Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf
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o psicologiche o situazioni soggettive dei membri della comunità, devono rientrare in altri<br />
specifici testi come quelli concernenti i direttori, libri di tradizioni varie, o documenti simili,<br />
qualsiasi nome venga loro dato.<br />
Sia i nostri Superiori nel preparare e convocare il Capitolo, sia lo stesso Capitolo cercarono, per<br />
quanto poterono, di attenersi alle direttive sopra esposte con grande vantaggio dell’Istituto<br />
come si potrà vedere dai “ Documenti Capitolari “ del 1969.<br />
PRINCIPALI CAMBIAMENTI E INNOVAZIONI DEL CAPITOLO<br />
La composizione del capitolo<br />
I membri de Capitolo erano 67. Allora i membri dell’istituto erano 1534: 983 sacerdoti, 330<br />
fratelli, 221 scolastici. Fra i membri del Capitolo abbiamo, per la prima volta, quattro Fratelli.<br />
Invitati due osservatori MFSC<br />
Altri osservatori appartenenti a gruppi etnici: Spagna, Portogallo, Sudan e di lingua inglese.<br />
Fu preparato un regolamento di procedura<br />
L’assemblea elesse un segretario organizzativo e tre moderatori che si alternavano.<br />
La personalità ed il carisma del Comboni<br />
Per la prima volta la personalità ed il carisma del Comboni vengono studiati e proposti come<br />
modello ed ispirazione (DC p. 42 e seg.)<br />
L’identità del Fratello Missionario Comboniano<br />
L’identità dei Fratelli fu ampiamente sviluppata. Innanzi tutto, l’identità basilare di tutti i<br />
missionari Comboniani è il modo radicale di vivere il Battesimo. Questo è espresso nella<br />
formale e speciale consacrazione della professione religiosa, i voti di povertà, castità,<br />
obbedienza all’interno della vita comunitaria secondo la costituzione e il direttorio dei<br />
missionari Comboniani.<br />
Entro i termini di questa identità, i sacerdoti hanno il loro campo d’azione ed i fratelli il loro.<br />
Però, come Cristiani, ci si aspetta che ambedue lavorino per la promozione integrale della<br />
persona; l’evangelizzazione come testimone della Resurrezione di Cristo e la proclamazione del<br />
suo messaggio sono un impegno Cristiano.<br />
La professione dei Fratelli è molteplice, sempre ché si attenga alle necessità dell’Istituto e dei<br />
missionari. La porta è aperta a coloro che aspirano a diventare sacerdoti e o Superiori.<br />
L’Istituto è ancora clericale, tuttavia si può chiedere il permesso alla Santa Sede perché un<br />
fratello possa essere nominato Superiore. Il permesso può essere accordato secondo lo<br />
specifico carattere della comunità come per esempio, un istituto tecnico, un Postulato o un<br />
Centro Internazionale per Fratelli.<br />
La vita comunitaria<br />
La vita comune è vissuta come la vita di una famiglia che trova nel consiglio di comunità la<br />
possibilità di amministrarsi e di migliorare attraverso un programma di formazione permanente.<br />
Si desidera che la vita comunitaria diventi sempre più vita apostolica, con progetti comuni che<br />
siano il segno e la causa della presenza di Cristo nella comunità.<br />
La corrispondenza personale deve essere privata e ci deve essere una più ampia apertura alla<br />
ospitalità, tenendo presente in particolar modo l’animazione missionaria. (DC pag. 91-111)<br />
La preghiera sia liturgica che ecclesiale<br />
Atti giornalieri rimangono soltanto la Santa Messa ed un altro atto che sceglierà la comunità,<br />
preferibilmente tratto dalla liturgia delle ore.<br />
La Preghiera individuale almeno un’ora al giorno e mezz’ora di lettura spirituale (DC pag. 118-141)<br />
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