Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf
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. Evangelizzatore: giornate di preghiera, esercizi spirituali e missioni popolari; ministero<br />
sacerdotale nelle loro chiese (che si trovano preferibilmente nelle città). Scrivono opuscoli,<br />
specialmente sulla preghiera.<br />
c. Missionario: opera nei paesi considerati strettamente missionari, ed aiutano nell’animazione<br />
missionaria e nel processo di conversione secondo la sua identità.<br />
d. Consacrato al Cuore di Gesù: il CECC mira ad imitare le attitudini interiori fondamentali del<br />
Cuore di Cristo, cioè la Sua consacrazione al Padre, affinché i suoi fratelli possano, anch’essi,<br />
essere consacrati nello Spirito e nella verità. I membri pregano in modo particolare per la<br />
santificazione dei missionari, di tutti i sacerdoti e religiosi, in special modo nei paesi di<br />
missione.<br />
e. Clericale: però è sia per sacerdoti che fratelli. I fratelli sono i veri contemplativi però danno<br />
anche una mano nel lavoro di evangelizzazione, specialmente per quanto riguarda i lavoratori.<br />
Breve <strong>Storia</strong><br />
L’Istituto CECC fu canonicamente creato come associazione pubblica da Sua Ecc. Ndingi Mwana<br />
a’ Nzeki, Vescovo di Nakuru, con decreto datato 15/04/1986. Egli scrisse:<br />
“Prego Dio che attraverso l’intercessione della Beata Vergine, Madre di Dio, di San<br />
Giuseppe, di San Giovanni l’Evangelista (di San Carlo Lwanga, noi aggiungemmo), i<br />
protettori e patroni celesti del CECC, esso possa avere abbondanti grazie e benedizioni,<br />
assieme a tutti i suoi membri e sostenitori.”<br />
Nel 1995 fu raggiunto un accordo di cooperazione fra il CECC, la Diocesi di Nakuru e i<br />
Missionari Comboniani della Provincia del Kenya, per far sì che il fondatore, p. Marengoni, ed<br />
alcuni altri collaboratori potessero continuare il loro operato “ad personam”.<br />
Nel 1998, il Nunzio Apostolico, Arcivescovo Giovanni Tonucci, organizzò una visita canonica<br />
dell’Associazione. A seguito della visita, due padri Comboniani furono nominati a revisionare la<br />
vita interna dell’Associazione per un anno: p. Carlo Pasinetti (Superiore Generale) e p. Luigi<br />
Girardi (Direttore Spirituale) Questo mandato fu esteso, di comune accordo per altri tre anni<br />
<strong>fino</strong> all’agosto del 2002. Alla fine del 1999, p. Marengoni lasciò Rongai per permettere agli altri<br />
di avere più libertà di azione. Tuttavia, nel 2002 gli fu ufficialmente richiesto di organizzare il<br />
Primo Capitolo Generale dell’Associazione e preparare la prima stesura delle Regole per la<br />
fondazione di una congregazione religiosa. Nel frattempo il CECC aveva costruito una casa per<br />
i Teologi a Langata (Nairobi) e aperto una sussidiaria o comunità missionaria, nella diocesi di<br />
Isiolo.<br />
All’inizio del 2002 i membri erano: 42 professi con voti perpetui (23 sacerdoti, 3 diaconi, 16<br />
studenti di teologia), 22 professi di voti temporanei, 8 novizi, ed un buon numero di postulanti.<br />
Progetto Missionario “Maria Stella Maris”<br />
Responsabile di una grande “Favela” chiamata Guasmo, a Guayaquil in Ecuador, P. Olindo<br />
Spagnolo, ora Vescovo, si rese presto conto del caos morale, legale e spirituale in cui si<br />
trovavano i suoi abitanti. Si prefisse di fondare comunità missionarie che avrebbero vissuto fra<br />
i poveri ed abbandonati. Così, nel 1991, egli diede vita al suo progetto che doveva realizzarsi<br />
in quattro settori:<br />
- Un Istituto per sacerdoti che doveva diventare “La Società di Vita Apostolica ‘ad Gentes’<br />
Maria Estrella del Mar”. Attualmente c’è una casa di formazione con sacerdoti, diaconi,<br />
studenti di teologia e di filosofia. L’Istituto fu approvato dall’Ordinario di Medellin il 30<br />
gennaio 1995.<br />
- Una Congregazione Missionaria di Donne Religiose. “Maria Estrella del Mar”. Essa fu<br />
approvata il 1 maggio 1995 dall’Ordinario di Ibarra. Attualmente le suore professe sono<br />
nove, le Novizie diciotto, le Postulanti dodici.<br />
- Una Fraternità Sacerdotale che ha 20 membri al momento.<br />
- Una Fraternità Laica con 40 membri.<br />
Inculturazione<br />
Conoscere e capire la lingua<br />
Il primo elemento per una vera inculturazione è quello di conoscere e capire la lingua. È pura<br />
illusione pensare che si possa penetrare nella cultura della gente senza la conoscenza<br />
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