Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf
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L’amministrazione veniva controllata a livello centrale da Parigi. L’istruzione, inoltre era strutturata<br />
in modo tale da preparare un esiguo numero di leaders dalle colonie a diventare dei bravi francesi.<br />
Dopo il 1954, però, la politica dell’”assimilazione” lasciò il passo a quella dell’ “associazione”. Le<br />
colonie erano chiamate “ territori oltremare”. A causa di quest’atmosfera, alcuni africani come l’ex<br />
presidente del Senegal, L. Senghor, divennero deputati nell’Assemblea Nazionale francese.<br />
Nel 1958 nella nuova Costituzione francese fu inserita l’autodeterminazione, perciò entro il<br />
1960 tutte le colonie a sud del Sahara divennero indipendenti continuando, però la loro<br />
associazione con la Francia. L’”Associazione “spiega la presenza di truppe francesi in alcune<br />
nazioni indipendenti e i legami monetari con il Franco Francese tramite la valuta C.F.A.<br />
Il Portogallo<br />
Il Portogallo insisté sul fatto che le sue colonie erano province della Madrepatria e mantenne<br />
intatta la politica e la dottrina di assimilazione. Questa politica tuttavia, era caratterizzata da<br />
un’istruzione quasi inesistente e un’evoluzione economica e politica alquanto scarse.<br />
Siccome le colonie erano “formalmente” province, il Portogallo si rifiutò di accordare loro<br />
l’indipendenza e cedette solo dopo molto spargimento di sangue. La guerriglia portò il paese<br />
quasi al collasso economico che già stava languendo a causa di un sistema agricolo arcaico e<br />
una politica industriale non competitiva. Fu solo nel 1975, dopo una rivoluzione militare in<br />
patria, che tutte le colonie portoghesi ottennero l’indipendenza.<br />
Il Belgio<br />
Il Belgio aiutò il rapido sviluppo industriale e commerciale dello Zaire, ma non iniziò mai un<br />
procedimento di educazione tecnica e politica della popolazione indigena <strong>fino</strong> a circa cinque<br />
anni prima dell’indipendenza, che fu inaspettatamente e bruscamente concessa nel 1960.<br />
Questo fatto causò un massiccio esodo dei belgi. I soldati ammutinarono contro i loro ufficiali e<br />
si sparpagliarono in lungo ed in largo per la nazione saccheggiando, seminando panico e<br />
morte. Nessun missionario, perse la vita in questo periodo. Iniziò una nuova ribellione nel<br />
1963 da parte dei seguaci del defunto Lumumba (il primo Capo del Governo ucciso nel 1961)<br />
appoggiati da militari cinesi. Invitati da Moise Tchombe, ex leader del Katanga, e Primo<br />
Ministro all’epoca, intervenirono i paracadutisti belgi; poi arrivarono i “Simba” i quali iniziarono<br />
ad uccidere i missionari, inclusi quattro dei nostri confratelli verso la fine del 1964.<br />
Nel 1865, il Generale Mobutu, che allora aveva solo 35 anni, prese il potere, portando il paese<br />
in rovina. In seguito fu deposto da Yoweri Museveny presidente dell’Uganda e da Kagame,<br />
presidente del Ruanda che nominarono Desirè Kabila.<br />
In particolare<br />
Diamo qui uno ragguaglio veloce di quelle nazioni dove stavamo lavorando e che ottennero la<br />
loro indipendenza più o meno in questo periodo. Furono veramente dei paesi difficili con grossi<br />
problemi.<br />
Sudan<br />
Era amministrata dall’Egitto e dalla Gran Bretagna, ma possiamo dire che l’amministrazione<br />
spiccia, particolarmente a sud era nelle mani di ufficiali britannici. Movimenti indipendentisti<br />
erano già iniziati nel 1922, ma tali aspirazioni aumentarono drammaticamente nel 1951,<br />
quando Re Farouk fu dichiarato unilateralmente Re d’Egitto e del Sudan.<br />
Temendo l’indipendenza sotto il dominio politico degli arabi musulmani, il battaglione stanziato<br />
in Equatoria ammutinò nell’agosto del 1955; in seguito scoppiarono gravi tumulti fra il nord ed<br />
il sud del paese.<br />
L’Indipendenza fu accordata il 1 gennaio 1956 e già nel 1957 tutte le scuole missionarie erano<br />
state nazionalizzate a seguito di una politica di unificazione nazionale che mira alla progressiva<br />
islamizzazione del Sud e la continuazione della Tratta dei neri del Sud portati al Nord come<br />
schiavi. Ebbe inizio una feroce opposizione verso i missionari. I leader politici del Sud iniziarono<br />
ad andare in esilio, fra i quali Padre Saturnino Lohure, sacerdote della diocesi di Juba. Fu in<br />
seguito ucciso da soldati ugandesi.<br />
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