Agostoni 1 - Storia dell'Istituto fino 1979.pdf

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estare in silenzio, soffrire, offrire a Dio le sue sofferenze, e pregare in piena fiducia alla “Cara Madonna”, che rimase sulla sua bocca e nel suo cuore fino alla fine. Io che scrivo ebbi la fortuna di incontralo e conoscerlo proprio a Venegono. Era anche musicista, compose diversi inni missionari, era un buon pianista. Era il nipote di Antonio Stoppani, famoso geologo e fratello di Madre Pierina, Superiora Generale delle Suore Comboniane che morì a Torit, Sudan Meridionale nel 1933 durante la sua prima visita alle sue sorelle missionarie. LE SUORE COMBONIANE Le Suore Comboniane in Eritrea. Nel 1914 l’Eritrea era una colonia italiana. P. Luigi Bonomi (+ Asmara 1927) aveva trovato una campo di Apostolato nel Vicariato Apostolico di Asmara, come cappellano all’Ospedale “Regina Elena” di Asmara. Con la mediazione del Vicario Apostolico riuscì a far venire le Suore Comboniane per l’ospedale. P. Bonomi, un ex missionario Comboniano, aveva conosciuto le suore nel Sudan, e le aveva aiutate durante la Rivoluzione Mahdi. Le Suore arrivarono ad Asmara nel 1914. Dovettero affrontare innumerevoli difficoltà da parte degli ufficiali militari italiani di allora. Ciò nonostante dopo dieci anni di dedizione e di testimonianza della loro vita religiosa, guadagnarono la stima ed il rispetto dei militari nonché delle autorità politiche e civili. Nel 1927 fu affidato alle loro cure anche l’Ospedale di Massawa. P. Bonomi fondò anche la scuola “Vittorio Emanuele” per gli Eritrei. Un progetto importante fu il “Villaggio della carità” inaugurato nel 1938 e proprietà dell’Istituto. Oggi è conosciuto con il nome “casa Comboni” ed è la residenza delle suore responsabili per le diverse attività missionarie. Altri ospedali e scuole furono affidati alle suore. Un progetto sociale “l’Istituto della Sacra Famiglia” fu aperto nel 1938, un ostello per studenti, quasi tutti orfani. Dette ospitalità a molti missionari, principalmente Comboniani che avevano dovuto abbandonare le loro missioni in Etiopia a causa della guerra contro l’occupazione italiana. Un passo raro nella storia fin ora dei nostri Istituti fu la fondazione della Università Cattolica di Asmara. Ottenne il Riconoscimento della Santa Sede nel 1960. E fu approvata dal governo etiope nel 1965; fu nazionalizzata nel 1979. Nel 1982, tutti gli istituti religiosi dovettero lasciare le scuole e case che avevano; le suore, comunque sono ancora presenti nella università come insegnanti e testimoni evangeliche. La Formazione delle Suore eritree Sei ragazze iniziarono il loro Postulato l’11 febbraio del 1938. Presero i voti nel 1942, ma solo come Pia Associazione “Pie Sorelle della Nigrizia”. Questo è un procedimento alquanto normale da parte della Santa Sede, per rallentare la fondazione di nuovi Istituti. Nel 1947, l’associazione fu incorporata nell’Istituto delle Suore Comboniane. Attualmente le Suore di origine eritrea sono circa 150. Le Suore Comboniane in Uganda – 1918 Esattamente come Comboni, i nostri missionari apprezzavano la presenza delle Suore che ritenevano indispensabili. Padre A. Vignato a nome dei missionari, chiese all’allora Superiora Generale, Madre Caldara di mandare delle suore in Uganda. Esse arrivarono l’8 dicembre 1918, via Nimule, e furono accolte da p. Vignato stesso. La loro responsabile era Suor Carla Troenzi che era già stata missionaria nel Sudan e fu poi Superiora Generale delle Suore Comboniane. Le altre sorelle erano Suor Amalia Lonardi, Suor Camilla Uberti, Suor Luigia Quaglia, e Suor Rosalba Ghirlanda. Le suore impararono la lingua locale e iniziarono ad occuparsi delle lezioni di catechismo delle ragazze indigene. Insegnarono anche i primi elementi di educazione domestica per migliorare la loro vita, distribuivano medicine, e iniziarono veri e propri ambulatori. Col tempo fondarono anche scuole per ragazze, la prima delle quali fu a Gulu diretta da Suor Angioletta. Fu da questa scuola che uscirono i primi membri della Congregazione delle Suore di Maria Immacolata fondate dal Vescovo Mons. Angelo Negri nel 1942. L’apertura delle missioni nell’Uganda realizzò i sogni del Comboni. Anche dopo che l’Uganda passò ai Padri Bianchi, Comboni, infatti, continuò ad esserne interessato dando suggerimenti ai 100

