Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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Fra gli altri punti discussi c’era la necessità di fare un uso preciso del termine “Kreis”(regione) nel contesto europeo, del Sud Africa e del Perù. Altro punto molto dibattuto fu quello dell’abito talare. Fu deciso che i membri potevano indossare la tonaca o altro abito clericale, e che ogni membro era libero di vestirsi secondo le usanze del clero e religiosi locali. Altri punti e suggerimenti furono dati per il futuro, sia per la promozione vocazionale sia per le innovazioni nella vita missionaria, sulla carità fraterna, sulla semplicità di vita, sulla vita comunitaria e la responsabilità di ogni membro per la promozione delle vocazioni. Furono istituiti segretariati per le diverse aree della vita dell’Istituto (Animazione Missionaria, Formazione e economia), come pure un Consiglio dei Fratelli. Si parlò anche della formazione nello spirito del Concilio Vaticano Secondo. La discussione si accentrava principalmente sulla formazione dei missionari nelle differenti fasi, come il postulato, noviziato e scolasticato. Fu discussa la fondazione di uno Scolasticato Internazionale ad Innsbruck. Si decise anche di aprire la casa do Bamburgo a studenti FSCJ. Ci si rendeva conto che i Seminari Minori non erano più strettamente collegati alle missioni e la vita religiosa, essendo essi adesso aperti ad altre vocazioni di vita consacrata. I capitolari si domandavano fino a che punto i programmi dei seminaristi potevano essere mantenuti. Lo scopo della formazione era di formare cristiani maturi aperti al mondo. All’interno di questo scopo fondamentale era necessario inserire un’apertura per la gioventù di dimensione missionaria universale. Altri punti discussi riguardarono le vocazioni dei Fratelli, la loro formazione, la loro integrazione nella comunità e nelle missioni, l’accompagnamento, la formazione permanente, la specializzazione ed eventuale inserimento nelle attività pastorali. Il concetto di “Missionari Comboniani Laici” iniziò a prendere piede e fu iniziata una collaborazione con sacerdoti diocesani. Altro punto discusso fu l’argomento riguardante il così detto “Ius Commissionis” e la “Convenzione” (con i Vescovi). Fu fatto notare che le direttive per quanto concerneva il lavoro missionario era in fase di rinnovamento ed aggiornamento, e il fatto che lo “Ius Commissionis “non esistesse più, rendeva necessario il stipulare vere convezioni con i Vescovi. Si chiese ai missionari e Fratelli in missione di interessarsi attivamente alla stampa e mezzi di comunicazione sociale. Venne riconosciuta la necessità di modernizzare l’amministrazione della vita economica dell’Istituto e la necessità di avere nuove direttive. Fu inoltre discussa la presenza dei Missionari Comboniani in Spagna. Fu deciso di lasciare lo “status” esattamente com’era. Inserire una delegazione in quella nazione avrebbe portato confusione, in quanto l’unificazione era già iniziata e la tendenza alla collaborazione pratica aveva già fatto progressi nella provincia spagnola. Fu infatti proposto che i MFSC spagnoli emettessero i loro voti con i FSCJ. Fu infine dibattuta la questione dell’assicurazione medica. La questione fu chiarita e il Consiglio Generale si prese la responsabilità per le spese relative. SECONDA SESSIONE DEL CAPITOLO DEL 1973 Mellatz 11-30 agosto Celebrazione del Capitolo Parteciparono al Capitolo i seguenti Capitolari: il nuovo Consiglio Generale eletto durante la prima sessione del Capitolo del 1973 - e ciò il Superiore Generale p. Georg Klose, e gli assistenti p. Erich Schimd, Adolf Kampl, Josef Schmidpeter e Anton Maier, assieme ai padri capitolari Konrad Nefzger (Superiore Regionale del Sud Africa, Andreas Thorwarth (Superiore Regionale del Perù), Josef Heer, Josef König, Udo Bumuller. I Fratelli Bernhard Mai, Hermann Engelhardt, Gebhard Schmid e p. Hubert Heller, (delegato del Sud Africa). I padri Anton 150

