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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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Coraggio e speranza nella Provvidenza<br />

I missionari comunque non si dettero per vinti e rimasero. Avevano in animo di istruire alcuni<br />

sacerdoti locali in Europa ed educare molti più laici nei Collegi del Cairo. Poco tempo dopo<br />

cercarono di far arrivare delle suore per istruire le donne.<br />

Una delle ragioni principali per cui non ebbero migliori risultati era dovuta alla loro poca<br />

preparazione; veniva loro insegnano l’arabo, ma poco altro a parte la lingua.<br />

I missionari avevano anche idee ambivalenti circa il loro scopo principale: dovevano dare<br />

priorità allo sviluppo o alla evangelizzazione? Fino a che punto era corretto adottare la cultura<br />

locale? Molti dei missionari nel loro entusiasmo corsero troppi rischi: ma solo un tale<br />

entusiasmo poteva aprire le porte di una nazione.<br />

Si rende necessario leggere una pagina del diario di P. A. Vinco per percepire lo stile delle loro<br />

prediche.<br />

“Al termine di una cerimonia, dei buoi furono uccisi come sacrificio per ottenere la pioggia.<br />

P. Vinco parlò loro così: “Bari, siccome siete stati tanto buoni da ricevermi fa di voi, e mi<br />

avete onorato invitandomi a presenziare ad una delle vostre cerimonie più sacre, datemi<br />

l’opportunità di parlarvi liberamente. Non intendo offendere nessuno, ma semplicemente<br />

di dirvi la semplice verità: è proprio per questa ragione che sono stato inviato fra di voi dal<br />

Cielo. Quel Dio che ha creato sia me che voi, creò anche il sole, la luna, le stelle, il vostro<br />

bestiame, gli alberi ed i fiumi. Lo stesso Dio fa sì che l’erba ed i semi crescano – è lo<br />

stesso Dio che dal niente creò tutto in cielo ed in terra. Benché questo Dio vi sia ancora<br />

sconosciuto, e quindi non onorato e servito dalla vostra gente, Egli, nonostante ciò vi ama<br />

e vi aiuta in migliaia di modi differenti. Questo è il Dio che fa cadere la pioggia, che evita<br />

che i vostri campi diventino aridi; vi tiene in buona salute, moltiplica il vostro bestiame, Vi<br />

da la forza di vincere i vostri nemici; in poche parole, il Suo amore per voi è più grande di<br />

quello di qualsiasi padre o madre per il più dolce e più amato dei figli. Allora, se desiderate<br />

che la pioggia cada sui vostri campi, dovete desistere dai litigi e guerre che continuamente<br />

fate fra di voi, dovete smettere di uccidere i vostri simili. Non dovete rubare e non dovete<br />

soccombere alla lussuria; in altre parole non dovete fare agli altri ciò che non vorreste<br />

essere fatto a voi”. La popolazione rimase stupita dell’inaspettato tenore del sermone, non<br />

avendo mai sentito niente di simile prima di allora. Nonostante ciò, tutti, inclusi i capi, la<br />

gente e lo stesso Jubek, mi applaudirono calorosamente, dicendo che il mio ragionamento<br />

era logico e di conseguenza doveva esser per forza vero. Il mio discorso fu<br />

particolarmente ben accetto dalla popolazione, la quale mi ammirò per aver parlato in quel<br />

modo al cospetto di Kubek stesso, perché ogni anno dovevano dare molti buoi a lui che<br />

faceva piovere.” (Vedere Hill, pagine 82-83).<br />

Padre Vinco era talmente ben voluto che anche molti anni dopo la sua morte i Bari<br />

continuarono a cantare una canzone in suo onore. Ecco una traduzione dei primi versi.<br />

Angelo Angelo, Vai a Belania<br />

Qui ci sono troppe malattie<br />

“No, No, qui sto bene.”<br />

Vai a Belania<br />

Non ci sono zanzare là<br />

“No, no, sto bene qui”<br />

Viva, Viva Angelo.<br />

Nonostante tutto i missionari aprirono una cammino segnato, una dopo l’altra, dalle loro<br />

tombe. Lungo questo cammino gli africani si recarono nei collegi di Malta, Napoli, Verona e<br />

Vienna. I missionari continuarono ad arrivare e Comboni fu colui che riaprì il percorso<br />

promettendo di mai farlo chiudere di nuovo: “Nigrizia o morte!”<br />

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