Aveva dei modelli professionali?<br />

«Sì, <strong>di</strong>versi. Il mio <strong>di</strong>rettore alla Beecham e, nel settore orologeria,<br />

il dottor Scholl, che mi colpì per il suo incre<strong>di</strong>bile talento <strong>di</strong><br />

improvvisatore».<br />

Nella nostra economia mancano personalità con queste<br />

capacità?<br />

«Un’impresa che funziona bene non ha bisogno <strong>di</strong> improvvisatori.<br />

Solo nella crisi è necessario saper improvvisare».<br />

Con la Swatch <strong>di</strong>mostrò all’industria dell’orologeria svizzera<br />

una via d’uscita dalla crisi. Il progetto aveva a che fare con<br />

l’improvvisazione?<br />

«Sì, certo», risponde subito Ernst Thomke: «L’industria orologiera<br />

viveva allora un momento infernale: in opposizione all’enorme<br />

potenza del marketing giapponese, le nostre ven<strong>di</strong>te in continuo<br />

calo venivano compensate da prezzi sempre più alti. Per un certo<br />

periodo la strategia funzionò, perché l’immagine degli orologi<br />

svizzeri era ancora intatta. Come produttori <strong>di</strong> componenti per<br />

movimenti <strong>di</strong> orologi osservavamo gli sviluppi con preoccupazione.<br />

Il nostro responsabile <strong>della</strong> ricerca Urs Giger insisteva da tempo<br />

per progettare un nostro orologio, invece <strong>di</strong> fornire componenti<br />

ad un mercato sempre più fiacco. In una memorabile riunione<br />

abbiamo definito tutte le caratteristiche che doveva avere il<br />

nuovo orologio concorrenziale. Il nucleo dell’idea Swatch nacque<br />

così, praticamente in un pomeriggio».<br />

A cosa è dovuto il suo grande successo?<br />

«Un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> montaggio geniale con un ridotto numero <strong>di</strong><br />

componenti generò un prodotto ra<strong>di</strong>calmente nuovo ad un prezzo<br />

senza pari. Successivamente iniziammo a <strong>di</strong>namizzare gli Swatch:<br />

abbiamo richiesto la consulenza <strong>di</strong> artisti e <strong>di</strong> interi laboratori <strong>di</strong><br />

design, lanciando contemporaneamente campagne <strong>di</strong> street<br />

painting a Basilea, Londra e New York ed eventi come la Breakdance<br />

World Championship − tutte cose che per me significano improvvisazione<br />

pura. Dopo i primi flop dei test sul mercato statunitense,<br />

siamo riusciti a conquistare <strong>di</strong> volata il mercato europeo».<br />

Che cosa fa Ernst Thomke, quando non è in viaggio o<br />

impegnato in un’intervista?<br />

«Di tanto in tanto fornisco la mia consulenza ad imprese giovani<br />

e innovative in <strong>di</strong>versi settori industriali».<br />

Signora Thomke, tutta la famiglia ha il talento<br />

dell’improvvisazione?<br />

«Facciamo semplicemente quello<br />

che occorre. Anche i nostri figli<br />

improvvisano ogni giorno: nostro figlio<br />

che gestisce un famosissimo ristorante<br />

sul lago <strong>di</strong> Bienne, o nostra figlia che,<br />

come me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> pronto soccorso e<br />

madre, deve riuscire a conciliare<br />

compiti molto <strong>di</strong>versi».<br />

Dottor Thomke, la vela in mare<br />

aperto è una delle attività che<br />

pratica nel tempo libero. Va sempre<br />

tutto secondo i piani?<br />

«Al contrario! Anche qui non sono solo le<br />

onde alte a crearci sorprese. Ad esempio<br />

ho dovuto costruire un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong><br />

seduta sospeso per un collega ferito,<br />

in modo che potesse continuare a<br />

viaggiare a bordo senza dolori».<br />

Sul tavolo è aperto un album <strong>di</strong><br />

fotografie che documenta le<br />

avventure <strong>di</strong> Ernst Thomke in alto<br />

mare. Congedandoci dalla famiglia<br />

ci ren<strong>di</strong>amo conto che presto<br />

questo ideatore anticonformista<br />

sarà nuovamente in viaggio<br />

verso i mari del sud, dove<br />

l’improvvisazione farà parte <strong>della</strong><br />

sua vita quoti<strong>di</strong>ana come il pesce<br />

appena pescato e le vele issate.

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