Pramstrahler e Donaciano Bartolomé (delegati della Spagna) per un totale di 18 capitolari. Gli osservatori FSCJ dal 14 agosto 1975 erano i padri Sina e Fornasari. Durante i primi giorni della sessione i capitolari furono relazionati su quanto era stato fatto per la Riunione dal 1973 al 1975. Il 16 novembre 1973 i due Consigli Generali MFSC e FSCJ tennero una riunione. Uno dei risultati di questa riunione fu che il Consiglio Generale MFSC avrebbe scritto una lettera a tutti i membri del FSCJ spiegando la loro posizione. Questa lettera causò molti fraintesi sia in Sud Africa che in Perù. Fu quindi necessario convocare un’altra riunione con il Consiglio Generale FSCJ che ebbe luogo a Roma il 31 dicembre 1974. Si decise di scrivere una ulteriore lettera a tutti i membri FSCJ. Il 14 Luglio 1975 l’undicesimo Capitolo dei FSCJ dette la sua risposta alla lettera ricevuta a seguito del Capitolo MFSC del 1973. I capitolari discussero sul contenuto della risposta e cercarono di far si che la loro posizione fosse del tutto chiara. Fu discusso in particolar modo la questione della autonomia regionale, provinciale e delle delegazioni. I “diritti e doveri” del Superiore competente, la base economica della regione e i suoi rappresentanti, la questione della internazionalità nelle missioni e come affrontarla, nonché le diverse possibilità ed aspetti di un futuro regolamento giurisdizionale con tutto quanto esso comportava. Pur discutendo tutti gli aspetti della questione, si auspicava una futura unione del DSP per diventare un unico, unificato Istituto Comboniano. Tutti i capitolari furono d’accordo che, benché i due Istituti si fossero sviluppati con alcune diversità, pure avevano mantenuto una fondamentale identità che li accomunava. Furono dati i seguenti suggerimenti: Nella sessione comune dei due Capitoli da tenersi il 1° e 2° settembre, i FSCJ avrebbero dato la loro risposta ufficiale alla lettera dei MFSC. A loro volta i MFSC avrebbero avuto l’opportunità di rispondere durante il Capitolo stesso. Si doveva elaborare uno speciale statuto comune. Dopo l’eventuale decisione per la Riunificazione si sarebbe tenuto un referendum per tutti i membri dei due Istituti. Sarebbe stata nominata una nuova commissione per elaborare una nuova costituzione per tutti. La Riunione avrebbe dovuto essere confermata e suggellata dalla Santa Sede. Per tutti questi sviluppi era sempre necessaria l’approvazione di Roma. Inoltre il referendum doveva essere preparato in modo chiaro e limpido e si doveva basare sulla coscienza personale. Il Referendum non si poteva fare prima del 1976 e il progetto della Costituzione non poteva essere elaborato fintanto che non ci fosse stato il referendum. Ulteriori passi verso la Riunificazione erano necessari nonché più strette collaborazioni nei vari campi della vita dei due Istituti: le due Direzioni Generali si sarebbero incontrate spesso. Gli aspetti tecnici riguardanti dette riunioni furono quindi elaborati durante la prima sessione del Capitolo Comune di settembre. La Riunione dei due Capitoli a Ellwangen 1-2 settembre. Per ciò che riguarda questo Capitolo vi rimandiamo al Capitolo Quindici di questo Testo. Sviluppi nel periodo 1973-1979. Sviluppi in patria Documenti del Capitolo Questo compito fu affrontato nel Capitolo del 1973 che produsse i “Documenti Capitolari”. Furono sottoposti all’attenzione della SCEP nell’ottobre del 973 ed approvati “ad experimentum” dalla stessa nell’aprile del 1974. Nella sua relazione al Capitolo della Riunione 151

