06.06.2013 Views

Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

loro fede a Mombasa nel 1631 durante una persecuzione che fu iniziata da un Re locale Jeronimo<br />

Chagulia che si era convertito all’Islam. Fu un vero martirio che unì in una sola fede europei,<br />

africani, e coloro che avevano sangue misto. Preti e laici, tutti offrirono le loro vite.<br />

Nel corso del 18° secolo. Però, declino e decadenza si insinuarono fra le comunità Cristiane e<br />

fra i missionari, e per la metà del 19° secolo, le missioni portoghesi Cristiane nell’Africa<br />

orientale erano praticamente estinte.<br />

Possibili ragioni per il fallimento<br />

Nonostante gli eroici sforzi evangelici dei secoli 15° e del 16°, la Cristianità nell’Africa sub<br />

Sahariana, all’inizio del 19° secolo non ne rimaneva più niente. Fra molte delle ragioni per tale<br />

estinzione le seguenti sono degne di menzione.<br />

Le missioni nell’Africa Sub Sahariana esigevano il privilegio di patronato (patroado), già loro<br />

accordato dai Papi. L’insistenza da parte del Portogallo sui suoi privilegi “Patroado”<br />

praticamente annullava gli sforzi della Sacra Congregazione di Propaganda Fide di esercitare<br />

un controllo concreto e di indirizzare l’evangelizzazione verso quei territori.<br />

Mentre insisteva sui suoi privilegi di patronato, che permettevano di escludere dall’Africa Sub<br />

Sahariana i missionari provenienti da altre nazioni, il Portogallo si trovava in difficoltà a fornire<br />

un numero sufficiente di missionari alla regione. Questo stato di cose portò anche a prolungate<br />

assenze di Vescovi dai vescovadi africani, che a loro volta portarono al declino e disfacimento<br />

di quanto era stato laboriosamente costruito in precedenza.<br />

Ad eccezione dei Cappuccini italiani nel Congo ed in Angola, le prime missioni portoghesi, non<br />

si posero il problema della necessità di conoscere le lingue africane o capire le usanze, costumi<br />

e mentalità della gente. Fu fatto un grossolano errore.<br />

Il clima tropicale spesso uccideva i missionari entro poco tempo dal loro arrivo. Questa è una<br />

delle ragioni per cui la missione nei regni di Loango e Kakongo dovettero essere abbandonate.<br />

Il periodo di evangelizzazione moderna.<br />

Verso la metà del 19° secolo l’evangelizzazione dell’Africa fu ripresa, grazie alla eroica<br />

dedizione di molti uomini e donne degli Istituti Missionari. Durante il 19° secolo l’influenza<br />

spagnola e portoghese era scemata e il sistema di “patroado” si era indebolito e declinava,<br />

lasciando spazio alla Sacra Congregazione di Propaganda Fide di prendere fermo possesso<br />

della politica e strategia in Africa. Oggi, la Chiesa Cattolica è presente ovunque in Africa; il<br />

risultato di un solo secolo di attività apostolica.<br />

Quando l’evangelizzazione dell’Africa fu ripresa nel 19° secolo, la Sacra Congregazione di<br />

Propaganda Fide seguì la prassi secondo la quale ogni missione di nuova creazione sarebbe<br />

stata affidata ad un Istituto missionario specifico. Questa era il così detto “Ius commissionis”.<br />

Durante il secolo scorso è stato riconfermato da una Istruzione della stessa Sacra<br />

Congregazione di Propaganda Fide, emanata l’8 dicembre 1929.<br />

Il 24 febbraio 1969 la Sacra Congregazione di Propaganda Fide emanò una nuova istruzione,<br />

“Relationes in Territoriis”, che armonizza molto di più con le nuove situazioni nella maggior<br />

parte dei territori missionari, una situazione caratterizzata dalla creazione di gerarchie locali, e<br />

sempre più diocesi affidate al clero secolare ecc. La nuova istruzione armonizza anche con i<br />

principi dottrinali evidenziati dal Vaticano II concernenti il ruolo del Vescovo diocesano nella<br />

Chiesa e nella sua diocesi.<br />

Un nuovo periodo<br />

La crescita di vocazioni da parte di indigeni africani al sacerdozio ed alla vita religiosa giustifica<br />

anche il concetto di un nuovo periodo di evangelizzazione in Africa. Quando Papa Giovanni<br />

Paolo II nel 1980 parlò a sacerdoti, religiosi e seminaristi a Kinshasa, Congo, nell’occasione del<br />

centenario di evangelizzazione della nazione, disse inter alias:<br />

“Avete vissuto il primo grande periodo, un periodo irreversibile. Una nuova fase si apre adesso<br />

per voi, non meno esaltante, anche se implica nuove difficoltà, e forse tentazioni di<br />

scoraggiamento. È la fase di perseveranza, nella quale è necessario rafforzare la fede, la<br />

conversione profonda delle anime, e il modo di vivere, così che sempre più corrisponderanno<br />

alla vostra sublime vocazione Cristiana. In più dovete voi stessi proseguire lo sforzo della<br />

prima evangelizzazione in aree o ambienti dove il Vangelo è ancora sconosciuto.”<br />

8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!