ANAFILASSI DA VELENO DI IMENOTTERI - Aicod
ANAFILASSI DA VELENO DI IMENOTTERI - Aicod
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<strong>ANAFILASSI</strong> <strong>DA</strong> <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong><br />
<strong>IMENOTTERI</strong><br />
Dr.ssa Dr. ssa Grazia Manfredi 2006
Definizione
EPIDEMIOLOGIA
CLASSIFICAZIONE<br />
Costituiscono l’ Ordine più vasto di tutto il mondo<br />
animale, ma solo le Specie appartenenti agli aculeati<br />
( apparato ovodepositore trasformato in pungiglione)<br />
Possono determinare reazioni di tipo allergico e in<br />
particolare le Famiglie di:<br />
- API<strong>DI</strong> : Sottofamiglia Apinae: Genere Apis ( Ape)<br />
e Bombus (Bombo)<br />
- VESPI<strong>DI</strong> : Sottofamiglia Vespinae: Genere Vespa<br />
(Calabrone europeo), Vespula ( Giallone) e<br />
Dolichovespula ( Calabrone americano) e<br />
Sottofamiglia Polistinae: Genere Polistes ( Vespa)<br />
- FORMICI<strong>DI</strong> : hanno importanza quasi<br />
esclusivamente in America<br />
In Italia le specie di interesse allergologico sono<br />
limitate all’ APE ( Apis)alla VESPA ( Polistes) ed al<br />
CALABRONE ( Vespa Cabro)
CARATTERISTICHE degli Imenotteri<br />
pungitori<br />
API<strong>DI</strong>:<br />
Ape comune ( apis mellifera): ha corpo peloso a<br />
striscie giallo-bruno, larghissime zampe posteriori<br />
frangiate, pungiglione seghettato (presente solo nella<br />
femmina) che resta intrappolato nella cute punta<br />
eviscerando e uccidendo l’insetto. Le api guardiane<br />
sono le più pericolose, soprattutto nel perimetro<br />
difensivo dell’alveare, in presenza di vento, pioggia,<br />
forti odori, rumori , “movimento”, attratte dai colori<br />
sgargianti o brillanti.<br />
Il più importante allergene contenuto nel suo veleno è<br />
la Fosfolipasi A2, seguono Mellitina, Ialuronidasi,<br />
Fosfatasi acida ed antigene ad alto peso molecolare.<br />
Elevata cross-reattività con ialuronidasi e antigene ad<br />
alto pm dei vespidi.<br />
Inietta circa 60 microgrammi di veleno secco.
<strong>ANAFILASSI</strong> <strong>DA</strong> PUNTURA DU <strong>IMENOTTERI</strong><br />
APIS MELLIFERA<br />
Principali caratteristiche<br />
•Corpo: tozzo. Ricoperto da peluria, colorato di nero e ocra<br />
• Dimensioni: 1 – 1,5 cm<br />
•Pungiglione: seghettato<br />
• Aggressività: solo in prossimità dell’alveare
I BOMBI: erroneamente chiamati calabroni per il<br />
volo rumoroso, sono Apidi pelose nere a strisce gialle<br />
o bianche facilmente riconoscibili dalle api per le<br />
dimensioni cospicue. Sono scarsamente aggressivi<br />
pungendo solo se disturbati. Non lasciano il<br />
pungiglione.
