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Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai

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<strong>Aikido</strong><br />

Le ukemi: il bello dell’<strong>Aikido</strong><br />

Ugo Montevecchi<br />

Per dare subito un’ idea di quanto io le ritenga importanti<br />

a presc<strong>in</strong>dere dalle richieste durante gli esami, esordisco<br />

con una <strong>in</strong>equivocabile affermazione: “ Le ukemi sono<br />

<strong>la</strong> cosa più bel<strong>la</strong> e più importante nel<strong>la</strong> pratica<br />

dell’aikido”! L’ho sparata grossa qu<strong>in</strong>di vado<br />

velocemente a esporre diverse considerazioni che<br />

motivano questa mia personalissima conv<strong>in</strong>zione. Certo<br />

sono importanti anche <strong>la</strong> g<strong>in</strong>nastica, il taisabaki, le<br />

tecniche ma… vediamo le cose con ord<strong>in</strong>e.<br />

A riguardo del<strong>la</strong> g<strong>in</strong>nastica ad esempio, pur essendo io<br />

un grande sostenitore del<strong>la</strong> sua fondamentale importanza,<br />

posso s<strong>in</strong>tetizzare dicendo: con <strong>la</strong> g<strong>in</strong>nastica non si<br />

imparano le cadute (ukemi) ma facendo le cadute si fa<br />

certo molta g<strong>in</strong>nastica, tanti addom<strong>in</strong>ali, tanto <strong>la</strong>voro<br />

con le braccia ecc. Se sono a corto di tempo, o di tanto<br />

<strong>in</strong> tanto voglio tagliare qualcosa per dare più spazio alle<br />

tecniche, preferisco saltare <strong>la</strong> g<strong>in</strong>nastica e tenermi le<br />

ukemi.<br />

Il taisabaki non è sostituibile: ci <strong>in</strong>segna gli elementi di<br />

movimento con cui tori realizza le tecniche. Ma le ukemi<br />

hanno almeno pari dignità, <strong>in</strong> fondo l’ukemi è<br />

letteralmente il movimento (sabaki) del corpo (tai)<br />

dell’uke. Qu<strong>in</strong>di ripeto: le ukemi sono il taisabaki<br />

dell’uke, il 50% del nostro allenamento, mica poco!<br />

Ora le tecniche: be’, sono l’essenza dell’aikido, ma<br />

preambolo <strong>in</strong>troduttivo<br />

Natale 2007: Licenza di uccidere<br />

Chi c’era l’ha visto, all’esame di 1° e 2° dan di Natale 2007 il M° Fujimoto ha voluto verificare l’abilità nel fare<br />

le ukemi, nello specifico <strong>la</strong> ukemi saltata da shihonage, cosa che ho ritenuto giusta e opportuna vista <strong>la</strong> giovane<br />

età dei candidati.<br />

Apro una parentesi per dire che a mio avviso l’<strong>in</strong>carico affidato per testare questa abilità è stato forse <strong>in</strong>terpretato<br />

con eccessivi zelo e veemenza trasformandosi <strong>in</strong> una sorta di licenza di uccidere. Il bi<strong>la</strong>ncio f<strong>in</strong>ale non è stato<br />

peggiore unicamente per merito degli uke sotto esame, solo una spal<strong>la</strong> lussata, un pubblico attonito che si<br />

domandava “ma io sarei sopravvissuto?” mentre i russi, che filmavano di nascosto da dietro le colonne, esportavano<br />

immag<strong>in</strong>i più consone alle scene di un film di Steven Seagal che al<strong>la</strong> realtà dell’aikido italiano.<br />

Chiusa questa parentesi <strong>in</strong>troduttiva che però da già una misura del<strong>la</strong> “vitale” importanza dell’argomento, passo<br />

all’articolo<br />

ca<strong>la</strong> di parecchio <strong>la</strong> qualità dello studio se l’uke è un<br />

pr<strong>in</strong>cipiante che, impacciato dal<strong>la</strong> scarsa conoscenza<br />

delle ukemi e dal<strong>la</strong> derivante poca fiducia e tranquillità,<br />

fa di tutto all’<strong>in</strong>fuori di quello che sarebbe logico<br />

aspettarsi. E’ esperienza di tutti f<strong>in</strong> dalle primissime<br />

lezioni quanto <strong>in</strong>vece sia più proficuo l’allenamento<br />

con un uke esperto che sa come e quando cadere.<br />

Come situazione all’estremo opposto abbiamo le<br />

spettaco<strong>la</strong>ri proiezioni realizzate nelle enbukai dai grandi<br />

maestri, ma anche queste sarebbero tutt’altra cosa se<br />

non valorizzate dall’altrettanto <strong>in</strong>discutibile abilità di<br />

mirabo<strong>la</strong>nti uke.<br />

Altra considerazione: le ukemi sono <strong>la</strong> componente<br />

aerobica del<strong>la</strong> pratica; solo se si cade correttamente e<br />

ci si rialza velocemente senza sforzo si può imprimere<br />

un ritmo veloce all’allenamento e farlo rendere. Un’ora<br />

di lezione è per tutti di sessanta m<strong>in</strong>uti ma non tutti<br />

ripetono lo stesso numero di tecniche nell’unità di tempo.<br />

Se capita l’uke troppo lento che ad ogni caduta si tira<br />

su con tutta calma e prima di attaccare nuovamente ogni<br />

volta si risistema il keikogi, i capelli, lo obi …o ad ogni<br />

tecnica ti diletta con meticolose spiegazioni e chiarimenti<br />

perché così <strong>in</strong>tanto tira un po’ il fiato, be’ così si com<strong>in</strong>cia<br />

a sbadigliare e gli sbadigli sul tatami sono poco etici.<br />

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