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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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ISTITUZIONE DI SCOLASTICATI INTERNAZIONALI: conformemente alle risoluzioni del capitolo:<br />

Parigi (2/6/70) per le missioni in nazioni francofone.<br />

Elstree (GB) (1/12/70) per le missioni in nazioni anglofone.<br />

Madrid (1972) sostituita da Granada (1974) per le nazioni di espressione spagnola. Fu chiuso<br />

nel 1979 per diverse ragioni, per riaprirla nei territori missionari: piano poi attuato con<br />

l’apertura dello Scolaticato Internazionale di Lima - Perù (23/10/85)<br />

Kampala, Uganda l’1/1/1975. Quest’apertura rappresenta un nuovo trend che fu suggerito<br />

durante il Capitolo del 1975. La preparazione per il lavoro missionario non significa soltanto<br />

conoscere le lingue; la conoscenza del popolo, la sua cultura e tradizioni sono altrettanto<br />

importanti ed i giovani sono in questo modo più preparati ad affrontare i problemi che<br />

incontreranno nel campo di apostolato.<br />

Innsbruck (1975) aperto dalla Direzione Generale MFSC.<br />

Chicago (6/8/1976) principalmente come supporto per la promozione vocazionale negli Stati<br />

Uniti. C’è comunque il vantaggio di poter imparare l’inglese.<br />

San Paolo – Brasile (1977) per le nazioni dove si parla portoghese.<br />

Gli Scolasticati sopra menzionati si aggiungevano allo Scolasticato internazionale<br />

“ Daniele Comboni” in Roma.<br />

Fu confermato lo Scolasticato PER I FRATELLI a Pordenone, esso, fu però chiuso in seguito a<br />

favore di due Centri per Fratelli a Nairobi- Kenya e a Bogotà – Colombia.<br />

Gli Scolasticati Internazionali appartengono al Distretto della Curia, benché i formatori siano<br />

membri della Provincia dove lo Scolasticato è situato. I Superiori Provinciali sono responsabili<br />

per gli Scolasticati nello loro Province secondo il Direttorio degli Scolasticati.<br />

Comunione con altri Istituti<br />

Incontri periodici a livello di Consigli Generali e Provinciali con le Suore Comboniane.<br />

Incontri periodici e lettere circolari con Istituti Missionari di origine italiana (cf..Boll. n. 91 e 94).<br />

Incontri periodici con l’Unione Superiori Generali (USG) a Roma e partecipazione alla loro sesta<br />

Commissione sulle attività missionarie, nel loro Servizio Documentazione (SEDOS), nei loro<br />

incontri mensili e nei tre giorni ogni due anni.<br />

Aiuti notevoli con personale agli Apostoli di Gesù, Marian Brothers, Fratelli di San Martino de<br />

Porres, nonché aiuti finanziari provenienti principalmente da diverse province. Le<br />

Congregazioni di Suore Locali pure furono aiutate secondo le nostre possibilità di personale e<br />

mezzi.<br />

Revisione delle strutture basilari della formazione<br />

Strutture formative<br />

Dovendo cambiare la metodologia della formazione, si dovevano cambiare anche le strutture.<br />

I cambiamenti principali furono nel numero di Noviziati e Scolasticati. Prima della crisi della<br />

Chiesa tali strutture erano grandi avendo <strong>fino</strong> a 100 candidati. La reazione a queste strutture<br />

fu di sperimentare nuove tendenze come per esempio dividere grossi gruppi in tanti più piccoli,<br />

cinque o sei candidati con un formatore residenti in una casa non religiosa, cioè fra la gente. Il<br />

nostro Istituto questo non lo permise; l’esperienza insegnò che tali sperimentazioni furono<br />

fallimentari. Gli studenti non erano liberi e anzi quasi impossibilitati a trovare tempo per i loro<br />

studi e le loro preghiere a casa.<br />

Furono abolite le grosse comunità ed in linea di massima furono aperte nuove case per 25-30<br />

candidati con due formatori che lavorano assieme. Per aiutare nell’apertura degli Scolasticati<br />

Internazionali fu aperto un fondo con contributi provenienti dalla Direzione Generale e le<br />

Province, secondo le loro possibilità economiche. Similmente fu iniziato un “fondo per<br />

missionari ammalati” Veniva finanziato principalmente dalle pensioni pagate dal governo<br />

italiano e dai contributi dei benefattori tramite le Province.<br />

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