I VESPI<strong>DI</strong><br />
Sono gli imenotteri più a contatto con l’uomo perché<br />
si cibano di frutta matura, cibi zuccherini, ma anche di<br />
carni e rifiuti di cibo in genere.<br />
Inoltre, nidificando al suolo ( terreno, radici, giardini<br />
ecc.), sono facilmente calpestabili.<br />
Possono infliggere punture multiple, iniettando 5-15<br />
microgrammi di veleno secco per ogni puntura.<br />
- VESPULE (o GIALLONI): i più diffusi in Italia,<br />
hanno addome tronco alla inserzione col torace, così<br />
come la vespa ( calabrone), cio’ li distingue dai<br />
Polistes ( vespa ) che hanno addome a forma di fuso.<br />
- VESPE ( o CALABRONI ): grossi anche 3 cm, con<br />
pungiglione fino a 3 mm di lunghezza, più frequenti<br />
nel nord e centro Italia. Costruiscono il classico nido<br />
di carta nelle crepe dei tronchi o di vecchi edifici. Ha<br />
ronzio in volo, non è aggressivo, unico tra gli I. a<br />
conservare una parziale attività nelle ore notturne.<br />
- POLISTES ( o VESPE ): chiamate anche v.<br />
cartonaie per il nido di carta. Hanno corpo privo di<br />
peli, affusolato, sono lunghe 1.5 cm e volano a zampe<br />
molto larghe.
Polystes species<br />
Principali caratteristiche<br />
•Corpo : sottile, glabro, colorato di nero e giallo, addome fusforme<br />
•Dimensioni: 1,5 – 2 cm.<br />
•Pungiglione: liscio<br />
•Aggressività : Moderata
Vespula species<br />
Principali caratteristiche<br />
•Corpo: Sottile, colorato di nero e giallo, addome tronco nel tratto prossimale<br />
•Dimensioni: 1,5 –2 cm.<br />
•Pungiglione: Liscio<br />
•Aggressività: elevata
<strong>IMENOTTERI</strong><br />
• Il volume di veleno iniettato è diverso da specie a specie<br />
nella maggior parte dei casi il volume è 0,5 microL. Per puntura<br />
• Il contenuto proteico per sacco velenifero è compreso tra 3,4 – 300 microG.<br />
• Un Vespide inietta da 1,7 a 5 microG.<br />
l’Ape da 50 a 60 micgroG.
<strong>VELENO</strong> e sua composizione:<br />
Grossolanamente distinguiamo tre<br />
componenti principali con differente<br />
meccanismo d’azione a cui conseguono<br />
diverse manifestazioni cliniche:<br />
1- Amine biogene: basso pm,causano<br />
dolore, vasodilatazione locale ,<br />
aumentata permeabilità ( caratteristica<br />
anche di alcuni enzimi come la<br />
ialuronidasi): es. istamina<br />
2- Peptidi e Fosfolipasi: effetti citotossici,<br />
emolitici e neurotossici:<br />
chinine,mastoporani,peptide<br />
chemiotattico nella vespa, mentre il 50%<br />
dei peptidi delle api è rappresentato dalla<br />
mellitina ( stimolo doloroso)<br />
3- Sostanze ad alto peso molecolare (spt<br />
Enzimi): rappresentano gli allergeni<br />
principali del veleno: Fosfolipasi A e B,<br />
Ialuronidasi
ALLERGENI DEL <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
Apis mellifera Fosfolipasi A2<br />
Ialuronidasi<br />
Mellitina<br />
Fosfatasi acida<br />
Vespula species Fosfolipasi A1<br />
Ialuronidasi<br />
Antigene 5<br />
Polistes species Fosfolipasi A1<br />
Ialuronidasi<br />
Antigene 5
SENSIBILIZZAZIONE al veleno di<br />
Imenotteri:<br />
- Dopo la prima puntura di imenottero il 62% dei<br />
soggetti sviluppa un Rast positivo per quello stesso I.<br />
- Le IgE specifiche così formate tendono a scomparire<br />
entro qualche mese, ma se prima del loro declino si<br />
verifica una nuova puntura si ottiene un ulteriore<br />
stimolo alla loro produzione….( apicoltori ecc.)<br />
