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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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Se obbedendo al Populorum Progressio o sfidati da altri sani principi, molti confratelli - inclusi<br />

coloro che dirigevano le nostre riviste – hanno lavorato nello spirito dell’Enciclica, lo hanno<br />

fatto a volte senza aver le idee ben chiare e senza ponderare bene i loro giudizi..<br />

Conferenza Generale dei Vescovi dell’America Latina di Medellin (Colombia 1968)<br />

Se è difficile valutare l’impatto della Populorum Progressio nel mondo, è facile, d’altro canto<br />

valutare l’impatto di Medellin nella Chiesa Latino-Americana. Fu una svolta storica: i<br />

cambiamenti del Concilio Ecumenico e le indicazioni di Poplulorum Progressio furono applicati<br />

concretamente. I documenti e le Direttive date alla Chiesa Universale dal Concilio, i Sinodi dei<br />

vescovi, le Encicliche, le Lettere pastorali dei Papi, per loro natura contengono principi<br />

generali, e spesso con terminologia difficile da comprendere come alcuni documenti di Papa<br />

Giovanni Paolo II. Essi sono, tuttavia, diretti specificatamente ai Vescovi ed i sacerdoti. E’<br />

compito loro interpretare il loro contenuto e renderlo praticamente concreto.<br />

Questo fu il successo di Medellin. In un momento di odio contro le strutture, i Vescovi Latino-<br />

Americani riconobbero la loro importanza: e non le distrussero, le resero, invece, visibili a<br />

tutti: “ Le Piccole Comunità Cristiane”. Ciò facendo Medellin unì i tradizionalisti e i progressisti:<br />

quei tradizionalisti che sono aperti ai segni dei tempi” e quei progressisti che sono aperti ai<br />

valori permanenti del Vangelo e della tradizione, cioè, dell’esperienza vissuta attraverso i secoli<br />

dalla Chiesa.<br />

La Conferenza di Puebla (n. 1134) ammise che c’erano state delle cattive interpretazioni, e<br />

conseguenti deviazioni dello spirito di Medellin: questo accadde perché alcuni membri della<br />

Chiesa non furono in grado di bilanciare in modo adeguato la tradizione ed il progresso. Ci<br />

furono interpretazioni individualistiche dei “ segni dei tempi” che erano solamente gradite ad<br />

alcuni religiosi e sacerdoti.<br />

I seguenti punti basilari sono i principi carismatici di Medellin che sono, a loro volta,<br />

applicazioni pratiche del Concilio Vaticano Secondo:<br />

Opzione preferenziale per e solidarietà con i poveri<br />

I Vescovi, i sacerdoti ed i religiosi devono testimoniare la povertà evangelica e diventare la<br />

voce di coloro che voce non hanno.<br />

La Chiesa come popolo di Dio è soprattutto una comunione con Dio e con tutti gli uomini: la<br />

fede, quindi, non deve essere vissuta in modo individualistico ma in comunione con tutte le<br />

persone che devono dare la priorità all’ ”essere “ non all’ ”avere”.<br />

La Chiesa è un servizio ed un sacramento e trova la sua forza nello spirito della collegialità, il<br />

principio di sussidiarietà o divisione del potere.<br />

Primo incontro del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SCEAM-<br />

SECAM) 1969<br />

Nell’occasione del pellegrinaggio in Africa di Papa Paolo VI, i Vescovi dell’Africa e del<br />

Madagascar si riunirono a Kampala per tre giorni alla fine di luglio 1969.<br />

Fu durante quest’incontro che Papa Paolo VI formulò lo spirito di “Maximum Illud” di Benedetto<br />

XV:<br />

“ Adesso, voi africani siete ormai missionari di voi stessi, in altre parole, voi africani dovete<br />

continuare la costruzione della Chiesa su questo continente.”<br />

Presenti al Simposio erano sei cardinali africani: L. Rugumbwa, (Tanzania) P. Zoungrana,<br />

(Bourkina Fasso) J. Malula, (Congo) L.E. Duval, (Algeria) A. Siderous, (Egitto) Mc. Cann (Sud<br />

Africa); i presidenti delle Conferenze Episcopali dell’Africa e l’Arcivescovo Pignedoli di<br />

Propaganda Fide. Il Papa esortò tutti a lavorare per l’inculturazione per dare al Vangelo un<br />

volto africano.<br />

Sinodo dei Vescovi<br />

Durante il Concilio Vaticano, nella Costituzione di Lumen Gentium n. 22 ed il Decreto Christus<br />

Dominus sull’ufficio pastorale del Vescovi n. 4-6, la collegialità dei Vescovi assieme al Papa e<br />

fra di loro sottolinearono: “ L’ordine dei Vescovi è il successore nel collegio degli Apostoli nel<br />

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