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Ricerca storica sulla destinazione della Rotonda della Besana con ...

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La <strong>Rotonda</strong> <strong>della</strong> <strong>Besana</strong><br />

L’anno scorso, insieme alla professoressa<br />

Lucia, siamo andati all’Archivio Storico di via<br />

Olmetto, a Milano, dove ci hanno proposto di<br />

svolgere una ricerca <strong>storica</strong> riguardante un<br />

luogo <strong>della</strong> città. Noi abbiamo scelto la<br />

<strong>Rotonda</strong> <strong>della</strong> <strong>Besana</strong> essendo un luogo che<br />

frequentiamo abitualmente.<br />

Abbiamo <strong>con</strong>sultato testi rari e rielaborato le<br />

informazioni. Infine il 22 Maggio 2012 ci<br />

siamo recati alla <strong>Rotonda</strong> <strong>della</strong> <strong>Besana</strong> per un<br />

sopralluogo. Arrivati lì abbiamo <strong>con</strong>statato di<br />

persona quello che abbiamo imparato<br />

durante la nostra ricerca <strong>storica</strong>.<br />

Insomma, oltre ad aver appreso molte notizie<br />

interessanti riguardanti un luogo che<br />

frequentiamo, siamo <strong>con</strong>tenti perché abbiamo<br />

imparato a FARE RICERCHE STORICHE e<br />

non semplicemente a scaricare notizie da<br />

internet!


I ragazzi <strong>della</strong> 3°D diventano ricercatori.


Perché la <strong>Rotonda</strong> <strong>della</strong><br />

<strong>Besana</strong>?<br />

<br />

Molti pensano che fosse un lazzaretto invece noi<br />

abbiamo scoperto…


Università Cattolica<br />

<br />

Il 19 Aprile alcuni alunni <strong>della</strong> 3°D si sono recati alla<br />

Biblioteca dell’Università Cattolica di Milano insieme a due<br />

mamme, una <strong>della</strong> quali lavora proprio presso la<br />

Biblioteca.


In biblioteca ci hanno mostrato il<br />

testo di Cesare Staurenghi<br />

intitolato “L’Ospedale Maggiore di<br />

Milano e i suoi antichi Sepolcri<br />

particolarmente il Foppone ora<br />

detto la <strong>Rotonda</strong>” che rac<strong>con</strong>ta la<br />

storia <strong>della</strong> <strong>Rotonda</strong> <strong>della</strong> <strong>Besana</strong>.<br />

Il libro è il frutto del lavoro di<br />

ricerca del signor Cesare<br />

Staurenghi che ha raccolto<br />

informazioni da diverse biblioteche<br />

e archivi storici. È un’opera<br />

postuma.<br />

Biblioteca


Di esso esistono poche copie al mondo, tre delle quali<br />

presso la biblioteca dell’Università Cattolica.


Storia<br />

<br />

La <strong>Besana</strong> nacque come “foppone” ovvero come grande<br />

fossa comune dell’Ospedale Maggiore di Milano. La<br />

<strong>Rotonda</strong> era stata costruita in modo che non fosse<br />

troppo lontana dall’Ospedale Maggiore, ma neanche<br />

troppo in centro per via dell’odore provocato dai<br />

cadaveri in decomposizione.


Storia<br />

<br />

Per collegarla all’Ospedale Maggiore costruirono un ponte<br />

sul Naviglio che allora passava dove ora c’è la via<br />

Francesco Sforza e tracciarono anche la via San Barnaba per<br />

arrivare più velocemente al foppone.


Storia<br />

<br />

Al centro <strong>della</strong> <strong>Rotonda</strong> fu costruita una chiesa a forma<br />

di croce greca. Il porticato che cir<strong>con</strong>da la <strong>Besana</strong> è<br />

suddiviso in campate che corrispondevano alle cripte in<br />

cui venivano calati i defunti.<br />

Col tempo vennero fatti, ma mai realizzati, vari progetti<br />

per farla diventare un famedio e <strong>con</strong> Napoleone<br />

diventò un deposito di armi.


Storia<br />

<br />

Successivamente le cripte furono svuotate dalle ossa dei<br />

defunti, e fu costruito un impianto di areazione e delle<br />

rotaie per facilitare il trasporto.


Storia<br />

<br />

Nel 1930 la <strong>Rotonda</strong> venne presa in possesso dal<br />

Comune di Milano e oggi viene usata come luogo di<br />

divertimento per i bambini, e la chiesa viene utilizzata<br />

come sede di mostre.


Lavoro a scuola<br />

La mamma di un nostro<br />

compagno di classe ci ha<br />

mostrato nell’aula L.I.M<br />

<strong>della</strong> nostra scuola diverse<br />

immagini relative all’uso<br />

che aveva la rotonda nel<br />

1700. Poi abbiamo<br />

<strong>con</strong>sultato un prezioso<br />

volume <strong>con</strong>servato a<br />

scuola: «La storia di<br />

Milano» <strong>della</strong> Treccani.


