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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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Maggiori cariche politiche nominate dal governo centrale nel 1993 erano:<br />

Cattolici 35<br />

Protestanti 116<br />

Musulmani 9<br />

Anche recentemente, nel 1986, quando il National Resistance Movement (Movimento di Resistenza<br />

Nazionale) del Presidente Museveni introdusse libere elezioni per i var livelli di governo locale,<br />

molti cattolici ricevettero un numero di voti tale da poter diventare capi zone, gruppi di zone,<br />

distretti, provincie. In alcune parti dell’Uganda orientale, però, alcuni di essi furono uccisi. Un<br />

corrispondente della BBC indagò. Nel suo articolo uscito su “ Focus on Africa” dichiara che il popolo<br />

non aveva mai visto un cattolico che occupasse una posizione governativa da quelle parti, questi,<br />

quindi, dovevano essere eliminati per non creare precedenti!<br />

Movimenti indipendentisti. Il primo partito politico fu l’Uganda National Congress (UNC)<br />

fondato nel 1951. Anche i cattolici vi si unirono, ma si resero conto che venivano discriminati in<br />

quanto il partito era dominato da protestanti. La politica del partito, inoltre era di ottenere<br />

libertà dai bianchi, inclusi i missionari e la religione che avevano portato per poter<br />

sottomettere gli indigeni. Il loro fondatore, Ignatius K. Musasi, era in contatto con i leader<br />

russi.<br />

Un gruppo di cattolici Baganda nel 1954 dette vita ad un nuovo partito “ Uganda Democratic<br />

Party” (DP) che nel 1956 si diffuse in tutto il paese con l’aiuto di alcuni Vescovi che lo<br />

ritenevano un passo necessario contro la discriminazione dei cattolici..<br />

Uno storico ugandese non cattolico il signor Karugire R. Samwiri, nel suo “ A Politica History of<br />

Uganda “ (La <strong>Storia</strong> Politica dell’Uganda) dice che ci si deve meravigliare, non perché i cattolici<br />

si organizzarono pacificamente per combattere tale discriminazione, ma perchè non lo<br />

avessero fatto prima di allora”. Tale passo fu necessario per dissipare l’accusa fatta alla Chiesa<br />

Cattolica che si diceva scoraggiasse i cattolici nella concorrenza per cariche politiche.<br />

Gli ugandesi del nord ebbero un grande aiuto dalla stampa cattolica nel loro risveglio politico,<br />

in un momento quando nessun altro lo faceva. Questo fatto è ben dimostrato in una tesi di<br />

dottorato, presentata da un ugandese all’Università di Chicago; attualmente egli è professore<br />

all’Università di Makerere. Cito:<br />

“ Tre di queste pubblicazioni si potevano trovare nella regione settentrionale nel decennio 1952<br />

–1962. Due erano giornali, cioè il “ Lobo Mewa” in Acholi (La Nostra Terra) ed il “ West Nile<br />

Gazette” (La Gazzetta del Nilo dell’Ovest) ed una era una rivista, “ Leadership”. Attraverso una<br />

rigorosa analisi del contenuto dei giornali divenne possibile non solo misurare l’intensità e la<br />

serietà del programma politico della Chiesa, ma anche la precisa natura di questo programma,<br />

e cioè fatti e avvenimenti concreti dei quali la Chiesa si preoccupava e le azioni intraprese.<br />

Oltre a queste fonti, P. Tarcisio <strong>Agostoni</strong>, l’Editore di “Leadership” durante questo decennio,<br />

che fu Direttore Spirituale dell’Apostolato dei Laici di quella regione, autore di un importante<br />

libro sulla politica per ugandesi, “ Every Citizens’ Handbook” (IL Vademecum di ogni cittadino)<br />

mi ha messo a disposizione i suoi scritti personali sulla politica del decennio. Essi sono di<br />

particolare significato per qualsiasi studio delle attività politiche della Chiesa Cattolica durante<br />

il decennio che ci riguarda; in quanto P. <strong>Agostoni</strong> fu praticamente il mentore principale della<br />

Chiesa sugli affari politici. Difatti, i suoi scritti influenzarono e guidarono chiaramente il<br />

pensiero della Chiesa sugli affari politici ai quali facciamo riferimento in questo lavoro.” 1<br />

Alle elezioni del 1961 vinse il DP, ma per ragioni politiche e religiose, il governo coloniale<br />

chiese agli ugandesi di ripetere le elezioni nel 1962, con l’intento premeditato di togliere il<br />

potere ai Cattolici e darlo ai Protestanti come era consueto. Difatti in nessuna altra Colonia o<br />

Protettorato britannico sono mai state ripetute le elezioni per l’indipendenza dopo che l’<br />

autogoverno era stato già concesso.<br />

Obote soppresse il DP. Fu ristabilito prima delle elezioni del 1980. Quando furono annunciati i<br />

1 A.G.G. Ginyera-Pinycwa. Isssues in Pre. Indipendence politics in Uganda” pagine 9-10.<br />

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