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Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai

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Utagawa Kuniyoshi<br />

Giovane donna appartenente al<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse samurai, <strong>in</strong> atto di cogliere<br />

un ramo di ciliegio <strong>in</strong> fiore<br />

nell’immag<strong>in</strong>ario<br />

popo<strong>la</strong>re come<br />

l’illustratore per<br />

eccellenza di<br />

musha-e, stampe<br />

di guerrieri, ma <strong>la</strong><br />

sua produzione è<br />

veramente<br />

sterm<strong>in</strong>ata e tocca<br />

ogni tema, da<br />

quelli storici a<br />

quelli fantastici, da<br />

quelli popo<strong>la</strong>ri a<br />

quelli divulgativi,<br />

senza trascurare<br />

quelli satirici e<br />

grotteschi.<br />

Le stampe<br />

kodomo-e:<br />

dest<strong>in</strong>ate ai<br />

bamb<strong>in</strong>i, per<br />

scopi didattici e<br />

di gioco<br />

Questo tipo di<br />

stampe era esposto ed illustrato per <strong>la</strong> prima volta <strong>in</strong><br />

Italia durante <strong>la</strong> mostra di Bologna.<br />

Si diffuse nell'epoca Edo, un periodo <strong>in</strong> cui venne<br />

fortemente rivalutata l’importanza del bamb<strong>in</strong>o nel<strong>la</strong><br />

famiglia e nel<strong>la</strong> società giapponese, dove ha comunque<br />

sempre mantenuto un ruolo partico<strong>la</strong>re: l’alta mortalità<br />

<strong>in</strong>fantile faceva sì che il bamb<strong>in</strong>o venisse considerato<br />

più vic<strong>in</strong>o agli dei che agli esseri umani, non essendo<br />

possibile conoscere <strong>in</strong> anticipo se <strong>la</strong> sua vita terrena<br />

fosse dest<strong>in</strong>ata a prolungarsi o non dovesse <strong>in</strong>terrompersi<br />

di colpo, come se gli dei lo volessero richiamare a se<br />

(un concetto simile era presente nel<strong>la</strong> nostra cultura<br />

c<strong>la</strong>ssica: presso i greci <strong>la</strong> morte prematura, nell’<strong>in</strong>fanzia<br />

o meglio ancora nel fulgore del<strong>la</strong> giov<strong>in</strong>ezza, era<br />

considerato un segno del<strong>la</strong> benevolenza degli dei).<br />

Questo fa comprendere come fosse riservata allora al<br />

bamb<strong>in</strong>o giapponese, e sia <strong>in</strong> gran parte ancora adesso<br />

riservata, una affettuosa tolleranza assolutamente priva<br />

di prescrizioni, coercizioni, divieti o punizioni.<br />

Al<strong>la</strong> rigida discipl<strong>in</strong>a del mondo giapponese il bamb<strong>in</strong>o<br />

veniva gradualmente <strong>in</strong>trodotto attraverso cerimoniali<br />

rigidi ma con una atmosfera <strong>in</strong>cantata ed ovattata, <strong>in</strong><br />

cui il bamb<strong>in</strong>o doveva scrupolosamente osservare rituali<br />

e procedure pur rimandendo perfettamente consapevole<br />

che tutto quanto veniva fatto rimaneva <strong>in</strong>centrato sul<strong>la</strong><br />

sua persona e non era una mera sovrapposizione esterna<br />

voluta dagli adulti.<br />

Al sistema di cerimonie per bamb<strong>in</strong>i consolidato <strong>in</strong><br />

epoca Tokugawa e conosciuto come gosekku - le 5<br />

festività stagionali - appartengono quelle che ancora<br />

oggi conoscono immediatamente tutti coloro che si<br />

<strong>in</strong>teressano del<strong>la</strong> cultura e del<strong>la</strong> società giapponese: <strong>la</strong><br />

cerimonia delle bambole riservata alle femm<strong>in</strong>e (h<strong>in</strong>a<br />

matsuri ma anche joshi no sekku), tenuta <strong>in</strong> marzo, <strong>in</strong><br />

cui viene allestita nel<strong>la</strong> casa una picco<strong>la</strong> ricostruzione<br />