- Uno studio Italiano ha dimostrato che anche nella<br />
popolazione generale un intervallo di pochi mesi tra<br />
due punture dello stesso imenottero si associa ad un<br />
rischio di reazione sistemica significativamente<br />
elevato
CLASSIFICAZIONE DELLE REAZIONI<br />
A PUNTURE <strong>DI</strong> IMENOTERI<br />
• Locali normali<br />
•Locali estese<br />
•Sistemiche tossiche<br />
•Sistemiche di tipo anafilattico<br />
•Reazioni atipiche<br />
Le reazioni possono essere di tipo tossico o immunologiche<br />
(IgE mediate, IgG mediate, da immunocomplessi IgG-Allergene<br />
del veleno con attivazione del complemento)
ORGANI BERSAGLIO<br />
!<br />
! "<br />
"
QUADRI CLINICI<br />
Le reazioni allergiche IgE mediate al veleno<br />
di Imenotteri coinvolgono principalmente la<br />
cute, gli apparati digerente, respiratorio e<br />
cardiovascolare.<br />
Esistono una serie di reazioni, non allergiche,<br />
definite come rare o insolite, che coinvolgono<br />
sistema nervoso, sangue, rene e articolazioni.<br />
Possiamo classificare le reazioni in:<br />
1- Locali normali: pomfo fino a 2 cm,<br />
dolente, pruriginoso,con area circostante<br />
edematosa. Si risolve in poche ore.<br />
2- Locale estesa: pomfo >10 cm, compare<br />
dopo min. o poche ore, permane oltre le<br />
24 h<br />
Talvolta edema di un intero arto, con<br />
linfangite o febbre. Se l’imenottero punge<br />
nel cavo orale possibile edema laringeo.<br />
3- Sistemiche : comparsa immediata, entro<br />
mezz’ora-1 ora dalla puntura,<br />
rappresentano l’espressione clinica<br />
dell’interessamento degli organi
ersaglio della reazione IgE mediata ed in<br />
particolare dell’azione di istamina e leucotrieni.<br />
Il veleno di imenotteri interessa in particolare i<br />
mastociti.<br />
4- Reazioni insolite o rare: sintomi tardivi<br />
(qualche ora o diversi giorni), con interessamento<br />
di organi non solitamente coinvolti nelle reazioni<br />
immediate. Spesso sono precedute o<br />
accompagnate da reazioni locali o sistemiche.
STORIA NATURALE DELLE REAZIONI<br />
ALLERGICHE AL <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong><br />
<strong>IMENOTTERI</strong>:<br />
Mediamente nel 50 % dei casi si instaura tolleranza<br />
spontanea dopo la prima reazione sistemica<br />
- se la prima reazione è stata solo cutanea ( es.<br />
orticaria) la tolleranza è nell’ 80-90% ( 95% in età<br />
pediatrica)<br />
- se reazioni sistemiche gravi la tolleranza scende al<br />
20-30%<br />
- le reazioni cutanee locali estese tendono nettamente<br />
a ripetersi e nel 5-10% dei casi alle successive punture<br />
evolve verso reazioni sistemiche<br />
- le reazioni insolite sono imprevedibili e nella<br />
maggior parte dei casi non si ripetono
ASPETTI CLINICI DELLE REAZIONI<br />
Le reazioni sistemiche<br />
Classificazione di Mueller<br />
•Grado I: Orticaria, malessere, ansia<br />
•Grado II: i sintomi precedenti più angioedema, nausea, vomito, diarrea<br />
•Grado III: i sintomi precedenti più dispnea (edema laringeo<br />
•Grado IV: i sintomi precedenti più ipotensione o shock con perdita di coscienza
Progetto <strong>ANAFILASSI</strong> Emilia Romagna<br />
Valutazione (triage ( triage) ) del tempo di insorgenza sintomi<br />
e della gravità ;attribuzione di CO<strong>DI</strong>CE BIANCO a orticaria in fase fase<br />
subacuta.Assegnazione subacuta.Assegnazione<br />
