Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf
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In Generale<br />
CAPITOLO UNDICESIMO<br />
L’era dell’indipendenza in Africa (1959-1975)<br />
Durante il periodo che va dal 1959 al 1969, la maggior parte delle nazioni africane ottennero la<br />
loro indipendenza; benché alcune, come il Sudan e il Ghana l’ottennero prima, altre dopo.<br />
L’indipendenza dell’India nel 1947 indicava che tale esempio poteva essere seguito.<br />
Alla ricerca di un modo di destabilizzare l’Inghilterra e la Francia nelle loro colonie, e di<br />
prendere il loro posto, l’unione Sovietica inculcò la necessità dell’indipendenza per le colonie<br />
africane seguendo il sogno di Lenin e Stalin. L’Unione Sovietica presentava la filosofia sociopolitica<br />
Marxista-Leninista come movimento di liberazione in tutte le università africane;<br />
un’ideologia molto diffusa ancora adesso. L’Unione Sovietica forniva armi e munizioni ad alcune<br />
nazioni dove era attiva la guerriglia.<br />
Il signor Yoweri Museveni attuale Presidente dell’Uganda, fornisce un’altra ragione: la Seconda<br />
Guerra Mondiale aveva indebolito le rimanenti potenze imperialiste europee a tal punto che<br />
dovettero abbandonare le loro colonie.<br />
Il progresso nell’istruzione <strong>fino</strong> a livello universitario, ispirò agli africani l’indipendenza che<br />
prima non pensavano possibile; per coloro che riuscivano ad andare all’estero a studiare, si<br />
aprivano nuovi mondi e possibilità. Essi tornavano nei loro paesi perfettamente equipaggiati<br />
per poterli governare.<br />
Gli Stati Uniti s’arricchivano ed erano in cerca di nuovi mercati. Le Nazioni Unite facevano<br />
pressione affinché fossero eliminati gli imperi coloniali esistenti ed incoraggiavano malcontento<br />
nelle colonie per ottenere il loro scopo. Durante gli anni cinquanta le riforme che avrebbero<br />
portato all’indipendenza furono accelerate.<br />
Le Politiche Coloniali<br />
Qualsiasi sia il verdetto storico riguardante il fenomeno del colonialismo, durante questo<br />
periodo troviamo Ie seguenti tendenze adottate dalle potenze coloniali:<br />
La Gran Bretagna<br />
La speranza di tenere legati in qualche modo, i sudditi non europei affiliandoli alla Gran<br />
Bretagna tramite il Commonwealth dominò la politica coloniale britannica. Gli scopi a lungo<br />
termine includevano:<br />
La fondazione di istituzioni scolastiche.<br />
Sviluppo economico e investimenti britannici all’estero per innalzare il tenore di vita, sviluppare<br />
l’agricoltura e le risorse locali incoraggiando la produzione e l’esportazione di materie prime.<br />
La graduale introduzione di strutture politiche che avrebbero, in futuro, portato le colonie<br />
all’indipendenza entro il Commonwealth delle Nazioni come unità politiche ed economiche.<br />
Dette politiche, però furono attuate molto tardi, e furono accelerate per le ragioni alle quali<br />
abbiamo accennato sopra. IL primo territorio al quale la Gran Bretagna concesse<br />
l’indipendenza fu il Sudan nel 1956, seguito dal Ghana nel 1957; entro la fine degli anni<br />
sessanta tutte le altre nazioni avevano ottenuto l’indipendenza pur rimanendo nel<br />
Commonwealth. Questi legami stanno, adesso, diventando sempre più deboli.<br />
La Francia<br />
La Francia agì in modo differente. Per molti anni la Francia negò alle sue colonie la possibilità di<br />
adeguarsi e di svilupparsi economicamente, insistendo sulla completa assimilazione da parte delle<br />
sue colonie del sistema politico e della cultura francese. Non esisteva un governo locale autonomo.<br />
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