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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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IL SUCCESSO DELLE MISSIONI NEL SUDAN RIDOTTO A ZERO<br />

La ribellione Mahdi<br />

“17 anni di lento martirio” si riferisce alla sofferenza dei missionari di Comboni nel Sudan,<br />

scritto da Suor Giuseppina Tresoldi, ex Superiora generale delle Suore missionarie<br />

Comboniane.<br />

Introduzione<br />

Le previsioni dell’uragano che stava per abbattersi sulle missioni nel Sudan erano già state<br />

riconosciute da Comboni negli ultimi anni della sua vita. In fatti in una delle sue lettere egli fa<br />

riferimento ad un “così detto profeta che affermava di essere stato mandato da Dio, Allah per<br />

liberare il Sudan dal dominio dei turchi e dall’influenza Cristiana” che nel s’infiltrava nel paese.<br />

C’era infatti una credenza fra la gente che il profeta che sarebbe stato inviato da Allah verso la<br />

fine del tempo si chiamasse Mahdi – che significa “Guidato da Allah” e avrebbe portato una<br />

nuova era di pace e giustizia in quei luoghi dove regnava l’oppressione. Egli avrebbe, inoltre,<br />

purificato l’Islam e lo avrebbe portato al suo trionfo finale.<br />

Nel giugno del 1881, un certo Mohammed Ahmed, figlio di Abdallah, nato nel 1841 a Dongola,<br />

Kordofan si proclamò Mahdi e chiamò i fedeli a fare guerra contro gli “infedeli; cioè i turchi e gli<br />

egiziani, in quanto essi praticano la fede di Allah in modo molto fievole ed i non mussulmani.<br />

Trovò un gran numero di adepti nel Sudan settentrionale dove la gente si sentiva oppressa dal<br />

dominio egiziano che stava imponendo una tassazione al limite della sopportazione. La carestia<br />

e le malattie degli anni precedenti avevano anch’esse contribuito largamente a preparare la<br />

gente alla rivolta. Inoltre, essi furono vinti alla causa del Mahdi perché prometteva che a<br />

chiunque morisse in battaglia egli avrebbe garantito un posto in paradiso, e futura felicità e<br />

giustizia a coloro che sarebbero sopravissuti.<br />

Nel marzo del 1882 il Mahdi dette inizio al suo movimento rivoluzionario che sarebbe stato<br />

ricordato dalla storia come “Il Mahdi”. Con riunioni qua e là il suo scopo era di fomentare la<br />

ribellione fra la gente contro il governo egiziano e attrasse molte persone che lo seguirono<br />

pronte a combattere.<br />

Il Governo sia a Khartoum che al Cairo non si rese conto della forza del movimento. L’uomo fu<br />

considerato soltanto un visionario ribelle e il Governo mandò solo dei piccoli contingenti di<br />

truppe per sedare la ribellione che stava per insorgere. Ma le truppe furono battute per ben tre<br />

volte. Se il governo avesse mandato un numero di soldati adeguato, forse il movimento poteva<br />

essere annientato al suo esordio.<br />

Questo fu solo uno degli errori iniziali che permise alla rivoluzione di prendere piede.<br />

Le stazioni missionarie Comboniane.<br />

Ai quei tempi vi erano stazioni missionarie a Delen, Malbes, El Obeid, Khartoum e la stazione<br />

vicina di Geret.<br />

Delen<br />

In questa comunità troviamo:<br />

- Suor Amalia Andreis, Suor Eulalia Pesavento e Suor Maria Caprini;<br />

- Padre Luigi Bonomi, Padre Joseph Ohrwalder, i Fratelli Gabriele Mariani e Giuseppe<br />

Regnotto<br />

Già nel gennaio del 1882 quando Suor Teresa Grignoli, come Superiora provinciale fece visita a<br />

Delen da El Obeid dove soggiornava la strada per arrivarvi non era per niente sicura. I<br />

Baggara, una tribù nomade che si occupava di commerci degli schiavi spesso faceva dei raid<br />

nei paraggi di Delen. Essi furono responsabili per il rapimento di Zeinab Alif, Suor Giuseppina<br />

Benvenuti nel 1853 dal Darfur e della Beata Bakhita nel 1878 dal Kordofan. Erano acerrimi<br />

nemici della Missione e si unirono alla ribellione del Mahdi con grande bramosia<br />

L’8 aprile 1882 i Baggara attaccarono violentemente la missione uccidendo la gente e<br />

distruggendo tutto quanto trovarono.<br />

Nel maggio 1882, Padre Losi che era il Superiore delle missioni nel Kordofan, dette ordini da El<br />

Obeid a tutti i missionari nel Nubia di lasciare tutto e ritirarsi ad El Obeid, ma per la nostra<br />

gente di Delen fu troppo tardi. “El Mahdi” si accampò a Birjet (fra Malbes e Delen), in tal modo<br />

i missionari del luogo furono completamente tagliati fuori. Mai nessun messaggero mandato da<br />

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