<strong>Aikido</strong><br />

del<strong>la</strong> corte imperiale, sistemando su una serie di sette<br />

mensole bambole riccamente abbigliate con abiti di<br />

corte, spesso tramandate di generazione <strong>in</strong> generazione.<br />

La menso<strong>la</strong> superiore è riservata alle bambole imperiali<br />

(dairib<strong>in</strong>a) rappresentanti l’imperatore e <strong>la</strong> consorte,<br />

seguono man mano sulle mensole <strong>in</strong>feriori, tre dame<br />

addette al servizio del sake, c<strong>in</strong>que musici (go-n<strong>in</strong><br />

bayashi), due m<strong>in</strong>istri, tre guardie del corpo ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

nelle due mensole <strong>in</strong>feriori vari personaggi di contorno.<br />

Vengono distribuiti dolci di riso (hishimochi) e un tipo<br />

partico<strong>la</strong>re di liquore (shirozake).<br />

La festa riservata ai maschi avviene <strong>in</strong> maggio, e viene<br />

chiamata tango no sekku (primo giorno del cavallo) o<br />

dal 1948, quando fu decretata festa nazionale, kodomo<br />

no hi (giorno del bamb<strong>in</strong>o), durante <strong>la</strong> festa vengono<br />

esposte all’aperto grandi bandiere a vento raffiguranti<br />

<strong>la</strong> carpa (koi nobori oppure gogatsu nobori, bandiera<br />

del qu<strong>in</strong>to mese), simbolo beneaugurante: una per ogni<br />

bamb<strong>in</strong>o e di dimensioni proporzionali all’età, che<br />

agitate dal vento riproducono realisticamente il flessuoso<br />

movimento di un pesce nell’acqua. I bamb<strong>in</strong>i vengono<br />

ammessi al tangu no sekku all’età di sette anni: <strong>in</strong> questo<br />

giorno ricevono <strong>la</strong> visita dei loro maestri, poi si battono<br />

<strong>in</strong> scherzosi duelli (shôbuuchi) armati di fiori. All’<strong>in</strong>terno<br />

del<strong>la</strong> casa vengono esposti pupazzi rivestiti di armi,<br />

armature e spade (chisa-gatana) di dimensioni adatte<br />

per un bamb<strong>in</strong>o. Il dolce riservato a questa festa si<br />

chiama chimaki, ed è composto con riso cotto a vapore,<br />

avvolto <strong>in</strong> foglie di bambu.<br />

Avremmo voluto, ad ulteriore conferma del<strong>la</strong> profonda<br />

<strong>in</strong>fluenza che ebbero le stampe giapponesi nel<strong>la</strong><br />

evoluzione dell’arte figurativa occidentale al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del<br />

XIX secolo, porre a confronto i criteri di selezione del<strong>la</strong><br />

collezione Cont<strong>in</strong>i con quelli del<strong>la</strong> collezione di C<strong>la</strong>ude<br />

Monet (1840-1926), celeberrimo pittore impressionista<br />

francese che crediamo <strong>in</strong>utile presentare al lettore, che<br />

fu uno dei protagonisti del<strong>la</strong> tendenza figurativa, detta<br />

"giapponismo", che trovava fonte d'ispirazione nell’arte<br />

giapponese. Lo spazio tiranno ci impedisce questo<br />

approfondimento, che suggeriamo ai lettori.<br />

Utagawa Yoshishige (1840 circa)<br />

Stampa del genere monozukushi-e (enciclopedica)<br />

Raffigura un campionario di stoffe, usate sia<br />

nell'abbigliamento che nel<strong>la</strong> confezione di fodere e borse<br />

Un r<strong>in</strong>graziamento speciale al<strong>la</strong><br />

Sig.ra Laura Bernard<strong>in</strong>i, addetto stampa del<strong>la</strong> mostra<br />

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