Sopralluogo<br />

<br />

Il 22 Maggio 2012 siamo andati alla <strong>Rotonda</strong> <strong>della</strong><br />

<strong>Besana</strong> per un sopralluogo. Arrivati lì abbiamo<br />

<strong>con</strong>statato di persona quello che avevamo appreso<br />

durante la nostra ricerca <strong>storica</strong>.


Conclusioni<br />

<br />

Siamo felici perché abbiamo imparato a FARE<br />

RICERCA e non semplicemente a scaricare notizie<br />

da internet.


Giovedì 20 Settembre la classe 3°D si è recata<br />

ai giardini <strong>della</strong> <strong>Besana</strong> per un<br />

approfondimento di botanica, ossia per<br />

censire le piante.


Botanica<br />

<br />

A. Fagus Sylvatica<br />

B. Lagerstroemia<br />

C. Paulownia Tomentosa<br />

D. Celtis Australis<br />

E. Viburnum Tinus<br />

F. Bosso<br />

G. Fagus Asplemifolia<br />

H. Acero Pseudoplatanus


Albero<br />

<br />

Senza tronco, ramificato fin dalla base, 25-30 m di<br />

altezza, omogeneo e pesante, privo di elasticità ma<br />

resistente, all’inizio grigio-argentato ma <strong>con</strong> l’età<br />

rossastro, <strong>con</strong> corteccia ruvida e squamata<br />

Foglia di forma lanceolata, tondeggiante alla base<br />

<strong>con</strong> margine intero<br />

Chioma massiccia, molto ramificata e <strong>con</strong> fitto<br />

fogliame<br />

Radici affioranti<br />

Fagus Sylvatica


Fagus Sylvatica<br />

Beatrice Cameli,


Albero<br />

Fagus Asplenifoglia<br />

<br />

Il Tronco è liscio, di colore grigio-argentato, è alto<br />

circa di 25 metri e di diametro è largo circa di 15<br />

metri. Si stringe andando verso l'alto.<br />

Le foglie sono profondamente dentate e lanceolate<br />

La chioma è molto fitta<br />

Le radici sono sotterranee e profonde


Fagus Asplenifoglia<br />

Camilla Liotti, Chiara Arbustini


Boxus Sempervirens<br />

Cespuglio<br />

<br />

La corteccia è rugosa ed è tendente al brunogrigiastro<br />

I rami sono piccoli brevi e intrecciati<br />

Le foglie hanno una forma ovoidale, oblunga o<br />

arrotondata<br />

Le radici sono ancoranti e sotterranee<br />

La chioma è molto fitta, folta e parte da pochi<br />

centimetri da terra


Boxus Sempervirens<br />

Leonardo Dell’Era, Michele Orombelli


Albero<br />

Celtis Australis<br />

<br />

La corteccia è ruvida e squamata, il suo colo<br />

marrone-grigiastro.<br />

I rami arrivano circa sui 3 metri<br />

Le foglie sono lanceolate e seghettate<br />

La chioma è fitta, irregolare e rotonda<br />

Le radici sono sotterranee e spacca sassi


Celtis Australis<br />

Andrea Cossa, Francesco Chiarolanza, Vittoria Pagliani e Francesca Crea


Paulownia Tomentosa<br />

Albero<br />

<br />

La corteccia è ruvida e squamata, il suo colore è<br />

grigio- brunastro<br />

Ha un tronco che si ramifica dal basso<br />

Le foglie sono coperte da una leggera peluria, hanno<br />

un margine intero e sono cuoriforme<br />

La chioma è molto fitta, è larga ed espansa<br />

Le radici sono sotterranee e spaccasassi


Paulownia Tomentosa<br />

Luca de Giorgis, Lorenzo Tulino, Cecilia Scandalitta e Lucrezia Fumagalli


Albero<br />

Lagestromia Indica<br />

<br />

Le radici sono ruvide e fessurate<br />

Le foglie sono seghettate e ovate, di colore verde<br />

chiaro<br />

La chioma è slanciata verso l’alto, non molto densa<br />

Le radici sono sotterranee


Lagestromia Indica


Acer Pseudoplatanus<br />

Albero<br />

<br />

La corteccia liscia e solo <strong>con</strong> l'età appare finemente<br />

fessurata in senso longitudinale<br />

Ha foglie caduche semplici, sono lunghe dai 10 ai 20<br />

centimetri<br />

Ha delle radici robuste che penetrano in terreni<br />

molto profondi


Acer Pseudoplatanus<br />

Leo Garzanti, Gabriele Giausa e Francis Dejando


Cespuglio<br />

Viburnum Tinus<br />

<br />

La corteccia è rugosa ed è squamata; i rami sono<br />

verde-brunastro quando sono giovani<br />

Ha un fusto sotterraneo dalla quale si dipartono<br />

radici e fusti aerei.<br />

Le foglie sono lunghe dai 4cm ai 10cm, sono semplici<br />

Le radici sono sotterranee.<br />

Ha la chioma compatta, che raggiunge i 3 metri di<br />

altezza. La sua chioma è densa e regolare.


Viburnum Tinus<br />

Omar Abakais , Edoardo Gravina e Samuele Gambetti

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