Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf
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Alla conclusione della loro formazione spirituale i membri si sarebbero votati totalmente alla<br />
causa dell’Africa.<br />
Regole principali: formazione dei candidati<br />
Comboni aveva urgente bisogno di missionari; il problema era come dare una formazione unica<br />
in vari periodi: a sacerdoti, studenti di teologia e fratelli.<br />
Periodi di addestramento:<br />
- uno screening totale prima dell’accettazione (vedere Regole 1871);<br />
- almeno un anno a Verona, come una specie di noviziato, Comboni insisté su questo prima<br />
di partire per il Cairo;<br />
- Un periodo al Cairo, per abituarsi al clima africano e per ricevere immediatamente il<br />
necessario addestramento pastorale a completamento della loro formazione.<br />
Contenuti dell’addestramento<br />
- amore per la sofferenza e martirio<br />
- dedizione totale<br />
- osservanza delle Regole<br />
- la qualità prima della quantità<br />
- dotati ed autenticamente santi: altrimenti i candidati non servono a nulla;<br />
- anche l’amore è indispensabile<br />
Comboni non prevedeva le solite strutture della vita religiosa: la sua spiritualità includeva ed<br />
andava oltre le suddette strutture. Nelle Regole del 1871 Comboni fra le altre regole incluse le<br />
seguenti:<br />
“Nell’Istituto dei Missionari si inculca profondamente e si cerca di imprimere e di ben<br />
radicare nell’anima dei candidati, il vero preciso carattere del missionario della Nigrizia, il<br />
quale deve essere una perpetua vittima di sacrificio, destinata a lavorare, sudare, morire<br />
senza forse vedere alcun frutto delle sue fatiche …<br />
I candidati si formeranno questa disposizione essenziale col tener sempre gli occhi fissi in<br />
Gesù Cristo, amandolo teneramente, e procurando di intendere ognora meglio cosa vuol<br />
dire u Dio morto in croce per la salvezza delle anime … rinnoveranno spesso l’offerta di se<br />
medesimi a Dio, della loro salute, ed anche della vita. Per eccitare lo Spirito a queste sane<br />
disposizioni, in certe circostanze di maggior fervore faranno tutti insieme una formale ed<br />
esplicita dedica a Dio di se stessi, esibendosi ciascuno con umiltà e confidenza nella sua<br />
grazia anche al martirio”. (Capitolo 10)<br />
A questo punto possiamo asserire che la restaurazione dell’Associazione che seguì la<br />
sospensione dette più stabilità all’Istituto, provvedendo a dare una migliore preparazione per<br />
l’opera missionaria, creando condizioni di amore fraterno e mutuo scambio di esperienze e<br />
solidarietà: lo Spirito Santo operò egregiamente tramite le imperfezioni umane.<br />
Approvazione da Roma:<br />
Tenendo conto del progresso fatto dall’Istituto e considerando il Piano del Comboni e la sua<br />
determinazione, Propaganda Fide approvò l’Istituto a tutti gli effetti, benché rimandassero<br />
indietro le Regole del 1871 per alcuni emendamenti.<br />
Di conseguenza, il 21 maggio 1872. Propaganda Fide affidò il Vicariato dell’Africa Centrale<br />
all’Istituto del Comboni, e lo nominò capo della Missione con il titolo di Pro Vicario Apostolico<br />
(Decreto del 26 maggio 1872).<br />
L’11 giugno 1872 Papa Pio IX scrisse “Affidiamo il suddetto Vicariato ai nostri ben amati figli e<br />
sacerdoti dell’istituto per le Missioni Africane di Verona”. Tale affermazione può essere<br />
considerata l’equivalente di una approvazione Pontificia, anche se normalmente un Istituto non<br />
è considerato di Diritto Pontificio sino a che le sue Regole siano state approvate dalla Santa<br />
Sede.<br />
La storia dell’Istituto iniziò veramente soltanto quando il primo gruppo dei Missionari di<br />
Comboni partirono alla volta dell’Africa nel settembre 1872: quattro sacerdoti, un seminarista,<br />
tre fratelli e quattro ragazze africane.<br />
In effetti, senza i suoi membri attivi nelle missioni, esso non sarebbe stato un Istituto Comboniano.<br />
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