di CO<strong>DI</strong>CE VERDE a reazioni locali estese/angioedema<br />
estese/ angioedema<br />
localizzato a singoli distretti escluso il volto.Assegnazione dei dei<br />
rimanenti pazienti<br />
ad 1 dei seguenti stadi di gravità,secondo Mueller;trattamento Mueller;trattamento<br />
a fianco<br />
Mueller 1:orticaria<br />
acuta diffusa.CO<strong>DI</strong>CE<br />
VERDE.Antistaminici,su<br />
bito x os (cetirizina 20<br />
mg),o im(clorfeniramina<br />
10-20 mg).Osservazione<br />
60’!!<br />
Attribuzione di codice<br />
giallo ad orticaria<br />
acuta,rapidamente<br />
ingravescente,anamnes<br />
i Mueller3:precedenti<br />
di anafilassi!!<br />
sintomi+s.respiratori/an<br />
gioedema<br />
Mueller 2:reazione<br />
cutanea<br />
genralizzata+angioedema+<br />
/-s. enterici.CO<strong>DI</strong>CE<br />
GIALLO.Considerare<br />
Adrenalina 0.3-0.5im/sc<br />
Antistaminici.Steroidi<br />
(corrispondenti a<br />
prednisone 0.5-<br />
2mg/kg),liquidi,<br />
Osservazione<br />
prolungata,fino<br />
Mueller4:shock<br />
a<br />
anafilattico.CO<strong>DI</strong>CE<br />
risoluzione<br />
ROSSO.Terapia<br />
glottide.CO<strong>DI</strong>CE<br />
precedente+Dopamina<br />
ROSSO;ADRENALINA<br />
Glucagone,Atropina.Co<br />
0.3-05 im/sc.Tp prec+ 2<br />
nsiderare:adrenalina<br />
agonisti(non<br />
ev, ospedalizzazione<br />
responders:Teofillina).P<br />
48h in anamnesi di<br />
rednisone 1-2mg/kg o<br />
anafilassi ritardata o<br />
idrocortisone 500 mg ev<br />
bifasica<br />
ogni Follow 6h.Ospedalizzarex<br />
up:visita allergologica prioritaria o urgente in base a codici di gravità,da organizzare localm<br />
8 h
CLASSIFICAZIONI delle reazioni<br />
INSOLITE o RARE<br />
-Sindrome “malattia da siero”:<br />
febbre, artralgia, artrite, linfoadenopatia,<br />
esantema.<br />
-Vasculiti sistemiche:<br />
porpora vasculitica<br />
-Reni:<br />
glomerulonefrite, s. nefrosica<br />
-Snc:<br />
neurite, poliradicolite, epilessia, danni snc<br />
-Sangue:<br />
trombocitopenia, an.emolitica, cid<br />
-Cuore:<br />
angina p., infarto m., aritmie<br />
(da Mueller, 1966 )
INCIDENZA \ PREVALENZA di reazioni<br />
sistemiche<br />
Da 0.35% a 5% incidenza<br />
Da 1 a 4.4 casi gravi per 100.000 ab (P.S.)<br />
< 1% in età pediatrica<br />
Età media più frequente<br />
Sesso maschile (per fattori ambientali)
ALLERGIA A <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
Prevalenza<br />
Autore Anno Paese Tipo di popolazione Prevalenza<br />
Settipane 1970 USA Adolescenti 0,4-0,8%<br />
Stuckey 1982 Australia Generale 3,7%<br />
Golden 1989 USA Adulti 3,3%<br />
Charpin 1992 Francia Generale 0,9-3,3%<br />
Bjornsson 1995 Svezia Generale 1,5%<br />
Incorvaia 1997 Italia Adulti 2,7%<br />
Grigoreas 1997 Grecia Generale 3,1%<br />
Novembre 1998 Italia Bambini 0,34%<br />
Fernandez 1999 Spagna Generale 2,3%
ALLERGIA A <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
MORTALITA’<br />
Paese Numero di decessi/anno<br />
USA 30-40<br />
Germania 10,6<br />
Inghilterra 4,7<br />
Svizzera 3<br />
Svezia 2<br />
Italia 1,5<br />
Danimarca 1,2<br />
Australia 0,3
MORTALITA’ <strong>DA</strong> <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
Non elevata ma sottostimata<br />
In America , da referti autoptici, 40 casi all’anno ( in<br />
tre indagini , anni 60-70-80)<br />
In Europa mortalità sottostimata con 20 casi all’anno<br />
In Italia dati ufficiali istat dal 1980 al 1997 : 27<br />
