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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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“Da ognuno di questi Istituti che circondano la penisola africana, gruppi di uomini e donne<br />

verranno formati che a poco a poco si trasferiscono nell’Africa Centrale allo scopo di iniziare e<br />

consolidarvi il lavoro redentore del Cattolicesimo, e fondare stazioni missionarie dalle quali<br />

brillerà la luce della religione e la civiltà” (p. 225)<br />

Formazione differenziata per gli uomini<br />

“Il gruppo di giovani uomini africani, composto da coloro che sono stati giudicati più idonei per<br />

questa grande impresa sarà composto da:<br />

- Catechisti ai quali verrà impartita una conoscenza generale delle sacre scienze:<br />

- Insegnanti che saranno istruiti molto bene sulle più importanti scienze adattabili alle nazioni<br />

interne<br />

- Artigiani, ai quali verranno date conoscenze pratiche delle abilità più utili nelle regioni<br />

centrali, renderli contadini virtuosi e capaci, dottori, flebotomi, infermieri, farmacisti,<br />

carpentieri, sarti, conciatori di pelli, maniscalchi, muratori, ciabattini, e quant’altro.<br />

Questo gruppo di artigiani diventeranno anche i buoni ed onesti commercianti che<br />

promuoveranno e parteciperanno alla vendita dei prodotti da loro fabbricati o coltivati e<br />

all’importazione di merci. Questo commercio gradualmente creerà ed introdurrà quella<br />

prosperità che innalzerà i neri dalla loro abbietta povertà ed impotenza alle condizioni delle<br />

nazioni civilizzate. Da tutti questi elementi della industria indigena saranno prodotti i mezzi<br />

materiali per mantenere e sviluppare le missioni Cattoliche nell’interno dell’Africa.” (P.225-<br />

226)<br />

Formazione differenziata per le donne<br />

“Il gruppo di giovani africane, similmente formate fra quelle che sono più idonee al grande<br />

scopo sarà composto da:<br />

- Istitutrici, alle quali verrà data la più completa istruzione sulla religione e morale Cattoliche.<br />

- Insegnanti e casalinghe che promuoveranno l’educazione femminile nella lettura, scrittura,<br />

contabilità, filatura, cucito, tessitura, la cura dei malati, e la pratica di tutte le abilità<br />

riguardanti l’economia domestica più utili nei paesi dell’Africa Centrale” (P. 221)<br />

I sacerdoti<br />

“Dalla classe dei catechisti formata da giovani africani, un gruppo sarà scelto composto da<br />

coloro che più si distinguono per la loro santità e conoscenza e nei quali sembra esserci la<br />

disposizione a diventare sacerdote. Essi saranno diretti verso il sacerdozio. Nell’istruire questo<br />

gruppo speciale, la grande mole di materie che obbligatoriamente vengono studiate in Europa<br />

verranno evitate. L’insegnamento si limiterà a quelle materie teologiche e scientifiche che sono<br />

di primaria importanza, tali da essere sufficienti per i requisiti e necessità di quei paesi..<br />

Inoltre, data la veloce crescita fisica ed intellettuale degli africani, non vorremmo che questo<br />

addestramento si prolungasse ai 12 o più anni che sono normali in Europa. Consideriamo sei,<br />

otto anni sufficienti, secondo i casi” (P. 226-227)<br />

Vergini della Carità<br />

“Fra le giovani donne africane coloro che non sono attratte al matrimonio sarà similmente<br />

scelto il gruppo delle Vergini della Carità, formato da quelle che si sono distinte per la loro<br />

santità e nell’insegnamento pratico del catechismo, lingue ed attività domestiche”.<br />

Università<br />

“Per poter sviluppare i doni dei più dotati membri del clero indigeno, e per poterli addestrare<br />

come leader abili e illuminati delle comunità Cristiane dell’interno dell’Africa, l’Associazione a<br />

capo del nuovo Piano, man mano che il suo grande lavoro progredisce, fonderà quattro grandi<br />

università teologico - scientifiche nei luoghi africani più importanti.<br />

In questi centri universitari, come pure in altri luoghi importanti nelle isole e lungo la costa<br />

africana, potrebbero essere approntati dei piccoli centri di specializzazione per l’artigianato.<br />

Questi sarebbero per i giovani artigiani africani più idonei all’istruzione avanzata. Così<br />

introducendo queste attività artigianali che migliorerebbero le condizioni materiali delle<br />

immense tribù africane, i missionari avrebbero meno difficoltà ad introdurre la fede in modo<br />

più profondo e duraturo.” (P. 224)<br />

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