Pramstrahler e Donaciano Bartolomé (delegati della Spagna) per un totale di 18 capitolari. Gli<br />

osservatori FSCJ dal 14 agosto 1975 erano i padri Sina e Fornasari.<br />

Durante i primi giorni della sessione i capitolari furono relazionati su quanto era stato fatto per<br />

la Riunione dal 1973 al 1975.<br />

Il 16 novembre 1973 i due Consigli Generali MFSC e FSCJ tennero una riunione. Uno dei<br />

risultati di questa riunione fu che il Consiglio Generale MFSC avrebbe scritto una lettera a tutti i<br />

membri del FSCJ spiegando la loro posizione. Questa lettera causò molti fraintesi sia in Sud<br />

Africa che in Perù. Fu quindi necessario convocare un’altra riunione con il Consiglio Generale<br />

FSCJ che ebbe luogo a Roma il 31 dicembre 1974. Si decise di scrivere una ulteriore lettera a<br />

tutti i membri FSCJ.<br />

Il 14 Luglio 1975 l’undicesimo Capitolo dei FSCJ dette la sua risposta alla lettera ricevuta a<br />

seguito del Capitolo MFSC del 1973.<br />

I capitolari discussero sul contenuto della risposta e cercarono di far si che la loro posizione<br />

fosse del tutto chiara.<br />

Fu discusso in particolar modo la questione della autonomia regionale, provinciale e delle<br />

delegazioni.<br />

I “diritti e doveri” del Superiore competente, la base economica della regione e i suoi<br />

rappresentanti, la questione della internazionalità nelle missioni e come affrontarla, nonché le<br />

diverse possibilità ed aspetti di un futuro regolamento giurisdizionale con tutto quanto esso<br />

comportava. Pur discutendo tutti gli aspetti della questione, si auspicava una futura unione del<br />

DSP per diventare un unico, unificato Istituto Comboniano. Tutti i capitolari furono d’accordo<br />

che, benché i due Istituti si fossero sviluppati con alcune diversità, pure avevano mantenuto<br />

una fondamentale identità che li accomunava.<br />

Furono dati i seguenti suggerimenti:<br />

Nella sessione comune dei due Capitoli da tenersi il 1° e 2° settembre, i FSCJ avrebbero dato<br />

la loro risposta ufficiale alla lettera dei MFSC. A loro volta i MFSC avrebbero avuto l’opportunità<br />

di rispondere durante il Capitolo stesso.<br />

Si doveva elaborare uno speciale statuto comune.<br />

Dopo l’eventuale decisione per la Riunificazione si sarebbe tenuto un referendum per tutti i<br />

membri dei due Istituti.<br />

Sarebbe stata nominata una nuova commissione per elaborare una nuova costituzione per tutti.<br />

La Riunione avrebbe dovuto essere confermata e suggellata dalla Santa Sede.<br />

Per tutti questi sviluppi era sempre necessaria l’approvazione di Roma. Inoltre il referendum<br />

doveva essere preparato in modo chiaro e limpido e si doveva basare sulla coscienza<br />

personale. Il Referendum non si poteva fare prima del 1976 e il progetto della Costituzione non<br />

poteva essere elaborato fintanto che non ci fosse stato il referendum.<br />

Ulteriori passi verso la Riunificazione erano necessari nonché più strette collaborazioni nei vari<br />

campi della vita dei due Istituti: le due Direzioni Generali si sarebbero incontrate spesso. Gli<br />

aspetti tecnici riguardanti dette riunioni furono quindi elaborati durante la prima sessione del<br />

Capitolo Comune di settembre.<br />

La Riunione dei due Capitoli a Ellwangen 1-2 settembre. Per ciò che riguarda<br />

questo Capitolo vi rimandiamo al Capitolo Quindici di questo Testo.<br />

Sviluppi nel periodo 1973-1979.<br />

Sviluppi in patria<br />

Documenti del Capitolo<br />

Questo compito fu affrontato nel Capitolo del 1973 che produsse i “Documenti Capitolari”.<br />

Furono sottoposti all’attenzione della SCEP nell’ottobre del 973 ed approvati “ad<br />

experimentum” dalla stessa nell’aprile del 1974. Nella sua relazione al Capitolo della Riunione<br />

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