decessi da shock anafilattico o asfissia per edema<br />
laringeo<br />
Colpisce il dato che il 20% di decessi improvvisi per<br />
causa ignota in estate presentava Rast positivo per I.<br />
Rischio maggiore per:<br />
- età avanzata<br />
- cardiopatie e ipertensione<br />
- terapia con beta-bloccanti
FATTORI <strong>DI</strong> RISCHIO PER REAZIONE<br />
GRAVE O SISTEMICA<br />
- Anamnesi positiva per una precedente reazione sistemica<br />
-Apicoltori: rischio aumentato se da poco addetti a questo lavoro e se<br />
presentano sintomi nasali o respiratori mentre lavorano alle arnie<br />
-Presenza nel periodo prestagionale di concentrazioni elevate di IgE<br />
specifiche per il veleno<br />
-Periodo breve intercorso tra la puntura e la comparsa della reazione<br />
( entro 30 min.)<br />
-Elevato numero di punture precedenti (superiore a tre)<br />
-Età ( maggiore di 18 anni)
FATTORI <strong>DI</strong> RISCHIO<br />
• Reazione locale estesa (5-15%)<br />
• Reazione sistemica lieve /18% bambini, 14/79% adulti<br />
• Adulti con anamnesi negativa per reazione sistemica anafilattica<br />
e test cutaneo positivo (17% rispetto allo 0% dei cutinegativi)<br />
• Gravità della reazione (meggiore gravità meggiore rischio)<br />
• Breve intervallo di tempo tra quella precedentemente tollerata e quella<br />
con reazione sistemica<br />
•Età: I pazienti più anziani hanno reazioni particolarmente severe<br />
•Malattie cadiovascolari e beta bloccanti per l’evoluzione peggiore<br />
•Tipo di insetto (Calabrone> Ape>Vespa)
ALLERGIA A <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
Diagnosi<br />
•Anamnesi<br />
•Cutireazioni<br />
•CAP/RAST<br />
•Test di provocazione?
<strong>DI</strong>AGNOSI di Allergia al veleno di<br />
Imenotteri pungitori<br />
Secondo il “Position Paper” dell’EAACI<br />
sull’its con veleno di I.(1993):<br />
Anamnesi ( tipo di reazione, tempo di<br />
comparsa, evoluzione clinica)<br />
Identificazione dell’imenottero responsabile:<br />
(difficile se non “esperti” e\o addetti ai lavori)<br />
È possibile effettuando:<br />
-cutireazioni ( prick test ed eventualmente<br />
intradermoreazioni)<br />
-Rast ( minore sensibilità rispetto al prick<br />
test)<br />
-Altro
Diagnosi di Allergia a veleno di Imenotteri<br />
Anamnesi<br />
Identificazione dell’insetto responsabile:<br />
• Incerta o erronea nella maggior parte dei casi<br />
(fanno eccezione soggetti con conoscenze pratiche<br />
sugli imenotteri quali apicoltori, agricoltori ecc.<br />
• Apidi identificati più spesso<br />
•Concordanza tra identificazione e test cutanei:<br />
Apidi 70%<br />
Vespidi 10%
Diagnosi di Allergia al veleno di Imenotteri<br />
Anamnesi<br />
Le reazioni IgE mediate si caratterizzano per:<br />
• Sintomi da coinvolgimento dei tipici organi bersaglio<br />
(Classificazione di Mueller)<br />
• Insorgenza dopo una o poche punture<br />
•Tempo di reazione rapido (30-60 minuti)<br />
Le reazioni “insolite” possono coinvolgere gli apparati nervoso<br />
(poliradicolomieliti, infarti cerebrali, nevriti), renale (nefrite, nefrosi),<br />
ematico(anemia emolitica, porpora, coagulopatie), vascolare (vasculiti)
Diagnosi di Allergia a Veleno di Imenotteri<br />
Cutireazioni<br />
•Test più sensibile nella diagnostica di ipersensibilità<br />
a veleno di Imenotteri<br />
• Risultati disponibili immediatamente<br />
•Basso costo
Diagnosi di allergia a veleno di Imenotteri<br />
