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flora valle Olona - Istituto Comprensivo di Cairate

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ALBERI, ARBUSTI E FIORI<br />

PARCO MEDIO OLONA<br />

CAIRATE - TORBA<br />

Sara Bernar<strong>di</strong> - Daniela Wagner Ottobre 2012<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE<br />

DI SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO<br />

Via V. Veneto, 8 - 21050 CAIRATE (VA) Tel. 0331/360100 - Fax 0331/361552


Bardana (Arctium minus): i fusti rossastri sono solcati<br />

longitu<strong>di</strong>nalmente. Le foglie gran<strong>di</strong> sono oblunghe-ovali,<br />

tomentose sulla pagina inferiore. I fiori <strong>di</strong> colore rosso-porpora<br />

sono circondati da brattee uncinate che si attaccano con facilità<br />

agli abiti. Fiorisce da agosto ad ottobre. Per l’antica me<strong>di</strong>cina<br />

popolare, il succo della bardana serviva come antidoto contro il<br />

veleno dei serpenti e il morso dei cani affetti dalla rabbia.<br />

Tifa (Thypha latifolia): comune ai margini dei canali,<br />

dei fiumi e degli stagni. La sua presenza in<strong>di</strong>ca<br />

interramento e profon<strong>di</strong>tà massima dell’acqua <strong>di</strong> 50 cm.<br />

È una pianta robusta con fusto e foglie erette; si<br />

<strong>di</strong>stingue l’infiorescenza femminile bruna e a forma <strong>di</strong><br />

“salsiccia”. Fiorisce da giugno ad agosto. In passato il<br />

frutto cotonoso era usato per imbottire i materassi,<br />

mentre con le foglie impermeabili si intrecciavano se<strong>di</strong>e<br />

e ceste.<br />

Erba amaranta (Phytolacca americana): pianta erbacea<br />

alta anche oltre 2 metri, con foglie gran<strong>di</strong>, ovali e intere. Il<br />

frutto è una bacca porpora quasi nera. Il succo delle<br />

bacche è usato per colorare la carta.<br />

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Luppolo (Humulus lupulus): con i suoi fusti questa<br />

pianta si arrampica su altre piante, avvolgendosi a<br />

spirale sempre in senso orario. Le foglie hanno da<br />

tre a cinque lobi con margini dentati. Le piante sono<br />

maschili o femminili; i fiori femminili sono nascosti da<br />

grosse brattee. Fiorisce da giugno a settembre.Le<br />

brattee <strong>di</strong>ventano cartacee quando i frutti sono<br />

maturi. I frutti vengono utilizzati per schiarire,<br />

conservare e insaporire la birra.<br />

Equiseto (Equisetum pratensis): pianta a sessi<br />

separati e priva <strong>di</strong> fiori e semi. Si riproduce per<br />

mezzo <strong>di</strong> cellule speciali dette spore. Vive in luoghi<br />

umi<strong>di</strong> o paludosi. I fusti maschili sono ricchi <strong>di</strong> silice<br />

(quarzo) una volta usati per levigare legni duri e per<br />

lucidare metalli. Viene chiamato anche “coda <strong>di</strong><br />

cavallo”. Nell’immagine sono visibili i fusti sterili.<br />

Robinia (Robinia pseudoacacia): introdotta<br />

in Italia nel 1800, originaria dell’America<br />

settentrionale. È un albero assai invadente<br />

che tende a espandere la propria presenza a<br />

scapito delle specie spontanee. I bianchi fiori a<br />

grappolo profumati, attirano le api che<br />

producono un miele molto apprezzato<br />

chiamato miele <strong>di</strong> acacia. Le foglie sono<br />

alterne, composte da 11-15 foglioline ovali con<br />

piccole punte agli apici. La corteccia brunogrigia<br />

è solcata o nodosa. In autunno, si<br />

osservano i frutti, legumi bruni che pendono<br />

dai rami e che si fendono per liberare i semi<br />

neri.<br />

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Buddleia o pianta delle farfalle (Buddleia davi<strong>di</strong>i):<br />

