Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf
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Note storiche<br />
CAPITOLO OTTAVO<br />
Dal 1937 al 1947<br />
Questo periodo è caratterizzato dalla Seconda guerra Mondiale che ha quattro particolarità:<br />
“GUERRA LAMPO”, per la veloce e inaspettata invasione delle nazioni europee da parte della<br />
Germania e di alcuni luoghi dell’Asia Orientale da parte del Giappone.<br />
“GUERRA TOTALE”, perché fu usato qualsiasi mezzo disponibile: genocidio di Ebrei da parte di<br />
Hitler, bombardamenti strategici che distrussero intere città, aggressioni ciniche e disumane da<br />
parte dei nemici. Furono uccise più di 40 milioni di persone, circa 19,5 milioni di soldati e quasi<br />
20,5 milioni di civili innocenti, adulti, e bambini senza nessuna ragione o giustificazione. La<br />
terra, il mare e il cielo furono utilizzati appieno per distruggere ed uccidere.<br />
3. “GUERRA NUCLEARE”, in quanto la bomba atomica fu inventata ed utilizzata dagli USA. Una<br />
bomba atomica può effettivamente distruggere una grossa città, Quando esplode il fall-out<br />
nucleare rimane un pericolo nelle immediate vicinanze dell’esplosione. Le prime città che subirono<br />
questi attacchi furono Hiroshima e Nagasaki in Giappone: è stato calcolato che le due bombe<br />
uccisero 70.000 persone ciascuna. Il Giappone dovette arrendersi alla devastante potenza degli<br />
Stati Uniti.<br />
4. “GUERRA IDEOLOGICA”: è vero che le condizioni imposte alla Germania dopo la Prima<br />
Guerra Mondiale furono molto dure per la sua popolazione, ma quello che causò la Seconda<br />
Guerra Mondiale fu l’ideologia proposta da Hitler: spezzare l’egoismo della Gran Bretagna, della<br />
Francia e degli Stati Uniti, nazioni che dopo la Prima Guerra Mondiale si erano spartite il mondo<br />
e avevano sottomesso le razze “inferiori”, specie le popolazioni slave, alla razza<br />
“superiore”della Germania, il modello della cosiddetta “razza ariana”.<br />
Il Giappone voleva conquistare e dominare l’Asia Orientale e Meridionale, contro la presenza delle<br />
altre tre potenze: la Francia, L’Inghilterra e gli USA. L’Italia si unì alla Germania nel giugno del<br />
1940, nove mesi dopo l’inizio della Guerra nel settembre del 1939. Il dittatore Mussolini impose la<br />
guerra alla popolazione e all’esercito italiano che non la volevano. Il resto del mondo era contro la<br />
Germania, il Giappone e l’Italia. (L’ASSE). L’Italia si ritirò dalla guerra nel settembre del 1943. La<br />
guerra finì in Europa nel 1945 con la sconfitta della Germania e la presenza sempre più<br />
incombente degli Stati Uniti nell’Europa Occidentale. In Asia la guerra finì con la resa del Giappone<br />
nel 1946 e la sottomissione di molte nazioni orientali all’Unione Sovietica.<br />
La guerra ebbe ripercussioni sull’Istituto e sul personale: in Europa, con la crisi economica, e la<br />
mancanza di beni essenziali e cibo, la paura dei bombardamenti – fece sì che i MFSC ne risentisse<br />
moltissimo in quanto molti dei suoi membri furono chiamati alle armi e molti perirono.<br />
In Africa: nessun nuovo missionario, la quasi totale assenza di comunicazioni, l’esilio dei<br />
missionari, la limitazione dei loro movimenti resero le cose molto difficili, come vedremo nelle<br />
pagine seguenti. Molti africani delle colonie dovettero unirsi agli eserciti francesi o britannici e<br />
combattere per loro sia in Africa che altrove, specie in Asia.<br />
IL SESTO CAPITOLO GENERALE (VERONA 1937) 1<br />
Elezioni<br />
Membri del Capitolo: 17<br />
Membri dell’Istituto: 417 di cui 5 prelati, 186 sacerdoti, 140 Fratelli, 80 scolastici.<br />
Eletti: P. Antonio Vignato (+1954) P. Agostino Capovilla, Vicario Generale (+1975), P.<br />
Giocondo Bombieri (+1964), P. Umberto Mariani (+1979), P. Giovanni Battista Cesana, il quale<br />
fu nominato Vicario Apostolico del Nilo Equatoriale nel 1951 e nel 1953, Vescovo residenziale<br />
della Diocesi di Gulu. Si ritirò nel 1969 e morì a Verona all’età di 92 anni, (1991).<br />
1 Bolla n. 15<br />
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