06.06.2013 Views

Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

seminario per la missione, mentre aspettava le lettere di raccomandazione per le autorità<br />

egiziane e via discorrendo. Si risentì della continua pressione esercitata su di lui e fece notare<br />

che il suo piano originale era stato stravolto. Infatti Il territorio affidatogli, adesso includeva<br />

(probabilmente su richiesta di P. Ryllo) Kordofan, Darfur e Sennar – che Casolani aveva<br />

esplicitamente escluso dal suo Piano. Considerando i nuovi confini e nuove informazioni<br />

ottenute sul territorio, era stato deciso che Khartoum sarebbe stata la base; e per arrivarci<br />

sarebbero passati dalla Valle del Nilo.<br />

Il 25 marzo 1847 dette le sue dimissioni come capo della missione, disposto, però, a<br />

prenderne parte come semplice membro del gruppo (ci andò più tardi, e in effetti, per le<br />

autorità, era lui il Superiore della Missione fu a lui che fecero tutti gli onori dati normalmente<br />

ad un Patriarca, titolo che egli aveva appositamente scelto).<br />

P. Massimiliano Ryllo<br />

Propaganda Fide accettò le dimissioni del Vescovo Casolani ed il 27 aprile 1847 nominò P. Ryllo<br />

capo della Missione con titolo di Pro Vicario. P. Ryllo era un sacerdote Gesuita Lituano che<br />

aveva già portato a termine missioni diplomatiche per conto della Santa Sede in Russia ed in<br />

Medio Oriente (dove le autorità egiziane avevano una volta messo una taglia sulla sua testa<br />

per aver aiutato gli abitanti del luogo a resistere all’occupazione egiziana), parlava diverse<br />

lingue incluso l’arabo. Il Superiore Generale dei Gesuiti, P. J. P. Rootmann, lo descrisse come<br />

uomo robusto, grande pensatore, pieno di coraggio e zelo, sempre pronto a buttarsi nelle<br />

imprese più pericolose e difficili per la gloria di Dio.<br />

Avuto notizia della nomina di P. Ryllo come Pro Vicario, il generale dei Gesuiti scrisse a<br />

Casolani dicendogli che a P. Ryllo non doveva essere data nessuna responsabilità per tutto<br />

quello che concerneva il danaro. “Egli eminentemente odia tutte le cose terrene, ed il suo<br />

comportamento lo porta ad estremi che potrebbero avere delle conseguenze terribili.. cioè<br />

debiti e bancarotta”: Gli dette quindi un “angelo custode” per quanto riguardava il danaro in<br />

modo specifico, un suo confratello P. Pedemonte (i padri Pedemonte e Knoblecker erano stati<br />

mandati in Libano a studiare l’arabo).<br />

Padre Ryllo si mise in viaggio per Alessandria con P. Pedemonte. Fu raggiunto là da due ex<br />

alunni del Collegio di Propaganda Fide anch’essi volontari per questo nuovo Vicariato, e che<br />

erano già stati nel Libano a studiare l’arabo: lo sloveno Ignazio Knoblecher e l’italiano Angelo<br />

Vinco. Quest’ultimo era un prete proveniente dal Collegio di Don Mazza di Verona. Poco tempo<br />

dopo arrivò anche Casolani. Siccome Muhammad Ali Pasha riteneva la presenza di missionari<br />

nell’Egitto Superiore cosa buona e si teneva in contatto epistolare con papa Gregorio XVI, egli<br />

non ostacolò in nessun modo l’avanzamento del gruppo lungo il Nilo (vedere Mc Ewan “A<br />

Catholic Sudan Dream”, P. 16). Dopo alcuni mesi trascorsi in Egitto, il gruppo salpa da il Cairo<br />

il 28 settembre 1847, e ritardati da Ryllo che era già molto malato di dissenteria, arrivarono a<br />

Khartoum l’11 febbraio 1848 (vedere Hill, “The Opening of the Nile Basin”, pagine 31-44).<br />

Non furono I primi sacerdoti a mettere piede in Khartoum. Nel maggio 1842, un italiano, Luigi<br />

Montuori nato in Italia, ma proveniente dalla Francia, della Società di San Vincenzo de Paoli,<br />

fuggendo da persecuzioni in Etiopia, aveva aperto una chiesa ed una scuola cattolica nella<br />

città, ed aveva anche acquistato un piccolo appezzamento di terreno per un cimitero. Un<br />

confratello, P. G. Serao, lo aveva presto raggiunto dall’Italia. Nel 1844, però P. Montuori era<br />

ritornato in Etiopia, e poco dopo anche il suo confratello partì. P. Ryllo immediatamente<br />

comprò una grande casa con giardino (il rappresentante del governo francese a Khartoum<br />

aveva venduto la vecchia casa di P. Montuori. Quest’ultimo, appartenendo ad una Società di<br />

origine francese non l’aveva resa disponibile al nuovo arrivato “austriaco”) – e costruì una<br />

chiesa. Aprì una scuola per orfani ed ex schiavi, dando loro vitto, alloggio, e di cui vestirsi.<br />

Raccolse informazioni circa le prospettive apostoliche a sud di Khartoum (dette un resoconto<br />

molto ottimistico) – e così facendo usò tutto il danaro a sua disposizione!<br />

Morì di dissenteria a Khartoum il 17 giugno 1848 lasciando P. Knoblecher come suo Vicario<br />

Generale.<br />

P. Ignazio Knoblecher<br />

La Santa Sede nominò Knoblecher, allora ventottenne, come successore di P. Ryllo.<br />

14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!