è una pianta coltivata in parchi e giar<strong>di</strong>ni ma si trova<br />

naturalizzata con fiori color lavanda o purpurei. Le<br />

lunghe pannocchie <strong>di</strong> fiori profumati attraggono<br />

farfalle e falene <strong>di</strong>urne in estate. Le infruttescenze<br />

rimangono sull’arbusto per buona parte dell’inverno.<br />

Nocciolo (Corylus avellana): arbusto che cresce<br />

ovunque ma anche coltivato per l’utilizzo delle<br />

nocciole (si producono nocciolati, torroni e la pasta<br />

gianduia). Le nocciole sono cibo per ro<strong>di</strong>tori quali topi,<br />

moscar<strong>di</strong>ni e scoiattoli. Le foglie ovali hanno margini<br />

seghettati e punta allungata.<br />

Edera (Hedera helix): pianta rampicante e legnosa, i cui fusti<br />

hanno ra<strong>di</strong>ci adesive che le consentono <strong>di</strong> ricoprire alberi, muri,<br />

ruderi e pali. Strisciante anche lungo il terreno. Le foglie hanno<br />

da 3 a 5 lobi, sono verde scuro e lucenti. In autunno i fiori<br />

verdastri secernono abbondante nettare e sono impollinati da<br />

vespe e farfalle. I frutti assomigliano a bacche e <strong>di</strong>ventano neri<br />

una volta maturi. Sono velenosi per l’uomo.<br />

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Salice bianco (Salix alba): vive lungo i corsi<br />

d’acqua, consolida le sponde con l’apparato<br />

ra<strong>di</strong>cale. Le foglie sono allungate, finemente<br />

dentate e acuminate, <strong>di</strong> colore argenteo. I rami<br />

vengono usati per produrre oggetti artigianali<br />

intrecciati.<br />

Ailanto (Ailantus altissima): introdotto in Italia dalla Cina a<br />

metà del 1700. Si propaga rapidamente su terreni abbandonati<br />

ed è resistente all’inquinamento e alla siccità; è dunque una<br />

pianta infestante. La foglia è composta da 13-25 paia <strong>di</strong><br />

foglioline picciolate e opposte che in autunno assumono una<br />

colorazione rosso dorata. I frutti sono samare <strong>di</strong>sposte in<br />

grappoli densi. Il tronco è <strong>di</strong>ritto, la corteccia è grigio chiara,<br />

liscia o squamosa.<br />

Ortica (Urtica <strong>di</strong>oica): comune ai margini del bosco,<br />

nelle siepi e lungo le strade. I fusti e le foglie sono irti <strong>di</strong><br />

peli pungenti: quando la pianta viene toccata, la punta <strong>di</strong><br />

ciascun pelo si spezza liberando un acido che provoca<br />

un’infiammazione cutanea dolorosa e pruriginosa.<br />

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Acero campestre (Acer campestre): una delle<br />

piante più familiari del paesaggio rurale, è utilizzata<br />

come tutore della vite, per la formazione <strong>di</strong> siepi ma<br />

anche per offrire ombra alle case <strong>di</strong> campagna. Le<br />

foglie hanno 3 lobi principali con estremità<br />

arrotondate e 2 lobi basali più piccoli. In estate sono<br />

verde opaco, in autunno <strong>di</strong>ventano giallo ambra. Il<br />

legno d’acero è usato dai liutai per la costruzione dei<br />

violini.<br />

Biancospino (Crataegus monogyna): arbusto che<br />

può raggiungere i 12 m <strong>di</strong> altezza in forma <strong>di</strong> albero.<br />

Le foglie con lobi profondamente <strong>di</strong>visi, ricordano il<br />

prezzemolo. I fiori bianchi emanano un profumo dolce<br />

e delicato. I frutti sono pomi polposi ricchi in vitamina<br />

C che in autunno assumono un colore rosso-vino. In<br />

inverno forniscono cibo agli uccelli. Fiori e frutti hanno<br />

proprietà sedative.<br />

Rosa canina (Rosa canina): la più comune tra le rose<br />

selvatiche, è un arbusto con spine fortemente<br />

uncinate. La foglia ha 2 o 3 paia <strong>di</strong> foglioline dentate. Il<br />

fiore bianco sfumato <strong>di</strong> rosa è visibile nella tarda<br />

primavera. I frutti sono ovali e lisci <strong>di</strong> colore rosso.<br />

Sono ricchissimi <strong>di</strong> vitamina C, cinque volte tanto il<br />

limone. Per questo la rosa canina è conosciuta per la<br />

sua efficacia nel rafforzare le <strong>di</strong>fese immunitarie<br />

dell’organismo. Con i suoi frutti si produce un’ottima<br />

marmellata. I fiori essiccati sono la base della ben nota<br />

“acqua <strong>di</strong> rose”. Il nome "canina" deriverebbe dall'uso<br />

che si faceva della ra<strong>di</strong>ce, per curare la rabbia<br />

provocata dal morso dei cani.<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO La rosa STATALE canina è molto conosciuta per la sua<br />

DI SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA efficacia SECONDARIA nel rafforzare DI I GRADO le <strong>di</strong>fese dell'organismo<br />

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contro l'infezione e particolarmente contro il<br />

comune raffreddore.