missionari come se fosse ancora un suo territorio. L’interesse per l’Uganda rimase tale fino alla sua morte. Per esempio, il 23 agosto 1881 Comboni scrisse al Cardinale Simeoni della grande tensione e crescente pericolo di guerra in Uganda fra Mutesa, Re dei Baganda (Sud) e Kabarega potente Re dei Banyoro (Ovest). L’amico di Comboni, il Governatore Bey ritornò a Comboni tre lettere che esso aveva scritto ai missionari Livinhac, Barbot e Lourdel che allora non potevano essere consegnate a Rubaga, sede dei Padri Bianchi. Bey assicurò Comboni che le avrebbe mandate via Zanzibar e gli furono date assicurazioni che lo stesso Emin Bey si sarebbe recato presso i due re per cercare di riconciliarli (Vedere Scritti n. 6957-6958). Le Suore durante questo periodo le Suore tennero due Capitoli. Elezioni del 1910: Madre Costanza Caldara Superiora Generale Suor Francesca Dalmasso Vicaria Generale Suor Lavinia Vecchietti Assistente Generale Suor Melania Zorsi Assistente generale Suor Rosa Pighi Assistente Generale Elezioni del 1919: Madre Costanza Caldara Superiora Generale Suor Melania Zorsi Vicaria Generale Suor Lavinia Vecchietti Assistente Generale Suor Maria Garonzi Assistente Generale Suor Rosa Pighi Assistente Generale Da notare che madre Caldara fu scelta per la terza volta. La Santa Sede dette il suo permesso per solo tre anni dato che era in corso la guerra, però siccome nel 1922 la situazione era sostanzialmente rimasta la stessa, Cardinale Bacilieri, Vescovo di Verona, decise di estendere il periodo senza indire il Capitolo. 101

missionari come se fosse ancora un suo territorio. L’interesse per l’Uganda rimase tale <strong>fino</strong> alla<br />

sua morte.<br />

Per esempio, il 23 agosto 1881 Comboni scrisse al Cardinale Simeoni della grande tensione e<br />

crescente pericolo di guerra in Uganda fra Mutesa, Re dei Baganda (Sud) e Kabarega potente<br />

Re dei Banyoro (Ovest).<br />

L’amico di Comboni, il Governatore Bey ritornò a Comboni tre lettere che esso aveva scritto ai<br />

missionari Livinhac, Barbot e Lourdel che allora non potevano essere consegnate a Rubaga,<br />

sede dei Padri Bianchi. Bey assicurò Comboni che le avrebbe mandate via Zanzibar e gli furono<br />

date assicurazioni che lo stesso Emin Bey si sarebbe recato presso i due re per cercare di<br />

riconciliarli (Vedere Scritti n. 6957-6958).<br />

Le Suore durante questo periodo le Suore tennero due Capitoli.<br />

Elezioni del 1910:<br />

Madre Costanza Caldara Superiora Generale<br />

Suor Francesca Dalmasso Vicaria Generale<br />

Suor Lavinia Vecchietti Assistente Generale<br />

Suor Melania Zorsi Assistente generale<br />

Suor Rosa Pighi Assistente Generale<br />

Elezioni del 1919:<br />

Madre Costanza Caldara Superiora Generale<br />

Suor Melania Zorsi Vicaria Generale<br />

Suor Lavinia Vecchietti Assistente Generale<br />

Suor Maria Garonzi Assistente Generale<br />

Suor Rosa Pighi Assistente Generale<br />

Da notare che madre Caldara fu scelta per la terza volta. La Santa Sede dette il suo permesso<br />

per solo tre anni dato che era in corso la guerra, però siccome nel 1922 la situazione era<br />

sostanzialmente rimasta la stessa, Cardinale Bacilieri, Vescovo di Verona, decise di estendere il<br />

periodo senza indire il Capitolo.<br />

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