Anamnesi<br />
Limite delle Cutireazioni<br />
• Sono spesso positive in soggetti con anamnesi negativa per reazioni a punture<br />
• Soggetti cutipositivi hanno reazioni alle punture solo in circa il 50% dei casi<br />
• Soggetti cutinegativi hanno reazioni alle punture solo nel 22% dei casi<br />
(Golden, JACI 2001)<br />
• E’ frequente l’osservazione di pluripositività per diversi veleni, dovuta a<br />
allergeni cross-reattivi o a molecole carboidratiche riconosciute da IgE<br />
(Hemmer,JACI 2001)
Diagnosi di allergia a veleno di imenotteri<br />
CAP/RAST<br />
• Il RAST è sempre stato di secondo impiego per la minore sensibilità rispetto alle<br />
cutirazioni<br />
•Il CAP/RAST ha prestazioni paragonabili alle cutireazioni, in alcuni studi la<br />
sensibilità è risultata superiore (Muller. Clin. Exp. Allergy 1998; Golden JACI<br />
2001) anche se in uno a scapito della specificità<br />
•Costo più elevato<br />
• RAST inibizione: Utile nelle pluripositività da sensibilizzazione ad allergeni<br />
cross-reattivi
LIMITI DEI TEST <strong>DI</strong>AGNOSTICI<br />
- pluripositività per cross-reazioni<br />
- sensibilità decrescente allontanandosi dal<br />
momento della puntura<br />
- periodo refrattario con possibili falsi<br />
negativi nelle prime due settimane<br />
Ma…..<br />
- possibile positività nella prima settimana e<br />
successiva negativizzazione<br />
…perciò eventuale doppio spt e rast: subito<br />
dopo la puntura e a distanza di alcune<br />
settimane(>2)
Diagnosi di allergia a veleno di Imenotteri<br />
Test di provocazione<br />
Consiste nella puntura provocata, sotto controllo medico in ambiente ospedaliero,<br />
da parte dell’imenottero identificato come responsabile dai test diagnostici<br />
• In studi di Autori Olandesi fino al 75% dei pazienti allergici a Vespidi e il 48%<br />
degli allergici all’ape hanno tollerato la puntutra (Van der Linde, JACI 1994)<br />
• Il test di provocazione non è per altro accettato nei documenti di consenso a<br />
causa del possibile sviluppo di gravi reazioni e per l’insufficiente riproducibilità<br />
con i vespidi (che erogano quantità variabili di veleno).
ALLERGIA A <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
Test di provocazione<br />
• Potrebbe essere utilizzato durante la terapia di mantenimento<br />
per valutare il grado di protezione in pazienti altamente esposti<br />
o con gravi reazioni<br />
• E’ stato utilizzato in pazienti con anamnesi negativa per reazione<br />
sistemica per selezionare i pazienti candidati alla immunoterapia<br />
Il 21% degli adulti ed il 6,5% dei pazienti pediatrici hanno<br />
sviluppato una reazione grave solo al secondo challenge<br />
• Dopo la sospensione della terapia si potrebbe riattivare una ridotta<br />
sensibilizzazione o risensibilizzare il paziente
PRECAUZIONI<br />
Anche se studi prospettici dimostrano che<br />
solo il 20-50% dei pz con storia e tests<br />
positivi per allergia a veleno di imenotteri<br />
presentano reazioni sistemiche ad una<br />
successiva puntura si consigliano alcune<br />
regole precauzionali:<br />
- non camminare scalzi o con calzature aperte<br />
in zone a rischio<br />
- evitare abiti larghi e colorati (preferire il<br />
bianco,kaki,verde)<br />
- massima prudenza nel giardinaggio, in moto<br />
o bicicletta (coprire le parti scoperte)<br />
- viaggiare con finestrini chiusi in auto<br />
