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Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai

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Estro e splendore: stampe giapponesi del XIX secolo<br />

Catalogo:Estro e Splendore<br />

Stampa giapponesi del XIX secolo<br />

Mostra del<strong>la</strong> collezione Cont<strong>in</strong>i<br />

La forma di espressione artistica giapponese più<br />

conosciuta è certamente <strong>la</strong> stampa, fiorita <strong>in</strong> epoca Edo<br />

ed arrivata al suo massimo splendore nel corso del XIX<br />

secolo <strong>in</strong> cui fiorirono i massimi rappresentanti dello<br />

ukiyo-e, <strong>la</strong> rappresentazione (e) del doloroso mondo<br />

fluttuante (ukiyo) contrapposto dagli studiosi buddisti<br />

al<strong>la</strong> imperturbabilita dell'animo dell'illum<strong>in</strong>ato. In realtà<br />

l'ukiyo-e divenne molto rapidamente <strong>la</strong> rappresentazione<br />

di un mondo fluttuante sì, ma proprio per questo, esposto<br />

a cont<strong>in</strong>ui mutamenti dello stato d’animo determ<strong>in</strong>ati<br />

dalle circostanze esterne, disponibile anche ad apprezzare<br />

<strong>la</strong> bellezza del momento fuggente, il divertimento causato<br />

da un episodio bizzarro o da un atteggiamento umano<br />

stravagante, <strong>la</strong> serena bellezza del<strong>la</strong> natura ma anche<br />

dell'opera umana quando riesce ad armonizzarsi con<br />

l’ambiente. Tecnicamente il procedimento su cui si basa<br />

lo ukiyo-e, conosciuto anche <strong>in</strong> occidente col nome di<br />

xilografia, arte <strong>in</strong> cui eccelsero artisti come Albrecht<br />

Durer, consiste nel<strong>la</strong> <strong>in</strong>cisione di un disegno di base<br />

sopra una matrice <strong>in</strong> legno. La matrice viene poi cosparsa<br />

di <strong>in</strong>chiostro, che alloggia nelle <strong>in</strong>cisioni ed imprime il<br />

disegno quando un foglio di carta - od altro materiale<br />

- vi viene poggiato sopra e pressato uniformemente.<br />

Questo rende possibile <strong>la</strong> riproduzione seriale dell’opera,<br />

che diviene qu<strong>in</strong>di disponibile ad un pubblico più vasto<br />

e si presta <strong>in</strong>oltre ad illustrare dei libri. In Giappone<br />

venne molto sviluppata l’arte dell'<strong>in</strong>cisione a colori,<br />

nishiki-e, <strong>in</strong>trodotta nel XVIII secolo dall'editore Suzuki<br />

Harunobu e debitrice per <strong>la</strong> parte tecnica all’<strong>in</strong>cisore<br />

Kenroku. Nel nishiki-e vengono preparate differenti<br />

matrici di legno, una per ogni colore, e i vari <strong>in</strong>chiostri<br />

vengono trasferiti sul<strong>la</strong> carta mediante successivi<br />

passaggi, che richiedono ovviamente un’accurata opera<br />

di registro per evitare sbavature e sovrapposizioni.<br />

La collezione di stampe giapponese Cont<strong>in</strong>i è stata<br />

raccolta da Carlo Cont<strong>in</strong>i, eclettica figura di medico,<br />

etnologo ed artista attivo nel campo del<strong>la</strong> xilografia,<br />

<strong>Aikido</strong><br />

Paolo Bottoni<br />

Pochi sanno, ed è <strong>in</strong>dubbiamente un peccato, che esiste a Bologna dal 1987 il Centro Studi d'Arte Estremo<br />

Orientale, fondato da un gruppo di studiosi e collezionisti e avente uno scopo sociale per molti versi analogo a<br />

quello dell’<strong>Aikikai</strong>:"L’Associazione ha lo scopo di promuovere <strong>la</strong> conoscenza dell'Arte del Giappone e dell’Estremo-<br />

Oriente, attraverso attività culturali, quali: istituzione di biblioteche, conferenze e corsi, proiezione di films e<br />

documentari, attività editoriali (pubblicazione di riviste, pubblicazione di atti di convegni, di sem<strong>in</strong>ari, di cataloghi,<br />

di monografie ecc.), mostre. Col<strong>la</strong>bora con Amm<strong>in</strong>istrazioni Pubbliche e Private, con Fondazioni e Circoli<br />

