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Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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P. Ernesto era un uomo con la Bibbia stampata sul volto. Il popolo Azande gli voleva così bene<br />

che gli dettero anche un nomignolo: “Basangambori”, che significa “L’uomo della Parola di<br />

Dio”, perché la sua vita era come quella che sarebbe stata quella di Gesù se Egli fosse vissuto<br />

fra il popolo Azande.<br />

Piccolo di statura, ma con una grande anima e pieno di zelo, passava fra gli Azande come un<br />

infaticabile “Apostolo della Parola”, un titolo bellissimo per un missionario, e meritevole per<br />

colui che nei suoi 57 anni passati da missionario non aveva altra ambizione che insegnare il<br />

catechismo., spiegarlo e portare la grazia a quella povera gente.<br />

Fu il primo sacerdote missionario al quale fu concesso di restare a Wau, la capitale di Bahr-el-<br />

Ghazal.<br />

Nel 1906 con il permesso del governo centrale di Khartoum, p. Firisin poté aprire la prima<br />

scuola per l’insegnamento dell’inglese. Naturalmente le autorità musulmane locali non ne<br />

furono contenti.<br />

Quanti sacrifici e pene gli costò la prima scuola! Prima qualcuno incendiò il dormitorio. Quando<br />

p. Firisin protestò, il governo rispose dicendo che non poteva garantire l’incolumità di nessuno<br />

in quel paese. Una settimana più tardi un altro incendio distrusse un altro dormitorio e una<br />

chiesetta costruita con canne e fango.<br />

Il buon padre si rimboccò le maniche e continuò nel suo lavoro, convinto che avrebbe portato frutti<br />

spirituali. Difatti, a partire dal 1907, la scuola iniziò ad essere frequentata non solo dai figli di<br />

mercanti e soldati, ma anche da bambini pagani. Così la proibizione dell’insegnamento del<br />

catechismo scemò a poco a poco e nel 1911, fu amministrato il battesimo ad alcuni bambini.<br />

Dal 1913 alla sua morte nel 1961, egli visse a Mupoi, la Missione Madre degli Azande. Era<br />

sempre in viaggio, a piedi, in bicicletta, con il motorino o un’auto traballante. Ancora oggi, nel<br />

2001, esso è ricordato come il primo e più importante missionario. Anche se gli africani amano<br />

ballare e cantare, P. Giorgetti, il grande compositore di canzoni Azande è al secondo posto<br />

dopo P. Ernesto.<br />

Egli lavorò molto per la scuola e scrisse diversi testi. Vale la pena ricordare i suoi libri di lettura<br />

Azande per la terza e quarta elementare, il piccolo catechismo per gli anziani, ed una<br />

grammatica della lingua Zande, una breve biografia di mons. Comboni e la traduzione del libro<br />

di Tobia. Sono molti i libri scritti da lui ciclostilati o battuti a macchina: testi di storia,<br />

geografia, aritmetica e agricoltura. Innanzi tutti però si deve ricordare la sua spiegazione del<br />

Catechismo in lingua Zande, un opera in tre volumi, l’ultimo dei quali incompiuto.<br />

Quando non fu più in grado di viaggiare al di fuori della missione offrì al Signore la sua<br />

debolezza. Voleva insegnare il catechismo <strong>fino</strong> a oltre 80 anni. Quasi cieco si recava ogni<br />

giorno presso la scuola di catechismo con l’aiuto di un bastone. Chi lo stava cercando lo poteva<br />

trovare in chiesa vicino al confessionale o presso i catecumeni.<br />

Quando fu quasi del tutto cieco, un ragazzo lo guidava nei villaggi. Questa cosa rimase<br />

impressa nella gente, non dimenticarono mai un vecchio uomo bianco cieco che conosceva<br />

bene i loro padri e nonni, meritava venerazione ed attenzione. Erano grati della sua presenza e<br />

delle sue parole.<br />

Un governatore protestante ebbe a dire:<br />

“Non conosco i santi cattolici, ma credo che siano uomini come Firisin. Se dovessi immaginare<br />

un santo penserei a Firisin”.<br />

Il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio fu un avvenimento straordinario per tutti gli<br />

Azande. Il Maggiore Larken, Capo del Distretto di Tombora nei primi anni della missione di<br />

Mupoi gli scrisse da Londra:<br />

“Quale soddisfazione deve provare al pensiero di così tanti anni di sacrificio per il benessere dei<br />

nostri cari Azande … Se dovessi scorgervi a cento metri dopo così tanti anni, vi riconoscerei<br />

immediatamente, e sarei colmo di gioia.”<br />

Tanti furono i suoi meriti che nel 1955 la “Royal Africa Society” di Londra lo insignì con una<br />

medaglia di bronzo per il lavoro svolto per la gente Azande e il 6 luglio 1956 il Vice<br />

Governatore di Equatoria gli dette la medaglia durante una cerimonia solenne.<br />

La sera del 25 agosto 1961 egli spirò serenamente, per entrare a far parte della gloria di Dio<br />

meritandosi una medaglia invisibile.<br />

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