- proteggere la finestra della stanza da letto di<br />
giorno<br />
- il sudore attira gli I.<br />
- non lasciare cibi o bevande aperti o avanzi<br />
- non spostare tronchi<br />
- evitare movimenti bruschi in presenza di I.<br />
- fare rimuovere da personale specializzato<br />
eventuali nidi o sciami nella vicinanza<br />
dell’abitazione o altro
- eventuali “trappole “ anche fatte in casa<br />
In caso di puntura d’ape raschiare<br />
immediatamente il pungiglione, non comprimerlo<br />
tra le dita per non spremere il veleno residuo<br />
- portare sempre con se la terapia d’emergenza<br />
“antistaminici, cortisonici, adrenalina”
TERAPIA DELLE REAZIONI ALLERGICHE<br />
AL <strong>VELENO</strong> <strong>DI</strong> <strong>IMENOTTERI</strong><br />
•Prevenzione delle reazioni anafilattiche<br />
•Terapia farmacologica d’urgenza delle<br />
reazioni anafilattiche
TERAPIA a breve termine<br />
A-Trattamento di una puntura singola in<br />
soggetto non allergico:<br />
- eventuale rimozione del pungiglione con<br />
pinzetta o unghie<br />
- se punto nel cavo orale rivolgersi al medico<br />
per possibile edema laringeo<br />
B-Trattamento di punture multiple in soggetto<br />
non allergico:<br />
Rischio letale in bambini se punti da più di 50<br />
I., negli adulti da più di 100-500 in questo<br />
caso condurre il sogg. in ospedale e<br />
comunque cortisonici, antistaminici sistemici<br />
e antibiotici a largo spettro<br />
C-Trattamento di reazione locale estesa:<br />
subito antistaminico sistemico, ghiaccio ,<br />
cortisonico topico; se edema progressivo al<br />
volto o cavo orale condurre al ps<br />
D-Trattamento della reazione sistemica:<br />
Adrenalina i.m., Glucocorticoidi ad alte dosi<br />
e.v. o i.m., Antistaminici e.v. o i.m.
TERAPIA a lungo termine<br />
Terapia desensibilizzante specifica con<br />
veleno puro come trattamento preventivo di<br />
particolare efficacia, tanto da essere<br />
considerato un “vaccino salvavita”<br />
- riduce le reazioni sistemiche del 5-10%<br />
- non è un trattamento di routine<br />
- richiede pazienti selezionati<br />
- deve essere proposto e praticato in Centri<br />
Specialistici attrezzati con strutture di<br />
Rianimazione, con schemi di attuazione e<br />
durata del trattamento “personalizzati”<br />
Ha un’efficacia superiore all’ 85%
Indicazioni alla Immunoterapia specifica (ITS) con veleno di Imenotteri<br />
Tipologia della Reazione Test diagnostici Indicazione a ITS<br />
(Cutanei esierologici)<br />
Sintomi respiratori e POS SI<br />
Cardiovascolari NEG NO<br />
Orticaria (con fattori di POS SI<br />
Rischio e comprom. NEG NO<br />
Qualità della vita)<br />
Orticaria POS NO<br />
NEG NO<br />
Reazioni locali estese POS NO<br />
NEG NO<br />
Inusuali POS NO<br />
NEG NO
ITS con Veleno di Imenotteri<br />
L’Immunoterapia specifica è un trattamento efficace e sicuro<br />
che si dimostra in grado di raggiungere i seguenti obiettivi<br />
• Ridurre in maniera significativa il rischio di sviluppare reazioni<br />
sistemiche alla ripuntura durante e dopo la sospensione della ITS<br />
•Prevenire la morbilità e la mortalità derivanti da rezioni sistemiche da insetti<br />
•Migliorare la qualità della vita dei pazienti<br />
•I prodotti disponibili per la ITS con veleno di Imenotteri rispondono<br />
alla definizione di “Specialità Farmaceutica”<br />
( European Directive 89/342/EEC/Explanatory note CPMP/BWP243/96
ITS con Veleno di Imenotteri<br />