Italiani e Stranieri, ritenuti idonei a predetti scopi, stipu<strong>la</strong>ndo con essi, se opportuno, accordi e convenzioni."<br />

L’associazione dispone di una biblioteca di circa 20.000 volumi e di una videoteca con circa 1000 filmati, cura<br />

delle pubblicazioni ed organizza periodicamente delle mostre. L’ultima, probabilmente <strong>la</strong> prima <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e di<br />

importanza, è stata ospitata dal 17 ottobre 2008 all’11 gennaio 2009 presso le sale del Museo Archeologico di<br />

Bologna, e ne tratteremo estesamente nell’articolo. Chi è <strong>in</strong>teressato a conoscere nel dettaglio le attività del<br />

C.S.A.E.O. può fare riferimento al sito <strong>in</strong>ternet dell’Associazione: http://csaeo.altervista.org/<br />

nato a Quartirolo di Carpi (Modena) nel 1919, nel corso<br />

di numerosi anni. E’ stata <strong>in</strong>tegrata <strong>in</strong> seguito acquisendo<br />

<strong>la</strong> vasta collezione (oltre 400 xilografie) dell’ammiraglio<br />

Manzoni, che aveva soggiornato <strong>in</strong> Giappone agli esordi<br />

del XX secolo. La col<strong>la</strong>borazione con il Centro di Studi<br />

d’Arte Estremo Orientale ha recentemente reso possibile<br />

l’esposizione delle opere più rappresentative del<strong>la</strong><br />

collezione presso il Museo Civico Archeologico di<br />

Bologna <strong>in</strong> via dell’Archig<strong>in</strong>nasio 2, <strong>in</strong> concomitanza<br />

con una <strong>in</strong>teressante serie di conferenze e di <strong>in</strong>iziative<br />

col<strong>la</strong>terali organizzate dal C.S.A.E.O.<br />

La mostra, ben organizzata e ben fruibile, era divisa <strong>in</strong><br />

differenti sezioni:<br />

Le stampe teatrali di Osaka<br />

Risalgono al periodo compreso tra <strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del XVIII e<br />

l’<strong>in</strong>izio del XIX secolo, e si attribuisce <strong>la</strong> loro<br />

<strong>in</strong>troduzione a Sekkeisai Okamato Masafusa, che<br />

pubblicò nel 1771 una stampa teatrale eseguita <strong>in</strong> tecnica<br />

kappa-zuri, consistente nell'uso di stamp<strong>in</strong>i di carta per<br />

una precisa collocazione dei vari colori, ma conobbe il<br />

successo pieno solo con <strong>la</strong> pubblicazione 20 anni più<br />

tardi di una stampa di Ryukosai Jokei che fu molto<br />

apprezzata dagli <strong>in</strong>tenditori e dal grosso pubblico.<br />

Suddivisa <strong>in</strong> tre periodi, con caratteristiche diverse di<br />

esecuzione ma anche di formato del<strong>la</strong> carta, <strong>la</strong> produzione<br />

del periodo d’oro di Osaka co<strong>in</strong>cise con un momento<br />

storico <strong>in</strong> cui <strong>la</strong> città, dopo essere stata brevemente sede<br />

del governo di Toyotomi Hideyoshi, aveva perso<br />

importanza politica <strong>in</strong> seguito al trasferimento del<strong>la</strong><br />

capitale ad Edo (l’attuale Tokyo), che diede <strong>in</strong>fatti il<br />

nome di periodo Edo a tutta l’epoca dello shogunato<br />

Tokugawa (1600-1868), guadagnandone però marg<strong>in</strong>i<br />

di manovra <strong>in</strong>aspettati per una economia "di mercato"<br />

non condizionata da scelte politiche. Dato il tempo<br />

trascorso dal<strong>la</strong> loro esecuzione non è pensabile di trovare<br />

ancora su queste stampe i colori bril<strong>la</strong>nti di quelle<br />

eseguite dai maestri di epoche successive, e <strong>la</strong> loro<br />

conservazione ed esposizione pone delicati problemi.<br />

Le illustrazioni riprese dal catalogo, ricco e ben fatto,<br />

ricreano condizioni di luce ideale ed esaltano le<br />

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