Tiglio (Tilia cordata): ha foglie a<br />

forma <strong>di</strong> cuore, lucenti, verde scuro<br />

sulla pagina superiore, con ciuffi <strong>di</strong><br />

peluria arancione alle biforcazioni delle<br />

nervature sulla pagina inferiore. I fiori<br />

profumatissimi sbocciano in giugno e i<br />

frutti, globosi e legnosi, pendono da<br />

brattee. Il legno viene usato per casse<br />

<strong>di</strong> risonanza <strong>di</strong> strumenti musicali e per<br />

i tasti dei pianoforti. Dai fiori le api<br />

producono un ottimo miele con<br />

proprietà calmanti.<br />

Farnia (Quercus robur): le querce sono tra le<br />

principali latifoglie che caratterizzavano le estese<br />

foreste della Pianura Padana, prima che queste<br />

venissero abbattute dall’uomo per far posto alle<br />

colture. Le foglie della farnia presentano 4 o 5 lobi su<br />

ciascun lato. I frutti chiamati ghiande sono <strong>di</strong>sposti in<br />

paia su lunghi peduncoli.<br />

Rovere (Quercus petraea): questa quercia<br />

si <strong>di</strong>fferenzia dalla farnia per avere foglie<br />

provviste <strong>di</strong> picciolo ben <strong>di</strong>stinto e ghiande<br />

tozze e sessili, cioè senza picciolo.<br />

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Berretta da prete (Euonymus europaeus):<br />

grande arbusto che cresce nei boschi e nelle<br />

siepi. Le foglie oblunghe <strong>di</strong> color verde chiaro,<br />

<strong>di</strong>ventano rosse in autunno. I frutti sono capsule a<br />

quattro lobi che <strong>di</strong>ventano rosso-rosa scuro<br />

quando maturano. Contengono quattro semi <strong>di</strong><br />

color arancione che è possibile osservare quando<br />

il frutto maturo si fessura. I bei frutti sono tuttavia<br />

velenosi. Nell’antichità le foglie e i semi ridotti in<br />

polvere venivano <strong>di</strong>stribuiti sui capelli dei bambini<br />

per scacciare i pidocchi.<br />

Platano (Platanus acerifolia): le foglie hanno 5<br />

lobi profon<strong>di</strong> e sono larghe 15 cm. I frutti globosi e<br />

legnosi hanno superficie ruvida. Non cadono e<br />

rimangono appesi all’albero per tutto l’inverno. Il<br />

tronco è rivestito da una corteccia liscia, grigiogiallastra,<br />

che si stacca in gran<strong>di</strong> placche. Da alcuni<br />

anni i platani sono soggetti a forti attacchi <strong>di</strong> un<br />

insetto e <strong>di</strong> un fungo che possono provocarne la<br />

morte.<br />

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Topinanbur (Helianthus tuberosus): questa<br />

pianta cresce in terreni incolti e si riconosce per i<br />

numerosi fiori a capolino <strong>di</strong> color giallo oro che<br />

sbocciano all’inizio dell’autunno. La pianta<br />

produce un tubero (fusto mo<strong>di</strong>ficato sotterraneo<br />

con funzione <strong>di</strong> riserva <strong>di</strong> sostanze nutritive)<br />

chiamato patata americana, che viene raccolto in<br />

inverno e utilizzato in cucina per <strong>di</strong>verse<br />

preparazioni.<br />

Rovo (Rubus ulmifolius): arbusto che vive ai<br />

margini dei boschi, nelle siepi e nel sottobosco.<br />

Il fusto è rivestito <strong>di</strong> spine, le foglie hanno da 3 a<br />

5 foglioline con peli bianchi e grigi sulla pagina<br />

inferiore. Il frutto è la mora, <strong>di</strong> colore quasi nero<br />

quando è matura. Le more contengono rilevanti<br />

quantità <strong>di</strong> vitamina A e C. Secondo una<br />

tra<strong>di</strong>zione popolare, non andrebbero mangiate<br />

dopo il giorno <strong>di</strong> S. Michele (29 settembre),<br />

perché in tale data il demonio ci sputa sopra. A<br />

parte la leggenda, in quel periodo dell’anno i<br />

frutti <strong>di</strong>ventano insipi<strong>di</strong> e molli!<br />

Frassino (Fraxinus excelsior): le foglie sono pennate,<br />

composte da 9-13 foglioline opposte, dentate e picciolate<br />

con lunghi apici. I frutti sono lungamente alati. Un tempo<br />

veniva piantato vicino alle case coloniche perché il fogliame<br />

serviva all’alimentazione del bestiame. Ottimo il legno <strong>di</strong><br />