Aspetti da risolvere<br />
•Criteri di ammissione<br />
•Sicuirezza della Immunoterapia con veleno di APE<br />
•Durata ottimale
ITS con Veleno di Imenotteri<br />
Criteri di Ammissione<br />
•Adulti con reazioni sistemiche e test diagnostici positivi<br />
•Bambini con reazioni con pericolo di vita<br />
e test diagnostici positivi<br />
Cosa fare con i Pazienti esclusi?<br />
•I parametri clinici non possono costituire un criterio assoluto<br />
•Valutazione della compromissione della qualità della vita
Criteri di ammissione<br />
Adulti: precedenti anamnestici<br />
sistemici di qualunque grado,<br />
prick positivo. Sono inclusi anche<br />
pz con reazioni locali estese a<br />
rischio di punture multiple<br />
Bambini: precedenti anamnestici<br />
di media o grave entità e prick<br />
positivo ( sono esclusi casi con<br />
esclusiva reazione cutanea anche<br />
se sistemica, tipo orticaria<br />
generalizzata)
ITS con Veleno di Imenotteri<br />
Sicurezza dell’ITS con veleno di Ape<br />
•La frequenza di rezioni avverse è molto più elevata con veleno<br />
di Ape che con veleno di Vespidi (15-30% vs 2-3 %)<br />
•Non si conoscono spiegazioni convincenti per tale fenomeno,<br />
è probabile il ruolo particolare di alcuni costituenti del veleno<br />
(Melittina?)
ITS con Veleno di Imenotteri<br />
Durata ottimale<br />
Durata suggerita all’epoca della introduzione<br />
della ITS : a vita<br />
Criteri suggeriti negli anni successivi:<br />
•Sviluppo di test diagnostici negativi<br />
(Randolf & Reisman. JACI 1986)<br />
•Durata 3 anni<br />
(Urbanek et al, J Pediatr 1985; Muller et al, 1991)<br />
•Durata 5 anni<br />
(Golden et al, JACI 1989)
SCHEMI <strong>DI</strong> IMMUNOTERAPIA<br />
Convenzionale<br />
“Rush”(dosi crescenti ogni 1-2 h per 3-4gg)<br />
“Rush modificato”(rush seguito da t.<br />
convenzionale)<br />
“Clustered”( 3-4 dosi ogni 7-14 gg)<br />
Buona tolleranza, rare le reazioni sistemiche<br />
(
Rischi di reazione sistemica alla ripuntura dopo sospensione della ITS<br />
ELEVATO<br />
•Adulti vs bambini<br />
•Allergici a veleno di ape vs allergici a veleno di vespidi<br />
•Pazienti con reazioni gravi pre-ITS<br />
•Pazienti con gravi reazioni in corso di ITS<br />
•Durata ITS 3 anni vs >5 anni<br />
•Elevati livelli basali di Triptasi<br />
•Mastocitosi<br />
•Elevata reattività cutanea alla sospensione<br />
Non influenzato da:<br />
•Sesso<br />
•Atopia<br />
•Livello di IgE specifiche alla sospensione<br />
•Livello di IgG specifiche alla sospensione<br />
•Negatività dei test cutanei o delle IgE specifiche alla sospensione
Precauzioni da adottare nei soggetti allergici al veleno<br />
•Modificare lo stile di vita per ridurre il contatto con gli Imenotteri<br />
(evitare attività a rischio all’aria aperta quali sport, giardinaggio,<br />
picnic, evitare fattori di richiamo quali profumi, creme, abiti a tinte vivaci,<br />
pattumiere aperte; applicare zanzariere alle finestre, non viaggiare in auto<br />
con finestrini aperti)<br />
•In caso di contatto restare calmi e possibilmente immobili<br />
•In caso di puntura, se è presente il pungiglione, cercare di estrarlo il più<br />
rapidamente possibile<br />
•In caso di reazione sistemica utilizzare rapidamente Adrenalina (autoiniettore<br />
•Quando indicata ITS
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CONCLUSIONE<br />
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