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Vivaismo Verde Pubblico Paesaggismo - Torsanlorenzo Gruppo ...

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non la sua difficoltà a resistere alle temperature molto<br />

basse. La somiglianza dei suoi frutti a delle piccole<br />

arance le ha conferito nel mondo anglosassone il nome<br />

volgare di Orange Jessamine, mentre il suo nome latino<br />

è collegato al suo scopritore, probabilmente Adolph<br />

Murray, pupillo di Linneo e suo diligentissimo allievo.<br />

Ma tornando all’uso posso sostenere che per chi progetta<br />

un giardino approfittare della splendida produzione<br />

di frutti portati in panicoli ricadenti ed eleganti di un<br />

cespuglio sempreverde come la Murraya è una tentazione<br />

frequente.<br />

Mi è facile immaginarla ad esempio a corredare un piccolo<br />

orto-giardino che anche quando quest’ultimo sarà<br />

meno generoso perché privato di qualche verzura sarà<br />

lei a decorarlo e ad arricchirlo di frutti.<br />

Quindi possiamo potarla a primavera precocemente<br />

perchè il suo portamento compatto poi ci permetterà di<br />

mantenerla come piccola siepe bassa elegante e decorativa<br />

nonché con tagli ripetuti in estate e in autunno.<br />

Non fatevi tentare dai suoi frutti per la semina, potreste<br />

rimanerne delusi la sua riproduzione è consigliata per<br />

talea. In alcune zone dell’Australia si sta propagando<br />

naturalmente per seme e sembra che venga addirittura<br />

considerata pianta infestante!<br />

Un’altra specie che mi sembra opportuno segnalare<br />

qualora si intenda ravvivare una zona del giardino più<br />

bisognosa di colore è Eugenia myrtifolia Ker una mirtacea<br />

originaria dell’areale mediterraneo dell’Australia.<br />

Il suo nome generico probabilmente si riferisce al principe<br />

Eugenio di Savoia ed è probabilmente a lui dedicata<br />

quando fu introdotta in Europa.<br />

Di specie appartenenti allo stesso genere si sa l’esatta<br />

data di introduzione come per E. brasiliensis Lam.(1880)<br />

e E. uniflora L. (1803) provenienti dal Sud America; in<br />

ogni caso la loro rusticità nonostante l’origine da zone<br />

calde ha contribuito alla diffusione di tale genere in<br />

tutto l’areale mediterraneo dai giardini della Riviera a<br />

quelli della Costa Azzurra in particolare.<br />

La più nota per i suoi bocci è forse E. aromatica la pianta<br />

produttrice di “chiodi di garofano”. Le bacche invece<br />

piccoli frutti rossi di forma simile a quelli del più celebre<br />

mirto comune sono eduli per la maggioranza delle<br />

specie appartenenti al genere. Proprio in associazione<br />

con il mirto può rappresentare una gradevole combinazione<br />

essendo similare ma scalare nella fioritura, in<br />

luglio, e nella fruttificazione che avviene in autunno<br />

inoltrato. Le sue bacche a seconda delle specie sono<br />

gradevoli anche nelle variazioni di tonalità di colore<br />

(dal porpora al rosso) e di forma (piriformi, oblunghe o<br />

globose).<br />

Personalmente trovo sia Eugenia myrtifolia sia E. jambos,<br />

chiamata anche melarosa, degli ottimi cespugli che<br />

raggiungono ragguardevoli dimensioni da collocare nei<br />

terrazzi più assolati e ventosi perché il suo portamento<br />

torsanlorenzo<br />

Informa<br />

Murraya paniculata<br />

Murraya paniculata<br />

Eugenia myrtifolia<br />

9

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