frassino per un’ampia varietà <strong>di</strong> prodotti, dai remi agli alberi<br />

delle imbarcazioni, dai manici <strong>di</strong> utensili ai bastoni per il<br />

gioco dell’hockey.<br />

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Artemisia comune (Artemisia vulgaris): pianta<br />

comune lungo il ciglio stradale e ai margini dei<br />

campi. Le foglie <strong>di</strong> colore verde intenso sono<br />

pennatofide; la pagina superiore è glabra e <strong>di</strong><br />

colore verde scuro, l’inferiore è coperta da corti<br />

peli bianchi e cotonosi. I capolini si trovano alla<br />

sommità <strong>di</strong> rami quasi eretti e fioriscono in agosto-<br />

settembre.<br />

Trifoglio dei prati (Trifolium pratense): pianta<br />

comune nei prati in luoghi erbosi. Viene anche<br />

coltivata come foraggio. I capolini sono porporarossicci<br />

e fioriscono da maggio a settembre. Le<br />

foglie formate da 3 foglioline strette e appuntite<br />

hanno una tenue banda bianca che le attraversa.<br />

Sulle ra<strong>di</strong>ci ci sono tubercoli contenenti batteri in<br />

grado <strong>di</strong> trasformare l’azoto presente nell’aria in<br />

sali minerali essenziali alla crescita delle piante.<br />

Per questo motivo il trifoglio viene usato sia come<br />

foraggio, sia interrato per arricchire il suolo.<br />

Ambrosia (Ambrosia artemisiifolia): è una pianta<br />

infestante fortemente allergenica, introdotta in Italia dal<br />

continente nordamericano qualche decina d’anni fa. Le<br />

foglie sono simili a quelle dell’artemisia comune, ma la<br />

pagina inferiore è verde. I fiori maschili giallo-ver<strong>di</strong><br />

rilasciano in agosto-settembre gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> polline<br />

che viene trasportato dal vento.<br />

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Balsamina ghiandolosa o orchidea dei poveri<br />

(Impatiens glandulifera): il nome scientifico (in latino<br />

"impaziente") e il nome comune <strong>di</strong> "touch-me-not" è<br />

dovuto alle capsule contenenti i semi che quando<br />

maturano, “esplodono" in caso <strong>di</strong> contatto, inviando i<br />

semi stessi a <strong>di</strong>versi metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza (deiscenza<br />

esplosiva). È nativa dell’ Himalaya.<br />

Caprifoglio giapponese (Lonicera japonica):<br />

originario dell'Asia orientale. È una pianta<br />

rampicante che si attorciglia intorno a piccoli alberi.<br />

I suoi fiori profumatissimi sbocciano in maggiogiugno.<br />

In passato venivano usati per curare mal <strong>di</strong><br />

testa e allergie. Secondo un’antica leggenda, i fiori<br />

portati nella stanza <strong>di</strong> una fanciulla, favorirebbero<br />

sogni d’amore.<br />

Strigoli o bubboli (Silene vulgaris): chiamato<br />

strigoli per il leggero suono stridulo che fanno le<br />

foglie quando si stropicciano tra le <strong>di</strong>ta o anche<br />

schioppetti, per il rumore che fa schiacciando il<br />

fiore ancora in boccio. Raccolti prima che<br />

fioriscano, i germogli sono una tenera verdura, sia<br />

cruda in piccola quantità nelle insalate, che cotta<br />

in frittate, minestroni e risotti. Il nettare è in fondo<br />

al fiore e quin<strong>di</strong> vi arrivano bene gli insetti dalla<br />

lunga proboscide, come le farfalle notturne. I<br />

calabroni hanno imparato a estrarre il nettare dal<br />

fiore forandone la base con il pungiglione!<br />

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Borsa del pastore (Capsella bursa –pastoris): cresce in<br />

terreni incolti; le foglie lobate crescono alla base del fusto<br />

formando una rosetta. Fiorisce tutto l’anno: i fiori bianchi si<br />

trovano all’apice del fusto. Probabilmente l'origine del nome è<br />

data dalla forma dei frutti della pianta, simili alle bisacce dei<br />

pastori contenenti il sale da dare alle pecore.<br />

Celidonia o erba da porri (Chelidonium<br />

majus): cresce nei boschi e lungo i muri. Viene<br />

considerata una in<strong>di</strong>catrice <strong>di</strong> composti azotati<br />

nel terreno. Le foglie lobate sono blu-verde alla<br />

base. Fiorisce da aprile a settembre. Il lattice<br />

arancione viene usato nella fitoterapia popolare<br />

per asportare verruche e porri.<br />

Vite bianca (Clematis vitalba): è una specie<br />

rampicante e infestante. Infatti, specialmente in<br />

associazione con i rovi, la vitalba crea dei veri e<br />

propri grovigli inestricabili a danno della<br />

vegetazione arborea che viene letteralmente<br />

aggre<strong>di</strong>ta e soffocata. Tali presenze sono infatti<br />

quasi sempre l'espressione <strong>di</strong> un degrado<br />

boschivo.<br />

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Tarassaco o dente <strong>di</strong> leone (Taraxacum officinalis):<br />

cresce nei prati e lungo i muri. Viene usato in cucina e nella<br />

farmacia popolare: la ra<strong>di</strong>ce possiede proprietà depurative e<br />

<strong>di</strong>gestive. Nella tra<strong>di</strong>zione conta<strong>di</strong>na è conosciuto come<br />

“piscialetto”, appellativo che suggerisce le proprietà<br />

<strong>di</strong>uretiche. È una pianta <strong>di</strong> rilevante interesse apistico,<br />

fornisce alle api sia polline sia nettare per la produzione <strong>di</strong> un<br />

ottimo miele. Si <strong>di</strong>stingue una rosetta basale <strong>di</strong> foglie<br />

semplici, oblunghe e settate. Il gambo è cavo, glabro e<br />

lattiginoso, portante all'apice un'infiorescenza giallo-dorata,<br />

detta capolino. I frutti sono acheni, provvisti del caratteristico<br />

pappo: un ciuffo <strong>di</strong> peli bianchi che, agendo come un<br />

paracadute, agevola col vento la <strong>di</strong>spersione del seme,<br />

quando questo si stacca dal capolino.<br />

Felce: le felci furono le prime piante<br />

vascolari (tracheofite) a <strong>di</strong>ffondersi sulla<br />

Terra. Provviste <strong>di</strong> tessuti a<strong>di</strong>biti al<br />

trasporto e al sostegno, possiedono fusto,<br />

ra<strong>di</strong>ci e foglie (cormofite). Le foglie in<br />

forma <strong>di</strong> fronde, portano sulla pagina<br />

inferiore delle masserelle nelle quali si<br />

sviluppano le spore, cellule me<strong>di</strong>ante le<br />

quali si riproducono (pteridofite). Tali<br />

piante, infatti, non possiedono fiori e semi.<br />

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Camomilla (Matricaria chamomilla): è una pianta<br />

erbacea annuale che si ritrova un po' ovunque<br />

d'estate ed è notoriamente conosciuta per le sue<br />

proprietà aromatiche. Il suo nome deriva dal greco<br />

"khamaimelon" formato da "chamai = “piccolo,<br />

nano" e da "mélon = mela" quin<strong>di</strong> "piccola mela",<br />

per il profumo che ricorda alcune varietà <strong>di</strong> mele.<br />

Forse non tutti sanno che è utile per le piante. Infatti<br />

il suo infuso accelera la fermentazione delle<br />

sostanze organiche per cui può essere utilizzato per<br />

preparare un fertilizzante naturale mescolandolo<br />

con terriccio e residui organici della cucina e del<br />

giar<strong>di</strong>no.<br />

Carota selvatica (Daucus carota): è una pianta<br />

erbacea dal fusto verde appartenente alla famiglia delle<br />

Umbelliferae. La carota spontanea è <strong>di</strong>ffusa in Europa,<br />

in Asia e nel Nord Africa. La carota orticola ottenuta<br />

dalla forma selvatica, è uno dei più comuni ortaggi, la<br />

cui ra<strong>di</strong>ce è ricca <strong>di</strong> vitamina A (betacarotene), B, C,<br />

PP, D ed E, nonché <strong>di</strong> sali minerali e zuccheri semplici<br />

come il glucosio. Per questo motivo il suo consumo<br />

favorisce un aumento delle <strong>di</strong>fese dell'organismo. La<br />

carota è molto usata in cosmesi perché antiossidante e<br />

ricca <strong>di</strong> betacarotene, perciò stimola l'abbronzatura<br />

previene la formazione <strong>di</strong> rughe e cura la pelle secca e<br />

le sue impurità.<br />

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